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Cronaca

Caruso “Dalla Regione Lombardia 10 milioni a sostegno del settore cinematografico”

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MILANO (ITALPRESS) – Regione Lombardia conferma il proprio impegno a sostegno del settore cinematografico, con misure messe in campo nel 2025 per quasi 10 milioni euro. Le politiche regionali sono state illustrate oggi nel corso dell’evento ‘Lombardia: una Regione per il Cinema’, all’Hotel Excelsior di Lido di Venezia, in occasione dell’82esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica, a cui ha partecipato l’assessore alla Cultura di Regione Lombardia, Francesca Caruso. Al panel sono intervenuti anche Paola Frassinetti, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Istruzione e del Merito, e Mariagrazia Fanchi, presidente di Fondazione Lombardia Film Commission. “Con quasi 15 milioni di spettatori nel 2024 – ha detto l’assessore regionale Francesca Caruso -, pari al 20% del totale italiano, e circa mezzo milione di film proiettati, il 18% del dato complessivo, la Lombardia è la prima regione per pubblico e offerta cinematografica. Nel comparto operano oltre 1.700 imprese, il 18,6% del totale nazionale, con più di 16.000 addetti”.

La Regione ha sostenuto con la prima edizione del bando ‘Lombardia per il Cinema’ (3 milioni di euro) 19 progetti tra lungometraggi, serie e documentari, alcuni dei quali presentati a Venezia. La Giunta ha inoltre approvato la seconda edizione, sempre da 3 milioni e finanziata con fondi del PR FESR 2021-2027 (Programma Regionale lombardo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale): il nuovo avviso aprirà a ottobre 2025. Sul fronte delle sale cinematografiche è stato avviato un bando da 5 milioni per adeguamenti tecnologici e strutturali, in scadenza il 25 settembre. A questi si sommano i 750.000 euro già assegnati nel 2025 con l’Avviso Unico Cultura. Per la programmazione di qualità è in corso, fino al 18 settembre, il bando Next – Linea F, con una dotazione di 500.000 euro. Sono invece 116.000 euro i fondi destinati a festival e rassegne tramite l’Avviso Unico Cultura 2025 (ambito spettacolo): tra i beneficiari Le Vie del Cinema (AGIS Lombarda), Bergamo Film Meeting, il Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina (COE) e il Noir Festival (Studio Cooperativa). Grande attenzione è stata riservata ai giovani.

Il progetto ‘Schermi di Classe’, rilanciato nel 2023/2024 insieme ad AGIS Lombarda e Fondazione Cineteca Italiana, ha coinvolto 38.188 studenti di 212 scuole della Lombardia, con 254 proiezioni in 84 sale. Dal 2016 quasi 200.000 ragazzi hanno partecipato a oltre 1.100 proiezioni gratuite. “Investiamo – ha sottolineato l’assessore regionale – nella formazione delle nuove generazioni perché il cinema è un linguaggio che educa alla conoscenza e al confronto con la realtà”. La Regione ha inoltre aperto un bando da 300.000 euro per lo sviluppo di opere audiovisive (fino a 30.000 euro per fiction e animazione, 15.000 per documentari, scadenza il 30 settembre) e un avviso da 48.000 euro per progetti speciali, con due call fissate al 10 settembre e al 30 gennaio. “Questi interventi – ha concluso Caruso – confermano la nostra volontà di sostenere i professionisti, attrarre produzioni, promuovere festival, formare i giovani e valorizzare le sale. Perché il cinema non è solo spettacolo, ma anche industria, lavoro e sviluppo economico”.

– foto ufficio stampa Regione Lombardia –

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(ITALPRESS).

Cronaca

PRONTO METEO – PREVISIONI PER 19 NOVEMBRE 2025

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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Cronaca

Manovra, Assolombarda: “Bene le risorse alla sanità, ma serve una svolta sugli investimenti”

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MILANO (ITALPRESS) – Assolombarda lancia la nuova edizione del Milano Life Science Forum, l’appuntamento annuale che riunisce imprese, istituzioni, mondo della ricerca e terzo settore, con l’obiettivo di delineare una visione multilivello — regionale, nazionale ed europea — della “salute di domani”.

