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Italia protagonista all’Europe Triathlon Duathlon Championships di Rumia

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RUMIA (POLONIA) (ITALPRESS) – Si chiude l’Europe Triathlon Duathlon Championships Rumia 2025 con un’Italia protagonista che torna a casa con un bottino di sei medagliedue ori under 23, due argenti assoluti, un bronzo assoluto e il bronzo junior. Dopo il bronzo junior con Gaia Silvestri di questa mattina si sono svolte le gare assolute e under 23.

Tra le donne alle spalle della neocampionessa di specialità, la spagnola Maria Varo Zubiri, è dominio azzurro con doppia medaglia assoluta argento e bronzo e un oro Under 23, con Noemi Bogiatto e ad Alice Bagarello rispettivamente seconda (e prima under 23) e terza a completare un podio per due terzi azzurro e tricolore.

Davide Menichelli della società K3 Cremona porta l’Italia del Duathlon  al maschile una doppia prestigiosa medaglia. L’azzurro con una gara da protagonista, determinata da una splendida frazione di ciclismo, è medaglia d’argento assoluta e medaglia d’oro Under 23.

Tra le donne protagonista assoluta è Noemi Bogiatto (Cuneo 1198) che con una gara di testa in fuga dai primi metri con la spagnola neocampionessa Varo Zubiri ha tagliato il traguardo in seconda posizione ad un soffio dalla testa della gara, dopo un emozionante finale dove ha provato a rientrare passo dopo passo e metro dopo metro all’allungo poi risultato decisivo della spagnola subito dopo la seconda transizione. L’azzurra con il secondo posto si è laureata Campionessa Europea di Duathlon Under 23.

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Terzo gradino del podio l’azzurra Alice Bagarello della società K3 Cremona, alla prima medaglia internazionale, che con un finale in crescendo, è bronzo continentale di duathlon sprint regolando nei 2,5 km di corsa tutte le avversarie del gruppo inseguitore scese insieme in T2. Piazza d’onore rispettivamente per Tania Molinari (Piacenza Sport) quarta ai piedi del podio e Federica Frigerio del CUS Pro Patria Milano quinta sul traguardo a completare il successo azzurro in Polonia. Le quattro azzurre, dopo la Bogiatto e la Varo in fuga, sono state sempre in testa al gruppo inseguitore, per poi giocarsi tutte le proprie carte nella corsa finale.
L’Italia del Duathlon donne conquista così quattro piazzamenti nella top five continentale di specialità.

Il podio under 23 donne, che ha sorriso all’azzurra vittoriosa Noemi Bogiatto, ha visto in seconda posizione la francese Camille Laurente e al terzo posto la polacca Aleksandra Ferchmin.

Tra gli uomini Davide Menichelli è splendido argento alle spalle del neocampione di specialità, il francese Emile Blondel Hermant protagonista con l’azzurro della fuga decisiva per il risultato finale durante la frazione di ciclismo. Al terzo posto l’altro francese Benjamin Choqueret.

La classifica under 23 alle spalle dell’azzurro Menichelli neocampione di specialità ha visto il polacco Kuba Gajda secondo e il britannico Mack Downey terzo. Quinto posto per Alberto Demarchi nella classifica under 23.

Per gli altri azzurri in gara, diciottesima piazza per Alberto Demarchi della K3 Cremona e diciannovesimo posto per Riccardo Martellato della società GP Triathlon.

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– Foto Ufficio stampa Fitri –

(ITALPRESS)

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Rivoluzione in casa Torino: esonerato Vagnati, torna Petrachi

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TORINO (ITALPRESS) – Un cambio improvviso. Un licenziamento eccellente e un grande ritorno. Urbano Cairo ha deciso di cambiare e il Torino, in un comunicato pubblicato sul proprio sito internet, ha ufficializzaro “l’esonero, con effetto immediato, di Davide Vagnati dall’incarico di direttore sportivo e responsabile dell’area tecnica del club. Il Torino ringrazia Vagnati per il lavoro svolto e per il grande impegno profuso in questi quasi sei anni e gli augura il meglio nel proseguimento della sua carriera”.

La novità, in realtà, è un ritorno al passato. “La direzione tecnico-sportiva è stata nuovamente affidata a Gianluca Petrachi, già direttore sportivo del Torino con una lunga permanenza dal 2010 al 2019. Tutta la società riaccoglie Gianluca Petrachi con un caloroso abbraccio”.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

 

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Jacobs “Mi sono sentito lasciato in disparte e questo mi ha ferito”

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MILANO (ITALPRESS) – Ad avermi fatto più male è stato “fondamentalmente il fatto che non siamo mai riusciti a trovare un modo per andare avanti nella stessa direzione. C’è una serie di situazioni che non andavano bene da una parte e dall’altra e mi sono sentito un pò lasciato in disparte. Questo mi ha un pò ferito”. Così il campione olimpico e velocista Marcell Jacobs a margine di un incontro a Milano con gli studenti delle scuole lombarde dopo l’intervista a La Stampa in cui confessava “mi hanno spento la scintilla” chiamando in causa la Fidal. Proprio su queste dichiarazioni, Jacobs ha spiegato che “quando al proprio fianco si hanno persone che ti motivano, credono in te, cercano di starti vicino e ti supportano in tutte le tue decisioni, è ovviamente più facile: sai di essere supportato e che tante persone credono in te. E’ normale che io non devo focalizzarmi sull’esterno, ma più su quello che voglio io. Però non è sempre facile cercare di isolarsi e di pensare solo a se stessi senza guardare quello che arriva dall’esterno. Devo ricercare quella scintilla, ma che arriva da dentro di me, non dagli altri”, ha aggiunto.

