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Politica

In corso il vertice tra Trump e Zelensky. Anche Meloni a Washington “Occidente unito strumento per costruire la pace”

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WASHINGTON (STATI UNITI) (ITALPRESS) – La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si trova a Washington per partecipare all’incontro con il presidente americano Donald Trump, quello ucraino Volodymyr Zelensky e con gli altri leader europei.

Il vertice bilaterale tra il presidente Usa e Zelensky è iniziato alle 13.15 (le 19.15 in Italia). Alle 14.15 (le 20.15 in Italia), Trump saluterà i leader europei, con i quali ci sarà una foto di famiglia. Infine, alle 15 (le 21 in Italia) è in agenda l’incontro multilaterale.

MELONI A WASHINGTON “UNITA’ DELL’OCCIDENTE PER COSTRUIRE LA PACE”

“Intanto penso che sia questa una giornata importante, dopo tre anni e mezzo in cui noi abbiamo avuto una Russia che non dava alcun segnale di dialogo che pretendeva la capitolazione di Kiev, oggi finalmente si aprono degli spiragli di dialogo. Si aprono perché c’è una situazione di stallo sul campo e noi lo dobbiamo ricordare perché quella situazione di stallo sul campo è stata costruita chiaramente dal coraggio degli ucraini, ma anche dal sostegno unito che l’Occidente ha garantito in questi anni alla nazione aggredita. Ce lo dobbiamo ricordare perchè l’unità dell’Occidente è lo strumento che abbiamo per costruire pace e garantire giustizia”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, prima del vertice a Washington della Coalizione dei volenterosi con il presidente Usa, Donald Trump e quello ucraino, Volodymyr Zelensky.

“Ovviamente l’Italia c’è, come c’è sempre stata in questi tre anni e mezzo, noi siamo al fianco dell’Ucraina, sosteniamo gli sforzi di pace del presidente degli Stati Uniti. Siamo stati chiamati perchè il nostro contributo di diplomazia e siamo contenti che sulle garanzie di sicurezza si parta da una proposta italiana”, ha aggiunto. “Chiaramente su questo bisogna costruire, bisogna lavorare, penso che il lavoro che faremo oggi sarà da questo punto di vista un lavoro importante e chiaramente non ci sono soluzioni facili quando si tratta di fermare una guerra, di costruire la pace. Penso che dobbiamo esplorare tutte le soluzioni possibili per garantire pace, per garantire giustizia, per garantire la sicurezza delle nostre Nazioni e l’Italia porta tutto il contributo di idee e di proposte che ha già dimostrato di saper garantire in questi mesi”, ha concluso Meloni.

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ZELENSKY “DOBBIAMO FERMARE LE UCCISIONI”

“Il nostro obiettivo principale è una pace affidabile e duratura per l’Ucraina e per l’intera Europa. E’ importante che lo slancio di tutti i nostri incontri porti proprio a questo risultato. Sappiamo che non dobbiamo aspettarci che Putin abbandoni volontariamente l’aggressione e i nuovi tentativi di conquista. Ecco perché la pressione deve funzionare e dev’essere una pressione congiunta: da parte degli Stati Uniti e dell’Europa, e di chiunque nel mondo rispetti il diritto alla vita e l’ordine internazionale”. Così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, dopo la riunione preparatoria con i leader europei all’ambasciata d’Ucraina a Washington.

“Dobbiamo fermare le uccisioni e ringrazio i nostri partner che stanno lavorando per questo e, in ultima analisi, per una pace affidabile e dignitosa. Insieme ai leader di Finlandia, Regno Unito, Italia, Commissione Europea e Segretario Generale della Nato, abbiamo coordinato le nostre posizioni in vista dell’incontro con il Presidente Trump. L’Ucraina è pronta per una vera tregua e per stabilire una nuova architettura di sicurezza. Abbiamo bisogno di pace”, ha aggiunto.

TRUMP SU TRUTH “MAI COSI’ TANTI LEADER UE ALLA CASA BIANCA”

“Un giorno importante alla Casa Bianca. Non abbiamo mai avuto così tanti leader europei qui contemporaneamente. Un grande onore per l’America!!! Vediamo quali saranno i risultati???”, scrive Trump su Truth.

E il vicepresidente degli Stati Uniti J.D. Vance, parteciperà anch’egli all’incontro con Trump e Zelensky, come riferisce l’emittente ABC News.

STARMER “SERVE UNA PACE DURATURA E GIUSTA”

Serve la pace in Ucraina, ma deve essere una pace “duratura, giusta ed equa”. Lo ha dichiarato il premier britannico, Keir Starmer, in un video postato su X che lo ritrae sull’aereo in volo per Washington, dove parteciperà all’incontro alla Casa Bianca con il presidente Usa Donald Trump, i leader europei e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “La guerra in Ucraina dura ormai da più di tre anni. Ha avuto un impatto enorme sugli ucraini, che hanno sofferto enormemente, ma anche sull’Europa, su ogni singola famiglia e comunità nel Regno Unito. Tutti vogliono che (la guerra) finisca, non ultimi gli ucraini. Ma dobbiamo fare le cose al meglio, dobbiamo assicurarci che ci sia una pace duratura, giusta ed equa. Ecco perché sto andando a Washington con altri leader europei, per discutere faccia a faccia con il presidente Trump e il presidente Zelensky. Perché è nell’interesse di tutti, è nell’interesse del Regno Unito, fare la cosa giusta”, ha dichiarato Starmer.

