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Cronaca

Logista, il mercato illegale dei prodotti da fumo vale 1,2 miliardi

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ROMA (ITALPRESS) – Logista, in collaborazione con Ipsos, presenta i risultati della seconda edizione di ‘Prodotti da fumo e da inalazione: studio sul fenomeno dell’illegalità’, su dati del 2024.
Nel nostro Paese il numero stimato di fumatori e vapers per il 2024 è di circa 12,4 milioni di persone. Le sigarette tradizionali sono ancora il prodotto più acquistato con 9,8 milioni di consumatori, mentre gli utilizzatori di sigarette elettroniche, al pari di quelli degli stick da inalazione, sono circa 3 milioni, evidenziando quindi anche la presenza di policonsumo rispetto alle categorie di prodotto.
Il mercato dei prodotti da fumo e inalazione vale circa 23 miliardi di euro (circa l’1% del PIL), a conferma del ruolo significativo per l’economia del Paese. In questo mercato, però, l’acquisto da canali non autorizzati continua ad avere un impatto rilevante poichè il 12% dei fumatori/vapers, corrispondente a circa 1,5 milioni di persone, utilizza canali non ufficiali per un valore di circa 1,2 miliardi di euro, pari al 5% del valore totale di mercato (nel 2023 valeva 1,1 miliardi di euro e incideva per il 4,8%).
L’indagine evidenzia che l’acquisto di prodotti da fumo e da inalazione tramite canali non ufficiali genera una perdita complessiva, in termini di fatturato, di circa 610 milioni di euro, mancate entrate erariali per 660 milioni di euro e perdita occupazionale per 5.600 posti di lavoro, se si considera il solo impatto diretto (produzione, distribuzione e vendita) sul settore.
Le mancate entrate erariali, pur essendo attribuibili principalmente al tabacco tradizionale (460 milioni di euro), in quanto IVA e accise hanno un peso rilevante sul prezzo finale pagato dal consumatore, nel 2024 presentano ancora un ammontare rilevante riconducibile ai prodotti e-Cig (200 milioni di euro). La perdita in termini di fatturato, invece, è legata in larga misura alle e-Cig, dove si stima un danno di 485 milioni di euro, contro i 125 milioni di euro attribuibili al tabacco tradizionale.
L’acquisto tramite canali illegali impatta principalmente sulla categoria e-Cig: il 29,7% del valore degli acquisti complessivi di questa categoria è riconducibile a canali non ufficiali, mentre per il tabacco tradizionale l’incidenza è pari al 3,1%.
Relativamente alle due categorie di prodotti, è ancora netta la distinzione tra canali illegali fisici e online. Mentre la maggior parte di fumatori di tabacco tradizionale ricorre ai canali fisici per gli acquisti illegali (rivenditori ambulanti, amici/conoscenti), le e-Cig vengono prevalentemente acquistate online: il 57% del volume e il 60% del valore provengono da siti online non autorizzati o da social network. Questa rappresentazione trova riscontro nel fatto che gli acquisti online tramite canali non ufficiali raggiungono il 62% del valore del mercato online totale.
Chi acquista illegalmente sul web, per la maggior parte effettua le sue scelte sulla base della varietà dei prodotti offerti (31%), delle recensioni del sito (27%) e controllando il paese di origine del sito (24%), mentre solo il 27% verifica almeno che ci sia il logo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli (ADM). Tali dati non risentono del divieto di vendita online, entrato in vigore lo scorso gennaio, il cui impatto sarà interessante verificare nell’indagine 2026.
Lo studio ha sondato, inoltre, il grado di consapevolezza sullo smaltimento delle e-Cig e dei riscaldatori di tabacco esausti o guasti, confermando una generalizzata scarsa familiarità con il tema dei RAEE (Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche). Relativamente a Recycle-Cig di Logista – il circuito organizzato per la raccolta, il recupero e il riciclo delle sigarette elettroniche esauste, attivo in 30.000 tabaccherie in tutto il Paese e supportato da una campagna di sensibilizzazione lanciata nel corso dell’estate 2024 – quasi il 70% degli user di prodotti da inalazione dichiara di conoscerlo e oltre l’80% lo giudica innovativo. L’impatto del progetto è considerato significativo per la riduzione della dispersione dei rifiuti elettronici nell’ambiente e si ritiene importante l’adesione da parte del proprio tabaccaio di riferimento.
Dallo studio emerge infine che nel 2024 la cannabis light è stata fumata o inalata – sotto forma di infiorescenze, sigarette elettroniche e liquidi da inalazione – da 1,4 milioni di persone. Secondo le stime, il valore complessivo di questo mercato ha superato i 2,2 miliardi di euro.
L’indagine, disponibile su logista.it, è stata presentata oggi a Roma alla presenza di Licia Ronzulli, Vicepresidente del Senato della Repubblica, Giorgio Mulè, Vicepresidente della Camera dei deputati e Federico Freni, Sottosegretario del Ministero dell’Economia e delle Finanze.
