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Eterno LeBron, rivincita Dallas su Boston, Jokic trascina Denver

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NEW YORK (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Quarant’anni e non sentirli. Il tempo passa ma non per LeBron James che, aspettando Luka Doncic (lo sloveno potrebbe debuttare in gialloviola lunedì), ribadisce una volta di più che la carta d’identità è relativa: 42 punti, 17 rimbalzi e 8 assist nel 120-112 con cui i Lakers battono Golden State. Reaves (23 punti) dà il suo contributo e per i californiani arriva la quarta vittoria di fila, la decima in 12 gare. James vince anche il duello a distanza con Stephen Curry (37 punti) che aveva guidato la rimonta dei Warriors fino al 109-104 prima della sesta tripla messa a segno dal Prescelto. Salutato Doncic e in attesa dell’esordio di Anthony Davis, anche Dallas si gode una serata da sogno violando il TD Garden nella rivincita dell’ultima finale per l’Anello. Nel 127-120 su Boston c’è il timbro di Klay Thompson (25 punti) e Spencer Dinwiddie (22 punti), ai Celtics non bastano invece Jaylen Brown (25 punti per l’Mvp delle ultime Finals) e Jayson Tatum (17 punti). A Est continua a scalare posizioni Indiana, che con un Siakam da 33 punti rimonta da -22 e batte 119-112 i Clippers (22 punti a testa per Powell e Harden). Bagarre nella Western Conference alle spalle di OKC e Memphis: Houston viene affondata da Anthony Edwards (41 punti, 7 rimbalzi e sei assist nel successo per 127-114 dei Wolves) e cede il terzo posto a Denver, alla quinta vittoria consecutiva (112-90 su Orlando). Altra tripla doppia – e fanno 24 in stagione – per Nikola Jokic, a referto con 28 punti, 12 assist e 10 rimbalzi, 30 punti per Porter jr. Fra le squadre più in forma del momento c’è sicuramente Portland, che batte 108-102 Sacramento (30 punti con 8 triple per Anfernee Simons) e allunga a sei partite (10 vittorie nelle ultime 11 uscite) la sua striscia positiva.
Per quanto riguarda il mercato, i Celtics ingaggiano l’esperto Torrey Craig, appena tagliato da Chicago, mentre Cleveland si assicura DèAndre Hunter spedendo ad Atlanta Caris LeVert, Georges Niang, tre seconde chiamate e due scambi di scelte. Phoenix saluta Jusuf Nurkic, che finisce a Charlotte assieme a una prima scelta 2026, e accoglie Cody Martin, Vasilije Micic e una chiamata al secondo giro del draft 2026. Titoli di coda per Ben Simmons a Brooklyn: si lavora al buyout, con Clippers e Cavaliers che potrebbero dare una nuova chance all’ex Philadelphia dopo i tanti infortuni che lo hanno limitato nelle tre stagioni ai Nets.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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La Fiorentina travolge l’Inter 3-0, doppietta per Kean

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FIRENZE (ITALPRESS) – La Fiorentina si regala una notte magica e battendo per 3-0 i campioni d’Italia dell’Inter fa anche un gran favore al Napoli capolista, con Conte che sicuramente ringrazierà il collega Palladino, autore di un piccolo grande capolavoro calcistico. Sono le reti di Luca Ranieri e Moise Kean, doppietta, a decidere la gara interrotta lo scorso 1 dicembre per un malore occorso ad Edoardo Bove al 16′ del primo tempo. I nerazzurri di Inzaghi giocano male, a basso ritmo e senza lucidità, mentre di contro i toscani fanno una prestazione sontuosa andando oltre le più rosee aspettative, salendo così in classifica al quarto posto al fianco della Lazio. I padroni di casa già privi di tutti i nuovi arrivati dal mercato invernale, oltre che di Bove e Adli, devono rinunciare anche a Gudmundsson vittima di una tonsillite che lo ferma a poche ore dal match. Palladino deve così inventarsi un 4-4-1-1 con Parisi e Dodo esterni offensivi, ma in realtà con caratteristiche difensive. Inzaghi dall’altra parte da un turno di riposo a Barella e Pavard, ma non rinuncia a Lautaro e Thuram oltre che a Calhanoglu in regia, nonostante il turco non sia al meglio.
