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Economia

Gruppo Corriere, il mondo dell’editoria a confronto per decifrare il proprio futuro

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CITTÀ DI CASTELLO (PERUGIA) (ITALPRESS) – Il mondo dell’editoria a confronto per decifrare il proprio futuro. A Città di Castello (Perugia) nella sede dell’Università degli Studi Link si è tenuto il convegno ‘Editoria e informazione: carta, digitale… e poi? Internet ha sgretolato la carta, l’IA sta travolgendo il digitale. Chi ha il coraggio di scrivere il futuro?’ organizzato dal Gruppo Corriere, ideato dall’editore emerito Francesco Polidori e dal direttore del Corriere dell’Umbria e del Gruppo Corriere, Sergio Casagrande, per il quale ‘non può esserci futuro senza informazioni e mai come oggi non può esserci futuro senza un’informazione di qualità’.

‘Questo incontro ci impone una riflessione complessiva sullo stato dell’arte dell’editoria giornalistica e dell’informazione cartacea, nella tormentata congiuntura tardo-moderna, contrassegnata dall’impatto crescente della digitalizzazione e dall’emergenza – affascinante ma discussa – dell’Intelligenza Artificiale’, afferma in un messaggio il ministro della Cultura Alessandro Giuli. ‘In qualsiasi contesto sociale, politico ed economico, il progresso è tale quando l’umano è il fine al quale è orientato ogni sforzo intellettuale, creativo, tecnico e scientifico – prosegue -. Il vero progresso ha per protagonista l’essere umano che, attraverso la politica, è capace di governare la tecnica e utilizzarne gli strumenti al servizio dell’essere umano stesso. Ancor più, dal punto di vista dei beni culturali e artistici, della creatività umana e della proprietà intellettuale, è necessario riconoscere la centralità e la dignità dell’uomo. L’informazione sta sperimentando un’evoluzione vorticosa e il mondo dell’editoria, con le sue logiche di mercato e le sue esigenze produttive, deve saper rispondere, saper fornire prospettive. Per ciò che riguarda il Ministero che rappresento, la risposta nasce dall’incontro, dal dialogo, attraverso il quale la cultura “si fa”. Siamo e restiamo in prima linea nella promozione di politiche a favore della cultura e del dibattito pubblico, con interventi che possono contribuire alla diffusione di conoscenze, informazioni e approfondimenti culturali. Voglio per questo menzionare il recente Decreto Cultura che prevede, tra gli altri intenti, il sostegno all’offerta culturale dei quotidiani cartacei, attraverso il potenziamento delle pagine dedicate a cultura, spettacolo e settore audiovisivo e per il quale abbiamo previsto uno stanziamento di 10 milioni di euro’.

Stefania Proietti, presidente della Regione Umbria, durante i saluti istituzionali, ha sottolineato: ‘Ai nostri giovani dobbiamo dare la libertà di un’informazione che riesce a comunicare la realtà’. Il primo panel, moderato da Sergio Casagrande e intitolato ‘Editori in trincea: dal rischio all’opportunità? La sfida vista da chi fa impresa e garantisce l’informazione’, si concentra sulle sfide che oggi gli editori devono affrontare in un mercato che cambia alla velocità degli algoritmi.

A confrontarsi su queste tematiche sono stati: Maurizio Belpietro, direttore dei quotidiani La Verità e Panorama, Alessandro Bompieri, Direttore Generale News RCS, Giuseppe Cerbone, Amministratore Delegato Nord Est Multimedia, Carmela Colaiacovo, Presidente Gruppo Il Sole 24 Ore, Lino Morgante, Presidente e Direttore Editoriale Società Editrice Sud e Presidente di Ads srl. Dopo la crisi della carta e la rivoluzione digitale, l’intelligenza artificiale rappresenta una nuova prova: i siti di news online rischiano di essere travolti, i modelli economici devono essere reinventati, nuovi pubblici conquistati e il ruolo dell’imprenditore dell’informazione ridefinito.

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Gli editori presenti raccontano come trasformare questa complessità in opportunità, offrendo strategie e costruendo ‘dei modelli che siano credibili’, ha dichiarato in questo contesto Maurizio Belpietro, direttore dei quotidiani La Verità e del settimanale Panorama. Alessandro Bompieri, Direttore Generale News RCS, si è interrogato sul cambiamento attuale, sottolineando: ‘Dobbiamo tornare alla nostra e più profonda identità. Per avere traffico diretto è necessario che i lettori cerchino la nostra testata. Poi ho il compito di far abbonare i lettori, ma devo investire sulla qualità del lavoro e sui giornalisti. Sarà la qualità che darà l’identità’. Bompieri ha trattato anche il lato negativo e positivo dell’intelligenza artificiale.

