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Economia

Confindustria, il Pil cresce maggiormente nel Mezzogiorno rispetto al resto del Paese

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ROMA (ITALPRESS) – Dopo decenni di divergenza rispetto al centro Nord, dal 2020 la crescita del Pil nelle regioni meridionali ha superato quella del resto del Paese: tra il 2020 e il 2023, +7,1% cumulato, più del Nord (+5,1%) e del Centro (+2,8%). È quanto emerge dal rapporto di previsione del Centro Studi Confindustria, “Investimenti per muovere il paese”.

Il centro studi Confindustria evidenzia che senza il Mezzogiorno, la crescita sarebbe stata più bassa di mezzo punto cumulato in tale periodo. Dal pre-pandemia al 2024, oltre il 40% dell’aumento degli occu- pati in Italia si è concentrato nel Sud: 355mila, su 823mila. L’export del Mezzogiorno è cresciuto dal 2019 al 2024 di circa il 30% e dal 2022 ha superato la dinamica di quello del Centro Nord. Tutto ciò si deve a vari fattori. Primo, la maggior crescita degli investimenti al Sud, anche grazie al contributo del credito d’imposta ZES per i beni strumentali e nonostante l’orizzonte annuale di finanziamento che rimane un importante elemento di debolezza. Secondo, un contributo molto positivo viene dal PNRR: 60,7 miliardi dedicati al Mezzogior- no, dove sono localizzati 108mila progetti su 298mila (36%); per ottimizzarne l’impatto, è importante risolvere i problemi strutturali dell’area, come una mi-nore velocità di pagamento e i ritardi nella realizzazione delle opere.

Terzo, un contributo cruciale viene dalla ZES Unica per il Sud, operativa da agosto 2024, un fattore abilitante per gli investimenti privati che ha consentito importanti semplificazioni: risultano già circa 800 Autorizzazioni Uniche; importante anche lo strumento “Decontribuzione Sud”, che è in attesa di essere rinnovato. Infine, la politica di coesione (nazionale ed europea) rimane uno strumento fondamentale per il Mezzogiorno, anche se è necessario rafforzare la capacità amministrativa di vari territori. Sommando al Pnrr le risorse dei Fondi SIE, che assegnano al Sud 48 miliardi, e quelle del FSC che apportano 47 miliardi, si arriva a un totale di circa 177 miliardi su un orizzonte pluriennale.

“La crescita anemica del Pil attesa quest’anno e il prossimo rende necessario muovere l’Italia, intervenendo con le leve più efficaci a disposizione, anche sbloccando la ricchezza finanziaria dal parcheggio in depositi bancari improduttivi”, si legge ancora. All’impatto molto positivo del Pnrr, che è già all’opera ma che si concluderà nei primi mesi del prossimo anno, va affiancata una manovra di bilancio che sapientemente prosegua sulla strada dello stimolo agli investimenti produttivi. Dal rapporto emerge che gli investimenti sono necessari per rilanciare la crescita del Paese e gli incentivi possono funzionare efficacemente per stimolarli, anche nel Mezzogiorno, come si è visto negli ultimi anni. L’implementazione del Pnrr, che include investimenti pubblici, riforme, incentivi, avrà un impatto molto positivo sulla crescita del Pil nel biennio di previsione: tra 2025 e 2026 le risorse programmate ammontano a circa 130 miliardi.

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L’ipotesi dello scenario Csc è che venga spesa la metà delle risorse disponibili, circa 65 miliardi; sono inclusi circa 11 miliardi, pari alla metà delle risorse non spese nel 2024, che slittano al 2026. Secondo una simulazione del CSC, l’effetto positivo del Pnrr sul PIL è stimato in un +0,8% nel 2025 e un +0,6% nel 2026, rispetto alla variazione nello scenario base (+1,4% cumulato nei due anni). Questo significa che la dinamica del Pil italiano in assenza di Pnrr, sarebbe di -0,3% nel 2025 e di +0,1% nel 2026 (-0,2% nel biennio): non ci sarebbe crescita, ma una stagnazione.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

A Roma il forum Cina-Italia dei media, siglato accordo di cooperazione Xinhua-Italpress

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ROMA (ITALPRESS) – Capire la Cina contemporanea: è l’obiettivo del Forum Cina-Italia dei Media e dei Think Tank di oggi a Roma, promosso dall’Ufficio Regionale Europeo dell’agenzia di stampa Xinhua con la redazione di Roma e con il supporto dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, dell’Agenzia Italpress e dell’istituto di Diritto Cinese.

