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Politica

Crosetto “L’Ue rischia la deflagrazione, Meloni unica che può mediare”

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ROMA (ITALPRESS) – “Quello che è emerso dai colloqui è che la strategia degli Usa è profondamente cambiata. Il loro focus, oggi, è sulla Cina, tanto che persino Russia e Iran sembrano problemi minori, rispetto a quella che per loro è la priorità”. Così, in una intervista a la Repubblica, il ministro della Difesa Guido Crosetto dopo il primo incontro alla Nato con il Segretario alla Difesa americano Pete Hegseth.
“L’Ucraina – spiega -, in questo contesto, diventa quasi, e paradossalmente, un elemento meno rilevante, rispetto alla competizione con la Cina. Competizione che non è solo militare ma anche tecnologica, economica e che può avere l’obiettivo, eventualmente, di separare la Russia dalla Cina. E’ chiarissimo che gli americani pretendono che, ora, l’Europa si assuma una responsabilità molto maggiore. Hegseth ci ha detto: ‘Avete goduto della protezione americana gratuitamente per 70 anni e avete investito nel sociale invece di investire nella difesa. Avete pagato la vostra difesa con le tasse degli americanì. Ha torto? No, è la verità! Però ho anche detto a Hegseth, in totale accordo con Pistorius, che possiamo assumerci le responsabilità nostre ma i tempi sono importanti, vanno definiti insieme. Abbiamo detto anche che non possiamo accettare che alla fine del percorso di pace dell’Ucraina siano sconfitte sia Kiev che l’Europa, cosa che indebolirebbe la Nato”. “Alla riunione della Nato, abbiamo detto a Hegseth – sottolinea Crosetto – che è tatticamente sbagliato anticipare dei punti che possono essere usati per ottenere di più dai russi. Vuol dire giocarsi in anticipo delle leve importanti. E’ altrettanto chiaro che non si può pensare che l’Ucraina arrivi distrutta, alla fine del percorso di pace. Quindi bisognerà continuare ad aiutarla a resistere, finchè non si arriva alla tregua e al cessate il fuoco”. “Eventuali forze multinazionali – aggiunge – si potranno mandare solo quando si dispiegherà un processo di pace consolidato e con presupposti di durata. E non all’interno di unamissione meramente europea, ma internazionale, dell’Onu, auspicabilmente, in cui ci siano anche i sauditi, gli indiani, il mondo intero. Non una missione di paesi che hanno sostenuto la difesa ucraina e che possano essere percepiti come di parte. Anche perchè gli americani hanno detto due cose molto importanti. Uno, che non manderanno le loro truppe in Ucraina. Due, che non vorrebbero applicare, alle truppe che saranno mandate in Ucraina, l’articolo 5 della Nato, quello centrale, che riguarda il principio della mutua assistenza. Quindi, chi andrà lì con una missione internazionale potrebbe anche andarci, ma senza la protezione americana. Cosa che è impossibile perchè solo loro hanno la forza di offrire una cornice di deterrenza fondamentale per la sicurezza di una forza di pace. L’ipotesi più seria potrebbe essere quelle di organizzare una missione di pace Onu. Prevedrebbe un passaggio al Consiglio di sicurezza e passerebbe anche con il voto russo e cinese. Sarebbe importante coinvolgere il mondo, dall’India, al Brasile, dall’Arabia alla Cina”. “Trump – dichiara Crosetto – ha un modo non convenzionale di guardare la politica: interpreta il mondo attraverso le lenti del pragmatismo, con lo sguardo dell’uomo d’affari. E quindi la Russia, per lui, è soprattutto un Paese con enormi riserve energetiche e naturali, idem la Groenlandia o il Canada”. O l’Ucraina “che è ricca di terre rare. Noi dobbiamo abituarci a considerare il mondo anche con quello sguardo, il suo, oppure non capiremo mai il nuovo corso americano”. “L’Europa deve restare unita, ma avrebbe bisogno che i 27, nei momenti di scelte storiche, sapessero delegare di volta in volta una persona a rappresentarli tutti. In questo momento, se io fossi in loro, chiederei a Giorgia Meloni, per il rapporto privilegiato che ha da anni con Trump, di provare a svolgere il ruolo di mediatore. Il rischio dell’Europa è che invece deflagri. Meloni potrebbe essere un canale per parlare su questo tema. Forse è l’unica che può farlo. E, mi creda, questa affermazione non la sto facendo per simpatia (anche perchè non le sto facendo un regalo), o per calcolo politico, ma perchè vorrei che superassimo al meglio questo momento”, conclude il ministro della Difesa.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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Papa Leone XIV a sorpresa alla biblioteca del Senato, visita alla mostra sulla Bibbia di Borso d’Este

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ROMA (ITALPRESS) – Dopo una visita a sorpresa, durata circa 20 minuti, Papa Leone XIV ha lasciato palazzo della Minerva, dove ha sede la biblioteca del Senato che ospita la mostra sulla Bibbia di Borso d’Este.

