Politica
Elezioni regionali, Acquaroli rieletto nelle Marche “Determinati a continuare il lavoro iniziato” / Video
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3 mesi fa-
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Redazione
ANCONA (ITALPRESS) – Francesco Acquaroli è stato rieletto presidente della Regione Marche. L’ex sindaco di Pesaro Matteo Ricci ha chiamato il governatore uscente Francesco Acquaroli, ammettendo la sconfitta alle elezioni regionali delle Marche. “Ringrazio la nostra classe dirigente, del centrodestra marchigiano, che è stata unita e coesa nella sfida di una terra, In questi cinque anni abbiamo iniziato ad affrontare in maniera approfondita, cercando una discontinuità con il governo precedente. E’ stato un lavoro importante, abbiamo avuto tante soddisfazioni, e intorno alla coalizione di questi cinque anni si sono unite tante forze civiche”. Così il neo riconfermato presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, parlando dal suo comitato elettorale. “Ringrazio anche il governo nazionale che in questi anni ha dato sempre il giusto ascolto alla nostra Regione. Siamo determinati a continuare il lavoro iniziato”, ha aggiunto.
“È un risultato inaspettato di queste dimensioni, evidentemente quello che abbiamo seminato ha portato i suoi frutti. Ora dobbiamo andare avanti perché l’impegno e anche l’onere che sento è importante, forte, nei confronti della fiducia che ci hanno dato i marchigiani. Sarà fondamentale assicurare continuità e dare quelle risposte alle problematiche ataviche della nostra regione che abbiamo cercato di mettere in campo fin da subito, dalle infrastrutture, alla sanità, al rilancio economico”. Il presidente ha poi voluto evidenziare la necessità di dare priorità ai giovani: “Non li posso dimenticare, dobbiamo far sì che le loro competenze e le loro energie, fondamentali, siano messe a disposizione della nostra regione. Fin da subito cercheremo di fare il massimo per rispondere alle loro aspettative”.
IL VIDEO DELLE PAROLE DI ACQUAROLI
I RISULTATI
I risultati comunicati dall’Ufficio elettorale regionale, che raccoglie, da Palazzo Leopardi, ad Ancona, i voti scrutinati da 1.561 sezioni sulle complessive 1.572. Francesco Acquaroli (Più Marche) 335.178 voti, 52,48% Matteo Ricci (Alleanza del Cambiamento) 283.576 voti, 44,40% Beatrice Marinelli (Evoluzione della Rivoluzione) 6.242 voti, 0,98% Lidia Mangani (Partito Comunista Italiano) 4.964 voti, 0,75% Claudio Bolletta (Democrazia Sovrana Popolare) 4.796 voti, 0,78%Francesco Gerardi (Forza del Popolo) 3.873 voti, 0,61%.
MELONI “COMPLIMENTI E BUON LAVORO”
“Francesco Acquaroli vince le elezioni regionali nelle Marche confermandosi Presidente. Gli elettori hanno premiato una persona che in questi anni ha lavorato senza sosta per la sua regione e i suoi cittadini. Sono certa che continuerà nel suo impegno con la stessa passione e determinazione. Complimenti Francesco e buon lavoro”. Così su X il premier Giorgia Meloni.
SALVINI “RISPOSTA CHIARA AGLI INSULTI DELLA SINISTRA”
“Agli insulti e alle polemiche della sinistra, i Marchigiani hanno dato una risposta chiara: GRAZIE”. Così su X il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini.
TAJANI “SODDISFATTO DEL RISULTATO DI FORZA ITALIA”
“Sono molto soddisfatto del risultato di Forza Italia nelle Marche che si prefigura in crescita anche rispetto alle elezioni europee e rispetto alle altre regionali. Straordinario anche il risultato in Val d’Aosta, il migliore della storia di Forza Italia nella regione. Abbiamo superato il Partito Democratico, mentre nelle Marche abbiamo superato il Movimento 5 Stelle. Forza Italia sta lavorando bene, c’è una crescita generale, gode di buona salute sia a livello nazionale che territoriale, al nord, al centro e al Sud”. Così il vicepremier e segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, parlando con i giornalisti fuori da Palazzo Chigi. “Non esiste più il centrosinistra, esiste solo la sinistra, il nostro compito è occupare sempre più lo spazio al centro”, ha aggiunto.
CONTE E SCHLEIN “L’IMPEGNO NON E’ BASTATO, NOSTRA PROPOSTA NON HA CONVINTO”
“Il responso delle urne nelle Marche premia la continuità con la presidenza uscente di Acquaroli. Ai cittadini marchigiani abbiamo offerto una seria proposta alternativa per realizzare un cambiamento. Dobbiamo prendere atto che questa proposta non ha convinto la maggioranza dei votanti come pure dobbiamo prendere atto che è calata sensibilmente l’affluenza, un dato molto preoccupante che mina alle radici la qualità della nostra democrazia e deve farci tutti riflettere. Tengo a ringraziare personalmente Matteo Ricci, che si è speso con grandissimo impegno per far conoscere questo nuovo progetto politico. Ringrazio anche gli elettori che ci hanno dato fiducia e la mia comunità, che ha affrontato con grande responsabilità un percorso che si è rivelato faticoso. Faccio gli auguri di buon lavoro a Francesco Acquaroli, nella speranza che in questo secondo mandato possa dare ai marchigiani una politica regionale all’altezza delle loro aspettative, nell’interesse comune”. Lo scrive Giuseppe Conte, Presidente del Movimento 5 Stelle.
