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Dominik Paris show, conquista anche il Super-G di Kvitjfell

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KVITFJELL (NORVEGIA) (ITALPRESS) – Dominik Paris domina a Kvitfjell. Dopo il successo in discesa di due giorni fa, arriva la vittoria anche in super-G. Italia che, al maschile, sale per la terza volta in stagione sul gradino più alto del podio in Coppa del Mondo. Non succedeva dal 2018/2019. Sempre al 2018/2019 bisogna tornare per ritrovare l’ultima vittoria di Paris in super-G, datata 14 marzo 2019 a Soldeu.

Kvitfjell si conferma territorio di conquista del 35enne di Merano che, prima dei successi degli ultimi due giorni, aveva festeggiato già altre quattro volte sulle nevi norvegesi (16 marzo 2016 discesa, 2 marzo 2019 discesa, 3 marzo 2019 super-G e 5 marzo 2022 discesa). Vittoria numero 24 in carriera (19 discesa e 5 super-G) e 50esimo podio per l’appuntato dei Carabinieri in forza al Centro Sportivo dell’Arma dei Carabinieri, che raggiunge Gustavo Thoeni al secondo posto della classifica degli italiani più vincenti in Coppa del Mondo. Irraggiungibile Alberto Tomba a quota 50.

“Il weekend è stato vicino alla perfezione. Ieri sono andato vicino al podio in discesa, ma tornare a vincere in super-G è una grande emozione. Conosco bene questa pista e sapevo dove spingere. È bello essere qui in Norvegia. Sto sciando bene e farei volentieri altre gare. È un piacere raggiungere Thoeni, che è anche un mio compaesano”, le parole di Paris, che precede di 38 centesimi il canadese James Crawford. Primo podio in carriera in super-G per lo sloveno Miha Hrobat, che termina terzo a 0″47.

Beffa per lo svizzero Marco Odermatt. Il leader della generale è quarto a 0″48 a un solo centesimi dal podio. Dietro di un’incollatura l’austriaco Vincent Kriechmayr, quinto a 0″49. Tolto Paris, distacchi minimi con gli svizzeri Alexis Monney e Stefan Rogentin rispettivamente sesto e settimo a 0″56 e 0″57. Miglior piazzamento in carriera per Jan Zabystran. Il ceco è ottavo a 0″60. Prima volta in top ten per l’austriaco Stefan Eichberger, che chiude nono a 0″61 con lo stesso distacco di Allegre. Indietro Franjo Von Allmen. Dopo il successo di ieri in discesa, lo svizzero non va oltre il 13esimo posto a 0″70.

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A punti anche gli italiani Giovanni Franzoni, 15esimo a 0″81, e Christof Innerhofer, 28esimo a 1″30. “Con il lavoro tutto torna – commenta Franzoni – Nell’ultimo superG ero andato male, oggi le cose sono migliorate. Sto cercando di imparare anche in queste condizioni, in estate dovremo lavorare molto per consolidare la mia sciata”.

LA CLASSIFICA GENERALE

Con la vittoria di oggi, Paris fa il suo ingresso nella top ten della classifica generale salendo al nono posto con 524 punti. Prime posizioni intatte con Odermatt in testa con 1516 punti a +570 su Kristoffersen. In classifica di superG grande balzo di Paris, che supera Moeller (234), Monney (240), Von Allmen (254) e Casse (260) e si issa al quarto posto con 262 punti. 9 le lunghezze di ritardo dalla terza posizione di Rogentin (271) e 19 da Kriechmayr (281) secondo. Odermatt al comando con 491 punti.

Coppa del Mondo che tornerà protagonista ad Hafjell. Si resta in Norvegia per un gigante (sabato 15 marzo, 9.30-12.30) e uno slalom (domenica 16, 9.30-12.30).

