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Marc Marquez vince la sprint ad Austin, Bagnaia sul podio

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AUSTIN (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Marc Marquez continua la sua striscia vincente e trionfa anche nella Sprint Race del Gran Premio delle Americhe (in 20’29″509), rimanendo così a punteggio pieno dopo cinque gare disputate. Sul circuito di Austin, lo spagnolo ha battuto ancora una volta il fratello Alex (+0″795), secondo davanti ad un Pecco Bagnaia (+1″918) decisamente in ripresa.

Il margine con cui Marc ha vinto non deve trarre in inganno. La Sprint, infatti, è stata molto accesa e divertente nelle fasi iniziali, grazie alla splendida partenza di Bagnaia che è riuscito per qualche curva a riassaporare il primato perduto nelle prime uscite stagionali. Sempre al primo giro, inoltre, Marquez ha rischiato di cadere, rimanendo in sella per miracolo.

Nel post gara il pilota di Cervera ha parlato di un tracciato dalle condizioni peggiori rispetto ai turni precedenti: “Il feeling con la pista era strano e diverso rispetto a stamattina e a ieri. L’importante era non esagerare e aprire un piccolo gap sui miei avversari. Domani la gara sarà più combattuta”. Le basi per il successo dello spagnolo erano già state costruite nel pomeriggio con la terza pole consecutiva, in 2’01″088. Marquez è diventato così il primo pilota della storia a siglare otto pole sullo stesso circuito.

Ci ha fatto ormai l’abitudine Alex Marquez, al secondo posto alle spalle del fratello per l’ennesima volta. È un risultato che comunque soddisfa il pilota Gresini, storicamente sofferente sul tracciato texano: “Fare secondo su questa pista equivale a vincere. Marc qui ha qualcosa in più rispetto a tutti noi altri”.

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Arrivano finalmente segnali di risveglio da parte di Pecco Bagnaia, autore al primo giro di un sorpasso incredibile alla curva tre su Marc Marquez, oltre che di una partenza azzeccata dalla sesta casella. “Quel sorpasso su Marc mi ha dato gusto. Sono partito bene, ma nei primi tre giri ho faticato a trovare ritmo. Sono soddisfatto, però, dei miglioramenti che sto vedendo. Per la prima volta quest’anno sono riuscito ad essere incisivo”.

In vista dell’impegno di domani, il pilota di Chivasso ha individuato il primo settore come il punto più critico del tracciato per la sua prestazione. In quarta posizione si piazza Fabio Di Giannantonio (+8″536), seguito dal compagno di squadra, Franco Morbidelli (+9″685), al quinto.

Per gran parte della gara, invece, Fabio Quartararo si è ritrovato a lottare con le due Ducati del Team Vr46, arrendendosi alla fine al sesto posto, ma portando comunque la Yamaha in posizioni nobili. Nell’ordine, completano la top ten odierna Pedro Acosta, Luca Marini, Ai Ogura e Marco Bezzecchi. L’appuntamento con la gara “lunga” è fissato per domani sera alle 21.

L’ORDINE DI ARRIVO

  1. Marc Marquez (Ducati) 20’29″509
  2. Alex Marquez (Ducati) +0″795
  3. Francesco Bagnaia (Ducati) +1″918
  4. Fabio Di Giannantonio (Ducati) +8″536
  5. Franco Morbidelli (Ducati) +9″685
  6. Fabio Quartararo (Yamaha) +10″676
  7. Pedro Acosta (Ktm) +12″049
  8. Luca Marini (Honda) +13″588
  9. Ai Ogura (Aprilia) +13″752
  10. Marco Bezzecchi (Aprilia) +14″584

LA CLASSIFICA PILOTI AGGIORNATA

  1. Marc Marquez (Esp) 86 punti
  2. Alex Marquez (Esp) 67
  3. Francesco Bagnaia (Ita) 50
  4. Franco Morbidelli (Ita) 42
  5. Fabio Di Giannantonio (Ita) 28
  6. Johann Zarco (Fra) 25
  7. Brad Binder (Rsa) 19
  8. Ai Ogura (Jpn) 18
  9. Pedro Acosta (Esp) 16
  10. Marco Bezzecchi (Ita) 14

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Il Napoli si rialza, è suo il big match con l’Inter: al Maradona finisce 3-1

