Cronaca
Buonfiglio “Con me presidente sarà un Coni ancora più forte”
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5 mesi fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Una gara non si vince solo con il fisico, ma anche con la testa”. Rispolvera i suoi ricordi da atleta, Luciano Buonfiglio, in vista della volata finale per le elezioni alla presidenza del Coni, in calendario giovedì 26 giugno. Una candidatura forte, quella dell’attuale numero uno della Federazione Italiana Canoa e Kayak, sostenuta apertamente dal presidente uscente Giovanni Malagò. “Non sono un fenomeno e ho sempre lavorato coinvolgendo tante persone – spiega all’Italpress Buonfiglio, 75 anni, un passato nella Nazionale di canoa con tanto di partecipazione alle Olimpiadi di Montreal 1976 – La vera squadra per innovare e per essere al passo della situazione attuale non sarà solo la Giunta, ma l’intero Consiglio Nazionale. Perchè gli argomenti da affrontare sono tanti, e passiamo da una leadership molto forte ad un ruolo del Coni completamente diverso, per cui bisognerà essere ancora più forti e più bravi di prima per essere propositivi su argomenti che vanno dalla preparazione olimpica alla revisione delle regole, dalla centralità dell’attività ad una serie di appuntamenti importanti. Ecco, ciò che contraddistinguerà il mio programma è che sarà fatto con tutte le componenti del Consiglio Nazionale, con più partecipazione dal basso, perchè c’è necessità di dare forza al senso di appartenenza delle persone. Noi saremo 80 nel Consiglio Nazionale ma rappresentiamo milioni di sportivi, quindi il senso di appartenenza deve poi trasformarsi in senso di responsabilità”. Partendo proprio da ciò, assicura Buonfiglio, ex vice-presidente del Coni e membro del Consiglio Nazionale, “proporremo ai ministri competenti un piano strategico quadriennale da realizzare con il braccio operativo del governo, che è Sport e Salute. Le nostre competenze e conoscenze faranno sì che tutte le iniziative che vorremmo realizzare con le strutture del nostro Paese saranno sicuramente eccellenti, perchè chi meglio di noi conosce la realtà del territorio, con le sue tipologie ed eterogeneità? Chi meglio di noi conosce gli impianti che sono necessari per fare sport? Lavorando in sinergia con la base e le federazioni avremo sicuramente un ‘prodottò più credibile”. Il dirigente napoletano, da venti anni alla guida della Fick, ha le idee chiare sui primi provvedimenti da prendere in caso di vittoria: “Non dico il giorno dopo, ma convocherei subito Giunta e Consiglio Nazionale insieme per stabilire le tempistiche per affrontare le diverse priorità, perchè quando si decide insieme allora ci si sente partecipi di un progetto. Incontrerei poi immediatamente i ministri competenti assieme a Sport e Salute e metterei in moto tutte quelle iniziative per aumentare la raccolta di fondi perchè il Coni ha necessità non solo dei 45 milioni che vengono stanziati ma almeno di altri 45 e quindi c’è bisogno di attivare privati, sponsor e progetti europei, sempre in maniera professionale e con persone competenti che vi si dedichino”. Certo che una sua esperienza da capo dello sport italiano non pregiudichi il livello raggiunto dalla canoa azzurra (“Abbiamo già costruito il nostro futuro, tutti i nostri settori sono pronti a fare ancora meglio perchè abbiamo lavorato sempre sulle eccellenze, oltre che sul rispetto per l’ambiente e l’inclusione delle categorie fragili”), Buonfiglio illustra le peculiarità che dovrebbero caratterizzare un presidente del Coni: Deve essere ossessionato dall’essere all’altezza di rappresentare tutto il mondo sportivo e deve dedicarsi anima e corpo a valorizzare tutte le persone che vi operano, perchè quando anche il più giovane dei tesserati di qualsiasi disciplina conosce il percorso da seguire e l’obiettivo da raggiungere, allora abbiamo già vinto. Come diceva Giulio Onesti, il valore dello sport non è solo nella competizione ma anche nell’educazione e nella formazione. Questo è quello che mi ha guidato fino adesso – conclude – e che mi guiderà in maniera ancora più forte dopo”.
