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Cronaca

Maserati al Motor Valley Fest 2025 nel segno dell’Anno del Tridente

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MODENA (ITALPRESS) – Maserati è pronta a tornare sotto ai riflettori del Motor Valley Fest, la manifestazione a cielo aperto e tributo alle eccellenze della Terra dei Motori dell’Emilia-Romagna, che animerà la città di Modena dal 5 al 8 giugno. In un anno simbolico in cui il Brand celebra il suo logo, Maserati sottolinea, ancora una volta, il legame con la città che la ospita da oltre 80 anni.
Dopo aver recentemente comunicato il ritorno della produzione di GranTurismo e GranCabrio nello stabilimento modenese di Viale Ciro Menotti (che diventa così polo del lusso nella produzione delle vetture super sportive), Maserati apre le porte del sito produttivo, accoglie appassionati da tutto il mondo ed invade la città, con un programma ricco di esperienze per unire heritage, innovazione e le più belle auto della gamma.
Il festival è l’occasione per ammirare la nuova GT2 Stradale in livrea Powder Nude, in mostra nel display principale di Piazza Roma. Mentre nel vicino stand di Motor1 trova posto una GranCabrio Folgore, la decappottabile 100% elettrica con tecnologia a 800V di Maserati, in tinta carrozzeria Orange Devil.
Entrambe le supersportive sono simbolo del “made in Modena” della casa del Tridente, infatti, GT2 Stradale, insieme a MC20 e a MC20 Cielo, viene prodotta proprio nello storico stabilimento cittadino, mentre la produzione di GranCabrio, insieme alla sorella GranTurismo, si trasferirà qui a partire dal quarto trimestre del 2025.
La sede di viale Ciro Menotti è il cuore pulsante del Brand. Per questo motivo nei giorni del Festival apre le porte dello Show Room al pubblico per eventi, promozioni speciali presso lo Store Maserati, e Factory Tour.
Nelle giornate di sabato 7 e domenica 8 giugno è possibile riservare delle visite dalle ore 10.00 alle 19.00, (prenotazioni tramite il sito https://maseratifactorytour.modenatur.it/) per un viaggio nella storia e nel futuro del Marchio.
Il weekend è anche dedicato a due appuntamenti speciali con il passaggio della carovana della 4° Edizione di Moto & Supercars Motor Valley Fest e il transito della parata intitolata “Mini vs Abarth: la sfida si rinnova al Motor Valley Fest”.
Inoltre, sarà l’occasione per un tuffo nel passato grazie al Classics Pavilion presso i Giardini Ducali, con alcune vetture storiche, in omaggio alla tradizione e all’artigianalità che hanno reso la Casa automobilistica un’icona globale.
La partecipazione di Maserati al Motor Valley Fest segna così un’altra tappa nelle celebrazioni dell’Anno del Tridente, anniversario del logo disegnato 100 anni fa e simbolo dell’eccellenza del Marchio nel mondo. Un percorso che porterà il Brand a festeggiare un secolo nelle corse tra poco meno di un anno. Era, infatti, il 1926 quando la Maserati Tipo 26, prima vettura della storia a portare il celebre emblema sul cofano, partecipò e vinse (nella sua classe) alla Targa Florio con Alfieri Maserati alla guida.
I valori del Brand, epitome di lusso italiano nel mondo, sono in primo piano in una serie di incontri ed eventi dedicati. Tra questi: giovedì 5 giugno, dalle 9:00 alle 13:00 al Teatro Storchi – Largo G. Garibaldi, 15 il Convegno inaugurale – Motor Valley Top Table, con la partecipazione di Santo Ficili, Maserati CEO. Dalle 14:30 alle 16:00 al Complesso San Paolo c/o Roots in Via Francesco Selmi, 67 il Talk: “Racing e Tecnologia: L’Evoluzione della Velocità”, partecipa Maria Conti, Head of Maserati Corse. Venerdì 6 giugno alle 09:00 alle 11:00 al Complesso San Paolo c/o Roots – Via Francesco Selmi, 67 il Talk: “Heritage & Classic Cars”, interviene Cristiano Bolzoni, Maserati Classiche manager. Dalle 11:00 alle 13:00 il Talk: “L’Esperienza nel Lusso: Oltre il Prodotto, Dentro il Brand”, con la partecipazione di Giovanni Perosino, Head of Maserati Marketing & Communication.

