Cronaca
Forza Italia “Sette proposte per migliorare la sicurezza a Milano”
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9 mesi fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Dal daspo sui mezzi pubblici alla modifica del codice di procedura penale. Forza Italia avanza sette proposte “per migliorare la sicurezza a Milano”. I punti sono stati illustrati durante una conferenza stampa alla presenza di Alessandro Sorte, Matteo Perego, Filippo De Bellis, Marco Reguzzoni, Stefano De Caro e Giulio Gallera. “Per Milano la sicurezza è una priorità ma il sindaco e la giunta sono immobili e si sentono solo slogan: noi riteniamo necessario un piano sicurezza incentrato sul rinforzo della rete pubblica e sulla riforma della giustizia. Per questo presentiamo sette proposte chiare e realizzabili – spiegano – . Per una città sicura non servono slogan ma un programma serio, liberale, federalista e realizzabile, integrato con il ‘Patto per la sicurezza europeà del Partito Popolare Europeo, una regia sovranazionale per contrastare la criminalità organizzata, i traffici di droga ed esseri umani. Siamo il partito della legge e dell’ordine e l’Europa deve essere sicura”.
La seconda proposta è di aumentare il numero di dipendenti pubblici cui è attribuito il ruolo di Pubblico Ufficiale. Ad esempio, anche gli autisti dei mezzi (e forse anche i tassisti) dovrebbero essere considerati pubblici ufficiali nell’esercizio delle loro funzioni. “In tal modo sarebbero meglio tutelati, e diminuirebbero gli episodi di aggressione”.
Forza Italia propone poi di cambiare il codice di procedura penale perchè “fare tanti arresti è inutile, se il criminale è libero dopo poche ore. Con il sistema delle porte girevoli, il lavoro delle forze dell’ordine è spesso vanificato: si tratta di uno dei temi più importanti di cui si sta occupando il nostro governo e che rappresenta per Forza Italia una riforma essenziale”.
Altro punto: aumentare l’illuminazione pubblica e delle aree verdi, introducendo colonnine di Sos, sensori di lampioni, incremento delle telecamere di quartiere e droni dotati di software con intelligenza artificiale, eliminazione delle barriere visive, intervenendo sul decoro urbano e contrastando vandalismi e maleducazione.
Gli azzurri vorrebbero poi un maggior “controllo di vicinato, sfruttando la legge 94/2009 dell’ultimo governo Berlusconi” che consente ad associazioni di cittadini – naturalmente non armati – “di presidiare il territorio, contrastare vandalismo e degrado, rinforzare il senso civico e realizzare un controllo di vicinato imperniato sul Vigile di Quartiere. Occorre estendere subito la convenzione con associazioni come City Angels e Associazione Nazionale Carabinieri e introdurre un vero sistema di Vigili di Quartiere, conosciuti e riconoscibili sul posto”. Considerando tre turni per le 88 microzone di Milano, dovrebbero essere impiegati 294 agenti, il 10% circa dei 3mila in organico. I vigili di quartiere opererebbero a piedi o in bicicletta, con postazioni riconoscibili, un sito e un numero di telefono per essere contattati e – con il coinvolgimento dei cittadini – “si realizzerebbe un vero controllo di vicinato”.
La sesta proposta è di cambiare la gestione dei Servizi Sociali del Comune. “Le ultime giunte hanno chiaramente fallito – evidenziano – . Non ci sono solo poveri e senzatetto – per i quali si fa poco – ma anche giovani problematici da seguire per prevenire la nascita di delinquenti, valorizzando l’associazionismo che si occupa di adolescenti e aumentando i lavori socialmente utili alternativi al carcere. Hai imbrattato un muro? Allora passi una settimana – sotto l’egida di un’associazione – a pulire i graffiti e a curare il verde”.
Per quanto riguarda il tema della carcerazione, la proposta è di aumentare le camere di sicurezza a disposizione della Polizia Locale, estendendo i poteri di fermo e integrandoli con un programma di servizi sociali, soprattutto per minori e giovani. Secondo Forza Italia, “occorre poi una decisione coraggiosa sul carcere di San Vittore: è obsoleto, dell’ottocento, sovraffollato, dove chi entra ladruncolo esce delinquente. Andrebbe ricostruito ex novo in un’altra zona della città metropolitana, riqualificando l’area sull’esempio di CityLife: un’operazione a costo zero che porta vantaggi al quartiere di Sant’Agostino, alla città e ai detenuti”.
– Foto: xm4/Italpress –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Traffico di armi, due arresti nel Milanese e sequestri
Pubblicato
59 minuti fa-
21 Novembre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – A Garbagnate Milanese gli agenti della Polizia di Stato hanno arrestato due cittadini italiani di 41 e 49 anni, per detenzione e traffico di armi da guerra e comuni da sparo. Il primo è stato anche denunciato per ricettazione, in quanto trovato in possesso di un’arma rubata.
I poliziotti del commissariato Legnano e Busto Arsizio, in seguito a riscontri informativi, sono venuti a conoscenza di un imminente incontro tra i due uomini, finalizzato alla cessione di armi da guerra. Gli agenti hanno notato il 41enne, a bordo di un furgone, uscire dalla propria abitazione, per poi incontrare, il 49enne, giunto a bordo di un’utilitaria. Dopo un breve colloquio, hanno fatto accesso, con i propri veicoli, in un complesso condominiale per poi uscirvi dopo pochi minuti e dirigersi in direzioni diverse. I poliziotti hanno seguito i due, riuscendo a intercettare il furgone, guidato dal 41enne, nei pressi di un centro commerciale a Garbagnate Milanese. All’interno del veicolo sono state rinvenute e sequestrate due pistole mitragliatrici Thompson calibro 45, entrambe classificate come armi da guerra, una pistola mitragliatrice MP40 calibro 9, classificata come arma da guerra, un fucile Beretta modello Moschetto calibro 38 automatico, due calcioli per impugnatura a spalla e 33 cartucce calibro 9. Inoltre, presso il domicilio del 41enne è stato trovato un fucile d’assalto AK-47 di fabbricazione cinese, parti meccaniche e accessori per armi corte, oltre 120 cartucce di vario calibro e una pistola F.N calibro 6.35 risultata essere provento di furto in abitazione a Milano lo scorso dicembre.
