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Economia

Ladisa, nel 2024 ricavi e utile netto in crescita

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ROMA (ITALPRESS) – Ladisa, società attiva nel settore della ristorazione collettiva e distribuzione di derrate alimentare, ha reso noti i risultati economico-finanziari previsionali relativi all’esercizio 2024, confermando una crescita robusta e una solida posizione sul mercato.

Secondo le previsioni, i ricavi toccheranno i 195 milioni, segnando un incremento del 7% rispetto al precedente esercizio. L’Ebitda, che si attesta a 10 milioni, mentre l’utile netto si prevede raggiunga 1,6 milioni, con un incremento del 35% rispetto allo scorso anno. La PFN mostra un miglioramento di circa 5 milioni, attestandosi ad un valore pari a 23 milioni.

L’azienda prevede di raggiungere un fatturato complessivo di 350 milioni nei prossimi tre anni. Il portafoglio ordini si arricchisce di contratti di grande prestigio, che ne testimoniano la solidità e l’affidabilità. Tra i clienti di punta figurano il ministero della Difesa, con un valore contrattuale complessivo di 165 milioni e una recente aggiudicazione con il ministero dell’Interno per un valore di 14 milioni.

-Foto: ufficio stampa Ladisa-

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Economia

Codice del Consumo, Urso “Italia modello contro l’inflazione”

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ROMA (ITALPRESS) – Si è svolto a Palazzo Piacentini il convegno promosso dal MIMIT per celebrare il ventesimo anniversario dell’introduzione del Codice del Consumo (decreto legislativo 6 settembre 2005, n. 206).

L’evento, che si è tenuto in occasione della Giornata Mondiale dei Diritti dei Consumatori, è stato presieduto dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Senatore Adolfo Urso, che ha sottolineato l’importanza di integrare sempre più le politiche per le imprese con quelle per la tutela dei consumatori, soprattutto nel contesto attuale segnato da sfide economiche come il ritorno dell’inflazione.

“Difendere i consumatori è una priorità politica. Grazie alle misure adottate dal governo, l’Italia ha reagito all’impennata inflazionistica in modo più efficace rispetto a molti partner europei,” ha dichiarato il Ministro Urso, ricordando che all’inizio del mandato l‘inflazione in Italia si attestava all’11,8%, ben superiore alla media europea, mentre oggi è scesa all’1,6%, mantenendosi stabilmente sotto la media UE da oltre un anno. “Abbiamo raggiunto questi risultati anche grazie a interventi mirati come il Carrello Tricolore, le misure contro il caro voli e quelle per contrastare il caro benzina. È questa la politica di tutela dei cittadini che intendiamo portare avanti,” ha spiegato Urso.

Il ministro ha poi ribadito il forte impegno del governo contro la “shrinkflation”, pratica scorretta con cui viene ridotta la quantità dei prodotti mantenendo invariato l’aspetto delle confezioni. “La Commissione europea ha confermato che tale comportamento lede i principi di trasparenza e correttezza. Noi stiamo lavorando con determinazione nelle sedi europee affinché questa pratica venga segnalata chiaramente in etichetta, senza gravare sul commerciante, spesso ignaro e non responsabile,” ha sottolineato il Ministro.

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Ai lavori, organizzati dalla Direzione generale consumatori e mercato del MIMIT, hanno partecipato rappresentanti istituzionali, esponenti delle associazioni di consumatori, del mondo accademico e imprenditoriale, oltre a Isabelle Perignon, Direttrice per i consumatori nella DG Giustizia e Consumatori della Commissione Europea.

Il convegno è stato diviso in due sessioni: nella prima parte si è discusso dell’impatto storico e dei benefici prodotti dal Codice del Consumo sull’ordinamento italiano, mentre la sessione pomeridiana ha affrontato le sfide future legate alla sostenibilità, alle nuove tecnologie e all’evoluzione delle catene del valore globali, ribadendo l’impegno politico e istituzionale del governo verso una tutela sempre più efficace dei consumatori italiani.

-Foto ufficio stampa Mimit-
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Economia

Ocse, i dazi di Trump spingono al ribasso l’economia mondiale

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MILANO (ITALPRESS) – La guerra commerciale, nonostante sia solo alle sue battute iniziali, getta già forti ombre sull’economia internazionale. I dazi imposti dall’amministrazione Trump, insieme alle ritorsioni da parte dei Paesi colpiti, sono secondo l’Ocse una minaccia alla crescita dei prossimi anni oltre a impattare negativamente sui prezzi facendo salire l’inflazione. Nel suo aggiornamento sulle condizioni dell’economia globale l’organizzazione con sede a Parigi lancia l’allarme sulle nuove criticità.

Il Pil globale frenerà fermandosi al 3,1% nel 2025 (-0,2% rispetto alle indicazioni di dicembre) e solo al 3% nel 2026, anno in cui l’inflazione rallenterà al 3,2% pur restando ben al di sopra all’obiettivo del 2% fissato da Fed e Bce. A fare le spese della frenata saranno soprattutto i due protagonisti della guerra commerciale. Vale a dire Usa e Cina, le cui economie cresceranno più lentamente del previsto: rispettivamente del 2,2% e del 4,8% nel 2025, e rallenteranno ulteriormente nel 2026 (rispettivamente al +1,6% e al +4,4%).

I dazi rappresentano un problema per tutti. Ad esempio, l’area euro dovrebbe crescere dell’1% quest’anno e all’1,2 il prossimo. La Germania aumenterà solo dello 0,4 e nel 2026 dello 0,7%, mentre la Francia dovrebbe subire un calo molto più contenuto: rispettivamente 0,8% e 0,1 punti rispetto a dicembre. In questo scenario non fa eccezione l’Italia, che nei prossimi due anni dovrebbe crescere dello 0,7% e dello 0,9, ovvero 0,2 punti in meno sul 2025 e 0,3 sul 2026 se confrontato con le tabelle di dicembre.

– foto IPA Agency –

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Economia

Amplifon con Intesa Sanpaolo, finanziamento per 175 milioni

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MILANO (ITALPRESS) – Amplifon ha sottoscritto con Intesa Sanpaolo un finanziamento sustainability-linked a 5 anni per complessivi 175 milioni di euro. Il finanziamento è composto da una linea di credito rotativa (revolving) da 100 milioni di euro e una linea a lungo termine (term loan) da 75 milioni di euro. Con queste due linee di credito, il valore dei finanziamenti sostenibili ottenuti da Amplifon, inclusi quelli revolving, raggiunge 1 miliardo di euro, a testimonianza dell’impegno del Gruppo verso la continua integrazione dei fattori ESG nella propria strategia operativa e finanziaria.

Il finanziamento, strutturato come un sustainability-linked loan, prevede un meccanismo di aggiustamento del margine legato al raggiungimento di specifici indicatori inclusi nel Piano di Sostenibilità della Società. Tramite questa operazione, Amplifon rafforza ulteriormente la propria posizione di liquidità, diversifica le fonti di finanziamento ed estende la scadenza media del debito. Per Intesa Sanpaolo il finanziamento è stato strutturato dalla Divisione IMI Corporate & Investment Banking, guidata da Mauro Micillo, che conferma, così, il costante impegno del Gruppo nel sostenere lo sviluppo e la crescita in chiave sostenibile delle aziende.

– Foto Ufficio stampa Amplifon –

(ITALPRESS)

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