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Economia

Eniverse, nasce la nuova società Sentris in partnership con DG Impianti Industriali

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MILANO (ITALPRESS) – Eniverse, Corporate Venture Builder di Eni, annuncia la costituzione di Sentris, nuova società creata dalla partnership con DG Impianti Industriali – azienda specializzata in servizi di Engineering, Project Management e Procurement – con l’obiettivo di valorizzare la tecnologia proprietaria e-splora (Eni Systems for Pipeline Low Risk Assessment). La tecnologia, sviluppata nei centri di ricerca Eni, permette di svolgere attività di ispezione in linea (In-Line Inspection) delle condotte per il trasporto di fluidi, migliorando l’efficienza operativa e incrementando l’integrità delle infrastrutture. E-splora è una suite di tecnologie progettate per analizzare in dettaglio le condizioni operative delle pipeline e identificare l’eventuale presenza di depositi, deformazioni o corrosione, riducendo i rischi legati alle attività di pulizia tradizionale. In particolare, grazie all’utilizzo di sensori miniaturizzati installati su dispositivi di ispezione standard (Pig), vengono acquisiti i dati sulle condizioni interne della condotta, permettendo di individuare eventuali depositi interni o variazioni strutturali, riducendo i tempi e i costi operativi e migliorando la pianificazione delle attività di manutenzione. L’operazione si inserisce nell’ambito delle attività di Eniverse che ha l’obiettivo di trasformare il patrimonio di tecnologie e competenze distintive dell’azienda in nuove opportunità di business, in applicazione del Dual Innovation Model, elemento strutturale della strategia dell’innovazione Eni che prevede il coinvolgimento di partner esterni fin dalle prime fasi progettuali per ottimizzare i risultati.

Con questa nuova società, Eniverse valorizza il patrimonio tecnologico e brevettuale di Eni, integrandolo con l’esperienza di DG Impianti Industriali nello sviluppo hardware e software, nella gestione di progetti innovativi e nelle attività operative e commerciali. Grazie a questa collaborazione, Sentris si posiziona sui mercati nazionali ed internazionali, offrendo soluzioni innovative per la gestione e la conservazione dell’integrità delle infrastrutture energetiche, promuovendone l’adozione non soltanto da parte delle proprie linee di business, ma anche presso realtà terze. Il capitale sociale di Sentris è detenuto al 52,5% da DG Impianti Industriali e al 47,5% da Eniverse.

Giacomo Silvestri, Presidente di Eniverse, ha commentato: “Sentris rappresenta un avanzamento ulteriore nel percorso di Eniverse, rafforzando il portafoglio di venture create. L’innovazione costituisce la leva di competitività di Eni da sempre e la valorizzazione di una tecnologia come e-splora contribuisce a consolidare ulteriormente la sicurezza, l’efficienza e la sostenibilità sia delle operazioni di Eni sia di quelle dei futuri clienti di Sentris.”

William Palozzo, Amministratore Delegato di DG Impianti Industriali ha dichiarato: “La nascita di Sentris rappresenta per DG Impianti un passo importante nel percorso di innovazione e partnership che portiamo avanti da anni. Mettiamo a disposizione della joint venture il nostro know-how, attitudine a fornire soluzioni ed efficienza operativa nel time to market, contribuendo ad esportare l’eccellenza italiana su scala globale. Sentris è la sintesi di competenze, visione e capacità di execution.”

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– foto logo Eniverse –

(ITALPRESS).

Economia

Allarme Federbeton “Senza tutele, la competitività del cemento italiano è a rischio”

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ROMA (ITALPRESS) – L’industria italiana del cemento lancia un appello alle istituzioni: servono misure urgenti per difendere la competitività di un settore che si trova ad affrontare le nuove regole europee sulle emissioni ed è allo stesso tempo minacciato dall’aumento delle importazioni extra-UE. È quanto emerso oggi alla Camera dei Deputati durante l’incontro “Governare la transizione ETS e ETS2. Quale impatto per l’Italia”, dove il presidente di Federbeton Confindustria, Stefano Gallini, ha chiesto interventi concreti per mettere l’industria del cemento nelle condizioni di continuare a garantire materiali affidabili e sostenibili per lo sviluppo economico e sociale del Paese. Il settore si trova oggi a fronteggiare una doppia sfida: da un lato, l’inasprimento del sistema europeo ETS (scambio di quote di emissione), con costi della CO2 in crescita e meno quote gratuite; dall’altro, la concorrenza di Paesi che non applicano gli stessi standard ambientali europei e che quindi possono produrre a costi inferiori.