Successivamente gli agenti hanno perquisito l’abitazione del 49enne, al cui interno sono stati rinvenuti e sequestrati 4.420 euro nascosti in un guanto da motociclista e ulteriori banconote nel portafoglio, vari appunti manoscritti contenenti elenchi di armi, munizioni e relativi prezzi e 165 cartucce di vario calibro, custodite nel box di pertinenza.
Il materiale sequestrato, di rilevante potenzialità offensiva e in parte di provenienza estera, verrà sottoposto a perizia balistica per verificare eventuali collegamenti con altri episodi criminosi.
– foto ufficio stampa Polizia di Stato –
(ITALPRESS).
Cronaca
Sequestrati 230 kg cocaina alla frontiera di Ventimiglia, arrestato camionista
Pubblicato
59 minuti fa-
21 Novembre 2025di
Redazione
IMPERIA (ITALPRESS) – Presso i valichi di frontiera non si ferma l’attività della Polizia di Stato, che in questi giorni ha intensificato i controlli con l’aumento del numero di pattuglie ai valichi con la Francia anche con l’impiego della squadra mista italo francese. Durante un’attività di controllo al valico autostradale di Ventimiglia, finalizzata alla prevenzione e repressione dell’immigrazione clandestina e dei reati frontalieri in generale, i poliziotti del settore di Polizia di Frontiera di Ventimiglia, hanno proceduto all’arresto di un cittadino slovacco e al sequestro di un ingente quantitativo di sostanza stupefacente, per un totale di circa 230 chilogrammi di cocaina.
L’uomo, intercettato alla guida di un autoarticolato proveniente dalla Francia, alla vista delle pattuglie poste oltre la barriera autostradale adottava una condotta di guida incerta e insicura, insospettendo gli agenti, che gli hanno intimato l’alt e l’hanno fatto accostare. Invitato a scendere dal mezzo e a esibire la documentazione concernente il veicolo e il carico, il conducente mostrava un atteggiamento estremamente nervoso, inducendo così gli operatori a sospettare che all’interno del camion potesse essere trasportato qualcosa di illecito.
I sospetti sono aumentati quando, nel tentativo di distogliere l’attenzione, si è recato spontaneamente sul retro del rimorchio per mostrare la bolla di accompagnamento e il sigillo integro sul portellone. Tale comportamento ha spinto gli agenti a procedere a controllo della motrice per verificare l’eventuale presenza di clandestini.
La verifica ha permesso di trovare un ingente quantitativo di sostanza stupefacente: 200 panetti di cocaina, dal peso complessivo di circa 230 chili, contenuti in sette borsoni sportivi e alcune buste di tela, collocati sul lettino superiore della cabina e in alcuni vani della stessa. L’ingente quantità di droga sequestrata, se immessa sul mercato e considerato che si tratta di cocaina pura, avrebbe potuto valere fino a 50 milioni di euro circa, secondo una stima degli investigatori. Il veicolo e la sostanza sono stati sequestrati.
Il cittadino slovacco è stato accompagnato presso gli uffici del settore frontiera di Ventimiglia, identificato e arrestato per traffico internazionale di sostanze stupefacenti. E’ stato, quindi, accompagnato alla casa circondariale di Sanremo.
– foto ufficio stampa Polizia di Stato –
(ITALPRESS).
Cronaca
Ex Ilva, via libera Cdm a decreto con misure urgenti per continuità impianti
Pubblicato
13 ore fa-
20 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Via libera del Consiglio dei ministri al decreto-legge che introduce misure urgenti per assicurare la prosecuzione delle attività produttive degli stabilimenti ex Ilva, tutelare i lavoratori e riconoscere indennizzi al territorio.
Tra le novità, il decreto autorizza Acciaierie d’Italia S.p.A. in amministrazione straordinaria a utilizzare i 108 milioni residui del finanziamento ponte – risorse indispensabili per garantire la continuità degli impianti – fino a febbraio 2026, data in cui è attesa la conclusione della procedura di gara per l’individuazione dell’aggiudicatario. I restanti 92 milioni del finanziamento sono già stati destinati agli interventi essenziali sugli altoforni, alle manutenzioni ordinarie e straordinarie, agli investimenti ambientali connessi alla nuova AIA e al Piano di Ripartenza.
Sul fronte dei lavoratori, il decreto stanzia ulteriori 20 milioni per il biennio 2025-2026, consentendo allo Stato di farsi carico dell’integrazione fino al 75% del trattamento di CIGS, finora sostenuta direttamente da ADI.
Il provvedimento interviene inoltre sul Fondo per gli indennizzi ai proprietari di immobili del quartiere Tamburi, permettendo che le somme residue del 2025 possano essere utilizzate per integrare gli indennizzi parziali riferiti alle domande presentate l’anno precedente.
Infine, viene riconosciuto ad ADI un indennizzo relativo ai contributi per le imprese a forte consumo di energia (energivore), in particolare per gli sconti sulle forniture energetiche e per le quote ETS.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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