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Cronaca

UNIVERSITA’ DI PAVIA IN FASCIA DI ECCELLENZA

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Una cosa di cui andare orgogliosi, per chi abita Pavia e provincia, è sicuramente la sua Università. Non solo perché è parte della nostra storia e dell’identità di questa terra, ma perché ogni anno raggiunge riconoscimenti prestigiosi. Con decreto n. 622 del Ministro dell’Università e della Ricerca Annamaria Bernini dello scorso 14 agosto, l’Università di Pavia è stata non solo accreditata per il prossimo quinquennio come sede di formazione universitaria, ma posta nella fascia più elevata, serie A nel panorama nazionale.

Sono state, fino ad oggi, valutate ed accreditate 26 università italiane e solo 3 sono state poste in fascia A. Si tratta di un risultato di eccezionale rilievo perché il processo di valutazione e accreditamento operato dall’AVNUR (Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca) è particolarmente articolato ed è stato sviluppato per rispondere alle nuove esigenze formative, definite a livello europeo. Il sistema di valutazione, denominato AVA3 (Autovalutazione, Valutazione e Accreditamento III ed.) è lo strumento con cui viene verificata la qualità della formazione accademica italiana, in coerenza con gli standard europei ESG (European Standards and Guidelines for Quality Assurance in Higher Education). Prevede, in particolare, un modello partecipativo, con il coinvolgimento attivo degli atenei, dei suoi studenti e di esperti nel processo di valutazione.

L’accreditamento periodico delle Università consiste nella verifica della persistenza dei requisiti che hanno condotto all’accreditamento iniziale e del possesso di ulteriori requisiti di qualità, efficienza ed efficacia delle attività svolte, anche mediante l’utilizzo di indicatori qualitativi e quantitativi.

L’ANVUR esprime una valutazione complessiva e analitica che riguarda cinque ambiti:
-Strategia, pianificazione e organizzazione: definire, formalizzare e realizzare, attraverso politiche e strategie, una propria visione, chiara, coerente, articolata e pubblica, della qualità della didattica, della ricerca, della terza missione e delle attività istituzionali e gestionali.
-Gestione delle risorse: gestire le risorse materiali e immateriali a supporto delle politiche, delle strategie e dei relativi piani di attuazione.
-Assicurazione della qualità: dotarsi di un sistema di autovalutazione dei corsi di studio e dei dipartimenti, attraverso attività di monitoraggio e riesame dei processi e dei risultati della didattica, della ricerca e della terza missione.
-Qualità della didattica e dei servizi agli studenti: avere una chiara visione complessiva della programmazione e dell’articolazione dell’offerta formativa, anche in relazione al contesto di riferimento nazionale e internazionale.
-Qualità della ricerca e della terza missione/impatto sociale (valorizzazione delle conoscenze): avere una chiara visione complessiva delle modalità con le quali i Dipartimenti (o strutture analoghe) definiscono proprie linee strategiche, con particolare riferimento alla ricerca e alla terza missione/impatto sociale, in coerenza con le linee strategiche dell’ateneo.
Per ogni ambito sono previsti singoli “Punti di Attenzione” che permettono di entrare nel merito delle politiche e delle pratiche adottate dall’Ateneo.
Al termine della valutazione viene espresso un parere di accreditamento periodico graduato in 4 categorie:
Pienamente soddisfacente (fascia A)
Soddisfacente (fascia B)
Condizionato (fascia C)
Non accreditamento (fascia D)

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Il percorso, affrontato dall’Ateneo di Pavia, per arrivare al giudizio di eccellenza, appena espresso dal Ministero, è stato frutto di un meticoloso lavoro di preparazione che ha coinvolto tutta la comunità accademica e ha avuto come momento saliente una visita in sede, della durata di una intera settimana a novembre 2024, condotta da una commissione di esperti valutatori, designata da ANVUR.

L’accreditamento e il relativo giudizio hanno durata di 5 anni accademici e comunque fino all’adozione di un ulteriore decreto di accreditamento periodico dell’Ateneo.

I risultati ottenuti e le diverse fasi di preparazione sono stati illustrati, nel corso di una conferenza stampa, dal Rettore prof. Francesco Svelto, dal Direttore generale dell’Ateneo dott.ssa Emma Varasio e dal delegato del Rettore per la Qualità, prof. Stefano Sibilla.

