Economia
Cybersecurity, Urso firma intesa Mimit-Acn a tutela di imprese e pubblica amministrazione
Pubblicato
2 mesi fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Migliorare la capacità di sicurezza informatica del tessuto imprenditoriale, rafforzare la resilienza delle filiere produttive, rendendole più competitive nell’era digitale, e potenziare lo sviluppo delle competenze per aumentare la consapevolezza dei rischi cyber.
Con questi obiettivi è stato firmato a Palazzo Piacentini, dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dal direttore generale dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale, prefetto Bruno Frattasi, un protocollo d’intesa tra il Mimit e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) per avviare una collaborazione strutturata e continuativa sugli European Digital Innovation Hub: strutture selezionate dalla Commissione europea, in collaborazione con gli Stati membri, con il compito di accompagnare la transizione digitale dell’industria – in particolare delle PMI – e della pubblica amministrazione.
“Come Governo, promuoviamo l’innovazione e mettiamo la resilienza cibernetica del tessuto imprenditoriale al centro della nostra strategia di politica industriale, con l’obiettivo di renderlo più sicuro e competitivo. Questo accordo permette di massimizzare il valore della collaborazione tra pubbliche amministrazioni per accompagnare la transizione digitale delle imprese, riconoscendo un ruolo cruciale agli European Digital Innovation Hubs, catalizzatori per la diffusione e l’adozione di tecnologie digitali avanzate”, ha dichiarato il ministro Urso.
Nel dettaglio, il protocollo, ha l’obiettivo di facilitare azioni di intervento mirate sui territori che consentano al Mimit di rafforzare le filiere strategiche e le loro supply-chain locali in materia di cybersicurezza, rendendo stabile e continuativa l’interazione con la rete degli EDIH. L’intesa prevede anche l’avvio di un percorso di monitoraggio puntuale della domanda e dell’offerta di tecnologie e servizi nel settore della sicurezza informatica.
Sul fronte competenze, l’accordo promuove la collaborazione con Università, istituti tecnici e centri di ricerca al fine di sviluppare iniziative nel settore della cybersicurezza e percorsi formativi specializzati per la PA e per le aziende mirati alla protezione dei dati e all’adozione di tecnologie innovative.
Per ottemperare a questi obiettivi, nasce un Comitato paritetico con funzioni di monitoraggio al fine di agevolare la collaborazione strategica tra Mimit e ACN, costituito da 6 componenti: 3 appartenenti al Ministero e 3 appartenenti all’Agenzia, con il coordinamento di un rappresentante del Dicastero.
Il protocollo impegna anche il Mimit e l’ACN alla redazione di un Accordo Quadro entro un anno corredato di Piano Attuativo che renda operativa e continuativa nel tempo una sinergia di mutuo vantaggio.
-Foto ufficio stampa Mimit –
(ITALPRESS).
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Economia
Pil in lieve rialzo nel 2025, variazione acquisita al +0,5%
Pubblicato
4 ore fa-
30 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – La stima completa dei conti economici trimestrali dell’Istat, conferma la crescita congiunturale dello 0,3% dell’economia italiana nel primo trimestre dell’anno rilasciata in via preliminare il mese scorso. Risultano invece in lieve rialzo sia la crescita tendenziale, che si assesta allo 0,7% rispetto allo 0,6% della stima preliminare, sia la crescita acquisita per il 2025, che passa allo 0,5% dallo 0,4%.
Il primo trimestre del 2025 ha avuto una giornata lavorativa in meno del trimestre precedente e due giornate lavorative in meno rispetto al primo trimestre del 2024. La variazione acquisita per il 2025 è pari a +0,5%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto a quanto diffuso lo scorso 30 aprile. Rispetto al trimestre precedente, tutti i principali aggregati della domanda interna sono in aumento, con una crescita dello 0,1% dei consumi finali nazionali e dell’1,6% degli investimenti fissi lordi.
Le importazioni e le esportazioni sono cresciute rispettivamente del 2,6% e del 2,8%. La domanda nazionale al netto delle scorte ha contribuito per 0,4 punti percentuali alla crescita del Pil: +0,1 i consumi delle famiglie e delle istituzioni sociali private, +0,3 gli investimenti fissi lordi e contributo negativo della spesa delle amministrazioni pubbliche pari a 0,1 punti percentuali.
Per contro, la variazione delle scorte ha sottratto 0,3 punti percentuali alla variazione del Pil, mentre la domanda estera netta ha fornito un contributo positivo di 0,1 punti percentuali. Si registrano andamenti congiunturali positivi del valore aggiunto in agricoltura, silvicoltura e pesca e nell’industria, pari rispettivamente all’1,4% e all’1,2%, mentre i servizi registrano un lieve calo, pari allo 0,1%.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)
Economia
Istat, a maggio l’indice di fiducia di imprese e consumatori torna ad aumentare
Pubblicato
1 giorno fa-
29 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – A maggio 2025 sia il clima di fiducia dei consumatori sia l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese sono stimati in aumento (da 92,7 a 96,5 e da 91,6 a 93,1 rispettivamente). Lo rende noto l’Istat. Tra i consumatori, si evidenzia un complessivo miglioramento di tutte le opinioni, soprattutto quelle sulla situazione economica generale: il clima economico sale da 89,6 a 97,5, il clima personale aumenta da 93,9 a 96,1, quello corrente cresce da 95,4 a 98,6 e quello futuro passa da 89,1 a 93,7.
