Cronaca
Istituzioni e imprese a confronto all’Innovation Cybersecurity Summit
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1 settimana fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Si è conclusa con un bilancio positivo la V edizione dell’Innovation Cybersecurity Summit, l’appuntamento di riferimento in Italia dedicato alla cybersicurezza e all’innovazione, promosso dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori in partnership con Alè Comunicazione, ASSOCISO – Associazione Nazionale Chief Information Security Officer, Università degli Studi “Guglielmo Marconi” e gli Uffici del Parlamento Europeo in Italia.
L’evento, andato in scena il 9 e 10 aprile nell’Aula Magna dell’Università degli Studi “Guglielmo Marconi” presso Palazzo Simonetti Odescalchi a Roma, “ha registrato uno straordinario successo di pubblico e un altissimo livello di contenuti, consolidandosi come piattaforma di dialogo tra istituzioni, imprese e mondo accademico su temi strategici per il futuro digitale del Paese e dell’Europa”, si legge in una nota.
La due giorni ha visto la partecipazione di alcune delle più autorevoli figure istituzionali italiane ed europee, “confermando l’importanza dell’iniziativa nel panorama della sicurezza digitale”, prosegue la nota. Tra i protagonisti spiccano il Prefetto Vittorio Rizzi, Direttore Generale del DIS – Dipartimento Informazioni per la Sicurezza, il Ministro della Giustizia Giovanni Nordio, i Sottosegretari di Stato Emanuele Prisco (Ministero dell’Interno) e Wanda Ferro (Ministero dell’Interno), alti rappresentanti dello Stato Maggiore della Difesa e delle Forze Armate, oltre a delegati europei di primo piano come Antonella Sberna, Vicepresidente del Parlamento Europeo. La presenza di queste personalità ha arricchito il dibattito, offrendo prospettive di alto profilo sulle sfide e le opportunità della cybersicurezza.
Nel suo messaggio il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha affermato: “L’intelligenza artificiale è una rivoluzione da governare mettendo al centro la sicurezza. Non soltanto i sistemi di elaborazione dei concetti, ma anche le possibilità di manipolazione della stessa realtà, che può essere travisata con una parvenza di verosimiglianza. La sicurezza riveste un carattere strategico; sicurezza vuol dire essere immuni dalle interferenze altrui nella comunicazione di dati. Sicurezza vuol dire anche essere consapevoli che questi dati possono essere manipolati, che la stessa realtà può essere manipolata, che l’immagine, la stessa vita delle persone può essere rappresentata in modo ingannevole non più in modo virtuale, ma in modo realistico, e quindi sollevare tutta una serie di problemi non solo etici ma anche politici, economici e finanziari, che fino a ieri erano impensabili. La natura bifronte dell’IA – con le sue negatività e le sue indubbie virtù – pone sfide complesse. Ma convertire i pericoli in opportunità anche in termini di sicurezza, farà dell’intelligenza artificiale”, conclude il Guardasigilli, “il volano per una nuova era di prosperità e, speriamo, anche di democrazia”.
“Il Ministero dell’interno ha dedicato una parte importante dei fondi PNRR per la nostra capacità di monitoraggio prevenzione e risposta agli attacchi cyber con l’obiettivo di costruire quelle conduzioni di sicurezza in questo asset strategico per il Paese. Continueremo ad investire su questa tema e che richiede una modificazione dell’approccio continuativa, rappresenta la grande sfida del futuro fondamentale e strategica per l’Italia e per l’Europà, ha detto il sottosegretario Emanuele Prisco nel suo intervento in apertura ai lavori del 9 aprile.
“L’Intelligenza Artificiale si presenta oggi come la grande rivoluzione di questo secolo, uno strumento straordinario ma allo stesso tempo potenziale fattore di rischio se non governato in modo etico, responsabile e umano-centrico. Le forze dell’ordine oggi già la utilizzano ma bisogna essere anche consapevoli delle zone d’ombra. E’ fondamentale non solo rafforzare gli strumenti tecnologici ma anche formare chi dovrà utilizzarli. La tecnologia è efficace solo se chi la gestisce è preparato, aggiornato, e dotato di spirito critico”, ha detto il sottosegretario Wanda Ferro nel suo messaggio in apertura ai lavori del 10 aprile.
