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Economia

Stellantis, Elkann “In Europa e negli Usa l’Automotive è sotto pressione”

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TORINO (ITALPRESS) – “Vorrei iniziare dicendo che il 2024 non è stato un buon anno per Stellantis. I motivi sono stati in parte di nostra competenza, il che ha reso il risultato ancora più deludente”. È con queste parole che John Elkann, presidente di Stellantis, oggi ad Amsterdam ha aperto l’assemblea degli azionisti.

Un breve discorso in cui Elkann ha parlato della situazione attuale del Gruppo e delle questioni che riguardano il mercato mondiale dell’automotive. Dopo l’addio del Ceo Carlos Tavares “il Comitato esecutivo ad interim, che il Consiglio mi ha chiesto di presiedere, ha lavorato con tutti i nostri team nella gestione quotidiana dell’azienda. Sono state intraprese azioni importanti e decisive per garantire che Stellantis sia nella posizione più forte possibile quando verrà nominato il nostro nuovo CEO. La nomina è prevista entro la prima metà del 2025”, ha aggiunto Elkann.

In primo piano ci sono le dinamiche mondiali che attraversano l’industria dell’auto. “In Europa e negli Stati Uniti, le scelte politiche e normative hanno messo il nostro settore sotto estrema pressione, mentre la Cina è su un’altra traiettoria. Quest’anno, per la prima volta, il mercato automobilistico cinese sarà più grande di quello americano ed europeo messi insieme”, ha evidenziato Elkann davanti agli azionisti.

“In Europa, le normative sulle emissioni di CO2 hanno imposto un percorso irrealistico di elettrificazione, scollegato dalla realtà del mercato. In effetti, i governi europei hanno ritirato, a volte bruscamente, gli incentivi all’acquisto e l’infrastruttura di ricarica rimane inadeguata. Di conseguenza, i consumatori tardano a passare ai veicoli elettrici”, ha proseguito.

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C’è poi il tema dei dazi Usa, che di certo non sono un bel segnale per l’intero comparto. “Negli Stati Uniti, l’industria automobilistica è gravemente colpita dai dazi. Oltre al dazio del 25% imposto sui veicoli, siamo colpiti da una serie di dazi aggiuntivi, tra cui quelli su alluminio, acciaio e componenti – ha affermato Elkann -. Con l’attuale percorso di tariffe dolorose e regolamenti troppo rigidi, l’industria automobilistica americana ed europea è a rischio. Sarebbe una tragedia, perché l’industria automobilistica è fonte di posti di lavoro, innovazione e comunità forti. Ma non è troppo tardi se gli Stati Uniti e l’Europa intraprendono le azioni urgenti necessarie per promuovere una transizione ordinata. Siamo incoraggiati da quanto indicato ieri dal Presidente Trump sulle tariffe per l’industria automobilistica”.

Sempre nella giornata di oggi, Stellantis ha annunciato che tutte le delibere sottoposte agli azionisti durante l’assemblea generale annuale sono state adottate, compresa la proposta di approvare la distribuzione di un dividendo di 2 miliardi di euro sulle azioni ordinarie. La ripartizione proposta comporta un pagamento ai detentori di azioni ordinarie di 0,68 euro per ogni azione ordinaria in circolazione.

-Foto ufficio stampa Stellantis-
(ITALPRESS).

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Dario Costantini confermato all’unanimità Presidente nazionale di CNA

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ROMA (ITALPRESS) – Dario Costantini è stato confermato Presidente nazionale di CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola Impresa). L’Assemblea nazionale della Confederazione lo ha eletto all’unanimità per il quadriennio 2025-2029. Costantini, 50 anni, è amministratore delegato e socio della Costantini srl con sede a Piacenza, impresa che opera nel settore del condizionamento, ventilazione e gestione degli impianti tecnologici. È stato presidente di CNA Piacenza dal giugno 2007 al luglio 2017 quando è stato eletto presidente della CNA Emilia-Romagna e poi presidente nazionale CNA dal dicembre 2021. Tra le altre cariche è vice presidente di Agart SpA (azionista della Nuova Artigiancassa) e presidente della Onlus Progetto Vita – il cuore di Piacenza onlus, il primo progetto europeo di defibrillazione precoce sul territorio per prevenire la morte improvvisa per arresto cardiaco.

