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Luca Banchi è il nuovo ct della Nazionale italiana di basket

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ROMA (ITALPRESS) – L’ItalBasket riparte da Luca Banchi. E’ lui il successore di Gianmarco Pozzecco che ha guidato gli azzurri dal giugno del 2022 fino agli Europei conclusi agli ottavi. “La Federazione Italiana Pallacanestro comunica di aver raggiunto un accordo di collaborazione tecnica triennale con Luca Banchi che, dopo essere stato annunciato dal presidente Giovanni Petrucci oggi in Consiglio Federale, è ufficialmente il nuovo Commissario Tecnico della Nazionale Senior maschile. La presentazione del nuovo ct azzurro – informa la Fip – avrà luogo venerdì 3 ottobre a Roma alle ore 11.30 presso il Salone d’Onore del Coni”. L’esordio di Banchi sulla panchina dell’Italbasket avverrà giovedì 27 novembre 2025 quando gli azzurri giocheranno contro l’Islanda la prima gara di qualificazione alla Fiba World Cup 2027, il Mondiale che si disputerà a Doha, in Qatar, tra due anni. Nato a Grosseto il 1° agosto 1965, Luca Banchi è il 23esimo commissario tecnico della Nazionale Senior Maschile italiana. Nominato miglior coach del Mondiale Fiba 2023, Banchi è l’artefice del grande salto di qualità fatto dalla Nazionale della Lettonia dal 2021 ad oggi.

Partiti dal ventisettesimo posto del ranking mondiale Fiba e dalle prequalificazioni, i baltici hanno sorpreso l’intera Europa qualificandosi per la prima volta nella loro storia ad una competizione iridata, chiusa ai quarti di finale (quinto posto conclusivo) per mano della Germania poi Campione del Mondo. Dopo l’EuroBasket 2025 disputato in casa, la Lettonia è undicesima nel ranking mondiale e sesta a livello europeo. La carriera di Luca Banchi inizia a 18 anni, nel 1983, nel Settore Giovanile del Basket Grosseto per poi proseguire come assistente allenatore prima nella squadra dell’Aeronautica Militare e poi all’Affrico Firenze. Dal 1987 al 1997 allena le squadre del Settore Giovanile del Don Bosco Livorno vincendo tre titoli juniores e venendo promosso Capo Allenatore della prima squadra in A2 nel 1999. Il salto in A1 avviene a Trieste nel biennio 1999-2001 e prosegue, sempre nella massima serie, con il ritorno a Livorno fino al 2004. Nei due anni seguenti è in A2 prima a Trapani e poi a Jesi. Nel frattempo, le sue prime esperienze in Azzurro: nel 2001 guida la Nazionale Under 20 vincendo il “Challenge Round” e nello stesso anno conquista la Medaglia di Bronzo ai Giochi del Mediterraneo a Tunisi con la Nazionale Sperimentale. Nel 2004 è secondo ai Mondiali Militari in Croazia.

Nel 2006 entra nello staff tecnico della Mens Sana Siena come assistente di Simone Pianigiani contribuendo alla vittoria di cinque Scudetti, cinque edizioni della Supercoppa italiana e tre edizioni della Coppa Italia. Nella stagione 2012-2013 è il Capo allenatore dei toscani. Nel 2013 viene chiamato dall’Olimpia Milano e vince lo Scudetto al primo anno, impresa che nessun allenatore del club era mai riuscito a realizzare prima di lui in quel momento. Dopo Milano, le esperienze all’Auxilium Torino, al Brose Bamberg in Germania, all’AEK Atene in Grecia, dove vince la Coppa Intercontinentale Fiba 2019 a Rio de Janeiro contro i brasiliani del Flamengo e poi al Lokomotiv Kuban in Russia. Prima di accettare l’incarico di allenatore della Lettonia, è ai Long Island Nets (affiliata dei Brooklyn Nets) in G-League per una esperienza da assistente di Bret Brielmaier. Nel periodo in cui è capo allenatore della Lettonia, Banchi siede prima sulla panchina della VL Pesaro (2021-2022) e poi su quella dei francesi dello Strasburgo (2022-2023): in entrambe le occasioni, subentrato a stagione in corso con le squadre all’ultimo posto, centra i Playoff. Nel settembre 2023 è a Bologna e con la Virtus vince la Supercoppa italiana finendo la stagione ai Play-in di Eurolega e disputando la Finale Scudetto contro Milano. Dal gennaio 2025 è all’Anadolu Efes Istanbul portando il club dal 13esimo posto ai Playoff di Eurolega.