I nerazzurri fanno la partita ma sono i gigliati a sfiorare per ben due volte il gol, prima con Kean che tira però addosso a Sommer, poi con Dodo che solo davanti al portiere ospite mette a lato. L’Inter una rete invece la segnerebbe anche con Carlos Augusto servito da Bastoni, ma il Var interviene: fuorigioco e il direttore di gara Doveri annulla. La Fiorentina passa in vantaggio al 13′ della ripresa sugli sviluppi del suo primo calcio d’angolo: batte Mandragora, si inserisce Luca Ranieri dentro l’area che brucia Frattesi e batte Sommer. Ci si aspetta a questo punto la reazione dell’Inter ma sono i gigliati a raddoppiare al 68′ quando su un cross da destra Moise Kean realizza di testa il suo quattordicesimo centro in serie A. Inzaghi decide così di giocarsi il tutto per tutto, dentro Arnautovic, Dimarco e Barella, e passaggio dal 3-5-2 a un 3-4-1-2 super offensivo. L’Inter però non reagisce e così a 8′ dalla fine dentro anche Taremi per Carlos Augusto con quattro punte in campo contemporaneamente. Il risultato per l’Inter è però una squadra troppo sbilanciata e Kean affonda il coltello al 91′. Al triplice fischio finale si esulta sia sotto il settore dei tifosi viola, ma anche dalle parti di Napoli. Tre gol, tre punti e tante emozioni in una notte particolare per Edoardo Bove e il popolo viola.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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“One Year to go”, tra un anno al via Olimpiadi Milano-Cortina

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MILANO (ITALPRESS) – E’ partito oggi il countdown ufficiale in vista dei Giochi invernali di Milano Cortina 2026. A un anno esatto dalla cerimonia di apertura che si svolgerà allo stadio San Siro, è stato celebrato l’evento “One Year to Go”: nell’iconico Teatro Strehler di Milano il Presidente del CIO Thomas Bach ha consegnato simbolicamente gli inviti ai presidenti e ai rappresentanti dei NOC nel corso di una cerimonia a porte chiuse alla presenza delle massime autorità dei territori ospitanti e della Fondazione Milano Cortina 2026. “Carissimi amici – ha dichiarato Bach nel suo discorso d’apertura -, Pierre de Coubertin disse “i giochi sono un pellegrinaggio nel passato e un atto di fede del futuro”. I giochi Olimpici di Milano Cortina incarnano questa visione, basandosi sulla grande eredità sportiva dell’Italia. Questi saranno i primi giochi a beneficiare delle riforme della nostra agenda Olimpica. Insieme a tutti non vediamo l’ora che arrivino i Giochi”. Presente anche il presidente del Coni e della Fondazione Milano Cortina 2026 Giovanni Malagò, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Arno Kompatscher, il sindaco di Cortina Gianluca Lorenzi e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana.
“A nome di tutta la squadra della Fondazione siamo consci delle responsabilità che abbiamo per rispettare e anzi migliorare le enormi aspettative – ha aggiunto Malagò -. Siamo consapevoli delle tante cose che sono ancora da fare da qui a un anno, ma il nostro obiettivo è che l’Italia esca in modo meraviglioso agli occhi del mondo. E lo sport è il modo migliore per fare tutto questo”. Un grande evento, dunque, per entrare nell’ottica della manifestazione a cinque cerchi: tanti gli eventi collaterali, a partire dal countdown a pochi passi dal Duomo di Milano, con l’orologio ufficiale che scandirà giorni, ore e minuti in vista della grande apertura. Da oggi si partirà anche con una nuova fase relativa ai biglietti, le oltre 350.000 persone che si sono registrate sulla piattaforma ufficiale riceveranno una finestra temporale dedicata per l’acquisto dei biglietti dei prossimi Giochi Olimpici Invernali. La vendita libera per le Olimpiadi sarà aperta invece ad aprile. Nel pomeriggio è stato inoltre inaugurato anche il Milano Cortina 2026 Sport Village Powered by Samsung & Enel, uno spazio aperto al pubblico nel cuore di Piazza Duomo che permetterà di vivere tutte le emozioni e l’entusiasmo degli sport invernali. Per quattro settimane turisti e cittadini milanesi potranno dunque partecipare gratuitamente a workshop culturali e digitali, ma soprattutto potranno cimentarsi in due discipline Olimpiche come l’hockey su ghiaccio e il curling.