E’ seguito un panel di confronto Marco Osnato, Presidente Commissione Finanze della Camera dei Deputati, Giuseppe Mangialavori, Presidente della Commissione Bilancio della Camera dei deputati, Aniello De Vita, Comandante del Gruppo Investigativo Nucleo Speciale della Guardia di Finanzia, Francesca Torricelli, Direttore dell’Ufficio Disciplina tabacchi, PLI e altri prodotti soggetti a imposta di consumo dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Federico Rella, Vicepresidente e Direttore Corporate Affairs di Logista Italia, oltre alle associazioni di categoria rappresentate da Mario Antonelli, Presidente Nazionale della Federazione Italiana Tabaccai e Gianfranco Labib, Presidente Nazionale di Assotabaccai.
Ronzulli, Vicepresidente Senato della Repubblica, ha dichiarato: ‘Lo scenario che emerge dallo studio Ipsos è allarmante e non può lasciarci indifferenti, perchè siamo di fronte non solo a un danno economico, rappresentato da 660 milioni di mancate entrate per le casse statali, ma a un problema di legalità e giustizia sociale. Fin dall’inizio della legislatura governo e maggioranza hanno improntato la loro azione per contrastare l’illegalità, combattere ogni forma di evasione fiscale, tutelare le imprese e i conti dello Stato. E’ una lotta che portiamo avanti con determinazione e il contributo degli esperti di ogni settore merceologico è essenziale, perchè fornisce gli strumenti per intervenire in modo ancora più mirato, al fine di garantire il regolare funzionamento del mercato. La lotta all’illegalità e la promozione della sostenibilità non sono battaglie di parte, ma responsabilità collettive. Sotto questo profilo, il ruolo di Logista è strategico e sono certa che, anche grazie ai dati che emergono dallo studio Ipsos, sarà possibile individuare tutti insieme le contromisure necessarie a sostenere le imprese del comparto e, allo stesso tempo, favorire maggiori entrate per lo Stato, che si tradurrebbero in maggiori servizi per i cittadinì.
Federico Rella, Vicepresidente e Direttore Corporate Affairs Logista Italia, ha commentato: ‘Grazie a questa seconda edizione dello studio Ipsos, unico nel suo genere in quanto analizza il fenomeno del mercato illegale per canale di vendita, Logista si conferma punto di riferimento per l’intero settore. L’indagine evidenzia come l’illecito stia sottraendo risorse importanti per il Paese: 660 milioni di euro di mancate entrate erariali e una perdita di oltre 5.600 posti di lavoro. Confidiamo che questo studio possa essere di supporto alla politica e al governo per ricondurre un’importante quota di mercato entro i confini della distribuzione autorizzata. Confidiamo in controlli sempre più mirati per assicurare il rispetto del divieto di vendita online delle sigarette elettroniche e una revisione dei limiti per il contrabbando attraverso i canali fisicì. E conclude: ‘questa indagine è stata inoltre occasione per sondare il tasso di awareness, che ha raggiunto quasi il 70% tra gli utilizzatori dei prodotti di nuova generazione, del nostro progetto Recycle-Cig. Siamo felici che venga riconosciuto come una soluzione innovativa per lo smaltimento corretto dei RAEE: questo ripaga l’impegno profuso da Logista per la sostenibilità della filierà.
Mario Antonelli, Presidente Nazionale Federazione Italiana Tabaccai, ha dichiarato: ‘Il servizio che i tabaccai italiani offrono quotidianamente rappresenta un punto di riferimento per i cittadini e un presidio essenziale per lo Stato. La nostra rete capillare svolge una funzione determinante nella lotta al contrabbando e nella tutela della legalità. Attraverso il rispetto delle normative e il monitoraggio attento delle vendite, i tabaccai contribuiscono infatti a contrastare le attività illecite che danneggiano gravemente l’erario come abbiamo visto attraverso i dati presentati oggi da Ipsos e mettono a rischio la salute pubblica. Rinnoviamo, quindi, il nostro impegno a collaborare con le istituzioni per garantire un mercato regolare e trasparente, consapevoli del nostro ruolo cruciale nel sostenere lo Stato nella sua azione di contrasto ai mercati sommersì.
Gianfranco Labib, Presidente Nazionale Assotabaccai, ha commentato: ‘Studi come quello condotto da Ipsos, con la sua capacità di fornire dati chiari e precisi, sono fondamentali per individuare le dimensioni del fenomeno dell’illegalità nel mercato dei prodotti da fumo e da inalazione e sviluppare strategie efficaci per combatterlo. Ringrazio quindi Logista per aver organizzato questa importante giornata di riflessione: solo attraverso un’azione congiunta è possibile contrastare le attività illegali e tutelare i cittadini, la salute pubblica e l’economia del Paese. Rinnoviamo, dunque, l’appello a promuovere una collaborazione attiva tra tutti i soggetti coinvolti, affinchè si possa rafforzare il presidio della legalità e proteggere il nostro tessuto sociale ed economicò.
-foto ufficio stampa Logista –
(ITALPRESS).

