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Cronaca

Sanremo, Giorgia e Annalisa vincono la serata cover. All’Ariston il ciclone Benigni e l’ironia di Cucciari

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SANREMO (ITALPRESS) – Giorgia e Annalisa con “Skyfall” di Adele vincono la serata cover del 75esimo Festival di Sanremo. Al secondo posto Lucio Corsi con Topo Gigio (“Nel blu dipinto di blu”), terzo Fedez Con Marco Masini (“Bella stronza”).
Ad aprire la quarta serata la “visione sconsigliata a un pubblico già assonnato” di Geppi Cucciari in versione Signorina Buonasera in bianco e nero. Roberto Benigni fa il suo ingresso all’Ariston insieme a Carlo Conti e annuncia il suo ritorno su Raiuno, il prossimo 19 marzo, con lo spettacolo “Il sogno”. Nel mirino del comico toscano, la cui presenza era stata annunciata solo in mattinata, sono finiti tutti: Carlo Conti per la iperpresenza, Matteo Salvini (“Carlo hai fermato l’Italia, l’hai paralizzata, dovresti fare il ministro dei trasporti!”), Elon Musk, Giorgia Meloni, Trump. Una comicità che spazia da destra – “Ho visto Marcella Bella, le ho detto Bella ciao, è successo un casino! Per par condicio ho dovuto salutare anche i Neri per Caso” – a sinistra: “Hai chiamato tutti: dalla Clerici a Gerry Scotti da Mediaset. Tu sì che hai fatto il campo largo”.
Parole importanti, invece, Benigni le ha spese per il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Non ho mai sentito uscire una parola da Mattarella che non fosse di verità e di pace. Siamo orgogliosi di essere rappresentati da lui nel mondo”. La serata, va anche stavolta puntuale (“Te lo buco quest’orologio”, il monito di Cucciari), una cover dopo l’altra. A rompere il filotto – oltre alle battute a raffica della comica sarda che ne ha per tutti (dai dirigenti Rai alla deputata Montaruli fino alla pubblicità occulta) l’esibizione di Mahmood, poco più di 5 minuti in cui il due volte vincitore del Festival di Sanremo, chiamato come co-conduttore, ha cantato i suoi successi e ballato coi muscoli a vista, regalando un vero spettacolo. La gara tra i Big e i loro ospiti, che non fa registrare altre prese di posizione di Tony Effe che sostituisce la collana che la sera prima non gli hanno fatto indossare con un foulard dorato, regala anche emozioni.
Surreale, dolce e a tratti poetico il duetto di Lucio Corsi e Topo Gigio con “Nel blu dipinto di blu” di Domenico Modugno. Commovente l’abbraccio di Marcella Bella al fratello Gianni. Standing ovation per autore de “L’emozione non ha voce”, scelta dalla cantante etnea ed eseguita con i Twin Violins. Applausi anche per Pino Daniele che compare in video e in voce durante la performance di Rocco Hunt e Clementino che fanno a modo loro “Yes I Know My Way”.
Brividi per Giorgia e Annalisa con “Skyfall” di Adele. Spettacolo di Achille Lauro ed Elodie che omaggiano Roma con “A mano a mano” e “Folle città” con il fuoriprogramma di Lauro De Marinis che, dopo aver omaggiato rose rosse in sala stampa per festeggiare San Valentino, intona “Ancora” di Eduardo De Crescenzo dedicandola a Elodie. Alla fine della sua esibizione con Dimartino e Riccardo Sinigallia con “L’anno che verrà”, Brunori Sas fa una dedica a Paolo Benvegnù, il cantautore da poco scomparso che proprio il 14 febbraio avrebbe compiuto 60 anni. Fedez mette le sue barre in “Bella Stronza” che fa con Marco Masini e conclude con “ti ho dato tutte le ragioni per essere una bella stronza”.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS)