“Saranno 365 giorni che viaggeranno molto velocemente – ha ribadito il ministro dello Sport e i Giovani Andrea Abodi -, un anno sembra lungo ma passerà in fretta e dobbiamo ancora fare delle cose. Non dobbiamo nasconderci, ma possiamo contare su questo spirito di collaborazione per affrontare i rischi di questo periodo in cui non possiamo sbagliare. Ma sono convinto che arriveremo in tempo e nelle giuste condizioni per far diventare questo evento straordinario”, ha concluso.
– foto uff st Milano Cortina 2026 –
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Motta “La Juve raggiungerà i suoi obiettivi”

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TORINO (ITALPRESS) – “Sarà una partita complicata, dove come sempre serviranno massima concentrazione e determinazione. E’ una squadra che come il suo allenatore ha grande ambizione, si è visto anche sul mercato, e che ha messo in difficoltà Atalanta, Milan, Roma. Serve una grande partita”. Thiago Motta mette subito sul piatto quelle che saranno le insidie della gara di domani al Sinigallia contro il Como di Cesc Fabregas. Sarà la prima tappa di un tour de force al quale la Juve si presenta rinfrancata dalla vittoria di Empoli e rinforzata dal mercato. “Sono contento e orgoglioso di tutti i miei ragazzi, di chi c’era già prima e di chi è arrivato. Abbiamo le nostre ambizioni e i nostri obiettivi e con lavoro e impegno li raggiungeremo – garantisce – Abbiamo capito sin dal primo minuto cosa significa giocare in una squadra come la Juve. Per diverse motivi, per diverse ragioni delle volte non abbiamo ottenuto il risultato che cercavamo pur avendo fatto una buona prestazione. Oggi siamo concentrati per affrontare una squadra molto interessante, che si è rinforzata molto e che già prima giocava bene”. Non solo acquisti per la Juve, anche conferme: accostato al Manchester City, Cambiaso sarà ancora a disposizione del tecnico. “Siamo felici che sia rimasto, ha avuto sempre l’idea di rimanere e non andare via. Domani non ci sarà, speriamo che possa essere il prima possibile e al 100% con la squadra per aiutare i compagni”. Fra i ballottaggi di domani il solito fra Vlahovic e Kolo Muani. “Quando li vedremo insieme? Siamo una squadra, conta il collettivo. La squadra deve avere equilibrio, deve funzionare a livello difensivo e offensivo. Sono due giocatori di altissimo livello, quando arriverà il momento in cui ritengo sia la cosa migliore per la squadra, giocheranno insieme”. Il serbo, intanto, entrando dalla panchina contro l’Empoli ha dato risposte positive. “L’attitudine, l’atteggiamento lo do per scontato, è fondamentale per lavorare in gruppo. E finora l’atteggiamento di Dusan è stato impeccabile, accetta le decisioni per il bene della squadra. Questi ragazzi stanno dando tutto, poi alla fine vince solo una e il giudizio viene fatto sulla base del risultato”. All’andata, nella prima giornata, la Juve offrì una prestazione brillante ma poi non si è saputa confermare. “Ma io vedo una squadra cresciuta – ribatte Motta – Ci sono altre cose da migliorare, restiamo una squadra giovane, con grande ambizione, che ci mette voglia e impegno nel suo lavoro. Sono contento dei miei giocatori, li vedo in ogni allenamento dare il massimo, avendo ben presente dove siamo”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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