In un contesto segnato dall’aumento costante delle patologie croniche e dal progressivo invecchiamento della popolazione, “la prevenzione emerge come investimento strategico imprescindibile per la salute pubblica e la sostenibilità dei sistemi sanitari”, sottolinea l’associazione. “La Lombardia si conferma un laboratorio privilegiato per lo sviluppo e l’implementazione di modelli innovativi di prevenzione e promozione della salute. Ma non si tratta solo di una sfida locale: l’Italia è chiamata ad assumere un ruolo guida nel tracciare politiche di prevenzione efficaci, capaci di ridurre disuguaglianze territoriali e sociali. Sul piano europeo, l’Unione ha davanti a sé l’opportunità di ridefinire le regole di bilancio, riconoscendo finalmente la prevenzione come investimento prioritario e garantendo ai Paesi membri le risorse necessarie per agire sul lungo termine”.

Ad aprire l’incontro è stato Alvise Biffi, presidente di Assolombarda, che ha introdotto i lavori sottolineando come l’aumento delle risorse per la sanità previsto nella legge di bilancio rappresenti un segnale positivo, ma anche l’occasione per un cambio di passo. “L’edizione di quest’anno del Milano Life Sciences Forum vuole mettere in evidenza sia il valore della filiera, che in Lombardia vale oltre il 12% del PIL regionale, sia l’importanza della prevenzione come leva strategica per la sostenibilità dei conti pubblici e per la tutela della salute dei cittadini – ha spiegato -. La sfida della prevenzione, e più in generale quella della sanità, richiede di affrontare diverse priorità a più livelli, dal finanziamento alla governance del sistema. Sul fronte delle risorse, accogliamo positivamente i fondi previsti nella legge di bilancio: ai 4 miliardi già stanziati per il 2026 se ne aggiungono ora altri 2,4 miliardi di euro. Tuttavia, è necessario un cambio di passo, con una governance più flessibile e orientata agli investimenti, in grado di garantire continuità e risultati concreti”.

Nel corso della giornata, il dibattito si è articolato attorno a due prospettive complementari. La prima, di natura sanitaria, ha affrontato il tema della qualità della vita e della prevenzione delle patologie croniche attraverso la sessione “Prevenire è meglio che curare: una visione integrata della sanità”, che ha visto la partecipazione di rappresentanti del Ministero della Salute, della Regione Lombardia e del Parlamento europeo.

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La seconda, di taglio economico, ha approfondito il valore della prevenzione come investimento strategico, con la sessione “Prevenzione ed economia: investire oggi per risparmiare domani“, dedicata al legame tra politiche sanitarie, sostenibilità dei conti pubblici e innovazione nella filiera della salute. In entrambe le sessioni, imprese e operatori del settore hanno contribuito al confronto, confermando che solo una visione condivisa e multilivello può tradurre la prevenzione in una leva concreta di crescita, efficienza e benessere collettivo.

A portare il loro contributo al MLSF 2025, sono intervenuti, nelle due sessioni: Carlo Signorelli, professore ordinario di Igiene e sanità pubblica all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Luigi Maria Terracciano, rettore di Humanitas University e direttore scientifico dell’IRCCS Istituto Clinico Humanitas, Sandra Gallina, direttrice generale della DG SANTE della Commissione Europea, Rosario Andrea Cocchiara, dirigente del Dipartimento Prevenzione, Ricerca ed Emergenze Sanitarie del Ministero della Salute, Emanuele Monti, presidente della Commissione Sostenibilità sociale, casa e famiglia di Regione Lombardia e membro del CdA AIFA.

Letizia Moratti, membro del Parlamento Europeo, Commissione per la Sanità Pubblica, Fabio Pengo, vicepresidente del Fondo Assistenza Sanitaria Integrativa (FASI), Massimo Bordignon, professore ordinario all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Walter Bergamaschi, Direttore della Direzione generale della programmazione e dell’edilizia sanitaria Ministero della Salute Marco Alparone, vicepresidente e assessore al Bilancio e Finanza di Regione Lombardia, Giacomo Basaglia Cosentino, vicepresidente del Consiglio Regionale della Lombardia,. Ivan Michele Colombo, presidente di Confindustria Lombardia Sanità e Servizi, Carlo Fidanza, membro del Parlamento Europeo, Commissione per il Controllo dei Bilanci.