“È un grande onore rappresentare per i prossimi quattro anni la CNA – ha dichiarato Costantini – una grande comunità di imprenditrici e imprenditori. Desidero ringraziare l’assemblea nazionale per la fiducia e tutti i nostri dirigenti per il lavoro quotidiano nell’associazione. Il mio impegno e della nuova presidenza sarà essere ancora più vicini alle nostre imprese, ascoltarle e sostenerle nelle grandi e impegnative sfide che ci attendono. Siamo determinati a rafforzare il ruolo essenziale dell’artigianato nella vita del Paese e nella sua proiezione internazionale, consapevoli del grande valore economico e sociale che esprimono le nostre imprese”.

– foto ufficio stampa CNA –

(ITALPRESS).

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Ex Ilva, Urso “Nessun piano di chiusura per lo stabilimento di Genova Cornigliano”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non c’è nessun piano di chiusura” dello stabilimento ex Ilva di Genova Cornigliano, “anzi esattamente il contrario: i commissari hanno avviato un programma di manutenzione straordinaria per consegnare al futuro acquirente, entro marzo, impianti funzionanti e sicuri con almeno 4 milioni di capacità produttiva”. La manutenzione straordinaria “è assolutamente necessaria ed è conseguente allo stato di totale abbandono e decadimento in cui gli impianti sono stati lasciati” per cui “i commissari avvieranno nei prossimi giorni un’azione risarcitoria” contro ArcelorMittal “per circa 5 miliardi di euro”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al question time della Camera. “A Genova nessuno andrà in cassa integrazione, l’operatività dello stabilimento non è in discussione”, ricorda. “Il Governo è pronto a valutare l’intervento di un soggetto pubblico a supporto del piano industriale, nel pieno rispetto della normativa europea e secondo le procedure di gara, per assicurare la continuità produttiva degli stabilimenti” dell’ex Ilva e “il processo di decarbonizzazione”, sottolinea Urso.

“La gara internazionale è in atto, i negoziati sono difficili perché l’obiettivo è sfidante: il governo sta lavorando alle condizioni abilitanti, nella consapevolezza che la fornitura e il costo dell’energia è il fattore più critico, anche nell’ottica dei fabbisogni connessi alla programmata decarbonizzazione. La tecnologia green ha bisogno del gas: in un contesto in cui non risulta praticabile la soluzione della nave di rigassificazione, stiamo lavorando alle condizioni per un rifornimento terrestre di gas che possa risultare sostenibile economicamente, allo stesso tempo stiamo predisponendo le condizioni per interventi di nuova industrializzazione delle aree libere dall’attività siderurgica, sia a Taranto, sia a Genova, al fine di favorire nuovi aggiuntivi insediamenti produttivi: su questo abbiamo già concordato con gli enti locali una serie di incontri, previsti nelle prossime ore”, ha concluso il ministro.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Pnrr, Foti “Raggiunti 366 obiettivi su 575, spesa a 92,5 miliardi”

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ROMA (ITALPRESS) – Ad oggi abbiamo raggiunto 366 obiettivi del Pnrr dei 575 che dobbiamo raggiungere, pari al 63,66% degli obiettivi stessi. Abbiamo 153 miliardi che sono stati e verranno incassati dal governo italiano, a fronte dell’assegnazione di 194,4 miliardi, pari al 79%: in Europa questa percentuale è del 58%. Per quanto riguarda gli obiettivi, in Europa la media del 45%”. Così il ministro per gli Affari europei, il Pnrr e le Politiche di Coesione, Tommaso Foti, al question time della Camera.

“Attualmente abbiamo in corso 540mila progetti finanziati dei quali 353mila sono stati conclusi, 29mila sono in fase di conclusione, 121mila in corso, 3121 progetti sono in pre-esecuzione, 41mila progetti hanno soltanto il problema di caricamento sulla piattaforma Regis. Anche per quanto riguarda la spesa abbiamo raggiunto i 92,5 miliardi, a cui vanno aggiunti i 10 miliardi di facility, cioè gli strumenti finanziari che sono già stati trasferiti ai soggetti terzi che saranno i gestori delle misure in questione”, aggiunge.

“Per quanto riguarda la revisione recentemente approvata dalla Commissione Europea, si tratta di una revisione di 13,5 miliardi che incide sul sistema delle imprese, sull’agroalimentare, sull’agricoltura, sulla connettività digitale, sulle infrastrutture idriche e sull’economia circolare. Posso assicurare che, come previsto, siamo al 40% delle risorse territorializzabili alle regioni del Sud, rispettando quelle che erano le previsioni. Penso di poter dire che in questi mesi e in questi anni abbiamo fatto il nostro dovere”, conclude Foti.

– Foto IPA Agency –

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