– Foto Ufficio Stampa Fick –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Prevenire, curare, sostenere: la sfida al Diabete di Tipo 2
Pubblicato
33 minuti fa-
20 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Si è svolto oggi a Roma l’evento di presentazione del policy paper Prevenire, curare, sostenere: la sfida al Diabete di Tipo 2, alla presenza di rappresentanti delle Istituzioni, della Comunità Scientifica e delle Associazioni di pazienti impegnate in ambito diabetologico. L’iniziativa, organizzata in collaborazione con AstraZeneca Italia, conclude il percorso avviato dal gruppo di lavoro sul Diabete di Tipo 2, che nel corso dell’ultimo anno ha riunito Istituzioni, rappresentanti della Società Italiana di Diabetologia SID, dell’Associazione Medici Diabetologi AMD, della Società Italiana dei Medici di Medicina Generale e delle Cure Primarie SIMG e di Diabete Italia Rete Associativa ODV, per individuare proposte di policy condivise per una risposta più equa, integrata e sostenibile alla patologia. In Italia, infatti, oltre 3,8 milioni di persone convivono con il Diabete di Tipo 2, che rappresenta circa il 90% di tutti i casi di diabete e determina un impatto stimato di oltre 20 miliardi di euro annui per il SSN. Il documento elabora pertanto una serie di raccomandazioni di policy basate su tre priorità: la necessità di ulterioriaggiornamenti delle Note regolatorie prescrittive, la formazione integrata dei professionisti coinvolti nella presa in carico delle persone con Diabete, e una governance clinica orientata al valore degli outcome clinici, per far sì che l’appropriatezza prescrittiva diventi anche leva di sostenibilità e miglioramento nella gestione della patologia.
La prima direttrice emersa dal confronto riguarda la necessità di aggiornare il contesto regolatorioalle più recenti evidenze cliniche: dopo la riclassificazione in fascia A delle gliflozine, il sistema è entrato in una fase di maggiore semplificazione burocratica, che consente un accesso più ampio e capillare alle terapie per i pazienti. Tuttavia, secondo Raffaella Buzzetti, Presidente della Società Italiana di Diabetologia SID, la semplificazione prescrittiva potrà generare un reale valore solo se accompagnata da un uso clinicamente appropriato dei farmaci innovativi “l’uso precoce delle gliflozine, in coerenza con le Linee Guida SID-AMD e con le raccomandazioni internazionali, rappresenta una leva fondamentale per ridurre complicanze cardiovascolari e renali, oltre a migliorare la prognosi dei pazienti con Diabete di Tipo 2. La semplificazione è un passo importante, ma la differenza la fa la qualità dell’appropriatezza clinica, basata sulle evidenze”.
Il secondo asse del documento è dedicato al ruolo dei centri diabetologici come snodi clinici e formativi all’interno della rete territoriale. Con l’aggiornamento delle regole prescrittive, i centri possono ora concentrare la propria attività sul coordinamento della presa in carico e sul supporto alla medicina generale “la semplificazione non deve ridurre il ruolo dei centri, ma valorizzarne la funzione di riferimento clinico e di formazione continua per la rete territoriale. La medicina generale e la diabetologia devono crescere insieme, condividendo percorsi, linguaggi e strumenti comuni per assicurare uniformità e prossimità delle cure”, ha affermato Riccardo Candido, Past President dell’Associazione Medici Diabetologi (AMD).
Infine, il documento mette in evidenza come la sostenibilità economica del sistema derivi, anche, direttamente dalla qualità delle decisioni cliniche. L’adozione precoce e appropriata dei farmaci innovativi non rappresenta un costo, ma un investimento in salute pubblica, poichè l’impiego tempestivo delle terapie più efficaci consente di ottenere migliori outcome clinici, riducendo le complicanze e i ricoveri evitabili, migliorando al contempo la qualità di vita dei pazienti.
“Le Linee Guida SID-AMD costituiscono oggi un riferimento imprescindibile per la cura delle persone con Diabete di Tipo 2 e le evidenze mostrano con chiarezza che l’impiego precoce delle terapie più efficaci permette di rallentare la progressione della malattia, ridurre le complicanze cardio-renali e migliorare la prognosi clinica: questa è la vera leva di sostenibilità, una buona medicina basata su evidenze solide”, ha concluso Angelo Avogaro, Past President della Società Italiana di Diabetologia (SID).