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NAPOLI (ITALPRESS) – Il Napoli risorge dal buio di Eindhoven e lo fa senza un centravanti di ruolo. Ci pensano i centrocampisti De Bruyne, McTominay ed Anguissa a restituire ad Antonio Conte il primo posto e un’iniezione di fiducia dopo la figuraccia in Olanda col Psv. A farne le spese, dopo sette vittorie di fila, è l’Inter di Chivu, sfortunata e nervosa, sconfitta 3-1 in un big match che metteva in palio la vetta dopo il passo falso del Milan di ieri. La serata perfetta dei partenopei è rovinata solo in parte dall’infortunio di De Bruyne, vittima di un problema muscolare accusato proprio durante l’esecuzione del rigore del vantaggio. A completare l’opera ci pensano i compagni di reparto, schierati a supporto di Neres falso nove.

La mossa tattica funziona e la svolta arriva alla mezz’ora: un contatto in area tra Mkhitaryan (costretto a lasciare il posto all’ex Zielinski per infortunio) e Di Lorenzo viene giudicato inizialmente regolare dall’arbitro Mariani, ma una segnalazione dell’assistente spinge il direttore di gara a concedere il rigore. Dagli undici metri De Bruyne segna, ma subisce un sospetto problema muscolare al flessore al momento del tiro (con Olivera in campo al suo posto).

La reazione dell’Inter c’è, ma non è accompagnata dalla fortuna: Bastoni di testa fa tremare la traversa al 41′, mentre al 46′ è Dumfries a colpire un legno. Nel mezzo, al 46′, anche una girata di Lautaro che sfiora il palo. Al 54′ il raddoppio del Napoli: un lancio di Spinazzola fa saltare i meccanismi difensivi nerazzurri, McTominay ne approfitta e di prima intenzione lascia partire un tiro imprendibile per Sommer. L’Inter ancora una volta sembra essere in partita: un tocco di mano di Buongiorno in area porta dal dischetto Calhanoglu che a tu per tu con Milinkovic riapre tutto. Al 67′ però la difesa interista continua a fare acqua: Neres sulla trequarti scarica per Anguissa che conduce la sfera e batte Sommer dai 16 metri. Nel match anche qualche battibecco tra ex: Bastoni e Politano, ma soprattutto Lautaro e Conte. Schermaglie d’alta classifica: il Napoli torna capolista, in attesa della Roma che domani col Sassuolo avrà l’occasione di agganciare i partenopei.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

NAPOLI (4-1-4-1): Milinkovic-Savic 6; Di Lorenzo 6.5, Buongiorno 6 (45′ st Beukema sv), Juan Jesus 6.5, Spinazzola 7 (45′ st Gutierrez sv); Gilmour 6; Politano 6 (36′ st Elmas sv), Anguissa 7, De Bruyne 7 (37′ pt Olivera 6), McTominay 7.5; Neres 7 (36′ st Lang sv). In panchina: Ferrante, Spinelli, Mazzocchi, Marianucci, Vergara, Lucca, Ambrosino. Allenatore: Conte 7.5.

INTER (3-5-2): Sommer 5; Akanji 5, Acerbi 5, Bastoni 5; Dumfries 5.5 (28′ st Luis Enrique sv), Barella 5.5 (28′ st Frattesi 6), Calhanoglu 6.5 (27′ st Sucic 6), Mkhitaryan 5.5 (32′ pt Zielinski 6), Dimarco 5.5; Bonny 5.5 (17′ st Esposito 5.5), L. Martinez 6. In panchina: J. Martinez, Calligaris, De Vrij, C. Augusto, Bisseck, Diouf. Allenatore: Chivu 5.

ARBITRO: Mariani di Aprilia 5.5.
RETI: 33′ pt De Bruyne (rig); 9′ st McTominay, 14′ st Calhanoglu (rig), 22′ st Anguissa. NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Di Lorenzo, Gilmour, Conte, Bastoni. Angoli: 4-1 per l’Inter. Recupero: 6′; 6′.