Cronaca

Balla “Marocco impegnato a garantire stabilità nel Mediterraneo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il Marocco è la porta dell’Africa per l’Italia e per l’Europa” grazie alla “sua posizione geostrategica – dista 12 km dalla Spagna – ma anche per la sua leadership molto consolidata. E’ un attore molto rispettato per la pace e la sicurezza in Africa e nel Mediterraneo”, un tema su cui “lavoriamo con l’Italia, con cui siamo impegnati nella lotta contro l’immigrazione, contro il fondamentalismo e l’estremismo. Lavoriamo per garantire una stabilità del Mediterraneo”. Lo ha detto Youssef Balla, ambasciatore del Regno del Marocco in Italia, intervistato da Claudio Brachino per Diplomacy Magazine, format televisivo dell’agenzia Italpress.
Lo scambio tra i due popoli è “assolutamente ottimo, il Marocco e l’Italia celebrano quest’anno due secoli di rapporti diplomatici. Questo rapporto è arricchito anche dal fatto che c’è una grande presenza della comunità marocchina in Italia”. La comunità marocchina è “la prima comunità straniera che crea impresa, quindi anche l’integrazione economica in Italia è ottima”. Poi “c’è stata anche una grande presenza della comunità italiana in Marocco negli anni Cinquanta-Sessanta e fino agli anni Settanta, che ha contribuito allo sviluppo del Paese. Fa da ponte umano e culturale”.
Inoltre “adesso c’è una grande presenza di imprenditori italiani, attratti dal fatto che il Marocco offre grandi opportunità di investimento in diversi campi: dall’alta tecnologia all’automotive (il Marocco è tra i top 15 del mondo per la produzione), dall’aeronautica alle energie rinnovabili e alle infrastrutture”, ha spiegato l’ambasciatore.
“Dal primo momento il Marocco ha aderito al piano Mattei perchè abbiamo pensato che è un piano all’avanguardia, che stabilisce un rapporto di partenariato con i Paesi africani – ha sottolineato Balla -. Il Marocco è stato scelto come un Paese prioritario per la formazione in materia di energia rinnovabili” che “abbiamo già avviato: è stata scelta l’Università di Marrakech, molto all’avanguardia nella ricerca sull’ambiente. La particolarità di questo piano è che prevede un’azione italo-marocchina”.
Muhammad VI, al trono da 25 anni, “è un re che ha rivoluzionato la scena nazionale, che ha portato grandi trasformazioni non soltanto economiche, ma anche sociali, ad esempio per i diritti delle donne, ha rivoluzionato il Codice della famiglia per garantire la parità sociale”, ha spiegato l’ambasciatore.
Il Marocco “è un Paese stabile, aperto, nel quale conta la cultura del dialogo”, ha ricordato.
Sulla questione del Sahara occidentale e della controversia con l’Algeria, “una risoluzione ONU ha ribadito la necessità di raggiungere una soluzione politica su questa controversia regionale, sulla base dell’iniziativa marocchina per l’autonomia”.
“Purtroppo dall’altra parte c’è un rifiuto” e “questa situazione non fa che aggravare la sofferenza delle persone nei campi profughi di Tindouf, che vivono in condizioni molto difficili, sono private dei diritti di movimento e di tutti i diritti umani”, ha spiegato Balla, ricordando che “cento Paesi membri dell’Onu, tra cui 20 dell’Unione Europea, considerano l’iniziativa marocchina per l’Autonomia unica base per la soluzione di questa controversia”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Nordio “Mai pubblico ministero sottoposto a potere dell’Esecutivo”

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ROMA (ITALPRESS) – “La riforma costituzionale è una riforma che ha un’origine tecnica. Quando si è introdotto il sistema penale cosiddetto accusatorio, tutta la struttura costituzionale che avrebbe dovuto accompagnare un sistema rivoluzionario come quello non è stata toccata, prima o dopo doveva essere toccata. Quella Costituzione che andava bene con un processo paradossalmente firmato da Alfredo Rocco, da Benito Mussolini e da Vittorio Emanuele III, e che è durato fino al 1988, non andava più bene dopo l’introduzione di un processo completamente incompatibile o in parte incompatibile”. Così il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenuto a un convegno organizzato dall’Università di Roma Tor Vergata sulla riforma costituzionale sull’ordinamento giurisdizionale e il Consiglio superiore della magistratura.