Cronaca

Lombardia, botta e risposta tra Lo Palo e Majorino sui temi ambientali

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MILANO (ITALPRESS) – “Ringrazio innanzitutto Pierfrancesco Majorino per aver accettato il mio invito a un confronto aperto e civile sui temi ambientali, durante la puntata odierna del mio programma Green Pop su Giornale Radio”. Così Lucia Lo Palo, presidente di ARPA Lombardia, apre il commento alla fine dell’incontro, sottolineando come il dialogo abbia evidenziato alcune divergenze ma anche punti di contatto: “Era evidente che, sulle questioni ambientali, che rappresentano il mio ambito di competenza in qualità di presidente dell’agenzia e manager ESG, l’on. Majorino si sia trovato in difficoltà, soprattutto di fronte ai dati oggettivi di Arpa sulla qualità dell’aria in Lombardia, che non ha potuto contestare. Tuttavia, sul tema delle auto elettriche, abbiamo registrato una convergenza di vedute, un segnale incoraggiante”.

Lo Palo ha poi espresso l’esigenza di superare le contrapposizioni personali: “È necessario abbandonare i personalismi, in particolare da parte di chi continua ancora oggi, dopo due anni, a evocare l’episodio della sfiducia nei miei confronti, ignorando lo straordinario lavoro portato avanti da ARPA in questi anni. Abbiamo avviato un profondo cambiamento nel modello di controllo ambientale, accompagnato le imprese nel percorso verso una reale transizione ecologica e investito nell’educazione ambientale delle nuove generazioni”.

Infine, l’auspicio che questo primo scambio possa essere solo l’inizio di una serie di dialoghi in contesti diversi, con l’obiettivo comune di costruire un futuro più sostenibile per l’ambiente e per i cittadini, attraverso il confronto e non lo scontro.

LE PAROLE DI MAJORINO “LO PALO SI DIMETTA”