“Di periodi difficili ne ho avuti tanti, ma fanno parte della vita ed è giusto che ci siano. Credo che questo sia uno di quegli step che, se si riesce a superare nel migliore dei modi, può portare a grandi cose, bisogna trovare la forza di farlo. Mi sono un pò sfogato, avevo bisogno di dire queste cose, non riesco a tenermele sempre dentro. Quello che dovevo fare io era togliermi un pò di peso dalle spalle”, ha aggiunto Jacobs.

Al momento questa “è una fase riflessiva: è quella più importante, in cui magari si ha meno motivazione di tutte e che bisogna solo cercare di fare quello scatto, più che altro alla testa che al corpo per fare in modo di ricominciare questo percorso. Sono arrivato anche a una certa età e tante soddisfazioni me le sono portate a casa. Quando ho iniziato a fare atletica il mio sogno era quello di vincere le Olimpiadi: una volta vinte, per me era aver coronato un sogno. Quindi volevo poi iniziare anche a guardarmi altrove – ha spiegato – Abbiamo aperto questa Academy e vogliamo cercare di essere di supporto a tutti gli sportivi e non, chi vuole prendersi cura di se stesso, di chi vuole cercare di superare i propri limiti e raggiungere tante cose”. Jacobs ha poi sottolineato: “mi piace anche questa questa parte di vita un pò più imprenditoriale rispetto a quella sportiva. Però lo sport è sempre parte di me e quindi è per quello che ci sto mettendo un pò tanto a decidere: è una cosa che sicuramente va pensata e va presa con una grande decisione”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Vanoli “Avanti uniti, lottare insieme per venirne fuori”

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FIRENZE (ITALPRESS) – “Ogni giorno è importante così come ogni partita, domani scenderemo in campo per ottenere un risultato che servirà anche per l’autostima, per il morale e per affrontare bene la successiva partita di campionato, siamo concentrati solo su questo”. Lo ha detto il tecnico viola, Paolo Vanoli, alla vigilia della gara fra Fiorentina e Dinamo Kiev valida per il girone unico di Conference League.

E’ un momento complicatissimo per un club che ha iniziato la stagione con grande ambizioni e sotto la guida di mister Pioli, poi esonerato. Al suo posto è arrivato Vanoli, ma la Fiorentina continua a non trovare la strada giusta come ha dimostrato la netta sconfitta incassata sul campo del Sassuolo tra polemiche ed evidenti tensioni che hanno richiesto successivi chiarimenti. “Io con i ragazzi parlo sempre, penso che la cosa più importante oggi sia non mettersi l’uno contro l’altro, ma essere uniti. Ne parliamo perchè vogliamo venir fuori da questa situazione. Ci sono tante cose che vengono strumentalizzate anche eccessivamente, ma oggi il bene è quello della Fiorentina e noi stiamo cercando solo quello. Chiudiamo l’episodio del rigore: io ho fatto il calciatore, oggi faccio l’allenatore. Questi sono episodi del calcio, fanno parte della storia del calcio, a volte sono anche il bello del calcio. Sull’episodio del rigore nessuno ha detto delle bugie. C’erano delle gerarchie”, ovvero che dovevano battere “o Gudmundsson o Mandragora, poi sta alla sensibilità del giocatore in quel momento, ma io non ho mai imposto qualcuno, lui ha detto la verità, come l’ho detta io, non c’è nessun problema. L’obiettivo di quel rigore era andare in vantaggio e fare gol. Sembra che stiamo parlando di un rigore sbagliato…” ha aggiunto Vanoli che poi ha chiarito cosa voglia dire quando chiede ai suoi giocatori di essere uomini: “Io da questi ragazzi voglio il valore dell’umiltà, del coraggio, dell’aiutarsi uno con l’altro. Oggi il bene è quello della Fiorentina e voglio che i giocatori abbiano i miei stessi valori”.

In conferenza stampa anche capitan Ranieri. “Siamo tutti consapevoli della situazione che stiamo vivendo. Come ha detto mister Vanoli adesso gli alibi sono finiti, ora c’è da trovare ancor più coraggio e personalità per affrontare le partite. Ci stiamo compattando sempre di più, stiamo avendo dei confronti bellissimi, noi giocatori che scendiamo in campo siamo i primi responsabili e ne siamo consapevoli visto che non stiamo rendendo. Proviamo a uscirne ma ci manca sempre un qualcosa. Siamo a totale disposizione del mister, abbiamo massima fiducia in lui e sono sicuro che tutti insieme prima o poi ritroveremo il sorriso”. Sulle critiche ricevute in quanto capitano della Fiorentina, Ranieri ha risposto: “Per me la fascia è un valore aggiunto, un grande onore e le offese che ricevo non mi cambiano molto. Rimango sempre sulla mia strada, cerco di dare il massimo, a volte sbagliando, ma siamo umani anche noi e dall’errore cerco sempre di imparare qualcosa”.

– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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