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Juve, Thiago Motta “Trasformiamo in campo delusione e rabbia”

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TORINO (ITALPRESS) – “C’è una grandissima delusione da parte di tutti dopo la partita di Coppa Italia con l’Empoli. Ero arrabbiato perchè voglio bene i miei giocatori, li conosco molto bene. Sanno che abbiamo sbagliato una cosa che non si può sbagliare. Abbiamo fatto 39 partite e con l’Empoli abbiamo sbagliato su una cosa che non si può sbagliare. Li vedo tutti i giorni in allenamento, so la responsabilità che si prendono, ma nell’ultima non lo abbiamo fatto. L’atteggiamento nel primo tempo non è stato buono, ci siamo messi in grande difficoltà. Abbiamo parlato, ci siamo confrontati per un modo positivo e per essere una cosa costruttiva”. Così il tecnico della Juve Thiago Motta alla vigilia della sfida con il Verona torna a parlare dell’eliminazione in Coppa Italia e del suo sfogo.
“Il rapporto con i ragazzi è fantastico e chi dice il contrario dice una bugia. Il rapporto tra me è la squadra è ottimo, sempre è stato e sempre lo sarà. C’è uno staff, c’è responsabilità, c’è comunicazione. Il mio ruolo come allenatore è quello di prendere delle decisioni dove ci metto tantissimo tempo. Non voglio sbagliare con nessuno di loro, le cose che dico all’esterno è perchè le dico all’interno. Se io avessi dei figli vorrei che avessero un allenatore come sono io, onesto e diretto. Che ci mette tantissimo a dire le cose, quando dirlo e quando farlo. Ci tengo tantissimo ai miei ragazzi, voglio bene a loro e gli vorrò sempre bene. Poi normale che ci siano decisioni da prendere, chi gioca e chi non gioca. Ma sempre con rispetto”. Su quello che deve essere il cammino della Juve da qui alla fine: “Mancano 12 partite e in ogni partita dobbiamo pensare di fare il massimo e ottenere il risultato migliore possibile. La nostra ambizione è di conquistare vittorie per raggiungere il nostro obiettivo con grande sacrificio, a cominciare dalla partita di domani con il Verona che è una buona squadra e arriva da una bella vittoria con la Fiorentina. Sarà complicata ma allo stesso tempo abbiamo energia e voglia di trasformare questa nostra arrabbiatura e dimostrare di essere superiori in campo e ottenere i tre punti”.
Su Koopmeiners il tecnico bianconero dice: “Ha fatto delle partite di grandissimo livello. Io come allenatore sono molto contento di averlo con noi, è un giocatore di alto livello. Quando la squadra ha funzionato lui ha fatto delle ottime prestazioni, poi si vedono altre cose come può essere un gol, un assist e alzare ancora di più il giudizio di un giocatore. Io sul contesto che voglio vedere in campo tante partite ha fatto bene. Veniamo da una sconfitta in Coppa Italia, lui come tutta la squadra non ha fatto bene. Può migliorare, non è al suo massimo livello oggi, lo sa e lo sappiamo ma può ritrovare il suo livello per darlo alla squadra. Thuram titolare solamente 2 volte nelle ultime 15 partite? Quando faccio una scelta il momento è su tutto, ci metto tantissimo tempo e non sono incompetente. Sono più di 20 anni nel mondo del calcio e sono molto competente. Per ottenere la migliore squadra in ogni momento le scelte vanno fatte. Quando ha giocato sono stato contento perchè ha fatto prestazioni ottime. Era arrabbiato quando non giocava ma ha sempre rispettato la scelta dell’allenatore e i compagni che erano in campo. Sono contento di quello che ha portato alla squadra fino ad oggi, ha un margine di miglioramento fisico, mentale, tecnico”.

– Foto: Ipa Agency –

(ITALPRESS).

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Il Bologna batte 2-1 l’Empoli e vola in finale di Coppa Italia

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BOLOGNA (ITALPRESS) –  Il Bologna festeggia l’accesso alla finale di Coppa Italia contro il Milan. Forti del 3-0 registrato all’andata a Empoli, i felsinei rischiano poco o nulla nella gara di ritorno e vincono per 2-1. Sono Fabbian e Kovalenko ad andare a segno nel primo tempo, con Dallinga a siglare il gol vittoria nel finale di match.

Ai padroni di casa bastano sette minuti per passare in vantaggio. Moro raccoglie palla al limite dell’area, si allarga sulla destra e pennella al centro una palla al bacio per Fabbian, che di testa trafigge Seghetti per l’1-0. Due minuti dopo, Seghetti deve alzare in corner un sinistro ravvicinato di Lykogiannis. Al quarto d’ora, il portiere si ripete su Dallinga. I toscani, quasi a sorpresa, firmano il pareggio al 33′. Sambia verticalizza per Solbakken, che va al tiro con il mancino trovando pronto Ravaglia alla respinta, ma Kovalenko è il più rapido di tutti nel ribadire in rete a porta vuota. Si va al riposo sull’1-1.

Al 14′ della ripresa, Sambia commette un brutto fallo ai danni di Lykogiannis, ma l’arbitro lo grazie e lo ammonisce. Il Var, a sorpresa, non interviene. Il secondo tempo non offre grandi spunti se non qualche guizzo da parte dei rossoblù, che gestiscono senza alcun problema l’ampio vantaggio nel doppio confronto ai danni degli avversari. La partita sembra indirizzata verso il pareggio, ma al 41′ sono gli emiliani a firmare il 2-1. Dalla sinistra, Lykogiannis crossa una palla al centro sulla quale si fionda Dallinga, che salta più in alto di tutti e batte Seghetti nell’angolino. Il risultato non cambierà più.