“Ritengo che l’Università di Pavia abbia ottenuto un nuovo riconoscimento di grande prestigio – ha dichiarato il Rettore Francesco Svelto – È stata valutata dal Ministero dell’Università e della Ricerca come Ateneo d’eccellenza. Voglio sottolineare che la procedura non è ancora stata completata per tutti gli atenei italiani, ma ad oggi soltanto tre università hanno ottenuto il posizionamento nella fascia A in cui noi siamo inseriti. È l’esito del modo in cui l’Università di Pavia organizza le proprie attività nei corsi di laurea e di dottorato, ma anche in tutti gli aspetti della nostra operatività. Siamo stati giudicati eccellenti nell’organizzazione di didattica, ricerca e terza missione, oltre che nella pianificazione strategica e capacità di implementazione, dalle risorse finanziare alle infrastrutture e alla gestione della conoscenza. Un plauso speciale poi va al nostro team che ha saputo rendicontare le nostre attività con grande qualità e interagire con i valutatori in modo estremamente professionale”.

Link al decreto ministeriale:
https://www.mur.gov.it/it/atti-e-normativa/decreto-ministeriale-n-622-del-14-08-2025
Sito AVNUR:
https://www.anvur.it/it

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Barista ucciso a coltellate nel Bresciano, arrestato un 32enne

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BRESCIA (ITALPRESS) – Un barista di 55 anni è stato accoltellato a Sarezzo, nel Bresciano, ed è morto qualche ora dopo, in ospedale. L’aggressione è avvenuta fuori dal locale in cui l’uomo lavorava, lungo la strada provinciale 345. I Carabinieri hanno fermato un 32enne, accusato di omicidio aggravato. Il coltello trovato in un cassonetto nei pressi del bar.

– Foto ufficio stampa Carabinieri –
(ITALPRESS).

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Tecnici di laboratorio in rete, incontro su prospettive e competenze

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MILANO (ITALPRESS) – Il Coordinamento regionale degli Ordini TSRM e PSTRP e le Commissioni d’Albo dei Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico (TSLB) della Lombardia si sono riuniti mercoledì 10 dicembre 2025 presso la Sala Solesin di Palazzo Lombardia per “mettere in rete” prospettive e competenze. Il convegno ha rappresentato un momento di confronto ad elevata caratura istituzionale sul ruolo del TSLB nel Servizio Sanitario Regionale, con l’obiettivo di rafforzare la rete professionale dei Tecnici di Laboratorio della Lombardia e di sviluppare progettualità condivise al servizio dei cittadini e dei professionisti.

“La Lombardia può contare su un modello sanitario che guarda al futuro, basato sull’integrazione delle diverse competenze e sul dialogo con le istituzioni. Grazie a un approccio lungimirante, che si consolida nel dialogo continuo tra i decisori regionali e gli Ordini professionali, il TSLB si trova nelle condizioni di esprimere appieno il proprio potenziale nei percorsi diagnostici, di prevenzione e di formazione” dichiara Diego Catania, Presidente della Federazione nazionale Ordini TSRM e PSTRP e dell’Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio, presente ai lavori.

Aggiunge Luigi Peroni, Presidente dell’Ordine TSRM e PSTRP di Brescia e Coordinatore degli Ordini TSRM e PSTRP della Lombardia: “Rivolgo un sincero plauso a questa iniziativa, che testimonia la forza della collaborazione tra gli Ordini territoriali e le Commissioni di Albo TSLB della Lombardia. Lavorare in sinergia significa saper valorizzare le eccellenze presenti nei diversi territori e costruire, insieme, una rete di competenze capace di rispondere con efficacia alle esigenze del tessuto sociosanitario regionale”.

L’iniziativa è stata possibile grazie all’impegno degli Ordini e delle Commissioni d’Albo di Bergamo, di Brescia, di Cremona, di Mantova, di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio, di Pavia e di Varese, che hanno contribuito alla progettazione dei contenuti, alla composizione dei gruppi di lavoro e all’organizzazione dei lavori. Si è registrata una presenza significativa di TSLB provenienti da tutte le province della Lombardia, segno di una comunità professionale matura, consapevole e desiderosa di contribuire in modo proattivo all’evoluzione del sistema salute.