L’ottava edizione di MLSF evidenzia come la filiera delle Scienze della Vita in Lombardia possa generare valore aggiunto significativo, grazie al modello integrato pubblico-privato: il valore aggiunto della filiera Life Science in Lombardia è ormai superiore al 12 % del PIL regionale e rappresenta un terzo dell’intero comparto nazionale. Questo modello pubblico-privato, grazie alla solida collaborazione tra università, centri di ricerca, imprese e sistema sanitario, si conferma un unicum in Italia, capace di generare innovazione, cura e prossimità ai bisogni dei cittadini. In questa nuova edizione si è lavorato per consolidare tale modello, ponendo al centro il tema della prevenzione come volano per innovazione, sviluppo e benessere collettivo.

A chiudere i lavori è stata Nicoletta Luppi, vicepresidente di Assolombarda con delega a Europa e Life Sciences, che ha tirato le conclusioni della mattinata, delineando le priorità per una nuova agenda europea della prevenzione e dell’innovazione sanitaria. “Davanti a uno scenario di policrisi globale, la nuova edizione del Milano Life Science Forum rilancia una verità che non possiamo più ignorare: la salute, a partire dalla prevenzione, non è un costo, ma un investimento produttivo strategico che quindi non dovrebbe essere assoggettata ai vincoli di bilancio- ha sottolineato – . Se vogliamo rafforzare la competitività e scongiurare il declino industriale europeo, dobbiamo partire da qui. Eppure, i numeri parlano chiaro: nonostante il ritorno sull’investimento garantito da prevenzione e immunizzazione, in quasi l’80% degli Stati membri dell’UE solo lo 0,5% dei budget sanitari è destinato a questa partita. È un paradosso che va superato. Il “quadrilatero” Assolombarda, in questa direzione, si conferma laboratorio di politiche avanzate. La nostra visione è chiara: ogni euro investito in prevenzione oggi genera valore economico e sociale domani, riducendo costi futuri e rafforzando produttività e coesione. La sfida è duplice: a livello nazionale, occorre premiare chi investe bene, con più flessibilità e meno rigidità contabile. A livello europeo, è necessario affermare una posizione comune affinché la prevenzione, a partire da immunizzazione e screening, sia considerata e trattata come investimento produttivo. Serve agire compatti a tutti i livelli istituzionali. La sanità è, infatti, difesa a tutti gli effetti: sicurezza per i cittadini, sostenibilità per l’economia, progresso civile e, soprattutto, competitività industriale. Oggi, mentre si discute di un’Europa sempre più “warfare state”, non possiamo dimenticare che il vero pilastro della nostra identità è il “welfare state”. Difendere la salute significa difendere la democrazia stessa su cui si fonda l’Unione Europea. Se crediamo davvero, quindi, che il capitale umano e sociale sia la nostra forza più grande, è il momento di agire: con più risorse, con regole nuove e con una governance flessibile all’altezza delle sfide che ci attendono”.

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-Foto xm4/Italpress-
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Cronaca

Fontana firma la pre-intesa sull’Autonomia differenziata e ricorda Roberto Maroni

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MILANO (ITALPRESS) – “Ghe sem propi, ci siamo proprio, anche sul tema dell’Autonomia”. Ha esordito così, a Palazzo Lombardia, in occasione della firma della pre-intesa sulle prime materie concernenti l’Autonomia differenziata, il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ricordando il suo predecessore, Roberto Maroni, come “artefice di un percorso che ora acquisisce concretezza”. Una citazione, quella di Fontana, accompagnata da un lungo applauso.

“Fu lui – ha aggiunto Attilio Fontana – ad avere la grande intuizione e il coraggio di promuovere il referendum del 22 ottobre 2017, grazie al quale diventò chiara e forte la volontà popolare dei lombardi, di cui tutti i Governi che si sono succeduti hanno dovuto tenere conto”.

-Foto Regione Lombardia-
(ITALPRESS).

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