Il primo riguarda sicuramente ‘il calo del traffico mentre se guardiamo questo strumento non solo come una minaccia, si possono realizzare delle cose molto interessanti, come capire le necessità dell’utente’. Carmela Colaiacovo, Presidente Gruppo Il Sole 24 Ore, ha parlato di come si sia evoluto questo mondo, che ora è ‘molto variegato e grande, per questo è importante tutelare il marchio e garantire la trasparenza’. Sergio Casagrande ha successivamente dato la parola a Lino Morgante, Presidente e Direttore Editoriale Società Editrice Sud e Presidente di Ads srl, affermando che, in questo dibattito, il problema non è lo strumento, cioè l’intelligenza artificiale, ma come viene utilizzata. Morgante durante il suo intervento ha affermato che ‘la tecnologia avanza rapidamente e non sempre riusciamo a tutelare il settore dell’editoria. Noi oggi siamo una merce che viene utilizzata da altri, ma così sarà difficile. L’intelligenza mi inquieta, c’è un problema di qualità’.

Inoltre, si è soffermato sul tema delle edicole raccontando una bella iniziativa: ‘Noi il giovedì portiamo il giornale nelle scuole, mentre sabato e domenica c’è il porta a porta’. Il secondo panel, intitolato ‘Libertà di stampa e informazione di qualità: pilastri di democrazia e beni da tutelare’, è stato moderato da Sergio Casagrande, direttore del Corriere dell’Umbria e del Gruppo Corriere.

Protagonista dell’incontro è stato Alberto Barachini, sottosegretario all’Editoria, che ha dialogato con Casagrande sui temi centrali che stanno ridefinendo il mondo dell’informazione. Dal sostegno alle edicole, veri presidi di libertà e di comunità, alle sfide poste dall’intelligenza artificiale e dal web, fino al ruolo delle istituzioni nel promuovere e difendere la qualità dell’informazione. Un confronto aperto sul futuro del settore, tra innovazione, responsabilità e libertà, che ha messo in luce l’importanza di tutelare la stampa come bene fondamentale per la democrazia. Alberto Barachini ha approfondito il reato specifico legato ai deepfake. La norma punisce chi diffonde, senza il consenso della persona ritratta o coinvolta, immagini, video o registrazioni vocali falsificati o alterati mediante intelligenza artificiale, qualora ciò arrechi un danno ingiusto.

Paolo Berlusconi è intervenuto per ricordare il fratello: ‘Se ci fosse ancora darebbe il suo contributo per affrontare questo fenomeno dell’intelligenza artificiale. Questo è un fenomeno che condiziona non solo i giornali ma la vita di tutti noi, bisogna capire il fenomeno e cercare di governarlo’. Il terzo panel, intitolato ‘Direttori in prima linea: la sfida di raccontare il futuro’, è stato moderato da Sergio Casagrande e hanno partecipato Maurizio Belpietro (La Verità e Panorama), Tommaso Cerno (Il Tempo), Massimo Martinelli (Il Messaggero), Claudio Rinaldi (Gazzetta di Parma), Pietro Senaldi (Libero) e Luca Telese (Il Centro).

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I direttori intervenuti hanno affrontato temi centrali per l’evoluzione del giornalismo: le redazioni si trasformano mentre le tecnologie avanzano a ritmi vertiginosi. Il quarto panel ‘Concorrenza sleale, diffamazione libera e anonimato: benvenuti in rete!’, è stato moderato da Sergio Luciano, Direttore di Economy. Ha esplorato il mondo dell’informazione online, sospeso tra libertà e caos digitale: piattaforme spesso fuori controllo, contenuti anonimi, reputazioni costruite o demolite in un clic. Francesco Dini, vicepresidente della FIEG e Andrea Barchiesi, business e digital strategist, hanno dialogato con Sergio Luciano sui nodi cruciali dell’ecosistema informativo sul web, confrontandosi su come tutelare verità, responsabilità e una concorrenza leale nell’era digitale. Barchiesi ha sottolineato che non basta individuare regole o concentrarsi sugli errori dell’intelligenza artificiale, destinati a essere presto corretti: è necessario prendere in mano le redini di questo fenomeno.