– News in collaborazione con Maserati –
– Foto ufficio stampa Maserati –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Nato, Crosetto “Giornata storica, da Italia ruolo attivo e responsabile”

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi è stata una giornata storica e molto importante per la difesa e la sicurezza di tutti i Paesi membri dell’Alleanza Atlantica. Insieme a tutti i nostri Alleati, legati da un Patto che ci difende e ci protegge dal 1949 e che, negli ultimi anni, si è allargato a Paesi fino a ieri neutrali, abbiamo riaffermato il valore strategico dell’Alleanza. Si tratta di un presidio essenziale e cruciale per la sicurezza, la libertà e la stabilità dello spazio europeo come atlantico”. Così su X il ministro della Difesa Guido Crosetto.
“In un contesto internazionale segnato da minacce crescenti – dalla guerra in Ucraina al terrorismo, dalla sicurezza energetica alla difesa delle infrastrutture critiche – l’Italia rinnova e testimonia il suo impegno per una NATO più forte, più coesa e pronta ad affrontare le sfide del presente e del futuro. La NATO, oggi, è molto più che una semplice alleanza militare: è una comunità di valori, una garanzia concreta di sicurezza e pace che, nel suo sviluppo e nel suo allargamento, può aiutare l’intero mondo – conclude Crosetto -. L’Italia continuerà a svolgere un ruolo attivo e responsabile, per rafforzarla e per renderla sempre più capace di proteggere i cittadini dei Paesi membri e promuovere la stabilità, la sicurezza e la pace nel mondo. Ora, più che mai, serve unità, responsabilità e visione strategica. E’ essenziale difendere la pace oggi per garantire la sicurezza domani”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Nuova ricerca sulle città, Bologna rappresenta “l’equilibrio ideale”

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ROMA (ITALPRESS) – E’ stata presentata a Roma, presso l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani, la ricerca “L’Italia e la sua reputazione – Le Città”, realizzata da italiadecide in collaborazione con Intesa Sanpaolo: al centro le città italiane e l’analisi di come contribuiscono alla reputazione del Paese seguendo un approccio originale nelle finalità e nella metodologia. L’obiettivo è misurare il valore sociale percepito delle città, come leva per attrattività economica, turistica e culturale. Lo studio rientra in un progetto pluriennale sulla reputazione internazionale dell’Italia in settori di particolare rilevanza per la sua competitività come l’università, il turismo e la giustizia civile.
La ricerca, realizzata insieme a Makno, si divide in due parti. La prima confronta le più significative classifiche internazionali sulle città evidenziandone le criticità legate ad approcci poco trasparenti e definizioni ambigue, all’utilizzo degli stessi indicatori per misurare realtà differenti, e al peso eccessivo della notorietà che sconfina negli stereotipi; la seconda analizza i risultati di una survey web nazionale condotta su un campione di 1.200 cittadini di Bari, Bergamo, Bologna, Genova, Roma, Milano, Napoli, Palermo, Torino e Verona e è focalizzata sulle percezioni sociali.
Tra le città risultano preferite quelle di medie dimensioni: Bologna rappresenta l’equilibrio ideale tra qualità della vita e reputazione produttiva, seguita da Verona e Bergamo, per sicurezza, servizi e sostenibilità ambientale. Milano primeggia per lavoro, cultura e tecnologia, ma è percepita come la più cara economicamente e meno vivibile. Con una reputazione più fragile, invece, Palermo, Napoli e Roma soffrono per le percezioni negative legate a sicurezza, trasporti e servizi pubblici, nonostante punteggi elevati in relazioni sociali, accoglienza e cultura.
Una particolare attenzione rispetto ai temi delle città proviene dalla componente femminile del campione, più sensibile e critica riguardo a salute, sicurezza e ambiente, percepiti come elementi concreti che incidono direttamente sulla qualità della vita quotidiana e rendendola più sostenibile.
Lo studio ha individuato 15 fattori reputazionali, raggruppati in 5 macro-ambiti: sicurezza, qualità ambientale, infrastrutture e servizi, valori economici, vivacità sociale. Tra i fattori chiave emergono in particolar modo salute e sicurezza (sotto la sufficienza in molte metropoli), pulizia urbana (soprattutto critica al Sud), accessibilità e qualità delle infrastrutture.
La ricerca suggerisce infine alcune linee di azione per operatori pubblici e privati per migliore le città e la loro reputazione, in particolare: bilanciare e rendere sinergici obiettivi e interventi in materia di ambiente, inclusione sociale e qualità della vita con innovazione, economia e infrastrutture; affrontare il gap reputazionale, tra la percezione di coloro che vivono la città, abitualmente o temporaneamente, e l’immagine proiettata verso l’esterno; investire in narrazioni territoriali differenziate, che valorizzino le eccellenze locali senza omologare le identità urbane.
“Intesa Sanpaolo sostiene sin dal suo inizio le ricerche che italiadecide ha deciso di sviluppare sulla reputazione dell’Italia in diversi ambiti, dalla giustizia all’università. Oggi presentiamo quella sulle città – ha detto Matteo Fabiani, Executive Director Media and Associations Relations di Intesa Sanpaolo, nel corso della presentazione della ricerca -. Per un grande Gruppo presente in tutti i territori che è di fatto l’architrave dell’economia del Paese avere uno strumento che consente di analizzare le modalità in base viene valutata e classificata la reputazione di alcuni fattori chiave è fondamentale per un’analisi economica e sociale di quello che accade nel nostro Paese e allo stesso tempo di quello che facciamo come Banca”.
Italiadecide, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, ha avviato a partire dal 2018 una ricerca pluriennale su “La reputazione dell’Italia” per verificare l’appropriatezza del posizionamento del Paese nei diversi settori quale emerge dai principali ranking internazionali. Il progetto nasce dalla consapevolezza che la reputazione è un fattore determinante per un Paese nell’ottica di attrarre e trattenere le risorse, i talenti e gli investimenti indispensabili a una crescita sostenibile nel tempo e si propone di verificare le modalità con cui viene misurata, per sfatare falsi miti e pregiudizi nelle rappresentazioni dell’Italia nei ranking internazionali.
“Il declino delle città non esiste. Le città sono un luogo strategico e centrale, dove la gente vuole vivere”, ha sottolineato Anna Finocchiaro, Presidente di italiadecide.
“Questa nostra ricerca, piuttosto che giovarsi dei criteri di valutazione tradizionali, adoperati dalle classifiche internazionali, ha affrontato la questione dal punto di vista del percepito sociale. Da questa ricerca vengono fuori indicazioni particolarmente interessanti. Le cittadine più critiche sono le donne, che sono più attente a questa idea di città sana. Un altro spunto – ha aggiunto – è che la reputazione della città deriva dall’equilibrio tra diversi fattori. Le città con forte successo combinano in modo equilibrato tutti i fattori analizzati”.
“Le città sono da due anni il tema di riflessione costante di italiadecide – ha ribadito Finocchiaro -. La città è non solo il luogo di relazioni sociali, culturali ed economiche, ma anche il luogo sul quale precipitano i cambiamenti del mondo. Sono un luogo necessario da studiare”.