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“La governance della professione non è un mero esercizio formale, ma un processo vivo che nasce nei laboratori, si alimenta nel confronto tra colleghi e si traduce in progetti concreti a beneficio dei pazienti e del sistema sanitario” sottolinea Fabio Corbino, Presidente della Commissione d’Albo nazionale dei Tecnici sanitari di laboratorio biomedico e della Commissione d’Albo TSLB di Milano.

Il programma dei lavori ha affrontato temi di particolare rilevanza strategica: dal contributo del TSLB alla Rete Regionale dei Laboratori della Lombardia, all’impiego della tecnologia RFID nella medicina trasfusionale per tracciabilità e sicurezza, fino ai nuovi scenari della diagnostica decentrata (POCT) e agli investimenti nello screening in anatomia patologica quali scelte di salute pubblica e di responsabilità regionale. Tali approfondimenti mettono al centro l’innovazione organizzativa, l’evoluzione delle competenze e la capacità del TSLB di governare processi complessi ad alta intensità tecnologica. Le Commissioni d’Albo TSLB si impegnano a dare continuità al percorso avviato, alimentando una rete stabile di collaborazione che renda sempre più riconoscibile il contributo dei TSLB alla qualità, sicurezza e appropriatezza delle prestazioni erogate ai cittadini della Lombardia

– Foto ufficio stampa Coordinamento regionale degli Ordini TSRM e PSTRP –

(ITALPRESS).

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Favoriva l’immigrazione clandestina, arrestato 47enne trafficante eritreo

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BERGAMO (ITALPRESS) – La Polizia di Stato di Bergamo ha arrestato un uomo di origine eritrea residente a Milano, 47 anni, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e concorso nella produzione di documenti falsi validi per l’espatrio, nell’ambito del fenomeno migratorio proveniente dalla regione dell’Africa-orientale, cosidetto “corno d’africa”.

L’arresto al termine di una attività investigativa, coordinata dalla Procura della Repubblica di Bergamo, avviata dalla locale squadra mobile insieme ai poliziotti dell’Ufficio di Polizia di Frontiera presso lo scalo aereo di Orio al Serio (BG) che, tra maggio e luglio scorsi, hanno arrestato sei diversi eritrei perchè trovati in possesso di documenti falsi apparentemente prodotti in Europa (per lo più carte di identità spagnole, belga, svedesi).

L’attività di attenta analisi dei viaggi effettuati dai migranti eritrei in partenza dall’aeroporto di Orio al Serio, con destinazione paesi del Nord Europa, ha consentito agli investigatori di ricostruire le modalità operative di gestione delle partenze.

E’ infatti emerso che le prenotazioni dei vari biglietti venivano effettuate da un’unica persona sempre mediante la stessa casella di posta elettronica e utilizzando la medesima carta di credito. Alla luce di tali elementi, le indagini si sono concentrate sull’arrestato, un quarantasettenne residente a Milano, con diversi precedenti per reati contro il patrimonio e le falsità, da circa 20 anni in Italia in possesso di titolo di soggiorni per protezione sussidiaria. Gli approfondimenti investigativi hanno permesso di accertare che le persone in partenza venivano sistematicamente accompagnati in aeroporto dall’indagato che, forniva loro indicazioni fino alla successiva fase di imbarco.

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Le indagini, anche di natura tecnica, con intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche hanno consentito di acquisire ulteriori riscontri. Ieri, considerato che l’indagato stava per lasciare il territorio nazionale utilizzando un documento falso per tornare in patria, è stata eseguita una misura cautelare personale in carcere emessa dal Tribunale di Bergamo. L’uomo è stato di fatto fermato all’imbarco della frontiera aerea di Milano-Malpensa mentre era diretto ad Istanbul e condotto presso la casa circondariale di Bergamo.

Contestualmente il G.I.P. di Bergamo ha emesso la misura reale del sequestro preventivo del veicolo utilizzato dal trafficante per accompagnare i migranti. A seguito di perquisizione domiciliare sono stati sequestrati documenti la carte di credito utilizzata per le transazioni.

– Foto: Polizia di Stato –

(ITALPRESS).

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