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Cronaca

Barucco “Marocco può diventare hub principale tra Europa e Africa”

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ROMA (ITALPRESS) – L’ambizione del Marocco è diventare “l’hub principale tra l’Europa e il continente africano e, con questo, favorire anche lo sviluppo infrastrutturale e la stabilità del Sahel”. Lo ha detto Armando Barucco, ambasciatore d’Italia in Marocco, intervistato da Claudio Brachino per Diplomacy Magazine, format televisivo dell’agenzia Italpress. Il Marocco è “il Paese più europeo tra i Paesi africani, rappresenta un vero ponte per le nostre imprese verso il continente africano” ed è “un Paese fondamentale per la stabilità del Sahel, una delle aree da cui provengono alcune delle principali minacce nei confronti dell’Europa, quindi è un Paese con cui è fondamentale una collaborazione nel settore dell’intelligence e della sicurezza”.

Dal punto di vista dei margini di cooperazione nel settore economico-commerciale, “abbiamo avuto un rimbalzo straordinario in epoca post-Covid, con circa il +27% degli scambi nel 2021 e più o meno lo stesso nel 2022. Adesso ci stiamo consolidando” e “ci sono delle opportunità straordinarie che sono collegate ai grandi investimenti infrastrutturali e alcuni dei progetti lanciati da sua maestà Muhammad VI e dal governo marocchino in vista dei Campionati mondiali di calcio del 2030”.

Il Marocco “sta attraversando una transizione da Paese agricolo a grande Paese industriale: abbiamo degli hub italiani fortissimi, per esempio nell’automotive, ma c’è tutto il tema delle grandi infrastrutture, l’Alta Velocità, le ferrovie e le grandi infrastrutture che riguardano la lotta contro la siccità, come i campi di desaliniziazione”, ha sottolineato l’ambasciatore.

Sul fronte delle rinnovabili, “noi italiani abbiamo occupato una posizione importantissima in questo settore con Enel Green Power, che è stata per vari anni il principale investitore privato nel settore in Marocco, realizzando 5 impianti eolici e anche un impianto solare. Nel settore delle rinnovabili il Marocco è la Serie A”, ha spiegato Barucco.

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Inoltre “in Marocco l’Italia ha deciso di aprire anche un ufficio di Cdp, uno di Sace e aprirà prossimamente anche un ufficio di Simest: c’è tutto un sistema che è in grado di favorire la collaborazione nel settore delle rinnovabili”, ma bisogna capire che in questo e in altri settori “ci troviamo in un sistema estremamente competitivo, nel quale serve la capacità di costruire alleanze, di comprendere gli attori che abbiamo di fronte e di puntare all’eccellenza”.

Sul tema della formazione, esiste “un progetto che abbiamo sviluppato insieme al Politecnico Mohammed VI, una delle università di assoluta eccellenza del continente africano, e sotto la regia di Palazzo Chigi e del coordinamento del Piano Mattei: si rivolge non solo agli esperti giovani marocchini, ma a tutto il continente africano”.

Al momento “abbiamo lanciato la prima fase” in cui “abbiamo avuto circa 45-46 quadri elevati di circa 15-16 Paesi africani” e “adesso stiamo elaborando quella successiva, in cui le attività dovrebbero essere quadruplicate o addirittura quintuplicate”. Un altro progetto prioritario “molto interessante, con l’associazione Mama Sofia e il ministero della Sanità marocchina, con la collaborazione tra imprese e ospedali italiani e marocchini per assicurare una maggiore cura a distanza”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