Il quinto panel del convegno, intitolato ‘Regole, piattaforme e intelligenza artificiale: il ruolo dell’Agcom nell’era digitale’, moderato da Alessandra Ravetta, direttore di Prima Comunicazione. Protagonista dell’incontro è stato Giacomo Lasorella, presidente dell’Agcom, che ha dialogato con Ravetta sul futuro della regolamentazione nell’ecosistema digitale. Le discussioni si sono sviluppate in un contesto in cui il web corre più veloce delle leggi e delle redazioni: piattaforme globali, intelligenza artificiale e nuovi modelli di distribuzione dei contenuti sollevano questioni urgenti su regole, responsabilità e libertà dell’informazione. Il panel ha messo in luce il delicato equilibrio tra innovazione e tutela dei diritti, sottolineando il ruolo fondamentale delle istituzioni nel garantire un’informazione sicura e di qualità. Lasorella ha sottolineato come i giovani si informino prevalentemente sui social media, senza sviluppare l’abitudine alla lettura del giornale. Ha evidenziato che il giornale resta uno strumento imprescindibile per la capacità di andare oltre la singola notizia. Secondo lui, è fondamentale educare le nuove generazioni a leggere il giornale.

-Foto Italpress-
(ITALPRESS).

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Economia

Tredicesime più ricche, gli italiani spenderanno 10 mld per i regali di Natale

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ROMA (ITALPRESS) – Con un’inflazione ormai sotto controllo, l’occupazione ai massimi e un maggior reddito disponibile, i consumi delle famiglie – che tra il 2019 al 2025 sono rimasti deboli crescendo solo dello 0,8% – potrebbero registrare un miglioramento a dicembre, grazie anche al buon andamento delle vendite durante la Black Week (giro d’affari di 5 mld di euro, +20% rispetto all’anno scorso): infatti, il monte tredicesime destinate a consumi per l’ultimo mese dell’anno sarà pari a 49,9 mld di euro (+2,4 mld rispetto al 2024), con una spesa media per consumi di 1.964 euro per famiglia (+53 euro rispetto al 2024).

Questa maggiore quota di consumi, tuttavia, si trasferirà solo in piccola parte in un aumento della spesa per i regali di Natale che resta sostanzialmente in linea con quella dello scorso anno (211 euro pro capite contro 210 euro), perchè, oltre alle strenne, gli italiani penseranno un po’ di più a sé stessi ‘regalandosì un nuovo elettrodomestico, andando più spesso al ristorante, al cinema, a teatro o visitando un museo e dedicandosi di più al benessere personale.

In ogni caso, la spesa complessiva per i regali quest’anno toccherà i 10,1 miliardi – il dato più alto dal 2020 – ma soprattutto si faranno più regali rispetto allo scorso Natale: sale, infatti, all’81,5% (dal 79,9% dell’anno scorso) la percentuale di chi si dedicherà a questo rito e, mentre diminuiscono le persone che prevedono di passare un Natale dimesso (dal 77,1% al 72,7%), sono sempre più numerose le persone che affronteranno con piacere questa spesa (dal 44,4% al 47,8%) confermando, dunque, la ‘magià delle festività natalizie. Questi, in sintesi, i principali risultati dell’analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio su tredicesime e consumi di dicembre.

“I buoni fondamentali della nostra economia e il risveglio dei consumi autorizzano un cauto ottimismo per le spese di Natale – commenta il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli -. Per consolidare questa tendenza servono segnali concreti. Chiediamo, quindi, al Governo la detassazione degli aumenti contrattuali, anche per i contratti maggiormente rappresentativi che coinvolgono oltre cinque milioni di lavoratori del terziario e del turismo”.

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La stima di questo tradizionale reddito aggiuntivo nell’ultimo mese dell’anno deriva dai dati di contabilità nazionale periodicamente diffusi dall’ISTAT e da quelli delle diverse gestioni pensionistiche dell’INPS. Quest’anno l’ammontare complessivo delle tredicesime nette si attesta sui 57,4 miliardi di euro. Una volta sottratti gli accantonamenti per far fronte alle scadenze di dicembre legate al saldo ICI-IMU-Tasi e alla tassa di proprietà dell’auto, si perviene all’ammontare delle tredicesime destinate a consumi che, comprendendo anche la maggiore spesa dei lavoratori indipendenti (ovvero imprenditori, liberi professionisti e lavoratori autonomi), si attesta a 49,9 miliardi di euro.