Significativo l’intervento di Antonella Sberna, Vicepresidente del Parlamento Europeo, che ha dichiarato nel suo videomessaggio: “Le tecnologie digitali stanno evolvendo a ritmi vertiginosi, e insieme alle opportunità tecnologiche aumentano anche i rischi. L’uso massiccio di algoritmi, automazione, i sistemi interconnessi, rendono indispensabile che ci si doti di una programmazione complessiva sulla cybersicurezza. Il Parlamento Europeo, per questo, ha un gruppo di lavoro interno che si occupa di queste tematiche, di cui sono vicepresidente, e posso testimoniare come l’argomento cybersicurezza sia veramente parte integrante di ogni dibattito che abbiamo al suo interno. Rafforzare una resilienza digitale dell’Europa significa tutelare la stabilità interna, preservare la capacità di risposta nel caso di crisi e affermare l’autonomia strategica dell’Unione in uno scenario globale sempre più competitivo”.
Il Summit si è articolato attorno a temi cruciali per il presente e il futuro della sicurezza digitale: la Cyber-Difesa Europea, con un focus sul ruolo dell’Europa nella costruzione di una strategia condivisa contro le minacce cibernetiche in sinergia con la NATO; la protezione delle infrastrutture critiche e l’approccio Zero Trust per una sicurezza proattiva; il progetto ReArm Europe e il rilancio della difesa europea; la cybersicurezza come pilastro della sovranità digitale; e la digital transformation, con particolare attenzione allo sviluppo dell’intelligenza artificiale (IA) come leva per l’innovazione e la competitività. Questi argomenti sono stati affrontati attraverso dibattiti, tavole rotonde e sessioni tecniche che hanno coinvolto esperti del settore, rappresentanti istituzionali e leader aziendali, offrendo un quadro completo delle priorità strategiche per il Paese e il continente.
Uno dei momenti più significativi dell’evento è stata la consegna di una menzione speciale alla Polizia di Stato, ritirata dal Dott. Ivano Gabrielli, Direttore del Servizio Polizia Postale e per la Sicurezza Cibernetica. Il riconoscimento, conferito dall’ANGI in occasione del 173esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato, ha voluto celebrare l’eccezionale lavoro svolto dalle forze dell’ordine nella lotta al crimine informatico e nella tutela della sicurezza digitale dei cittadini. “Questo premio è un tributo all’impegno quotidiano della Polizia di Stato, un’eccellenza italiana che rappresenta un baluardo contro le minacce cibernetiche”, ha dichiarato Gabriele Ferrieri, Presidente dell’ANGI.
Gabriele Ferrieri ha espresso grande soddisfazione per il successo dell’edizione: “La V edizione dell’Innovation Cybersecurity Summit ha superato ogni aspettativa, confermando il ruolo dell’ANGI come punto di riferimento per l’innovazione e la cybersicurezza. La straordinaria partecipazione di pubblico e la qualità degli interventi istituzionali testimoniano l’urgenza di un dialogo strutturato su questi temi. Siamo orgogliosi di aver offerto un laboratorio di idee e soluzioni per un futuro digitale sicuro, rafforzando la sinergia tra pubblico e privato”.
“Alè Comunicazione, che da 15 anni è attiva con un verticale dedicato ai clienti che operano nel settore cybersicurezza, ha confermato ancora una volta la capacità di portare a sistema i principali attori del settore cyber, dall’intelligence, alla Difesa, dalle aziende pubbliche alle grandi aziende italiane e multinazionali e, soprattutto quest’anno, ASSOCISO ovvero una community di oltre 150 referenti della cybersicurezza di PA e aziende private affinchè in Italia si possa formare, anche con la creazione di un cyber parco, un ecosistema virtuoso a protezione del Paese”, ha affermato Robert Hassan, Ceo di Alè Comunicazione e Presidente del Consorzio CyberArea.
“AssoCISO desidera sottolineare come la collaborazione rappresenti un pilastro imprescindibile per l’efficacia delle misure strategiche che il nostro Paese sta adottando per rafforzare la sicurezza digitale. Un obiettivo quanto mai prioritario, oggi, in un contesto in cui le sfide tecnologiche sono amplificate e accelerate dalla situazione geopolitica internazionale.La definizione chiara e condivisa delle competenze necessarie – sia all’interno delle istituzioni che nel mondo delle imprese – è una condizione essenziale per garantirne l’efficacia. Proprio su questo fronte, AssoCISO si fa parte attiva, promuovendo un dialogo continuo e costruttivo con tutte le istituzioni coinvolte, molte delle quali hanno dimostrato con la loro partecipazione all’evento appena concluso un forte impegno verso un ecosistema cyber più sicuro, resiliente e coordinato”.