MUORE STRONCATO DA INFARTO DURANTE LA FESTA DEL SUO MATRIMONIO A MONTEBELLO

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Un uomo di 49 anni è morto durante la festa di matrimonio, poche ore dopo il rito civile nel comune di Bornasco (Pavia). Il dramma si è consumato ieri pomeriggio all’agriturismo Roveda di Montebello della Battaglia. Antimo Squillace si era appena sposato in municipio con Federica Vespo, 31 anni, e attendevano parenti e amici per una cerimonia più intima con i loro cari all’agriturismo e suggellare il loro amore con un rituale davanti a un celebrante. I due sposi stavano cambiandosi d’abito, quando il 49enne è stato colpito da un malore improvviso. E’ stato il figlio più piccolo ad avvertire la 31enne: “Mamma, vieni, sta male, vuole parlare solo con te”. La donna è accorsa nella stanza del neo sposo e lo ha trovato disteso a terra: ha così immediatamente allertato i soccorsi. Gli operatori di Areu 118 sono subito giunti sul posto. Il 49enne è stato rianimato per oltre un’ora, e poi trasferito in ambulanza al Policlinico San Matteo di Pavia, dove i medici però non hanno potuto far altro che constatare il decesso. “Un gran cuore, l’amore della mia vita”, ha solo detto, con un filo di voce, senza più lacrime, la giovane vedova. Martedì pomeriggio, a consolarla nella camera mortuaria del San Matteo, a Pavia, c’erano i parenti più stretti e alcuni amici, increduli, che si sono voluti stringere attorno alla famiglia, colpita da un lutto così grave.

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Cronaca

Palermo ricorda il generale Dalla Chiesa, presente Piantedosi

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PALERMO (ITALPRESS) – Rappresentanti politici, Forze dell’ordine e cittadinanza, tutti insieme per celebrare il ricordo del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa nel luogo in cui, 43 anni fa, Cosa nostra lo uccise insieme alla moglie Emanuela Setti Carraro e all’autista Domenico Russo, in via Isidoro Carini, a Palermo.
Per onorarlo sono state deposte diverse corone di fiori attorno alla targa che lo commemora. Presenti tra gli altri il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il sindaco di Palermo Roberto Lagalla, il prefetto di Palermo Massimo Mariani, l’assessore regionale ai Beni culturali Francesco Paolo Scarpinato, il procuratore capo di Palermo Maurizio De Lucia e le massime autorità civili e militari: tutti uniti nel ricordo del generale, che dopo la lotta alle Brigate rosse si era messo a disposizione anche per quella contro la mafia pagando con il prezzo più caro: il 3 settembre 1982 la reazione di Cosa nostra fu violentissima e si materializzò con l’eccidio di via Carini.
“Dalla Chiesa è stato un servitore dello Stato che non solo ha sacrificato la propria esistenza per l’affermazione dei principi di democrazia, libertà e legalità, ma ha lasciato un messaggio che vive ancora in questi anni e di cui abbiamo tanto bisogno – sottolinea Piantedosi – Il nostro paese è cambiato, ma anche la criminalità organizzata è cambiata. Il metodo Dalla Chiesa è fatto di ostinazione, dedizione e affermazione di un mondo più libero e giusto: lui è un esempio per tutti noi, non solo per chi doverosamente afferma i valori di legalità. La mafia di oggi uccide di meno, ma non per questo è meno pervasiva e pericolosa per i nostri valori democratici, perchè fa affari e inquina i circuiti legali dell’economia e delle istituzioni”.
– foto xd8 Italpress –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Tragico incidente nella notte sull’Autosole a Lodi, morta una 21enne

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LODI (ITALPRESS) – Grave incidente mortale, poco prima della mezzanotte e mezza, sulla A1, dove una ragazza di soli 21 anni ha perso la vita a bordo della sua Fiat Panda. L’incidente è avvenuto tra i caselli di Ospedaletto e Basso Lodigiano, all’altezza del comune di Senna Lodigiana e, oltre all’auto della ragazza deceduta, ha coinvolto anche due Tir. Altre due persone sono state portate in elisoccorso al San Matteo di Pavia e al Niguarda di Milano in codice rosso dopo essere state intubate, mentre altre due persone sono state condotte in gravi condizioni al Maggiore di Cremona.

Foto: Ipa Agency
(ITALPRESS).

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