Centrale è stata anche la prospettiva delle Associazioni dei pazienti, impegnate a rendere i percorsi realmente accessibili lungo tutto il territorio nazionale. Marcello Grussu, Vicepresidente di Diabete Italia Rete Associativa ODV, ha richiamato il valore della formazione: “L’equità nasce quando ogni paziente, indipendentemente dalla Regione in cui vive, incontra professionisti formati e in grado di applicare in modo omogeneo le stesse indicazioni cliniche. Per questo la formazione integrata è una priorità: solo così la semplificazione normativa potrà tradursi in percorsi chiari, continui e realmente prossimi ai bisogni delle persone con diabete”.
Offrendo una lettura del lavoro svolto dal gruppo, Claudio Longo, Presidente e Amministratore Delegato di AstraZeneca Italia, ha messo in primo piano il valore della collaborazione tra Istituzioni, Comunità Scientifica, associazioni di pazienti e industria: “Le recenti evoluzioni normative in termini di semplificazione e di ampliamento dell’accesso alle cure sono il risultato di un lavoro condiviso, frutto della collaborazione tra Istituzioni, professionisti sanitari, associazioni di pazienti e industria e rappresentano un rilevante passo avanti per i pazienti con diabete di tipo 2 e, più in generale, per tutti coloro che convivono con una malattia cronica. In una fase di profonda trasformazione del Sistema, solamente un dialogo costante tra tutti gli attori, che tenga conto dei reali bisogni della comunità dei pazienti e dei cittadini, può favorire diagnosi più precoci e tempestive e trasformare l’innovazione in valore concreto per le persone nell’ottica di garantire sostenibilità, equità e prossimità delle cure”.
– foto Esperia Advocacy –
(ITALPRESS).
Cronaca
COP30, Pichetto Fratin “Con Guterres confronto per compromesso onorevole”
Pubblicato
33 minuti fa-
20 Novembre 2025di
Redazione
BELEM (BRASILE) (ITALPRESS) – “Il segretario generale delle Nazioni Unite ha chiesto di incontrare l’Italia per un confronto e per avere la nostra opinione, ha chiesto la collaborazione per riuscire a raggiungere un obiettivo di un compromesso onorevole rispetto alle posizioni di altri Paesi”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, nel corso di un punto stampa alla Cop30 di Belem in Brasile.
“Nel colloquio abbiamo trattato il tema della mitigazione e anche sull’adattamento dove Guterres chiede uno sforzo finanziario – spiega -, ho risposto che con i Paesi Ue abbiamo già condiviso la questione, noi abbiamo fatto un grande sforzo a Baku per raggiungere l’obiettivo di 300 miliardi. Gli ho precisato che l’Italia, in questo momento, ha il primato Ue, sia utilizzando la parte stretta dei fondi che sono 3 miliardi e mezzo, sia considerando che col criterio più generale noi siamo ben oltre i 10 miliardi di impegno in un solo anno”.
“Nella roadmap c’è un riferimento al paragrafo 28 dell’Accordo di Dubai. Chiaramente fa riferimento a tutto il complesso dei fossili e, se vogliamo, il gas è quello che determina le minori emissioni, bisogna partire dal carbone, dal petrolio puro e poi in ultimo si arriva al gas, ma non c’è un criterio di data al momento, ci sono degli auspici – sottolinea il ministro -. Noi dobbiamo tenere unita la posizione dei 27 Paesi dell’Unione Europea. Credo che si possa discutere rispetto a step intermedi, su valutazioni che possono riguardare spostamenti tra mitigazione e adattamento e su modalità di intervento. Uno dei grandi problemi per l’aiuto ai Paesi più vulnerabili, però, è la mancanza di veri progetti”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
BREAKING NEWS LOMBARDIA – 20 NOVEMBRE 2025
Pubblicato
58 minuti fa-
20 Novembre 2025di
RedazioneI fatti del giorno: Sempio da Vespa: “Il Dna sotto le unghie di Chiara non è mio” – Tod’s, indagini Procura Milano su casi sfruttamento – Vigevano, allerta mense scolastiche dopo caso Ramella – Milano, rapina in banca da 40mila euro – Incidente lavoro, camionista travolto a Gessate – Stagione influenzale in anticipo in Lombardia – Previsioni ProntoMeteo Lombardia 21 novembre.

Prevenire, curare, sostenere: la sfida al Diabete di Tipo 2
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BREAKING NEWS LOMBARDIA – 20 NOVEMBRE 2025
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