“Congratulazioni a Francesco Acquaroli che ha vinto riconfermandosi alla guida della regione Marche. A nome di tutto il partito ci tengo a ringraziare Matteo Ricci per la campagna elettorale generosa e per il progetto di cambiamento che ha pazientemente costruito insieme a tutte le altre forze politiche e civiche alleate. Sarà uno strumento prezioso per impostare il lavoro di opposizione che ci aspetta in regione. Sapevamo che non sarebbe stato facile nelle Marche, dove il centrodestra governava già da cinque anni. Ci abbiamo messo tanto impegno ma stavolta non è bastato, ringrazio tutte e tutti i candidati e coloro che si sono dati da fare per la campagna elettorale. Ora ci aspettano altre cinque regioni al voto fino alla fine di novembre e il nostro impegno unitario con la coalizione progressista al fianco dei nostri candidati continua con grande determinazione”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein.
I DATI DELL’AFFLUENZA DEFINITIVA
L’affluenza definitiva delle elezioni regionali nelle Marche è del 50,01% contro il 59,75% delle ultime regionali. Ad Ancona l’affluenza ha raggiunto quota 50,41% (precedente 60,50%), ad Ascoli Piceno 48,97% (precedente 57,7%) a Fermo il 51,22% (precedente 61,2%), a Macerata 47,02% (precedente 56,6%) e a Pesaro Urbino 52,38% (precedente 62,3%).
– foto ufficio stampa Regione Marche –
(ITALPRESS).
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Politica
Bernini “Con la riforma dell’accesso a Medicina abbiamo scardinato la lobby dei test”
Pubblicato
14 ore fa-
13 Dicembre 2025di
Redazione
PALERMO (ITALPRESS) – “Le parole rivolte agli studenti? Erano studenti dell’Unione degli Universitari, CGIL, PD. Studenti che stanno facendo politica. Il che rappresenta una scelta legittimissima, ma nel momento in cui, durante una riunione in cui ci stiamo confrontando con dei colleghi, anche un collega del PD, io prendo in mano il microfono e come da tre anni a questa parte vengo interrotta, prima ancora che io possa parlare, quello che ho detto è ‘parlate, ma fate prima parlare me’. Ed è esattamente quello che è accaduto nel momento in cui io sono scesa tra il pubblico ho raccolto le domande degli studenti solamente una parte e ho raccontato la mia storia. Perché non si può sempre e solo essere contestati attraverso delle urla scomposte, questo è il problema. Io accetto qualunque tipo di confronto e da tre anni a questa parte mi sono confrontata con tutte le rappresentanze studentesche, con l’Unione, degli Universitari, che sono, lo ripeto, attivisti del Partito Democratico e della CGIL. Vorrei che fosse chiaro”. Così il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, a margine della cerimonia di riconsegna del Crocifisso restaurato dall’Accademia delle Belle Arti alla Chiesa di San Paolo Apostolo, a Borgo Nuovo, a Palermo, torna sulle polemiche dei giorni scorsi ad Atreju con chi la contestava per la riforma dell’accesso a Medicina.