-Foto Ipa/Agency-
(ITALPRESS)-

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Chivu “Antenne alzate, pronti a sfruttare errori Fluminense”

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MILANO (ITALPRESS) – Adesso si fa davvero sul serio. Non che per l’Inter, frastornata dal dopo Psg, le tre partite del girone fossero una passeggiata, ma da stasera in avanti ogni errore rischia di essere pagato caro. Il primo confronto da dentro o fuori nel Mondiale per Club è contro il Fluminense, che per la verità ha faticato parecchio nel proprio raggruppamento, chiuso al secondo posto dietro il Dortmund con due pareggi (0-0 contro i tedeschi e il Mamelodi) e una vittoria (4-2 contro l’Ulsan).

Ma Cristian Chivu non si fida affatto: “Tutte le squadre rimaste nella competizione hanno l’ambizione di andare avanti e di giocare un quarto di finale. Il Fluminense ha qualità, esperienza e intensità. La partita col River è stata molto utile da questo punto di vista, noi abbiamo dovuto alzare i giri in campo. Sarà più o meno la stessa cosa, bisognerà farsi trovare pronti. Dovremo calarci subito in quello che la partita offrirà. Abbiamo un precedente che mi fa ben sperare che saremo pronti e all’altezza”.

La loro gara contro il Dortmund? Era la prima partita del torneo, ho visto che si sono calati subito nella competizione e forse si sono accontentati di non perdere, nonostante abbiano provato a portarla a casa. Nella fase a gironi hai tre partite per mettere a posto la classifica, mentre questa sarà una partita secca con eventuali supplementari e rigori. Bisognerà avere le antenne alzate su eventuali errori e cercare di sbagliare meno possibile, ma allo stesso tempo cercare di sfruttare gli errori degli avversari. Sono una squadra che ha esperienza è può mettere in difficoltà chiunque”.

L’Inter, però, sembra in crescita, nettamente migliorata rispetto al debutto, come se giocare servisse a togliersi di dosso le scorie della Champions. Contro il River ha fatto vedere che spirito e voglia non mancano, tratti che avevano già permesso di recuperare contro il Monterrey e di ribaltare l’Urawa: “Siamo pronti come lo siamo stati dall’inizio – ha detto Chivu -, siamo qui per onorare quello che questa società rappresenta nel mondo, lo siamo stati dal primo giorno. Abbiamo avuto qualche giorno di riposo, ci siamo abituati al nuovo clima, ma siamo pronti per la partita, vogliamo essere la nostra miglior versione e passare il turno”.

Un altro tema caldo è quello della rosa, con sei giocatori rispediti a Milano perchè impossibilitati a recuperare in tempo. Da qui la domanda sull’eventualità di aggregare qualcuno (magari il neo acquisto Bonny?) se si dovesse andare avanti: “Quando siamo partiti da Milano abbiamo pensato agli imprevisti portando più giocatori e aggregandoli dalla Primavera, che ci hanno permesso di alzare il livello perchè si sono calati subito nel livello della competizione. Nel calcio gli infortuni capitano, alcuni giocatori si portano dietro dei problemini, qualcuno è riuscito a recuperare, altri non ce l’hanno fatta come Frattesi e Calhanoglu e abbiamo deciso di rimandarli a Milano per accertamenti, anche per evitare che si creassero rumori che non avrebbero fatto bene nè a loro nè al gruppo. Adesso potranno fare qualche giorno di vacanza e curarsi, non so se qualcun altro arriverà, sono scelte che dovremo fare a porte chiuse, lo scoprirete dopo”.

La testa è tutta al Fluminense, anche se il rischio è quello di incappare in un avversario diverso in grado di scombinare tutti i piani. Maniacale nei dettagli, Chivu dimostra di voler curare ogni particolare, ma sa anche che i risultati ottenuti fino adesso stanno facendo un gran bene a tutto il gruppo. E non si vuole fermare proprio ora.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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L’Italia vince gli Europei a squadre di atletica, Mei “Straordinario”

