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Cronaca

Enpaia chiude il bilancio 2024 con un avanzo di 22.8 milioni

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ROMA (ITALPRESS) – La Fondazione Enpaia approva il Bilancio Consuntivo 2024 con un avanzo di 22.8 milioni di euro, in crescita rispetto a quello del 2023 (pari a 16.2 milioni di euro).
“Si tratta del secondo risultato più significativo nella storia della Fondazione dopo l’avanzo ottenuto nel 2021 – afferma il Presidente di Enpaia Giorgio Piazza nella sua relazione al Cda che si è tenuto oggi a Roma -. Ciò conferma la solidità della gestione e la capacità del nostro Ente di affrontare con visione e responsabilità le sfide del contesto economico, garantendo valore e tutela agli iscritti”.
L’avanzo dell’esercizio 2024 è frutto in prevalenza della performance della gestione finanziaria e delle dismissioni immobiliari. Nel 2024 la Fondazione ha effettuato investimenti finanziari per circa 544 milioni di euro e disinvestimenti per circa 509 milioni di euro, che hanno generato un rendimento netto del 3,14%. Tra gli investimenti del 2024 la Fondazione ha incrementato quelli mission-related e strategici concentrandosi in particolar modo nel settore domestico. In questa tipologia di investimenti si evidenziano quelli in Granarolo, Bonifiche Ferraresi e Masi Agricola, (dove Enpaia ha raggiunto il 9,2%) mentre in quelli strategici negli emittenti partecipati da CDP o dal Tesoro segnalando anche le partecipazioni nei fondi di Fondo Italiano SGR e CDP Ventures. Questo conferma, da un lato, come la Fondazione supporti le eccellenze del settore agroalimentare italiano con la finalità di sviluppo e internazionalizzazione di società aderenti alla Cassa e dall’altro, l’implementazione in investimenti legati alle infrastrutture nazionali che beneficiano anche dei piani straordinari di impiego europei.
Il rendimento netto complessivo della Fondazione, si attesta così al 3,19%, rispetto al 2,49% del 2023. Il valore del patrimonio complessivo al 31 dicembre 2024, pari a circa 2.1 miliardi di euro, cresce dello 1,3% rispetto al 2023.
Migliorano i risultati della gestione previdenziale. I contributi accertati ammontano a 171.5 milioni di euro, in crescita del 5% rispetto al 2023 (163.4 milioni di euro).
Aumenta il numero degli iscritti che superano quota 41.000 e il numero delle aziende attive a 9.166 nel 2024. Una crescita che nel corso degli ultimi 5 anni ha fatto registrare un andamento costante, con un incremento rispettivamente del 6,6% degli iscritti e del 7,3% delle aziende.
La linea della Fondazione in termini di investimenti, spiega il Direttore Generale Roberto Diacetti, è guardare a scelte di lungo periodo, non esitando però a sfruttare i trend del momento: “gli investimenti alternativi – spiega – in una dinamica di tassi in discesa, possono offrire rendimenti interessanti nel lungo periodo. Al contempo il settore bancario, negli ultimi anni, pur nella sua complessità ha fatto segnare capitalizzazioni di borsa e dividendi record. Un trend che abbiamo cavalcato con diversi investimenti nelle principali banche italiane, a cominciare da Intesa Sanpaolo, ma anche in banche locali più legate al territorio.
La parola d’ordine – conclude Diacetti – per noi è sempre stata e continua ad essere mitigare i rischi, senza frustare i rendimenti. Ci siamo per lo più riusciti non disdegnando di monetizzare nel breve termine i risultati e adottando una gestione attiva del nostro portafoglio”.
-foto ufficio stampa Enpaia –
(ITALPRESS).