Ad accogliere il Pontefice è stato il presidente del Senato Ignazio La Russa, insieme al segretario generale di palazzo Madama Federico Toniato. Al termine della visita all’esterno del palazzo un coro ha salutato il Papa.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Il Dl sicurezza lavoro è legge, la Camera approva con 143 voti favorevoli. Calderone “Un traguardo importante”

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ROMA (ITALPRESS) – Con 143 voti favorevoli, 105 contrari e 3 astenuti, via libera della Camera al ddl recante misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro e in materia di protezione civile, già approvato dal Senato.

“Il decreto sicurezza è da oggi legge dello Stato. Una risposta concreta e non retorica a una priorità del governo Meloni fin dall’inizio del mandato: rendere il lavoro sicuro e di qualità. In altre parole, mettere in sicurezza il futuro”. Così il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone. “Il via libera finale è un traguardo importante, possibile grazie a un lavoro condiviso con tutte le parti sociali. I miei ringraziamenti – aggunge – vanno al viceministro, Maria Teresa Bellucci, che ha seguito con grande dedizione tutti i lavori delle due Camere, e al Parlamento per i miglioramenti inseriti nell’iter di conversione in legge. Il confronto con tutte le parti resta aperto, per proseguire la nostra azione a favore di un sistema efficiente di prevenzione e promozione della salute e della sicurezza sul lavoro”.

Nel decreto sicurezza, convertito in legge, sono contenuti nuovi strumenti per la riduzione del rischio infortunistico e la promozione della cultura della sicurezza. al sistema premiale per le aziende virtuose al badge di cantiere per i settori più a rischio, da un rafforzamento dell’attenzione su appalti e sub-appalti all’assunzione di altre 400 persone tra ispettori e Carabinieri del Comando per la Tutela del lavoro, nonché tante e diversificate risorse sulla formazione e la previsione di un sistema di tracciamento e valutazione dei mancati infortuni. Molteplici le disposizioni a favore dei giovani. Oltre all’estensione della tutela Inail per gli studenti nei percorsi scuola-lavoro anche durante il tragitto verso le aziende e la loro esclusione dalle attività più a rischio, è stato previsto un sostegno al percorso di studio degli orfani di vittime di vittime sul lavoro attraverso borse di studio che vanno dalla scuola primaria alla formazione universitaria. Il testo approvato dal Parlamento si è arricchito inoltre di nuove regole per le politiche attive delle persone con disabilità, finalizzate al loro inserimento lavorativo.

– Foto IPA Agency –

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Salvini “Dopo le Politiche del 2027 potrei tornare a fare il Ministro dell’Interno”

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ROMA (ITALPRESS) – “Noi abbiamo oggi 236 miliardi di cantieri aperti in tutta Italia, fra strade, autostrade, ferrovie, porti e aeroporti e io sono un testone, voglio finire bene il lavoro che ho cominciato: un ministero fondamentale come quello dei lavori pubblici. Se gli italiani ci risceglieranno nel 2027, sicuramente occuparmi di ordine pubblico, lotta alla mafia, gli spacciatori di droghe, i trafficanti di esseri umani è qualcosa che ho fatto con discreti risultati da ministro dell’Interno e potrei tornare assolutamente a fare”. Così il vicepremier e ministro Matteo Salvini, ospite a Rtl 102.5.

Sulla manovra: “Alcune scelte tecniche dal punto di vista della Lega devono essere modificate, niente allungamento dell’età pensionabile, niente rivalsa su chi riscatta la laurea, niente nuove norme, nuova burocrazia per i condomini e per gli inquilini che adempiono al loro dovere”. 

“Un occhio particolare a quello che accade in Europa e nel mondo: ci sono troppe parole di guerra anche oggi, inqualificabili le parole di Tusk che a Bruxelles poco fa ha detto ‘O i soldi all’Ucraina oggi o il sangue domani’. Ascoltiamo il Santo Padre, aiutiamo il processo di Trump ed evitiamo di continuare a parlare di guerra nel momento del dialogo e della diplomazia, non dei ricatti o delle minacce”, ha affermato sull’Ucraina.

“Cinque anni, decine di udienze, decine di testimoni, qualche milione di euro del contribuente speso per arrivare a decidere in tre tribunali diversi, a Catania, Palermo e a Roma, che difendere i confini dai trafficanti di esseri umani, far rispettare le leggi e ridurre il numero di sbarchi e di reati non è un delitto, non è un crimine. Non voglio la medaglia, ma era semplicemente il mio lavoro, quindi sono contento perché si è sancito un principio a tutela degli italiani, a tutela del lavoro delle forze dell’ordine, a tutela delle persone che ogni giorno ahimè incappano nei reati legati all’eccessiva presenza di clandestini. Quindi è anche un sollievo, è anche un sollievo per i miei figli che insomma adesso sanno che il papà non è un pericoloso delinquente”. Così in merito all’assoluzione nel caso Open Arms.

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– Foto IPA Agency –

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