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ROMA (ITALPRESS) – L’Italia dell’atletica, seppur in formazione ampiamente rimaneggiata, ha vinto gli Europei a squadre, andati in scena a Madrid, in Spagna. A trascinare gli azzurri, in particolare, Nadia Battocletti, che venerdì ha vinto i 5000, e Leonardo Fabbri e Larissa Iapichino, oggi trionfatori rispettivamente nel getto del peso e nel salto in lungo. Con questa affermazione, arrivata con 431.5 punti all’attivo, davanti alla Polonia (staccati di 25 punti) e alla Germania, gli azzurri hanno bissato il successo centrato nel 2023 a Chorzow, in Polonia.
Nella giornata di chiusura della manifestazione splendono i successi di Fabbri e Iapichino. Il lanciatore toscano sferra il peso a 21.68; la saltatrice doppia figlia d’arte vola invece a 6.92. Ma la festa azzurra è arrivata anche grazie a tanti piazzamenti d’onore. Fra questi le seconde piazze di Fausto Desalu nei 200 metri (corsi in 20.18) e la staffetta 4×400 mista con Edoardo Scotti, Virginia Troiani, Vladimir Aceti e Alice Mangione che hanno fatto registrare il nuovo record nazionale in 3:09.66.
Soddisfatto il presidente della FIDAL, Stefano Mei. “I ragazzi sono stati straordinari. Sono arrivate tre vittorie ma la differenza l’hanno fatta la compattezza del team e i tanti buoni risultati ottenuti. Mancavano alcuni big ma i sostituti hanno fatto bene. Non voglio pensare agli assenti, tipo Tamberi o Jacobs, ma fare i complimenti ai ragazzi protagonisti qui a Madrid”, ha detto il numero uno della Federatletica.
“L’ondata cominciata a Tokyo continua ad andare avanti. C’è grande attaccamento alla maglia azzurra e questo team lo dimostra sempre. Non cambierei questi ragazzi con nessun altro. L’atletica è trainante per tutto lo sport italiano”, ha aggiunto Mei, ai microfoni di RaiSport.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Al Napoli la Coppa Italia di beach soccer, in finale battuto Viareggio

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SAN BENEDETTO DEL TRONTO (ITALPRESS) – Napoli ha vinto la Coppa Italia Q8 di beach soccer battendo in finale Viareggio nella cornice dell’Arena di San Benedetto del Tronto per 6-3. E’ il primo titolo nella storia del club partenopeo che ha fatto centro nella prima finale giocata nei suoi nove anni di vita sportiva nel circuito ufficiale. Viareggio non è riuscito a ripetere le imprese del 2016 e 2012 perdendo la sua quarta finale della coccarda tricolore. Mister Franco Palma alla prima esperienza da allenatore ha fatto subito centro. L’ultima rete della partita l’ha segnata il capitano e presidente del club azzurro Raffaele Moxedano, un segno del destino. Cinque dei nove gol della sfida li hanno firmati i nazionali azzurri, un buon segnale per l’Italbeach. La partita, come prevedibile, è stata equilibrata e combattuta su ogni centimetro di sabbia. Dopo un primo tempo tattico la partita è letteralmente esplosa nella ripresa infiammata da cinque gol strepitosi. Il Napoli è andato due volte in vantaggio con la rovesciata dell’azzurro Sciacca e con il tiro libero dalla distanza del pluridecorato nazionale lusitano Be Martins. Viareggio ha ripreso due volte gli avversari prima con una staffilata del portiere Gean Pietro poi con una bicicletta perfetta di Remedi.
I partenopei hanno firmato il terzo vantaggio allo scadere del tempo con un tocco ravvicinato di Alla. In apertura di ultima frazione sempre lo scatenato Be Martins ha piazzato il colpo decisivo, il quarto per il Napoli, il secondo personale nella gara, il sesto nella competizione per il portoghese. Il gemello Leo Martins al tramonto della gara ha spinto i suoi sul 5-2. Remedi ha accorciato le distanze per i bianconeri, troppo tardi. A pochi istanti dal fischio finale è arrivato il gol iconico del capitano del Napoli Raffale Moxedano che ha fissato il risultato finale sul 6-3. La finale per il 3^ e 4^ posto, il remake dell’ultimo atto della scorsa Coppa, l’ha vinta la Domusbet.tv Catania che ha conquistato per 3-2 il derby con l’altra squadra etnea We BS.
– foto ufficio stampa Lnd –
(ITALPRESS).

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