“Invito la presidente di Arpa Lombardia a rassegnare le dimissioni e invito il presidente di Regione Lombardia a nominare una persona competente, guardando all’interno dell’agenzia regionale, perché in Arpa sappiamo esserci bravissimi professionisti e lavoratori.” Lo ha detto questa mattina Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd in Regione Lombardia, ai microfoni di Giornale Radio, nella trasmissione Green Pop, condotta dalla presidente di Arpa Lombardia Lucia Lo Palo, che lo aveva invitato a un confronto dopo gli scontri degli ultimi giorni. Rispondendo alle domande del moderatore, Majorino ha ribadito le critiche alla presidente Arpa, ricordando che il Consiglio regionale, a maggioranza, ne ha chiesto le dimissioni e che tuttavia a quella indicazione non è stato dato corso dal presidente Attilio Fontana e dalla sua giunta. “C’è una sfiducia della maggioranza di consiglieri regionali che ritiene ad Arpa ci deve essere una persona competente” ha detto Majorino. Durante la discussione si sono toccati diversi dei temi su cui Majorino aveva incalzato Lo Palo, riprendendo le sue parole dette durante una trasmissione dell’emittente Byoblu. Un terreno di scontro è stato quello delle auto elettriche, di cui Lo Palo aveva detto avere emissioni superiori a quelle delle auto a benzina. Confutata questa tesi, Majorino ha sostenuto che “il problema delle auto elettriche è che non possiamo pensare che sia un prodotto solo per i ricchi. è su questo terreno che le istituzioni senza tante chiacchiere devono lavorare. È come riusciamo ad abbattere i costi di auto che producano un livello di emissioni minori di altri”.

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Allo stesso modo il capogruppo dem ha detto “io credo che Regione Lombardia debba essere molto più efficace nelle politiche a sostegno del trasporto pubblico. Tutto ciò che andrà in quella direzione lo sosterremo, venga da chiunque”. Ma ha concluso dicendo “credo incredibile che Lucia Lo Palo, presidente dell’agenzia che si occupa della tutela dell’ambiente, chiacchieri senza mai portare l’evidenza scientifica. Noi non possiamo continuare a sostenere idee negazioniste sull’ambiente e sul clima, è veramente mortificante e va contro i pareri delle grandi organizzazioni scientifiche. A me interessa che l’Arpa non faccia il gioco delle lobby del petrolio”.

LA REPLICA DI LO PALO “DELUSA DALLE AFFERMAZIONI DI MAJORINO”

“Lo so che non dovrei dirlo in questi termini, ma sono profondamente delusa. Dopo la mia disponibilità a un confronto civile e pubblico, ospitando Pierfrancesco Majorino nel mio programma radiofonico Green Pop su Giornale Radio, mi ritrovo oggi a leggere ricostruzioni surreali, addirittura comiche, diffuse a mezzo stampa”. La presidente di ARPA Lombardia, Lucia Lo Palo, interviene così sulle dichiarazioni rilasciate da Majorino dopo la trasmissione. La polemica da cui tutto è partito ruotava intorno all’accusa di aver manipolato o inventato dati sulla qualità dell’aria in Lombardia. Durante il programma ha presentato i dati ufficiali sul miglioramento degli ultimi vent’anni, supportati da fonti istituzionali e rapporti certificati: “I fatti hanno dimostrato che la falsità e la distorsione non erano mie, ma sue. Sarebbe stato doveroso, a quel punto, chiedere scusa. Invece, Majorino ha preferito rilanciare, arrivando a chiedere le mie dimissioni, citando strumentalmente un episodio politico – la mozione di sfiducia di due anni fa – che nulla aveva a che vedere con la mia competenza tecnica o con il ruolo che ricopro. Una vicenda ormai chiusa, legata a dinamiche interne di una maggioranza, che oggi viene usata per alimentare una polemica personale.” Secondo Lo Palo, l’attacco alle competenze altrui e il tentativo di delegittimare l’avversario sono l’unico strumento rimasto a chi è a corto di argomenti. Infatti, anche sul tema delle auto elettriche, è emersa in trasmissione una sorprendente convergenza. “Ho tentato un approccio diverso, proponendo un confronto vero, non per lo scontro ma per chiarire. Mi avevano sconsigliato di farlo, proprio per l’incapacità di certi interlocutori – come Majorino – di dialogare senza accusare e travisare i fatti. Ma ci ho provato, con trasparenza”.