Le importazioni in Italia di cemento e clinker da fuori UE sono quasi decuplicate in dieci anni, mettendo a rischio le aziende italiane. Per Gallini, solo un’applicazione rigorosa del meccanismo CBAM (Carbon Border Adjustment Mechanism) potrà in parte riequilibrare la situazione. Un altro nodo riguarda la distribuzione dei proventi delle aste ETS: nel 2024 hanno generato 2,6 miliardi di euro, ma solo una minima parte è destinata al cemento, penalizzando un comparto considerato “hard-to-abate” e strategico per la decarbonizzazione. Federbeton chiede criteri più equi per l’accesso ai fondi. Determinante anche il fattore dei costi energetici: il settore è infatti stato escluso anche dal recente bando del Ministero dell’Ambiente per la compensazione dei costi indiretti delle emissioni, nonostante l’elevata intensità elettrica e il rischio di delocalizzazione. “Le attuali regole europee escludono ingiustamente il comparto – sottolinea Gallini -. Se non sarà possibile includere tutto il settore, almeno il prodotto clinker dovrebbe essere ammesso”.

Federbeton ribadisce la necessità di strumenti efficaci per la decarbonizzazione e di misure che tutelino la competitività delle imprese italiane, chiedendo l’inclusione del cemento tra i beneficiari delle compensazioni e un uso più equo dei fondi ETS.

– foto IPA Agency –

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Dario Costantini confermato all’unanimità Presidente nazionale di CNA

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ROMA (ITALPRESS) – Dario Costantini è stato confermato Presidente nazionale di CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola Impresa). L’Assemblea nazionale della Confederazione lo ha eletto all’unanimità per il quadriennio 2025-2029. Costantini, 50 anni, è amministratore delegato e socio della Costantini srl con sede a Piacenza, impresa che opera nel settore del condizionamento, ventilazione e gestione degli impianti tecnologici. È stato presidente di CNA Piacenza dal giugno 2007 al luglio 2017 quando è stato eletto presidente della CNA Emilia-Romagna e poi presidente nazionale CNA dal dicembre 2021. Tra le altre cariche è vice presidente di Agart SpA (azionista della Nuova Artigiancassa) e presidente della Onlus Progetto Vita – il cuore di Piacenza onlus, il primo progetto europeo di defibrillazione precoce sul territorio per prevenire la morte improvvisa per arresto cardiaco.

“È un grande onore rappresentare per i prossimi quattro anni la CNA – ha dichiarato Costantini – una grande comunità di imprenditrici e imprenditori. Desidero ringraziare l’assemblea nazionale per la fiducia e tutti i nostri dirigenti per il lavoro quotidiano nell’associazione. Il mio impegno e della nuova presidenza sarà essere ancora più vicini alle nostre imprese, ascoltarle e sostenerle nelle grandi e impegnative sfide che ci attendono. Siamo determinati a rafforzare il ruolo essenziale dell’artigianato nella vita del Paese e nella sua proiezione internazionale, consapevoli del grande valore economico e sociale che esprimono le nostre imprese”.

– foto ufficio stampa CNA –

(ITALPRESS).

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Ex Ilva, Urso “Nessun piano di chiusura per lo stabilimento di Genova Cornigliano”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non c’è nessun piano di chiusura” dello stabilimento ex Ilva di Genova Cornigliano, “anzi esattamente il contrario: i commissari hanno avviato un programma di manutenzione straordinaria per consegnare al futuro acquirente, entro marzo, impianti funzionanti e sicuri con almeno 4 milioni di capacità produttiva”. La manutenzione straordinaria “è assolutamente necessaria ed è conseguente allo stato di totale abbandono e decadimento in cui gli impianti sono stati lasciati” per cui “i commissari avvieranno nei prossimi giorni un’azione risarcitoria” contro ArcelorMittal “per circa 5 miliardi di euro”. Così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, al question time della Camera. “A Genova nessuno andrà in cassa integrazione, l’operatività dello stabilimento non è in discussione”, ricorda. “Il Governo è pronto a valutare l’intervento di un soggetto pubblico a supporto del piano industriale, nel pieno rispetto della normativa europea e secondo le procedure di gara, per assicurare la continuità produttiva degli stabilimenti” dell’ex Ilva e “il processo di decarbonizzazione”, sottolinea Urso.

“La gara internazionale è in atto, i negoziati sono difficili perché l’obiettivo è sfidante: il governo sta lavorando alle condizioni abilitanti, nella consapevolezza che la fornitura e il costo dell’energia è il fattore più critico, anche nell’ottica dei fabbisogni connessi alla programmata decarbonizzazione. La tecnologia green ha bisogno del gas: in un contesto in cui non risulta praticabile la soluzione della nave di rigassificazione, stiamo lavorando alle condizioni per un rifornimento terrestre di gas che possa risultare sostenibile economicamente, allo stesso tempo stiamo predisponendo le condizioni per interventi di nuova industrializzazione delle aree libere dall’attività siderurgica, sia a Taranto, sia a Genova, al fine di favorire nuovi aggiuntivi insediamenti produttivi: su questo abbiamo già concordato con gli enti locali una serie di incontri, previsti nelle prossime ore”, ha concluso il ministro.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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