– foto IPA Agency –

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Il Napoli si rialza, è suo il big match con l’Inter: al Maradona finisce 3-1

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NAPOLI (ITALPRESS) – Il Napoli risorge dal buio di Eindhoven e lo fa senza un centravanti di ruolo. Ci pensano i centrocampisti De Bruyne, McTominay ed Anguissa a restituire ad Antonio Conte il primo posto e un’iniezione di fiducia dopo la figuraccia in Olanda col Psv. A farne le spese, dopo sette vittorie di fila, è l’Inter di Chivu, sfortunata e nervosa, sconfitta 3-1 in un big match che metteva in palio la vetta dopo il passo falso del Milan di ieri. La serata perfetta dei partenopei è rovinata solo in parte dall’infortunio di De Bruyne, vittima di un problema muscolare accusato proprio durante l’esecuzione del rigore del vantaggio. A completare l’opera ci pensano i compagni di reparto, schierati a supporto di Neres falso nove.

La mossa tattica funziona e la svolta arriva alla mezz’ora: un contatto in area tra Mkhitaryan (costretto a lasciare il posto all’ex Zielinski per infortunio) e Di Lorenzo viene giudicato inizialmente regolare dall’arbitro Mariani, ma una segnalazione dell’assistente spinge il direttore di gara a concedere il rigore. Dagli undici metri De Bruyne segna, ma subisce un sospetto problema muscolare al flessore al momento del tiro (con Olivera in campo al suo posto).

La reazione dell’Inter c’è, ma non è accompagnata dalla fortuna: Bastoni di testa fa tremare la traversa al 41′, mentre al 46′ è Dumfries a colpire un legno. Nel mezzo, al 46′, anche una girata di Lautaro che sfiora il palo. Al 54′ il raddoppio del Napoli: un lancio di Spinazzola fa saltare i meccanismi difensivi nerazzurri, McTominay ne approfitta e di prima intenzione lascia partire un tiro imprendibile per Sommer. L’Inter ancora una volta sembra essere in partita: un tocco di mano di Buongiorno in area porta dal dischetto Calhanoglu che a tu per tu con Milinkovic riapre tutto. Al 67′ però la difesa interista continua a fare acqua: Neres sulla trequarti scarica per Anguissa che conduce la sfera e batte Sommer dai 16 metri. Nel match anche qualche battibecco tra ex: Bastoni e Politano, ma soprattutto Lautaro e Conte. Schermaglie d’alta classifica: il Napoli torna capolista, in attesa della Roma che domani col Sassuolo avrà l’occasione di agganciare i partenopei.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

NAPOLI (4-1-4-1): Milinkovic-Savic 6; Di Lorenzo 6.5, Buongiorno 6 (45′ st Beukema sv), Juan Jesus 6.5, Spinazzola 7 (45′ st Gutierrez sv); Gilmour 6; Politano 6 (36′ st Elmas sv), Anguissa 7, De Bruyne 7 (37′ pt Olivera 6), McTominay 7.5; Neres 7 (36′ st Lang sv). In panchina: Ferrante, Spinelli, Mazzocchi, Marianucci, Vergara, Lucca, Ambrosino. Allenatore: Conte 7.5.

INTER (3-5-2): Sommer 5; Akanji 5, Acerbi 5, Bastoni 5; Dumfries 5.5 (28′ st Luis Enrique sv), Barella 5.5 (28′ st Frattesi 6), Calhanoglu 6.5 (27′ st Sucic 6), Mkhitaryan 5.5 (32′ pt Zielinski 6), Dimarco 5.5; Bonny 5.5 (17′ st Esposito 5.5), L. Martinez 6. In panchina: J. Martinez, Calligaris, De Vrij, C. Augusto, Bisseck, Diouf. Allenatore: Chivu 5.

ARBITRO: Mariani di Aprilia 5.5.
RETI: 33′ pt De Bruyne (rig); 9′ st McTominay, 14′ st Calhanoglu (rig), 22′ st Anguissa. NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni. Ammoniti: Di Lorenzo, Gilmour, Conte, Bastoni. Angoli: 4-1 per l’Inter. Recupero: 6′; 6′.