Infine, una riflessione sul clima del dibattito politico: “Desidero aggiungere una riflessione: se un uomo di destra avesse rivolto a una donna di sinistra le stesse parole e lo stesso atteggiamento che Majorino ha riservato a me, probabilmente si sarebbe già levata una protesta pubblica in nome della dignità femminile. Ma, secondo certa sinistra, le donne di destra possono evidentemente essere offese o dileggiate, perché considerate meno degne di rispetto. Questo, però, è un problema loro, non mio. Io continuerò con determinazione nel mio impegno quotidiano per la tutela dell’ambiente, un tema cruciale in un’epoca che richiede attenzione, competenza e serietà. Il mio ufficio resta sempre aperto ai cittadini lombardi, in ascolto delle loro istanze, anche a quelle di Majorino”.

-Foto ufficio stampa Lucia Lo Palo-

(ITALPRESS).

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Cronaca

Addebiti illeciti a un’azienda, MPS condannata a pagare 55 mila euro

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PALERMO (ITALPRESS) – Una nuova pronuncia del tribunale di Palermo ribadisce la linea della giurisprudenza contro le pratiche bancarie scorrette che danneggiano imprese e professionisti. Con la sentenza 2001/2025, la sezione quinta civile ha riconosciuto l’illegittimità di numerosi addebiti effettuati da Banca Monte dei Paschi di Siena spa su un conto corrente aziendale, accogliendo le istanze presentate da una società palermitana.
Il tribunale ha accertato che la banca, per oltre un decennio, aveva applicato interessi anatocistici, spese non pattuite per iscritto e altre condizioni economiche non conformi alla normativa sulla trasparenza contrattuale, contribuendo a un saldo negativo del conto. A seguito di una lunga istruttoria contabile, la banca è stata condannata a restituire all’impresa quasi 45.000 euro, oltre a interessi legali e spese di lite, per circa 55 mila euro complessivi.
La vicenda risale al 2020, quando l’azienda, insospettita da irregolarità nella gestione del proprio conto con affidamento, decideva di intraprendere un’azione legale. Assistita dallo studio legale Palmigiano e Associati, da oltre 25 anni attivo nel campo del diritto bancario e nella difesa di imprese e privati, la società ha avviato una causa sostenuta dagli avvocati Alessandro Palmigiano e Mattia Vitale. La richiesta era chiara: ottenere la restituzione delle somme indebitamente addebitate e la corretta rideterminazione del saldo, in base alle risultanze istruttorie.
Il tribunale, nella persona del giudice Francesco Paolo Torrasi, a seguito di una dettagliata consulenza tecnica contabile e delle puntuali argomentazioni legali, ha accertato che dal 2007 al 2018 la banca aveva applicato interessi anatocistici, spese e commissioni prive di valida pattuizione scritta, in violazione dell’art. 117 e seguenti del Testo unico bancario e delle norme sulla trasparenza dei contratti bancari.
Il saldo finale corretto è stato determinato in quasi 45 mila euro a credito dell’impresa, somma che Banca Monte dei Paschi di Siena spa è stata condannata a restituire, con l’aggiunta di interessi legali e spese processuali, per circa 55 mila euro complessivi.
«La sentenza rappresenta un’ulteriore conferma dell’orientamento giurisprudenziale che tutela i diritti delle imprese contro pratiche bancarie illegittime – ha commentato l’avvocato Alessandro Palmigiano -, e costituisce un precedente importante in materia di nullità di clausole contrattuali e restituzione dell’indebito. E’ una decisione che restituisce giustizia a un’impresa penalizzata per anni da addebiti ingiustificati».
Foto: ufficio stampa Palmigiano
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Cronaca

Marc Marquez vince anche la sprint del Mugello, Bagnaia terzo

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SCARPERIA (ITALPRESS) – Marc Marquez, in sella alla sua Ducati, vince anche la sprint race del Gran Premio d’Italia, nono appuntamento del Mondiale di MotoGP. Sul circuito del Mugello il leader della classifica iridata, nonostante un problema in partenza, risale dalla quinta alla prima posizione in due giri e batte il fratello Alex (Ducati Gresini). Completa il podio al terzo posto Pecco Bagnaia (Ducati), appena davanti a Maverick Vinales (Ktm Tech3). A seguire tris di italiani con Fabio Di Giannantonio (Ducati VR46) quinto, Marco Bezzecchi (Aprilia) sesto e Franco Morbidelli (Ducati VR46) settimo. Cadute per le Ktm di Pedro Acosta e Brad Binder.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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