Da questa cifra, si stima una spesa media da tredicesima per famiglia nel mese di dicembre – comprendente, oltre ai regali, anche tutte quelle spese legate ai consumi quotidiani come alimentari, abbigliamento, tempo libero ecc. – pari a 1.964 euro, in crescita del 2,8% rispetto al 2024, del 6,9% rispetto al 2019 e del 12,3% rispetto al 2008.

Secondo l’indagine di Confcommercio, in collaborazione con Format research, quest’anno per i regali di Natale si spenderanno in termini reali 211 euro pro capite: cifra che rimane sostanzialmente sullo stesso livello dello scorso anno (210 euro), nonostante una maggiore disponibilità delle famiglie. Questo, anche perchè gli italiani hanno aumentato negli ultimi dieci mesi del 2025 alcune voci di consumo, dedicandosi un pò di più al tempo libero e servizi ricreativi, come musei, cinema e teatri, (+17%) e al benessere personale (+4%), ma anche regalandosi un nuovo elettrodomestico (+10,5%) o mangiando più spesso al ristorante (+0,8%). Consumi che potrebbero crescere ulteriormente in questa parte finale dell’anno.

Complessivamente, comunque, quest’anno per i regali si spenderanno 10,1 miliardi di euro, il dato più alto dal 2020 ad oggi. Secondo l’indagine, nel 2025 scende la percentuale di coloro i quali vivranno un Natale più dimesso (da 77,1% al 72,7% del 2024) e sale di 1,6 punti (dal 79,9% all’81,5%), la percentuale di chi farà acquisti per i regali di Natale 2025.
Infine, per quanto riguarda la propensione all’acquisto dei regali, dall’indagine risulta in crescita il numero di italiani che reputano questo ‘ritò una spesa necessaria sempre piacevole da affrontare, passando dal 44,4% dello scorso Natale, al 47,8% di quello in arrivo.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Economia

Lamberti “Intesa Sanpaolo promuove la cultura del risparmio”

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MILANO (ITALPRESS) – “Siamo un popolo di risparmiatori, tuttavia il nostro Paese è ampiamente sotto la media Ocse per alfabetizzazione finanziaria e c’è scarsa consapevolezza rispetto all’importanza di fare una pianificazione di medio-lungo termine sui propri risparmi. Intesa Sanpaolo, prima banca italiana e tra le prime anche in Europa, gestisce oltre 1.400 miliardi di euro di attività finanziarie della clientela, promuovendo la cultura del risparmio e la competenza finanziaria con iniziative e programmi specifici”. A dirlo Tiziana Lamberti, responsabile Sales & Marketing Wealth Management & Protection della Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, in un’intervista a TPI. Per promuovere la consapevolezza finanziaria “abbiamo creato Finanza Insieme, la piattaforma formativa online gratuita accessibile a tutti, clienti o non clienti di Intesa Sanpaolo, in cui attraverso una serie di contenuti semplici aiutiamo le persone a migliorare la propria cultura finanziaria – sottolinea -. Forniamo dei contenuti facilmente fruibili affinchè le persone possano orientarsi a gestire le risorse nella quotidianità, dai conti correnti ai mutui, agli investimenti, ai finanziamenti fino alla tutela assicurativa. Il tutto con un linguaggio semplice e un approccio basato su video, brevi quiz e approfondimenti senza finalità commerciali, per raggiungere un pubblico ampio ed eterogeneo. Infatti, il sito web finanzaisieme.com è utilizzato trasversalmente a livello generazionale, sia da giovani adulti sia da Over 65. Realizziamo incontri nelle filiali in cui affrontiamo temi come l’operatività digitale e la cybersicurezza oltre a seminari online per promuovere l’inclusione finanziaria e permettere alle persone di interagire”. Intesa Sanpaolo sente “forte la responsabilità della fiducia che ci viene data. Il punto focale è la trasformazione del risparmio in fiducia verso il futuro, un tema che il nostro Ceo, Carlo Messina, ha ricordato poche settimane fa ricevendo il premio come “European Banker of the Year. Non c’è una scelta che sia adatta per sempre, ma – osserva Lamberti – ad ogni fase della vita possono corrispondere nuove esigenze. Il ruolo del gestore Intesa Sanpaolo è fondamentale per accompagnare il cliente nel tempo e capire come eventualmente modificare il suo portafoglio adattandolo così alle nuove necessità”. Un cenno nel corso della intervista anche all’importanza dell’indipendenza economica delle donne, tema su cui Lamberti è intervenuta sottolineando come: ” Ancora oggi oltre il 40% delle donne italiane non ha un conto corrente proprio. E’ molto importante che le donne possano gestire i propri risparmi: il cosiddetto financial wellbeing deve diventare parte della gestione quotidiana di ciascuna”.
Tra le priorità anche il tema della previdenza integrativa, in particolare per le donne che hanno un’aspettativa di vita media più lunga degli uomini, oltre all’attenzione per la pianificazione finanziaria in ottica di longevità attraverso un programma di servizi completo e mirato, Soluzione Domani, “per supportare le persone a trascorrere una longevità positiva e attiva” commenta Lamberti.
In chiusa Lamberti sottolinea l’importanza della fiducia, quale valore centrale per ogni relazione. “La nostra più grande forza è la capacità dei gestori Intesa Sanpaolo di essere al fianco dei clienti e di creare con loro relazioni di fiducia. I nostri clienti sono con noi mediamente da oltre vent’anni, significa – conclude – che rispettiamo e manteniamo la fiducia che ci accordano nel tempo”.

– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
(ITALPRESS).

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Economia

Asal Assoallestimenti celebra 50 anni di attività, Fogarolo nuovo presidente

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MILANO (ITALPRESS) – Asal Assoallestimenti, l’associazione che riunisce le aziende italiane attive nel settore degli allestimenti per fiere, mostre, spazi espositivi ed eventi, ha celebrato il suo cinquantesimo anniversario con un evento ospitato alla Triennale di Milano. Il presidente di FederlegnoArredo, Claudio Feltrin, ha sottolineato il ruolo centrale di Asal all’interno della Federazione, evidenziando come la capacità di creare architetture temporanee di qualità contribuisca in modo decisivo al racconto e alla visibilità delle aziende espositrici nei principali appuntamenti fieristici in Italia e all’estero. Nel corso dell’evento è stato ribadito come il tema della sostenibilità rappresenti oggi una priorità strategica per la filiera del legno-arredo e per il comparto degli allestimenti. L’attenzione al progetto è stata indicata come la leva principale per garantire interventi a minor impatto. Durante la giornata sono stati consegnati i riconoscimenti dedicati ai protagonisti che hanno contribuito allo sviluppo dell’associazione e del settore in questi cinquant’anni: Allestimenti Arianese; Allestimenti Benfenati; Artes Group International; Arved Sistemi Modulari; Barberini Allestimenti; Casasola; Fogarolo Allestimenti; Fraco Snc di Giancarlo Bergamasco e C.; FTR Allestimenti; Heron International; Il Modulo di Gamba; Interfiere; Jolli Allestimenti; O.P.R.; Plotini Allestimenti; Prezioso Leonardo; Progetto; Stipa; Way; Xilografia Nuova.

Un riconoscimento speciale è stato conferito a Pierpaolo Vaj, per il ruolo determinante svolto nella fondazione dell’associazione. La giornata di celebrazione ha inoltre segnato un passaggio di consegne alla guida dell’associazione, con Marco Fogarolo nominato nuovo presidente di Asa Assoallestimenti di FederlegnoArredo. “Stiamo vivendo un momento di profonda trasformazione del mercato degli allestimenti. Se da un lato sono quindi onorato della fiducia riposta in me dai colleghi che mi hanno scelto come nuovo presidente, dall’altro sento tutta la responsabilità di guidare l’associazione in questa importante e delicata fase di cambiamento”, ha dichiarato Fogarolo. “L’idea è di continuare a lavorare nella linea tracciata del mio predecessore, con cui ho sempre collaborato in maniera molto positiva e che ringrazio per il suo operato, ma allo stesso tempo cercando di cogliere con immediatezza tutte le esigenze delle aziende associate per far fronte ai cambiamenti, al fine di rafforzare il ruolo dell’associazione come punto di riferimento per l’intera filiera”, ha aggiunto.

– foto ufficio stampa Asal Assoallestimenti –

(ITALPRESS).

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