– Foto IPA Agency –
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Atp Vienna, Sinner conquista un posto in finale: battuto in due set De Minaur

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VIENNA (AUSTRIA) (ITALPRESS) – Jannik Sinner è il primo finalista dell’”Erste Bank Open”, torneo Atp 500 con montepremi totale pari a 2.736.875 euro, in corso sui campi in duro di Vienna. Il 24enne fuoriclasse altoatesino, numero 2 del ranking mondiale e primo favorito del tabellone, si è imposto in semifinale sull’australiano Alex De Minaur, numero 7 della classifica Atp e tre del seeding, con il punteggio di 6-3 6-4. Nella seconda semifinale si sfideranno l’altro azzurro Lorenzo Musetti, n.8 del mondo e 4 del torneo, ed il tedesco Alexander Zverev, n.3 Atp e 2 del tabellone.

“Sono entrato in campo per giocare e servire bene: il primo set è stato molto fisico, sono contento di aver vinto in due partite”, ha dichiarato Sinner nell’intervista post-match. “Lui sa cosa fare e come mettermi pressione – prosegue il numero 2 del mondo – Quando non servi molto bene bisogna giocare ogni palla e punto, ho fatto tanti piccoli cambiamenti ma sono soddisfatto per come ho gestito l’incontro e di essere in finale”. Una finale che Sinner giocherà contro Musetti o Zverev: “In questa settimana un po’ ho speso anche per le aspettative che ho e per quelle della gente, cerco di giocare al meglio che posso. Sono arrivato piuttosto in ritardo, ho cercato di gestire al meglio ogni giorno e domani sarà una partita molto difficile. Sono contento, speriamo in una bella finale”, conclude il fuoriclasse altoatesino.

– Foto IPA Agency –
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Il Parma ferma il Como, pareggio a reti bianche al Tardini

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PARMA (ITALPRESS) – Il Como non va oltre lo 0-0 nella trasferta di Parma, in un match valido per l’ottava giornata di Serie A. Prestazione generosa della formazione di Cuesta, vicina al colpo grosso con Cutrone, fermato dalla traversa nel primo tempo, e Del Prato, murato da Butez nel finale. Undici di Fabregas particolarmente impreciso in fase di impostazione e rifinitura. Il Como si porta a 13 punti, il Parma sale a 7 punti e conquista un buon punto in ottica salvezza.

Buon avvio dei padroni di casa, che mettono in apprensione la retroguardia ospite e sfiorano il vantaggio al 14′ con un colpo di testa di Cutrone fermato solo dalla traversa. Como molto impreciso in impostazione e Parma molto attivo sulle seconde palle. In chiusura di prima frazione Bernabé manca il bersaglio grosso in piena area di rigore su invito di Britschgi. Fabregas lascia negli spogliatoi Caqueret e Vojvoda passando dalla difesa a 3 al canonico 4-2-3-1 inserendo Kuhn e il rientrante Diao.

Il Como ritrova linfa in fase offensiva, ma il Parma concede le briciole e si rende pericoloso in ripartenza con le combinazioni tra Pellegrino e Cutrone. L’occasione più grande ce l’ha il Parma con Del Prato murato da Butez in una mischia su punizione dal cerchio di centrocampo battuta da Suzuki. Al Tardini si chiude senza la reti la sfida tra i due tecnici spagnoli.

IL TABELLINO DELLA PARTITA

PARMA (4-4-2): Suzuki 6; Del Prato 6.5, Circati 6, Valenti 6, Britschgi 6; Estevez 6.5, Keita 6.5, Bernabé 6.5 (31’st Hernani 6), Ordonez 6 (31’st Sorensen 6); Cutrone 6.5 (45’st Djuric sv), Pellegrino 5.5 (31’st Benedyczak 6). In panchina: Corvi, Rinaldi, Lovik, Begic, Cremaschi, Troilo, Trabucchi, Cardinali. Allenatore: Cuesta 6.5.

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COMO (3-5-1-1): Butez 6.5; Smolcic 5.5, Diego Carlos 6, Kempf 6; Vojvoda 5.5 (1’st Diao 6), Da Cunha 5.5 (27’st Baturina 6), Perrone 6, Caqueret 6 (1’st Kuhn 6), Moreno 5.5; Paz 5.5; Morata 5.5 (27’st Douvikas 6). In panchina: Vigorito, Cavlina, Valle, Goldaniga, Ramon, Posch, Addai, Le Borgne, Van der Brempt, Cerri. Allenatore: Fabregas 5.5.

ARBITRO: Chiffi di Padova 6.
NOTE: pomeriggio sereno, campo in discrete condizioni. Ammoniti: Diego Carlos. Angoli: 3-3. Recupero: 1′, 5′.

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