DELITTO GARLASCO, SEMPIO NON SI PRESENTA DAI PM, TG 1 RIVELA: “SUA IMPRONTA ACCANTO AL CADAVERE DI CHIARA”
La folla è quella delle grandi occasioni fuori da palazzo di giustizia di Pavia. Un processo mediatico sotto gli occhi di tv, fotografi e agenzie di stampa nazionali e non solo. Perché 18 anni si sta riscrivendo la storia del delitto di Garlasco. Oggi doveva essere il pomeriggio di interrogatori incrociati ma così non è stato. Il procuratore Fabio Napoleone con l’aggiunto Stefano Civardi e la pm Valentina De Stefano avevano convocato infatti sia Stasi, condannato in via definitiva per l’omicidio di Chiara Poggi, sia il 37enne indagato nella nuova inchiesta che però non si è presentato. Solo l’ex fidanzato della Poggi è stato sentito dai magistrati, due ore e oltre di interrogatorio, all’uscita i suoi legali si sono dichiarati molto soddisfatti. Invece Andrea Sempio non si è presentato in Procura a Pavia, perché i suoi avvocati hanno eccepito la carenza nell’invito a comparire di un "avvertimento" ritenuto fondamentale, ossia per una questione procedurale. Neanche gli avvocati si sono presentati in procura. "Guerra dura senza paura": è quanto ha scritto in una storia su Instagram l’avvocata Angela Taccia che, assieme all’avvocato Massimo Lovati, difende Andrea Sempio. "CPP we love you", ha aggiunto Taccia con l’emoticon di una tigre e un cuoricino blu, con probabile riferimento al codice di procedura penale al quale si sono appellati oggi per evitare l’interrogatorio del loro assistito. L’ultima notizia è che ci sarebbe proprio l’impronta di Andrea Sempio accanto al cadavere di Chiara Poggi, che venne uccisa il 13 agosto 2007 a Garlasco. E’ quanto rivela il Tg1 in esclusiva sui suoi canali social: quell’impronta sarebbe stata riscontrata dalla perizia disposta dalla Procura di Pavia in merito ai nuovi accertamenti disposti sul delitto.
A Venezia il pm Giuliana Rizza ha invece interrogato il fratello della vittima e amico di Sempio, Marco Poggi, per sentirlo come testimone. I tre avrebbero dovuto essere sentiti contemporaneamente per evitare fughe di notizie. L’inchiesta ha preso la strada della convinzione che il delitto sia stato commesso non da una ma da più persone, tra cui Andrea Sempio, l’amico del fratello della 26enne assassinata. Dopo alcune fasi in cui l’attesa mediatica e l’indagine si sono concentrate sulla battaglia delle perizie genetiche e delle opportunità scientifiche sui rilievi e sui reperti ora l’attenzione pare spostarsi più sul profilo investigativo e all’acquisizione, da parte dei Carabinieri, di nuovi elementi, dopo le perquisizioni a sorpresa di mercoledì scorso tra Voghera, Garlasco e Tromello. Nuovi e vecchi nomi sono entrati nell’orbita delle accelerate attività investigative e ci si chiede se potranno da oggi mutare la propria posizione rispetto all’inchiesta.
BREAKING NEWS LOMBARDIA – 22/8/2025
I fatti del giorno: Topi a Pavia, allarme in Piazza Castello – Bimbo invalido, risarcimento record a Vigevano – Terre d’Oltrepò, arriva il commissario Zingone – Corruzione a Milano, Catella torna libero – Sgombero Leoncavallo, consegnate le chiavi alla proprietà – Tragedia in Kirghizistan, alpinista milanese muore sul Pobeda – Pronto Meteo Lombardia per il weekend.
ZONA LOMBARDIA – 22 AGOSTO 2025
Il commento ai fatti del giorno in Lombardia: un focus quotidiano a cura di Emanuele Bottiroli, un esperimento multimediale allargato anche ai social, per essere sempre aggiornati su quanto avviene sul nostro territorio in tempo reale. Dal lunedì al venerdì alle 13 su Lombardia Live 24.
LA VOCE PAVESE – GRUPPO FACEBOOK “MIA MOGLIE”, CHIUSO DOPO SEGNALAZIONI
Si chiamava “Mia moglie” ed era diventato un raccoglitore di immagini intime condivise senza consenso. Il gruppo Facebook, nato nel 2019 e arrivato a 32mila iscritti, è stato chiuso dopo le migliaia di segnalazioni giunte alla polizia postale. Tra gli iscritti, più di un centinaio risultavano residenti nel Pavese, con presenze anche a Voghera e Vigevano.
Gli utenti caricavano foto di compagne, mogli, amiche o sconosciute, trasformandole in “trofei” da commentare con battute sessualmente esplicite. Un meccanismo basato sull’esibizione e sulla morbosità, che ha portato all’uscita in massa degli iscritti prima della chiusura definitiva.
Alcuni hanno scelto di infiltrarsi per documentare il fenomeno. Tra loro la stand-up comedian Laura Formenti, molto seguita sui social, che dopo aver osservato i contenuti ha parlato di «morbosità diffusa» e di un pericoloso senso di impunità online, simile a quello che alimenta casi di revenge porn.
Per Formenti, il nodo resta la responsabilità collettiva: «Non basta dire “io non sono come loro”. Se gli uomini non intervengono, anche senza essere complici, finiscono per alimentare il silenzio e un sistema malato».
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