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Mattarella “Tutti sono chiamati a costruire la pace”

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PADOVA (ITALPRESS) – “Tutti sono chiamati a costruire pace, amicizia, collaborazione”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a Padova, in occasione del meeting annuale di Medici con l’Africa CUAMM, in occasione del 75^ anniversario della fondazione del Collegio Universitario Aspiranti e Medici Missionari. “Il Cuamm non si è dato alibi di essere troppo piccolo per cambiare il mondo. È stato capace di tenere insieme testimonianze forti e organizzazione efficiente”, ha aggiunto il capo dello Stato.

– foto di repertorio Quirinale –

(ITALPRESS).

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Politica

Proteste pro-Pal a Bologna, Lepore “Manderò la fattura per i danni al ministro Piantedosi”

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BOLOGNA (ITALPRESS) – “Domani manderò la fattura per i danni al ministro Piantedosi”. Così, intervistato da Rai News 24, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, in merito ai danni alla città per gli scontri di ieri sera durante la manifestazione contro la partita di Eurolega Basket Virtus-Maccabi.

“Le scene di ieri sono ovviamente state mosse da un gruppo di alcune migliaia di violenti che hanno scelto Bologna come loro bersaglio e luogo di scontro. Queste violenze vanno assolutamente condannate”. Così il primo cittadino nel corso di una conferenza stampa al Comune. “Sono venute da fuori Bologna diverse migliaia di persone che, incappucciate, poi si sono impegnate lungo tutta la serata a scontrarsi con la polizia – spiega -. Ringrazio i cittadini bolognesi e tutte le associazioni di Bologna del Movimento per la Pace perché non hanno preso parte alle manifestazioni di ieri. L’80% delle persone che ieri ha preso parte agli scontri veniva da fuori città”.

“Scene di guerriglia che si potevano evitare. C’è stata una gestione dell’ordine pubblico sconsiderata da parte del Ministero degli Interni, che ha sovvertito l’orientamento del Comitato per l’ordine pubblico della città di Bologna. Il prefetto e il questore hanno dovuto eseguire quello che il ministro Piantedosi ha scelto”, ha aggiunto. “Io avevo chiesto di usare la testa e non i muscoli e questo purtroppo è il risultato”, aggiunge il primo cittadino. “Piantedosi mi sembra abbastanza in difficoltà perché quando un ministro ha bisogno di mostrare i muscoli, soprattutto il ministro degli Interni, significa che non riesce con le sue azioni, le sue politiche a raggiungere i suoi risultati”, sottolinea Lepore -. Tutti i cittadini italiani sono scontenti della gestione di questo governo sulla sicurezza. Evidentemente questo uso muscolare della polizia serve a distrarre dai veri problemi che ci sono. Il ministro giustamente governa il Paese perché è stato eletto un governo e quindi si assume le sue responsabilità, però quello che chiedo è di non usare Bologna per esibire i muscoli perché non è degno di questa città e neanche di questo governo”.

– foto di repertorio IPA Agency –

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(ITALPRESS).

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Politica

Ucraina, Crosetto “Il piano Usa è molto duro con Kiev, ma è un inizio”

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ROMA (ITALPRESS) – “Scrivo qui le stesse parole che ho detto ieri in collegamento con un convegno a Stresa sperando che il ragionamento sia ripreso nella sua interezza e non tagliato ad arte come si usa spesso fare in Italia. Le piace o non le piace il piano Trump? Cosa dice l’Italia del piano Trump? Cosa pensa l’Europa del piano Trump? Non mi sembrano le domande giuste. L’unica cosa che interessa e deve interessare è la reazione delle parti in campo, al piano Trump per por fine alla guerra in Ucraina“. Così su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto.

“Il primo punto è che ne stanno parlando sia la Russia che l’Ucraina: tutte e due le nazioni hanno detto che si può ragionare di un piano che porti alla fine della guerra – prosegue -. Questo è il fatto più importante. Non perchè lo dica l’Ucraina che chiede una pace giusta da tre anni ma perchè lo ha detto anche la Russia. Ora occorrono mille passi, mille discussioni, mille fratture da ricomporre, mille forzature, mille interlocuzioni, per raggiungere una mediazione che sia accettata in primis dal popolo che si è sacrificato per 1003 giorni nel tentativo di difendere la propria esistenza. Ho scritto apposta popolo perchè è quello che abbiamo cercato di aiutare a resistere in questi anni, il popolo e la nazione Ucraina”.

“L’ho detto ieri e lo ribadisco oggi: il piano proposto è a mio avviso molto duro nei confronti dell’Ucraina e contiene punti che penso non potranno mai essere accettati ma lo considero il punto di inizio di una trattativa che tutti auspichiamo e per la quale tutti dobbiamo impegnarci senza tregua – sottolinea il ministro -. Trump ci ha ormai fatto capire, con i dazi, con Gaza ed in molti altri scenari, quale sia la sua tattica: provoca, blandisce, forza, accarezza un giorno, schiaffeggia quello successivo. Per settimane ha pressato sulla Russia usando la leva del petrolio ed ora le offre un’uscita dal cul de sac dove si è infilata. E’ sbagliato quindi chiedere alle altre nazioni o all’Europa o alla Comunità internazionale cosa pensa dei 28 punti. E’ giusto che nessuno parli ma tutti lavorino per costruire 28, 25, o 32 punti, accettabili dalle parti, che pongano fine alla guerra, consentano all’Ucraina di avere un futuro di sicurezza e scongiurino lo spettro dell’allargamento della guerra all’Europa”.

“Lo ripeto: non mi interessa un giudizio sul piano ma usarlo per far ripartire il dialogo e far cessare il suono tremendo delle centinaia di bombe, missili e droni che anche nelle scorse 24 ore, come nei 1002 giorni precedenti, hanno massacrato l’Ucraina.
Va fatto subito. Nelle scorse 24 ore sono morti più di 1000 esseri umani, russi ed ucraini – conclude Crosetto -. Come nelle 24 ore precedenti e come nelle prossime 24. Questa è la guerra, questo è il nemico da combattere, l’avversario da sconfiggere. Forse questo piano imperfetto ci dà l’occasione di provarci. Lavoriamo per renderlo giusto e possibile”.

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– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Politica

Conte “Attacco al Colle scomposto, per non parlare di economia”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’attacco al Quirinale è stato del tutto scomposto. Si è trattato di una polemica creata artificiosamente”. Così, in una intervista al Corriere della Sera, il leader del M5s Giuseppe Conte, convinto che le motivazioni di chi ha sollevato le polemiche sono “da una parte, per assicurarsi la libertà di proseguire nella sistematica occupazione di tutti gli spazi istituzionali con amici e amichetti, indebolendo i presidi di garanzia. Dall’altra, per evitare che si parli della grave situazione economica in cui si ritrovano famiglie e imprese dopo tre anni di governo Meloni”. Per Conte “dopo i dati diffusi da Banca d’Italia, Istat e Commissione Ue, queste falsità non reggono e ormai non riescono a ribadirle neppure i trombettieri meloniani in Tv”. “Abbiamo la prospettiva di crescita più bassa d’Europa nel prossimo triennio e senza il Pnrr saremmo già in recessione”, aggiunge.

“Se tutta l’area progressista vuole farsi del male può continuare ogni giorno a parlare di campo largo e stretto e di criteri per la premiership, piuttosto dei problemi che attanagliano le persone. Le imprese chiudono e le famiglie non arrivano a fine mese. Consiglierei di smetterla di inseguire le distrazioni che ci arrivano da Chigi”, sottolinea Conte.

– foto Ipa agency –

(ITALPRESS).

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