“Credo sia la riforma che scardina più lobby che mi sia capitato di vedere negli ultimi 25 anni. Abbiamo scardinato la lobby della formazione costosissima per test universitari, mnemonici, selettivi e non formanti. Abbiamo scardinato la lobby dei test. Abbiamo scardinato la lobby dei professori che si mettevano a disposizione per fare ripetizioni e lezioni private su test mnemonici – ha proseguito -. Abbiamo scardinato la lobby di chi non vuole far entrare nessuno perché ritiene che i medici siano già sufficienti. Stiamo facendo, per la prima volta dopo 25 anni, entrare 55.000 studenti in università per formarsi. Non li selezioniamo fuori dalla porta, per formarsi”. Sulla possibilità che i posti restino vacanti, il ministro ha affermato: “No, abbiamo previsto un modello che si realizzerà entro il 28 di febbraio di riempimento delle graduatorie. Entreranno tutti sulla base delle loro capacità, delle loro performance, dei voti di esame, avranno un certo posto in graduatoria. Ma quello che cambia rispetto a un test che selezionava fuori dai cancelli dell’università, e a parte quelli che entravano, 14.000 quando sono arrivata io, ora ne entrano circa 25.000. Quello che cambia è che noi li formiamo dentro. Noi li portiamo tutti dentro l’università. Dal primo di settembre noi abbiamo aperto il fascicolo universitario formativo di 55.000 studenti che stanno accumulando i loro crediti formativi, che potranno portarsi dappertutto. Quello che mi dispiace è che ci sia una contestazione politica che prevale sui contenuti. Io non posso accettarlo. Basta contestazioni. Lasciamola finire questa riforma, almeno per quest’anno. Diamo una chance agli studenti. Non a me. Io ho già vissuto, ho già avuto le mie esperienze. Sono solo al servizio degli studenti. Le mie soddisfazioni sono il benessere degli studenti”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Politica
Conte ad Atreju “Alleanza col PD dipenderà dai programmi, il candidato verrà dopo”
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16 ore fa-
13 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Siamo disponibili a dialogare col PD e con le altre forze progressiste, se verrà fuori un’alleanza dipenderà – come nel DNA del MoVimento 5 Stelle – solo dai programmi. Se ci saranno scritte le nostre battaglie di sempre, dall’etica pubblica alla legalità, la giustizia ambientale e sociale, noi ci saremo. Il problema del candidato verrà dopo”. Così il presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ad Atreju. Non manca qualcuno su questo palco? “Sì, c’è una sedia vuota importante: Giorgia Meloni, la padrona di casa. Mi aveva invitato a venire e io ho detto di sì: poteva esserci. Sono sicuro che verrà un giorno in cui faremo questo confronto”, ha puntualizzato.
“Abbiamo fatto un buon lavoro durante le ultime campagne elettorali regionali, abbiamo costruito dei progetti vincenti e sono orgoglioso di constatare che i nostri candidati sono particolarmente competitivi. Per quanto riguarda il governo nazionale, vedremo: ho lanciato un grande cantiere, il nuovo anno saremo impegnati sino all’estate ad ascoltare i cittadini in tutte le città per costruire insieme un progetto di Paese sulla base dei loro bisogni, ascolteremo anche i non iscritti. Poi in autunno torneremo a confrontarci con le altre forze di opposizione e decideremo anche i criteri migliori per individuare il candidato o la candidata più competitiva”, ha spiegato Conte.
“Vorrei chiarire che ci sono delle differenze con la Lega di Matteo Salvini: innanzitutto la Lega ha fatto un accordo con Russia Unita di Putin e noi non abbiamo accordi con nessuno, siamo assolutamente autonomi e indipendenti. Secondo: la Lega di Salvini dice che non è d’accordo e ha votato tutti gli invii delle armi ogni volta: noi abbiamo una posizione di massima coerenza, l’abbiamo esposta in tutte le iniziative parlamentari in Italia e in Europa”, ha rivendicato.
“Conte dopo sei mesi è andato a casa perché Renzi ha voluto rompere la coalizione. È stato Giorgetti ad aver gestito il Superbonus. È disonorevole chiedere a me conto di come è stato gestito. Continuiamo a parlare” del Superbonus, “ma è una super scusa. Buchi non ci sono, i buchi sono immaginari perché nella contabilità pubblica non ci sono buchi. Io credo che sia vigliacco chiedermi di rispondere su una misura che è stata fatta quando il Paese era completamente disastrato e doveva ripartire, una misura che aveva una finalità ben precisa e temporanea, dopo che l’ho lasciata in eredità e non me l’hanno fatta gestire”, ha aggiunto.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Politica
Mulè “La riforma della giustizia non incide su autonomia e indipendenza magistratura”
Pubblicato
22 ore fa-
13 Dicembre 2025di
Redazione
PALERMO (ITALPRESS) – “L’Italia ha effettivamente bisogno di un giudice che sia terzo e imparziale: questa figura resterà autonoma e indipendente, perché la riforma non incide in alcun modo sull’autonomia e sull’indipendenza”. Lo sottolinea il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè a margine del convegno ‘Vota sì. Per una giustizia giusta’, tenutosi all’Astoria Palace Hotel a Palermo.
“Avremo una giustizia giusta, equa e che commetterà molti meno errori– continua Mulè, – Ogni giorno in Italia ci sono due casi di ingiusta detenzione, con un pubblico ministero che non è più il dominus del processo e un giudice realmente libero avremo finalmente una giustizia giusta. Dalla popolazione ci aspettiamo ascolto: vogliamo spiegare le nostre ragioni e convincere le persone, perché la giustizia riguarda ognuno di noi. Chiunque può finire in quello che per molti è un tritacarne: questa riforma risolve il problema della terzietà e dell’imparzialità del giudice. Parlare di magistratura assoggettata alla politica con il sì al referendum è una delle più grandi bugie che si possano raccontare: la riforma non va in alcun modo a incidere sull’indipendenza della magistratura, anzi mantiene in toto l’articolo 104 della Costituzione; autonomia e indipendenza rimangono esattamente come sono scritte, si fa solo in modo che il giudice sia libero, terzo e imparziale”.
– Foto xd8/Italpress –
(ITALPRESS).

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