– Foto IPA Agency –
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Atp Vienna, Sinner conquista un posto in finale: battuto in due set De Minaur

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VIENNA (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Jannik Sinner è il primo finalista dell’”Erste Bank Open”, torneo Atp 500 con montepremi totale pari a 2.736.875 euro, in corso sui campi in duro di Vienna. Il 24enne fuoriclasse altoatesino, numero 2 del ranking mondiale e primo favorito del tabellone, si è imposto in semifinale sull’australiano Alex De Minaur, numero 7 della classifica Atp e tre del seeding, con il punteggio di 6-3 6-4. Nella seconda semifinale si sfideranno l’altro azzurro Lorenzo Musetti, n.8 del mondo e 4 del torneo, ed il tedesco Alexander Zverev, n.3 Atp e 2 del tabellone.

“Sono entrato in campo per giocare e servire bene: il primo set è stato molto fisico, sono contento di aver vinto in due partite”, ha dichiarato Sinner nell’intervista post-match. “Lui sa cosa fare e come mettermi pressione – prosegue il numero 2 del mondo – Quando non servi molto bene bisogna giocare ogni palla e punto, ho fatto tanti piccoli cambiamenti ma sono soddisfatto per come ho gestito l’incontro e di essere in finale”. Una finale che Sinner giocherà contro Musetti o Zverev: “In questa settimana un po’ ho speso anche per le aspettative che ho e per quelle della gente, cerco di giocare al meglio che posso. Sono arrivato piuttosto in ritardo, ho cercato di gestire al meglio ogni giorno e domani sarà una partita molto difficile. Sono contento, speriamo in una bella finale”, conclude il fuoriclasse altoatesino.

– Foto IPA Agency –
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Il Parma ferma il Como, pareggio a reti bianche al Tardini

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PARMA (ITALPRESS) – Il Como non va oltre lo 0-0 nella trasferta di Parma, in un match valido per l’ottava giornata di Serie A. Prestazione generosa della formazione di Cuesta, vicina al colpo grosso con Cutrone, fermato dalla traversa nel primo tempo, e Del Prato, murato da Butez nel finale. Undici di Fabregas particolarmente impreciso in fase di impostazione e rifinitura. Il Como si porta a 13 punti, il Parma sale a 7 punti e conquista un buon punto in ottica salvezza.

Buon avvio dei padroni di casa, che mettono in apprensione la retroguardia ospite e sfiorano il vantaggio al 14′ con un colpo di testa di Cutrone fermato solo dalla traversa. Como molto impreciso in impostazione e Parma molto attivo sulle seconde palle. In chiusura di prima frazione Bernabé manca il bersaglio grosso in piena area di rigore su invito di Britschgi. Fabregas lascia negli spogliatoi Caqueret e Vojvoda passando dalla difesa a 3 al canonico 4-2-3-1 inserendo Kuhn e il rientrante Diao.

Il Como ritrova linfa in fase offensiva, ma il Parma concede le briciole e si rende pericoloso in ripartenza con le combinazioni tra Pellegrino e Cutrone. L’occasione più grande ce l’ha il Parma con Del Prato murato da Butez in una mischia su punizione dal cerchio di centrocampo battuta da Suzuki. Al Tardini si chiude senza la reti la sfida tra i due tecnici spagnoli.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

PARMA (4-4-2): Suzuki 6; Del Prato 6.5, Circati 6, Valenti 6, Britschgi 6; Estevez 6.5, Keita 6.5, Bernabé 6.5 (31’st Hernani 6), Ordonez 6 (31’st Sorensen 6); Cutrone 6.5 (45’st Djuric sv), Pellegrino 5.5 (31’st Benedyczak 6). In panchina: Corvi, Rinaldi, Lovik, Begic, Cremaschi, Troilo, Trabucchi, Cardinali. Allenatore: Cuesta 6.5.

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COMO (3-5-1-1): Butez 6.5; Smolcic 5.5, Diego Carlos 6, Kempf 6; Vojvoda 5.5 (1’st Diao 6), Da Cunha 5.5 (27’st Baturina 6), Perrone 6, Caqueret 6 (1’st Kuhn 6), Moreno 5.5; Paz 5.5; Morata 5.5 (27’st Douvikas 6). In panchina: Vigorito, Cavlina, Valle, Goldaniga, Ramon, Posch, Addai, Le Borgne, Van der Brempt, Cerri. Allenatore: Fabregas 5.5.

ARBITRO: Chiffi di Padova 6.
NOTE: pomeriggio sereno, campo in discrete condizioni. Ammoniti: Diego Carlos. Angoli: 3-3. Recupero: 1′, 5′.

– Foto Image –
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