Vincenzo Italiano può così festeggiare la sua quarta finale personale da allenatore dopo le tre centrate nel recente passato con la Fiorentina. Mercoledì 14 maggio, il Bologna affronterà il Milan a Roma con l’obiettivo di alzare la Coppa Italia per la terza volta nella sua storia.

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IL TABELLINO

BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia 6; De Silvestri 6, Beukema 6.5, Lucumi 6 (1′ st Erlic 6), Lykogiannis 7; Freuler 6.5 (37′ st El Azzouzi sv), Moro 7; Orsolini 6 (1′ st Dominguez 6), Fabbian 7 (27′ st Pobega sv), Cambiaghi 7 (27′ st Pedrola 6.5); Dallinga 7. In panchina: Skorupski, Castro, Ndoye, Calabria, Ferguson, Aebischer, Odgaard, Bagnolini, Miranda. Allenatore: Italiano 6.5

EMPOLI (3-4-2-1): Seghetti 7; De Sciglio 5.5, Marianucci 5 (1′ st Goglichidze 6), Tosto 6; Ebuehi 6 (1′ st Gyasi 6), Kovalenko 7 (35′ st Campaniello sv), Bacci 5 (17′ st Henderson 6), Sambia 5.5; Solbakken 5.5 (1′ st Colombo 6), Cacace 5.5; Konaté 5.5. In panchina: Silvestri, Di Leva, Baralla, Asmussen, Moray, Brancolini. Allenatore: D’Aversa 5.5

Arbitro: Marcenaro di Genova 5.5
RETI: 7′ pt Fabbian, 33′ pt Kovalenko, 41’st Dallinga
NOTE: cielo sereno, terreno in buone condizioni.
Ammoniti: De Sciglio, Marianucci, Orsolini, Sambia.
Angoli 6-2.
Recupero 1′ pt, 2′ st.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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E’ morto il fisioterapista del Lecce, rinviato il match con l’Atalanta

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COCCAGLIO (ITALPRESS) – Tragedia in casa Lecce. La società giallorossa “profondamente sconvolta, comunica che è venuto a mancare improvvisamente Graziano Fiorita. Il fisioterapista, da oltre vent’anni nelle fila giallorosse, si trovava con la squadra nel ritiro di Coccaglio. La squadra farà immediato rientro a Lecce, in quanto la gara in programma domani con l’Atalanta verrà rinviata. In questo momento di dolore profondo e di totale incredulità, nel quale ogni parola sarebbe superflua, il club può solo stringersi intorno alla moglie Azzurra e ai figli Carolina, Davide, Nicolò e Riccardo, alla mamma Francesca ed ai familiari tutti”. Lo scrive il club salentino sul proprio sito internet.

“La Lega Serie A si unisce al cordoglio per la scomparsa di Graziano Fiorita, figura storica
dell’U.S. Lecce. Ci stringiamo alla famiglia, al club e a tutta la comunità giallorossa in questo momento di lutto”. Questo il cordoglio della Lega di Serie A sui social.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Alcaraz salta Madrid, Sinner può festeggiare un anno da numero uno del mondo

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ROMA (ITALPRESS) – L’assenza di Carlos Alcaraz a Madrid rende Jannik Sinner sicuro di restare numero 1 del mondo fino alla conclusione del Roland Garros. Nessun giocatore, dunque, può superare l’italiano in vetta alla classifica Atp prima del 9 giugno, il ranking del lunedì successivo alla finale del Roland Garros.

L’altoatesino, diventato ufficialmente il primo italiano numero 1 del mondo il 10 giugno 2024, completerà dunque le 52 ininterrotte settimane al vertice della classifica mondiale dopo esserci arrivato per la prima volta. Dal 1973, quando è stato introdotto il ranking computerizzato, prima di lui ci sono riusciti solo Roger Federer (237), Jimmy Connors (160), Lleyton Hewitt (75) e Novak Djokovic (53).

Le parole di Alcaraz

“Devo ascoltare il mio corpo, anche se il torneo di Madrid è molto importante per me. Ho deciso di non prendere rischi, anche se è una decisione difficile”. Con queste parole Carlos Alcaraz ha ufficializzato il forfait per il Masters 1000 di Madrid. Il murciano, qui diventato nel 2022 il primo a battere Nadal e Djokovic in uno stesso torneo sulla terra battuta, ha accusato un problema al psoas destro dopo la finale persa a Barcellona contro Holger Rune.

Durante il match, all’inizio del secondo set ha chiesto un medical time out, effettuato fuori dal campo, e al rientro non ha potuto di fatto competere anche se ha comunque portato a termine la partita. “Come tutti sospettavate per il fatto che non mi stavo allenando, non giocherò il torneo” ha detto al Mutua Madrid Open all’inizio della conferenza stampa riportata da Supertennis. “In finale a Barcellona ho avuto un problema all’adduttore destro, a cui se ne è aggiunto un altro al bicipite femorale della gamba sinistra. Ho valutato con i medici, ho fatto di tutto per tornare a giocare in condizioni accettabili ma la situazione non è migliorata molto negli ultimi giorni – ha aggiunto – Bisogna ascoltare il corpo, anche se Madrid è un torneo che aspetto tutto l’anno per poter giocare”.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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