L’evento ha visto anche la partecipazione di numerosi partner come TrendMicro, Tinexta Cyber, HWG Sababa, Lutech, Accenture, CrowdStrike, Olidata, Netskope, TeamSystem, SentinelOne, Fata Informatica, Netalia e Mama Industry, “che hanno contribuito al dibattito con soluzioni innovative e best practice – si legge in una nota -. La presenza di rappresentanti dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), dello Stato Maggiore della Difesa e di organizzazioni europee come l’European Cybersecurity Competence Centre (ECCC) ha ulteriormente arricchito il programma, delineando una visione condivisa per il rafforzamento della cyber defence a livello nazionale e continentale”.
“La sicurezza digitale rappresenta oggi una delle principali sfide globali, e affrontarla richiede un impegno congiunto tra i diversi attori del sistema Paese. L’Università degli Studi Guglielmo Marconi è fiera di aver contribuito al successo di questo Summit, che ha offerto spunti concreti e prospettive strategiche. Siamo convinti che il sapere debba essere al servizio dell’innovazione responsabile: per questo continueremo a formare competenze avanzate, capaci di sostenere con autorevolezza la transizione digitale”, ha spiegato Alessio Acomanni, Presidente Unimarconi.
“Con questa edizione, l’Innovation Cybersecurity Summit si conferma un evento imprescindibile per professionisti, aziende e istituzioni, offrendo un contributo concreto alla definizione di strategie per affrontare le sfide del presente e costruire un futuro digitale più sicuro e resiliente”.
– Foto ufficio stampa ANGI –
(ITALPRESS).
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18 Aprile 2025di
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ROMA (ITALPRESS) – Calci di rigore fatali per la Lazio.
All’Olimpico, nel ritorno dei quarti di finale di Europa League, la formazione biancoceleste sfiora la rimonta dopo il 2-0 dell’andata, ma viene eliminata dal Bodo Glimt, che diventa così la prima squadra norvegese a qualificarsi ad una semifinale europea. Sono gli errori di Tchaouna, Noslin e Castellanos (gli ultimi due autori, insieme a Dia, dei gol della speranza) a condannare i biancocelesti, che avevano chiuso i supplementari sul risultato di 3-1.
Una beffa per la Lazio, ma anche un premio per il Bodo di Knutsen che sin dai primi minuti di gioco in uno stadio strapieno ha provato a non apparire intimorito rendendosi pericoloso con Evjen e Hauge. Superato il primo momento di smarrimento, la Lazio alza il baricentro con personalità e sfrutta al massimo il primo errore dei norvegesi. Al 21′ un rimpallo favorisce Isaksen, che perde l’equilibrio ma riesce a servire in area piccola Castellanos che con il tacco anticipa Bjortuft e batte Haikin.
L’1-0 sblocca definitivamente i biancocelesti che schiacciano i norvegesi nella loro metà campo e sfiorano il raddoppio al 45′: Gila vince un duello fisico e va a crossare dalla fascia destra, Zaccagni va a staccare di testa e colpisce la traversa.
Nel recupero però serve un miracolo del solito Mandas per tenere a galla la Lazio: Berg calcia benissimo su punizione da posizione defilata, ma l’estremo difensore biancoceleste vola e toglie la sfera dall’incrocio. Mandas è decisivo anche al 62′ a tu per tu con Hogh che calcia forte ma trova la deviazione provvidenziale del greco. Un campanello d’allarme per la Lazio che si riaffaccia dalle parti di Haikin con Pedro (destro al volo bloccato in due tempi) e Castellanos.
Quest’ultimo al 63′ si guadagna lo spazio per la conclusione ma scivola sul più bello strozzando il tiro. Nel recupero succede di tutto: Helmersen si divora la palla dell’1-1 sulla linea, a differenza del neo entrato Noslin che su sponda di testa di Romagnoli fa esplodere l’Olimpico e trascina la contesa ai supplementari. Al 100′ la Lazio firma il tris: Guendouzi penetra in area e serve il cross per il colpo di testa vincente di Dia, che sfrutta l’uscita a vuoto di Haikin. Ma non è finita: al 109′ Helmersen (espulso nel recupero per doppio giallo) si fa perdonare l’errore sotto porta del secondo tempo e in stacco aereo batte Mandas sovrastando Hysaj.