Con riferimento alle imprese, segnali positivi provengono da tutti i settori ad eccezione delle costruzioni. Più in dettaglio, il clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato sale da 91,4 a 94,5 e quello del commercio al dettaglio aumenta da 101,8 a 102,8. Nel manifatturiero l’indice aumenta passando da 85,8 a 86,5 mentre nelle costruzioni si registra un calo da 103,6 a 102,2.
Quanto alle componenti degli indici di fiducia, nella manifattura tutte le componenti migliorano mentre nelle costruzioni i giudizi sugli ordini rimangono stabili e le aspettative sull’occupazione presso l’azienda diminuiscono. Passando al comparto dei servizi di mercato, si evidenzia un miglioramento di tutte le componenti; tra i settori coperti dall’indagine si segnala una marcata crescita della fiducia tra gli imprenditori dei servizi turistici, recuperando il forte calo del mese precedente.
Nel commercio al dettaglio peggiorano solo le aspettative sulle vendite; a livello di circuito distributivo, l’indice scende nella distribuzione tradizionale mentre aumenta nella grande distribuzione.
“A maggio 2025 l’indice di fiducia delle imprese torna ad aumentare dopo tre mesi consecutivi di calo riportandosi appena sotto il livello dello scorso marzo. Il complessivo miglioramento è dovuto principalmente al comparto dei servizi di mercato e, in misura più contenuta, a quello del commercio al dettaglio e della manifattura – commenta l’Istat -. La fiducia dei consumatori cresce nuovamente dopo il calo registrato lo scorso mese: tutte le opinioni sono improntate al miglioramento, soprattutto i giudizi e le aspettative sulla situazione economica del Paese”.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Economia
Il Sud in crescita per l’Istat “Nel 2023 Pil doppio rispetto alla media nazionale”
Pubblicato
2 giorni fa-
28 Maggio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Nel 2023, il Pil in volume è cresciuto in Italia dello 0,7% rispetto all’anno precedente; la crescita è stata in linea con la media nazionale nel Nord-ovest (+0,7%), maggiore nel Mezzogiorno (+1,5%) e minore al Centro (+0,3%) e al Nord-est (+0,4%). Tra le regioni, la crescita più consistente si è osservata in Sicilia e in Abruzzo (+2,1% in entrambe), seguite da Liguria (+1,7%) e Valle d’Aosta (+1,4%). Il Pil è risultato sostanzialmente stabile in Emilia-Romagna, nella provincia autonoma di Trento, in Toscana e in Umbria”.
Lo ha detto Stefano Menghinello, direttore del Dipartimento per le statistiche economiche, ambientali e conti nazionali dell’Istat, nel corso di un’audizione parlamentare.
“La contrazione più ampia si è registrata in Friuli-Venezia Giulia -0,5%) el 2023, il Pil medio pro-capite nelle regioni del Nord-ovest risulta pari a 44,7 mila euro, poco meno del doppio rispetto al Mezzogiorno (23,9 mila euro) e 8,6 mila euro al di sopra della media nazionale (36,1 mila); nel Nord-est ammonta a 42,5 mila euro e nel Centro a 38,6 mila. A livello regionale, la provincia autonoma di Bolzano registra il Pil pro-capite più elevato (59,8 mila), quasi il triplo di quello minimo registrato in Calabria (21mila)”, ha aggiunto.
“Nell’ambito delle stime regionali è possibile calcolare in termini di valore pro-capite il reddito disponibile delle famiglie e la componente che sintetizza le operazioni di redistribuzione, ovvero l’effetto netto di imposte correnti e contributi sociali (a carico delle famiglie), prestazioni sociali ricevute e altri trasferimenti netti – ha detto ancora Menghinello -. Nel 2023, a livello nazionale, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è stato pari a 22,4 mila euro per abitante. Nelle regioni del Nord-ovest ha raggiunto i 26,3 mila euro, nel Mezzogiorno i 17,1 mila. Le regioni con i maggiori differenziali positivi rispetto alla media nazionale sono la provincia autonoma di Bolzano (+9mila euro) e la Lombardia (+4,9 mila euro). Le regioni del Mezzogiorno presentano livelli di reddito disponibile più contenuti: il differenziale rispetto alla media nazionale è ridotto in Abruzzo (-2,6 mila euro) e più marcato in Campania (-5,9 mila euro) e in Calabria (-6,2 mila euro)”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)

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