“L’obiettivo è di confrontarci sulle idee, condividere esperienze, dialogare con prospettive diverse e aprire insieme nuovi spazi di cooperazione”, spiega Tian Fan, Direttore dell’Ufficio Regionale Europeo dell’Agenzia Stampa Xinhua. “I media dei due Paesi hanno storicamente svolto un lavoro di costruzione di ponti tra popoli”, ricorda, sottolineando che “Xinhua continuerà a presentare all’Italia una Cina vivace e dalle molteplici sfaccettature”.

Il direttore di Italpress, Gaspare Borsellino, ricorda che, “da alcuni anni l’agenzia di stampa sta portando avanti un articolato e ambizioso percorso di internazionalizzazione che si è tradotto nell’apertura di nuove sedi all’estero e nella definizione di oltre 20 accordi di collaborazione con agenzie di stampa e network televisivi internazionali. In questo quadro di crescente protezione globale, la Cina rappresenta per noi un mercato di assoluto rilievo strategico sotto il profilo economico, culturale e informativo”, ribadisce, prima della cerimonia della firma dell’accordo di cooperazione tra Xinhua e Italpress.

L’accordo nasce dalla collaborazione strategica del Gruppo Matches di Andrea Cicini. “Sono certo che questa collaborazione – prosegue Borsellino -, saprà generare reciproche soddisfazioni professionali e contribuire alla crescita di un’informazione sempre più qualificata, approfondita e di qualità. Il nostro interesse verso la Cina, tuttavia, non si esaurisce con questo accordo: a partire da gennaio del 2026, Italpress sarà presente con un proprio desk a Pechino”.

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Per Li Xiaoyong, Incaricato d’Affari ad interim dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, “il mondo di oggi sta vivendo cambiamenti di portata epocale: lo scenario internazionale è sempre più complesso. Ci troviamo a un nuovo crocevia e la direzione intrapresa avrà un impatto significativo sul futuro dell’umanità”. Per questo “è necessario permettere alle informazioni autentiche di superare i confini e consolidare la fiducia reciproca attraverso scambi franchi e sinceri. Sono convinto che i media cinesi e italiani continueranno a tutelare l’etica professionale e la responsabilità sociale ad approfondire il dialogo e gli scambi per ampliare i reciproci spazi di cooperazione”.

Il presidente della Commissione Esteri della Camera, Giulio Tremonti, si è soffermato sul confronto tra Europa e Asia, che ricorda il Nodo Gordiano: “Nel mito è scritto che chi è in grado di sciogliere il nodo avrà il dominio del mondo, venga da Est o venga da Ovest. In realtà, credo che il nodo possiamo scioglierlo ma insieme, non in opposizione. È venuto il tempo di definire spazi di vicinato tra le nostre civiltà, nel rispetto di delle differenze che sono proprie dell’una e dell’altra”, sottolinea. “Abbiamo il passato e avremo anche un futuro: oggi l’ipotesi del Global Legal Standard deve essere nuovamente considerata e, anche in questi termini, i rapporti tra Cina e Italia possono essere devono essere consolidati”.

L’ambasciatore Zhang Lubiao, rappresentante permanente della Cina presso l’ONU, sottolinea che “sebbene Cina e Italia siano geograficamente distanti, i nostri popoli si conoscono e si comprendono. Nel settore agricolo la collaborazione e l’amicizia tra Cina e Italia poggia su solide basi: gli scambi tra i due Paesi si stanno sviluppando in modo sempre più articolato. Nell’ultimo anno il volume complessivo degli scambi commerciali tra Cina e Italia è stato di 1.81 miliardo di dollari con una crescita annuale dell’8.4%. È un grande risultato”, ricorda.