Si va ai rigori: sbagliano Hauge, Tchaouna, Noslin. Berg fallisce il primo match point, ma Haikin ipnotizza Castellanos (vittima di crampi nel finale) e regala una storica qualificazione al Bodo che in semifinale sfiderà il Tottenham.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Approvata la relazione finanziaria della Metro 5, fatturato a 98,1 milioni
Pubblicato
14 ore fa-
17 Aprile 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – L’Assemblea dei Soci di Metro 5 S.p.A. (Alstom Ferroviaria S.p.A., ATM S.p.A., Ferrovie dello Stato Italiane S.p.A., Hitachi Rail STS S.p.A. e Partecipazioni Italia S.p.A.) ha approvato, in data 16 aprile 2025, la Relazione finanziaria annuale della Società relativa all’esercizio 2024.
I principali indicatori economico-finanziari evidenziano performance positive anche per il corrente anno, riportando un fatturato di 98,1 milioni di Euro, un EBITDA di 61,7 milioni di Euro e un Utile netto di 14,0 milioni di Euro. L’Assemblea dei Soci ha, inoltre, deliberato la distribuzione di un dividendo di 11,9 milioni di euro, pari a 22,33 Euro per azione.
In tale occasione sono stati designati i componenti del Consiglio di Amministrazione, con la conferma delle nomine di Roberto Passalacqua – Presidente – e Serafino Lo Piano, con l’incarico di Amministratore Delegato. Nel corso del 2024, la Linea 5 ha registrato un aumento significativo nell’afflusso di passeggeri, con oltre 44 milioni di viaggiatori, segnando un incremento del 4% rispetto all’anno precedente.
I passeggeri hanno espresso la loro soddisfazione per il servizio, come evidenziato dai risultati positivi dell’indagine di customer satisfaction. Anche quest’anno la Linea 5 si conferma come un punto di riferimento per la mobilità della città di Milano.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS)
Cronaca
Fiorentina in semifinale di Conference contro il Betis
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15 ore fa-
17 Aprile 2025di
Redazione
FIRENZE (ITALPRESS) – La Fiorentina si qualifica per le semifinali Conference League dove sfiderà il Betis Siviglia per regalarsi per il terzo anno consecutivo l’ultimo atto del trofeo continentale, sperando di poterlo finalmente portare a casa. I viola però devono sudare più del dovuto visto che dopo essere passati inizialmente in vantaggio nel primo tempo con Mandragora, nella ripresa nel giro di 11′ si sono visti ribaltare nel punteggio grazie ai gol di Matko e Nemanic. Una rete di Moise Kean, sinonimo di garanzia per i gigliati, consente però agli uomini di Palladino di poter gestire al meglio la parte finale di gara. Dunque, anche se con qualche sofferenza di troppo, Ranieri e compagni vanno avanti nonostante la prestazione di ottimo spessore degli sloveni che hanno spaventato la Fiorentina fino all’ultimo minuto di gioco. I 45′ iniziali giocati sotto un forte diluvio, oltre al gol di Mandragora, servito ottimamente da Pongracic, e a una chance di Svetlin, con miracolo di De Gea, registrano almeno un altro paio di occasioni per i padroni di casa con chance fallite dal numero 8 viola e da Ranieri, quest’ultimo dopo assist di testa di Comuzzo.
Rispetto alla gara di domenica scorsa contro il Parma i gigliati hanno cercato una manovra più fluida, ma palesando ancora una volta errori che hanno favorito le giocate degli avversari. Stupisce in negativo la prestazione di Gudmundsson, compassata e piena di errori, ma soprattutto di fatto priva di spunti offensivi significativi. Il pareggio del Celje al 9′ della ripresa con Matko che trova tutta la difesa gigliata scoperta. Passano 11′ e Nemanic sigla il momentaneo 2-1 colpendo di testa su calcio d’angolo. Per fortuna della Fiorentina però c’è Moise Kean che si inventa una rete delle sue 120 secondi dopo, gol convalidato dopo lungo consulto Var e che fa rasserenare gli animi del popolo viola: giocatori e tifosi. Sempre il Var annulla due reti del possibile 3-2, entrambe per fuorigioco, prima di Ranieri e poi ancora di Kean. Nel finale per i gigliati spazio anche per il rientro in campo di Gosens reduce da un infortunio molto fastidioso e, dopo il triplice fischio del signor Pinheiro, accenno di lite fra Palladino e Riera.
– Foto Image –
(ITALPRESS).


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