– foto spf/Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Confindustria premia Bayer Pharma Italia per l’impegno nella formazione

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ROMA (ITALPRESS) – Bayer Pharma Italia ha ricevuto la menzione speciale “Formare per innovare” nell’ambito del premio “Imprese per Innovazione”, giunto alla quindicesima edizione e assegnato da Confindustria nella sala Pininfarina della sua sede a Roma. L’azienda aderisce a Fondimpresa dal 2003 ed è impegnata costantemente nello sviluppo delle competenze dei propri dipendenti. A ritirare il riconoscimento, Arianna Gregis, Head Pharmaceuticals di Bayer Italia.
L’azienda ha intrapreso un nuovo modello organizzativo e innovativo basato sulla “Dynamic Shared Ownership (DSO)” finalizzato a sviluppare competenze che consentano alle persone di rispondere in tempi rapidi e in maniera efficiente alle richieste degli stakeholder. La formazione e l’acquisizione di tali competenze in questo ambito risulta essere fondamentale perchè basata sulla leadership diffusa, accountability, spirito imprenditoriale, inclusione, collaborazione, cultura del feedback, sfide necessarie per un contesto in continuo cambiamento.
“E’ un onore per Bayer Italia ricevere questo riconoscimento per la formazione – ha commentato la dottoressa Gregis -. Per noi innovare non significa solo abbracciare nuove tecnologie, ma anche puntare sulle persone, che con la voglia di mettersi in gioco possono fare la differenza per impattare nel mondo della salute. Il team pharma di Bayer Italia è stato scelto come frontrunner per un nuovo modello organizzativo, chiamato Dynamic Shared Ownership. Significa – ha spiegato – abbattere i silos delle gerarchie e poter mettere a disposizione le competenze delle persone in team imprenditoriali agili. Bayer Italia ha nel DNA l’innovazione. Non possiamo pensare di portare l’innovazione nella vita delle persone senza mettersi in gioco e guardare come noi lavoriamo insieme per ottenere questi risultati. Il risultato più importante che condividiamo oggi è quello di riuscire a liberare la nostra energia nel creare valore. Abbiamo chiesto al mercato esterno come siamo visti, ed è bello condividere che la nostra solidità e scientificità viene accompagnata da un’immagine di innovazione e proiezione verso il futuro”, ha concluso Gregis.
-news in collaborazione con Bayer –
-foto spf/Italpress-
(ITALPRESS).

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