Infine, nella tavola rotonda “Verso un nuovo ecosistema di cooperazione tra media e think tank Cina-Italia”, Giovanni Tria, economista e già ministro dell’Economia e delle Finanze, evidenzia “l’importanza dell’informazione per comprendere l’economia globale. La Cina è uno dei principali attori dell’economia globale e l’informazione deve essere in questo momento particolarmente attenta, capace di canalizzare anche analisi e informazioni molto precise”.

– foto xi2/Italpress –

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Economia

A Roma il forum Cina-Italia dei media, siglato accordo di cooperazione Xinhua-Italpress

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ROMA (ITALPRESS) – Capire la Cina contemporanea: è l’obiettivo del Forum Cina-Italia dei Media e dei Think Tank di oggi a Roma, promosso dall’Ufficio Regionale Europeo dell’agenzia di stampa Xinhua con la redazione di Roma e con il supporto dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, dell’Agenzia Italpress e dell’istituto di Diritto Cinese.

“L’obiettivo è di confrontarci sulle idee, condividere esperienze, dialogare con prospettive diverse e aprire insieme nuovi spazi di cooperazione”, spiega Tian Fan, Direttore dell’Ufficio Regionale Europeo dell’Agenzia Stampa Xinhua. “I media dei due Paesi hanno storicamente svolto un lavoro di costruzione di ponti tra popoli”, ricorda, sottolineando che “Xinhua continuerà a presentare all’Italia una Cina vivace e dalle molteplici sfaccettature”.

Il direttore di Italpress, Gaspare Borsellino, ricorda che, “da alcuni anni l’agenzia di stampa sta portando avanti un articolato e ambizioso percorso di internazionalizzazione che si è tradotto nell’apertura di nuove sedi all’estero e nella definizione di oltre 20 accordi di collaborazione con agenzie di stampa e network televisivi internazionali. In questo quadro di crescente protezione globale, la Cina rappresenta per noi un mercato di assoluto rilievo strategico sotto il profilo economico, culturale e informativo”, ribadisce, prima della cerimonia della firma dell’accordo di cooperazione tra Xinhua e Italpress.

L’accordo nasce dalla collaborazione strategica del Gruppo Matches di Andrea Cicini. “Sono certo che questa collaborazione – prosegue Borsellino -, saprà generare reciproche soddisfazioni professionali e contribuire alla crescita di un’informazione sempre più qualificata, approfondita e di qualità. Il nostro interesse verso la Cina, tuttavia, non si esaurisce con questo accordo: a partire da gennaio del 2026, Italpress sarà presente con un proprio desk a Pechino”.

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Per Li Xiaoyong, Incaricato d’Affari ad interim dell’Ambasciata della Repubblica Popolare Cinese in Italia, “il mondo di oggi sta vivendo cambiamenti di portata epocale: lo scenario internazionale è sempre più complesso. Ci troviamo a un nuovo crocevia e la direzione intrapresa avrà un impatto significativo sul futuro dell’umanità”. Per questo “è necessario permettere alle informazioni autentiche di superare i confini e consolidare la fiducia reciproca attraverso scambi franchi e sinceri. Sono convinto che i media cinesi e italiani continueranno a tutelare l’etica professionale e la responsabilità sociale ad approfondire il dialogo e gli scambi per ampliare i reciproci spazi di cooperazione”.

Il presidente della Commissione Esteri della Camera, Giulio Tremonti, si è soffermato sul confronto tra Europa e Asia, che ricorda il Nodo Gordiano: “Nel mito è scritto che chi è in grado di sciogliere il nodo avrà il dominio del mondo, venga da Est o venga da Ovest. In realtà, credo che il nodo possiamo scioglierlo ma insieme, non in opposizione. È venuto il tempo di definire spazi di vicinato tra le nostre civiltà, nel rispetto di delle differenze che sono proprie dell’una e dell’altra”, sottolinea. “Abbiamo il passato e avremo anche un futuro: oggi l’ipotesi del Global Legal Standard deve essere nuovamente considerata e, anche in questi termini, i rapporti tra Cina e Italia possono essere devono essere consolidati”.