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ZAKHAROVA “NO CATEGORICO A DISPIEGAMENTO DI TRUPPE NATO”

“Da Londra continuano a piovere dichiarazioni che non solo sono in disaccordo con gli sforzi di Mosca e Washington, ma sono anche chiaramente volte a indebolirli. Il ruolo degli inglesi nell’alimentare il conflitto in Ucraina è ben noto. Londra è ossessionata dal desiderio di alzare costantemente la posta in gioco nel conflitto e sta spingendo i partner della Nato su un baratro pericoloso, oltre il quale un nuovo conflitto globale non è lontano. Riaffermiamo la nostra posizione, più volte espressa, di rifiuto categorico di qualsiasi scenario che preveda la presenza in Ucraina di un contingente militare con la partecipazione di Paesi Nato, il che è irto di un’escalation incontrollata del conflitto dalle conseguenze imprevedibili”. Così la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.

“Queste invettive bellicose, che in realtà sono un cinico incitamento a continuare i combattimenti, non fanno che confermare che Londra non è interessata a risolvere la situazione, ma sta facendo tutto il possibile per prolungare lo spargimento di sangue. Con la loro politica – aggiunge -, gli inglesi semplicemente non lasciano a Kiev la possibilità di uscire dal conflitto attraverso i negoziati e, per abitudine, prolungano con arroganza e sicurezza di sé le sofferenze del popolo ucraino”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Politica

Ghiglia diffida la Rai dalla messa in onda della puntata di Report su di lui

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ROMA (ITALPRESS) – Agostino Ghiglia, membro del Garante per la Privacy, ha inviato alla redazione di Report una diffida contro la messa in onda, nella puntata di questa sera su Rai3, del servizio relativo al suo coinvolgimento nella procedura che ha portato alla multa per la diffusione dell’audio della telefonata tra l’ex ministro Gennaro Sangiuliano e sua moglie, la giornalista Rai Federica Corsini. Secondo quanto si apprende, Ghiglia contesta che ci sia stata una acquisizione illecita di dati personali attraverso la violazione della corrispondenza privata, ne chiede la cancellazione dai social e la non diffusione in tv.

Il servizio in questione è “L’autorità del Garante” di Chiara De Luca con la collaborazione di Eleonora Numico. “Report ritorna sul Garante della privacy. Agostino Ghiglia, membro del collegio, il giorno prima della sanzione a Report si è recato in via della Scrofa a Roma, nella sede di Fratelli d’Italia. Perché?”, si legge in una nota della trasmissione.

LE REAZIONI

“La diffida di Agostino Ghiglia, membro del Garante della Privacy, contro Report è un fatto gravissimo, un atto che rappresenta l’ennesimo tentativo di mettere a tacere la libera informazione. Siamo alla censura. La diffida è la dimostrazione che non si vuole far conoscere la verità agli italiani a partire dal ruolo di FDI e dei partiti di governo nella vicenda che ha portato l’authority a sanzionare Report. La diffida odierna rappresenta un precedente pericoloso: se le inchieste giornalistiche che sollevano questioni scomode possono essere bloccate preventivamente, viene meno una parte essenziale del nostro sistema di controllo e garanzia. Il Garante della Privacy non può trasformarsi in uno strumento di intimidazione contro chi fa giornalismo, Ghiglia e tutti i vertici dell’authority devono dimettersi immediatamente”. Così Angelo Bonelli, deputato AVS e co-portavoce di Europa Verde.

“Rispediamo al mittente qualsiasi ipotesi di censura della puntata di stasera di Report, Agostino Ghiglia si dimetta subito. È gravissimo che una richiesta simile arrivi da un membro dell’Autorità Garante per la Privacy. Non solo da giorni, di fronte a questa notizia, Arianna Meloni, sorella della premier Giorgia, non ha ritenuto di dover dire una sola parola ma adesso Ghiglia starebbe addirittura tentando di bloccare la messa in onda dell’inchiesta giornalistica che lo riguarda. Siamo di fronte a un fatto gravissimo. Quando chi è chiamato a vigilare sulla tutela dei diritti dei cittadini usa la propria posizione per ostacolare la libertà di stampa viene colpito il cuore stesso della democrazia. È arrivato il momento di una riflessione profonda sull’operato di quei componenti del Garante della Privacy che interpretano il loro ruolo come clava del potere politico. Agostino Ghiglia deve assumersi la responsabilità delle sue azioni e fare un passo indietro immediato”. Lo afferma in una nota il capogruppo del M5S in commissione di Vigilanza Rai Dario Carotenuto.