“Non c’è nessun reato di lesa maestà e tanto meno un vulnus all’indipendenza e all’autonomia della magistratura giudicante e requirente. E’ scritto a chiarissime lettere nella riforma costituzionale. Ogni processo alle intenzioni, che – sotto sotto – si intenda alla fine modificare anche questa, non è altro che un artificio divinatorio, un pò fantasioso. Perchè si deve leggere nella riforma della Costituzione quello che nella riforma non solo non c’è, ma è scritto a chiarissime lettere. E anche qui mi permetto un riferimento personale, vi pare che una persona che per 40 anni ha fatto il pubblico ministero proprio per essere libero e indipendente vorrebbe un pubblico ministero sottoposto al potere esecutivo. E’ già scritto, non avverrà mai, non avverrà ‘in my name’, non in nome di questa riforma costituzionale”, ha concluso il guardasigilli.

-Foto: Ipa Agency-

(ITALPRESS).

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Cronaca

Kirsty Coventry nuova presidente del Cio, prima donna nella storia

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COSTA NAVARINO (GRECIA) (ITALPRESS) – Kirsty Coventry è la nuova presidente del Cio. Ex nuotatrice, la 41enne zimbabwese è stata eletta nel corso della 144esima sessione del Comitato Olimpico Internazionale a Costa Navarino, in Grecia. Decimo presidente nella storia del Cio, e prima donna alla guida dello sport mondiale, la Coventry succede a Thomas Bach che esaurirà il mandato il 23 giugno. Ha battuto al primo turno la concorrenza di altri sei candidati: il principe giordano Feisal Al Hussein, David Lappartient, Johan Eliasch, Juan Antonio Samaranch, Sebastian Coe e Morinari Watanabe. Nata ad Harare il 16 settembre 1983, Coventry è stata una grande nuotatrice ed attualmente è ministro della Gioventù e dello Sport dello Zimbabwe. E’ membro del Comitato olimpico internazionale dal 2013 ed è stata presidente della Commissione atleti del Cio. Ha frequentato e nuotato a livello agonistico per l’Università di Auburn in Alabama, negli Stati Uniti. Alle Olimpiadi estive di Atene 2004 ha vinto tre medaglie (un oro nei 200 dorso, un argento e un bronzo), mentre ai Giochi di Pechino 2008 ha vinto quattro medaglie: l’oro dei 200 dorso e tre argenti. Nel 2016 Coventry si è ritirata dal nuoto dopo la sua quinta partecipazione a cinque cerchi. “E’ un momento straordinario, un grande onore, grazie dal profondo del cuore”, le prime parole della dirigente africana.
“Non è solo un grande onore ma anche un promemoria del mio impegno verso ognuno di voi – ha aggiunto – Vi renderò orgogliosi, adesso lavoriamo insieme. La ragazzina che ha iniziato a nuotare nello Zimbabwe tanti anni fa non avrebbe mai potuto sognare questo momento” ha detto Coventry. “Sono particolarmente orgogliosa di essere la prima donna presidente del Cio e anche la prima africana. Spero che questo voto sia di ispirazione per molte persone. Oggi i soffitti di cristallo sono stati infranti e sono pienamente consapevole delle mie responsabilità. Lo sport ha un potere ineguagliabile di unire, ispirare e creare opportunità per tutti, mi impegno a garantire di sfruttare al meglio questo potere. Insieme all’intera famiglia olimpica, compresi i nostri atleti, fan e sponsor, costruiremo sulle nostre solide fondamenta, abbracceremo l’innovazione e sosterremo i valori di amicizia, eccellenza e rispetto. Il futuro del Movimento Olimpico è luminoso e non vedo l’ora di iniziare”.
Dopo l’elezione, il presidente del Cio, Thomas Bach, ha dichiarato: “Congratulazioni a Kirsty Coventry per la sua elezione come 10° presidente del Cio. Accolgo con grande favore la decisione dei membri del Cio e attendo con ansia una forte cooperazione, in particolare durante il periodo di transizione. Non c’è dubbio che il futuro del nostro movimento olimpico sia luminoso e che i valori che rappresentiamo continueranno a guidarci negli anni a venire”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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