L’ambasciatore Zhang Lubiao, rappresentante permanente della Cina presso l’ONU, sottolinea che “sebbene Cina e Italia siano geograficamente distanti, i nostri popoli si conoscono e si comprendono. Nel settore agricolo la collaborazione e l’amicizia tra Cina e Italia poggia su solide basi: gli scambi tra i due Paesi si stanno sviluppando in modo sempre più articolato. Nell’ultimo anno il volume complessivo degli scambi commerciali tra Cina e Italia è stato di 1.81 miliardo di dollari con una crescita annuale dell’8.4%. È un grande risultato”, ricorda.

Infine, nella tavola rotonda “Verso un nuovo ecosistema di cooperazione tra media e think tank Cina-Italia”, Giovanni Tria, economista e già ministro dell’Economia e delle Finanze, evidenzia “l’importanza dell’informazione per comprendere l’economia globale. La Cina è uno dei principali attori dell’economia globale e l’informazione deve essere in questo momento particolarmente attenta, capace di canalizzare anche analisi e informazioni molto precise”.

– foto xi2/Italpress –

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Economia

Unicredit, accordo con MADE per la trasformazione digitale delle PMI

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MILANO (ITALPRESS) – UniCredit e MADE Competence Center hanno siglato un accordo di collaborazione della durata di due anni con l’obiettivo di supportare la trasformazione digitale e sostenibile delle PMI italiane, creando un ecosistema di competenze e strumenti per accelerare l’innovazione. L’accordo si propone di orientare e formare le imprese sui temi dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione, favorendo la realizzazione di progetti di trasferimento tecnologico in collaborazione con MADE. Si pone inoltre l’obiettivo di sensibilizzare gli stakeholder sulla rilevanza strategica della digitalizzazione e della sostenibilità, promuovendo iniziative e azioni coordinate, e mira a creare sinergie con il Digital Innovation Hub (DIH), offrendo un ecosistema integrato di competenze tecnologiche, consulenza e supporto finanziario.

UniCredit contribuirà con competenze, advisory e sostegno finanziario mediante strumenti finanziari dedicati, inclusa la finanza agevolata e soluzioni innovative per sostenere gli investimenti in tecnologia, mentre MADE metterà a disposizione il proprio know-how e le infrastrutture per l’innovazione. In un contesto economico in continua evoluzione, favorire la trasformazione digitale e tecnologica delle aziende significa rafforzare la loro capacità di affrontare le sfide del mercato globale.

UniCredit, attraverso il proprio impegno sul territorio, vuole essere al fianco delle imprese che investono in innovazione, contribuendo a creare un ecosistema che favorisca la collaborazione tra aziende, centri di ricerca e partner industriali, e che acceleri l’adozione di soluzioni avanzate.

Marco Bortoletti, Regional Manager Lombardia di UniCredit, dichiara: “Con questa partnership rafforziamo il nostro impegno verso le PMI, promuovendo l’adozione di tecnologie innovative e sostenibili e accelerando la trasformazione digitale delle imprese. Il nostro obiettivo è offrire alle comunità le leve per progredire, generando valore per tutti gli stakeholder e liberando il potenziale dei nostri clienti. Un sentito ringraziamento a MADE e al suo Presidente, Prof. Marco Taisch, per la collaborazione e la condivisione di competenze che rendono possibile questo percorso”.

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Per la prima volta un istituto finanziario entra a far parte del partenariato del Competence Center di Milano, rafforzando gli strumenti a disposizione di MADE per supportare le aziende nel percorso di transizione digitale. Questo contributo amplia la capacità di accompagnare le imprese lungo l’intero processo, includendo anche la dimensione finanziaria, oggi decisiva per scalare i progetti. UniCredit entra in un ecosistema tecnologico qualificato, intercettando imprese con progetti di innovazione strutturati, credibili e orientati a una visione industriale di medio-lungo periodo.

Marco Taisch, Presidente di MADE, afferma: “La trasformazione digitale è un percorso continuo che deve essere parte integrante della strategia industriale delle imprese. MADE supporta le aziende nella definizione della roadmap digitale e nella realizzazione di progetti di innovazione tecnologica ad alto impatto. L’accordo con UniCredit rafforza questo approccio, affiancando alle competenze tecnologiche un supporto finanziario strutturato, indispensabile per rendere gli investimenti in innovazione concreti e sostenibili”.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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