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“Ci provano in tutti i modi a bloccare Report. Mi auguro che vada in onda su Rai Tre, stasera, come previsto e che il tentativo di bloccare la messa in onda sia vano. Come possiamo fidarci di un’Autorità di garanzia dopo le anticipazioni della puntata di Report? No, non possiamo fidarci. Ogni sentenza, ogni provvedimento dell’Autorità per la Privacy sarà da oggi segnato da un’ombra: non sapremo più se le decisioni sono state prese nel pieno della trasparenza e dell’indipendenza, o dopo essersi consultati con il partito di riferimento ù in questo caso Fratelli d’Italia, il partito della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Lo scandalo che coinvolge Agostino Ghiglia, ex esponente di Alleanza Nazionale nominato proprio dal governo Meloni, è uno spartiacque. La sanzione inflitta a Report, il programma che ha documentato abusi di potere e opacità del potere politico, è diventata oggi il simbolo di un conflitto d’interessi intollerabile. E oggi lo stesso Ghiglia tenta addirittura di diffidare Report dalla messa in onda della puntata, nel tentativo di fermare l’informazione e di mettere un bavaglio al servizio pubblico. Come ha denunciato Sigfrido Ranucci, “quello che tenta di fare Ghiglia è mettere un bavaglio. È gravissimo, si tratta di interruzione di servizio pubblico. Un’Autorità di garanzia deve essere terza, indipendente, credibile. Qui non c’è più nulla di tutto questo. Chi è coinvolto deve trarre le conseguenze: le dimissioni sono l’unica via per restituire un minimo di fiducia nelle istituzioni e nella democrazia”. Così in una nota Sandro Ruotolo, responsabile Informazione nella segreteria nazionale del PD ed europarlamentare.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Crosetto “Cori fascisti a Parma? Quelle persone vanno prese a calci e mandate via”

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ROMA (ITALPRESS) – “I cori fascisti di Parma si commentano da soli, sono qualcosa che nulla a che fare con Fratelli d’Italia e nulla doveva avere a che fare. Quelle persone vanno prese a calci e mandati via”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine di un evento elettorale a Napoli.

Quello che sta succedendo è nella logica di questi anni. E’ un mondo, come dico da tempo, instabile, sempre più instabile, nel quale a prevalere sono gli scontri tra potenze e non tra grandi democrazie. In cui sembra che il destino e il futuro del mondo venga deciso in base alla potenza delle nazioni e non in base al diritto internazionale o ad altre logiche”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine di un appuntamento elettorale a Napoli sui test nucleari.

“Quello che avviene in Venezuela ha un significato particolare, se voi andaste nelle città americane vi rendereste conto del disastro che il fentanyl sta facendo su intere generazioni e su migliaia di persone, quindi penso che alla fine l’intervento contro il narcotraffico che arriva principalmente da quel paese sarà molto duro da parte degli Stati Uniti. Certo – ha aggiunto – che se il narcotraffico in un Paese è legato al Governo si pongono delle problematiche che dovrebbero essere affrontate anche in sede sovranazionale dagli organismi multilaterali”. 

“Il referendum normalmente significa affidare l’ultima parola al popolo, quindi quando si esprime si prende atto di quello che ha deciso il popolo. Il problema è far capire bene di cosa si sta parlando. Io non penso che questa riforma contenga nulla di negativo. In Paesi democratici, penso alla Spagna, alla Francia, alla Germania, il sistema giudiziario è completamente diverso perché ad esempio i pubblici ministeri in questi tre Paesi sono sotto l’esecutivo. In Italia questo non avviene, rimarranno liberi di esercitare senza alcuna influenza dall’esecutivo, l’unica cosa che si fa è togliere alle correnti il Csm, ma non mi pare che sia un elemento che può in qualche modo influenzare il rapporto tra la magistratura e il suo lavoro”, ha aggiunto.

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“Non penso che bloccare, dividere in due la magistratura giudicante da quella inquirente sia un problema, visto che a oggi lo 0,5% dei pm passano dall’altra parte, quindi stiamo parlando di una cifra irrilevante. E’ un tema più politico che reale, nessuno tocca la giustizia, anzi secondo me cerca di ricostruire le condizioni perché la giustizia diventi giustizia con la ‘g’ maiuscola, cioè capace di garantire tutti”, ha concluso Crosetto.

-Foto IPA Agency-
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Politica

Papa Leone XIV “L’umanità soffre per le ingiustizie e le guerre, sentiamo il dovere di costruire la fraternità”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il mistero della comunione dei santi ci ricorda qual è il destino finale dell’umanità: una grande festa in cui si gioisce insieme dell’amore di Dio, presente tutto in tutti, riconoscendo e ammirando la bellezza multiforme dei volti, tutti diversi e tutti somiglianti al volto di Cristo. Mentre pregustiamo questa realtà futura, sentiamo ancora più forte e doloroso il contrasto con i drammi che la famiglia umana sta soffrendo a causa delle ingiustizie e delle guerre. E tanto più impellente sentiamo il dovere di essere costruttori di fraternità”. Così Papa Leone XIV al termine della recita dell’Angelus a piazza San Pietro.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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