Cronaca

Case e riscaldamento: il 93% delle abitazioni ha un impianto, prevale l’autonomo

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MILANO (ITALPRESS) – Il 93% delle abitazioni in Italia è dotato di un impianto di riscaldamento e, nella maggior parte dei casi, si tratta di una soluzione autonoma. E’ quanto emerge da uno studio condotto da idealista, basato sulle caratteristiche dichiarate dagli inserzionisti nel terzo trimestre del 2025. Nel dettaglio, il 75% delle abitazioni presenti sul mercato dispone di riscaldamento autonomo mentre il 18% è dotato di impianto centralizzato. Una quota residuale, pari al 6%, dichiara invece l’assenza di qualsiasi sistema di riscaldamento.
Trapani è il capoluogo con la più alta percentuale di abitazioni in vendita prive di riscaldamento (42%), seguita da Palermo (41%) e Reggio Calabria (36%). All’estremo opposto, in otto città – Monza, Aosta, Asti, Varese, Pavia, Modena, Novara e Cuneo – non risultano abitazioni sul mercato senza impianti di riscaldamento.
Nelle grandi città, la quota di immobili privi di riscaldamento è molto contenuta: a Roma si attesta al 2%, mentre a Milano scende all’1%.
Il riscaldamento autonomo rappresenta la soluzione predominante in 96 capoluoghi su 104 monitorati. Le percentuali più elevate si registrano a Frosinone, Enna, Matera e Latina (tutte al 96%), seguite da Lecce (95%) e Benevento e Caserta (94%). A Roma il riscaldamento autonomo è presente nel 68% delle abitazioni.
Torino e Bolzano (entrambe al 38%), Aosta (40%) e Milano (45%) sono invece le città con la minore diffusione di impianti autonomi, dove il riscaldamento centralizzato risulta maggiormente utilizzato.
Bolzano guida, infatti, la classifica dei capoluoghi con la maggiore incidenza di riscaldamento centralizzato (62%), seguita da Torino (61%) e Aosta (60%). Milano raggiunge il 54%. Al contrario, a Reggio Calabria, Enna e Barletta nessuna abitazione in vendita risulta dotata di impianto centralizzato.
Nel Sud Italia e nelle Isole maggiori, caratterizzate da un clima più mite, si concentra la quota più elevata di abitazioni prive di riscaldamento. Palermo guida la classifica con il 43%, seguita da Messina e Reggio Calabria (30%), Catania e Crotone (27%), Trapani e Nuoro (25%).
Le province con la minore incidenza di immobili senza riscaldamento sono invece Milano, Modena, Lodi, Pavia, Parma, Asti, Varese, Prato e Monza-Brianza, tutte ferme all’1%.
Benevento e Macerata, entrambe al 95%, sono le province con la più alta diffusione di riscaldamento autonomo, seguite da Teramo (94%), Rimini (93%) ed Enna (92%). In provincia di Roma la quota di impianti autonomi raggiunge il 76%, mentre in quella di Milano si ferma al 51%. Torino, con il 49%, è la provincia con la percentuale più bassa di abitazioni dotate di riscaldamento autonomo.
Milano, Torino e Bolzano, tutte al 49%, sono le province con la maggiore diffusione di riscaldamento centralizzato, seguite da Asti (45%), Alessandria (44%) e Cuneo (43%). In provincia di Roma la percentuale scende al 20%. In 14 province, prevalentemente nel Sud Italia – tra cui Messina, Trapani, Lecce e Reggio Calabria – si registra infine la quota più bassa di immobili dotati di impianto centralizzato.
-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Ucraina, Zelensky “Importante che USA ottengano risposta dalla Russia”

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ importante che gli Stati Uniti riescano ad avere una risposta da parte della Russia: una reale volontà da parte russa di concentrarsi su qualcosa di diverso dall’aggressione”. Lo dice su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

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Cronaca

Furti in abitazione nel veronese, fermata banda di 4 albanesi

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VERONA (ITALPRESS) – La Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Verona, ha eseguito il fermo nei confronti di 4 albanesi, di età tra i 25 e i 28 anni, in quanto ritenuti responsabili di furti in abitazione commessi in territorio Veronese.

L’indagine è stata avviata a seguito di un sensibile aumento dei furti in abitazione, registratosi tra i mesi di novembre e dicembre. E’ stata individuata l’auto utilizzata da quella che si è poi rivelata essere una vera e propria banda specializzata nei furti in abitazione. Il gruppo criminale operava in tutti i quartieri cittadini, in orario pomeridiano e serale, adottando sempre la stessa tecnica: dopo aver individuato l’abitazione da depredare, due componenti rimanevano nell’auto, allo scopo di sorvegliare l’area circostante, mentre altri due scendevano, muniti di strumenti atti all’effrazione, tra cui anche un flessibile contenuto in un borsone. Dopo essersi arrampicati anche su balconi di piani superiori al primo, in costante contatto con i complici nell’auto, attraverso radio ricetrasmittenti, forzavano la porta finestra, anche con l’uso del flessibile se necessario, e, una volta entrati, mettevano a soqquadro l’intero appartamento in cerca di monili, oggetti di valore e denaro contante, anche se custoditi in casseforti che all’occorrenza venivano forzate con il flessibile. L’azione aveva una durata che andava dai 5 ai 15 minuti.
Il 19 dicembre, il gruppo criminale, dopo aver commesso due furti in abitazione, in Via Oliosi e in Via Cristoforo Colombo, in uno dei quali è stata portata via una cassaforte contenete monili in oro e denaro contante, è stato bloccato al momento in cui ha fatto rientro a Garda.

I quattro albanesi, in quel momento per la prima volta identificati sono stati sottoposti a fermo e all’interno dell’autovettura, oltre al provento dei due furti, ovvero cassaforte, monili e denaro contante, sono stati rinvenuti numerosi arnesi atti allo scasso, un flessibile con 6 dischi (utilizzato per forzare grate e casseforti) e 3 radioline ricetrasmittenti.
La successiva perquisizione presso il luogo di dimora ha consentito di rinvenire e sequestrare numerosi monili, denaro contante e altri oggetti di valore, tutti di verosimile provenienza furtiva e sui quali sono in corso accertamenti per individuarne i titolari.
Alla luce delle attuali emergenze investigative è possibile che il gruppo criminale abbia consumato numerosi furti in territorio veronese. I quattro albanesi sono stati associati alla casa circondariale di Verona “Montorio”.

– Foto: da video Polizia di Stato –

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(ITALPRESS).

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