Cronaca
Ucraina, Spada “Cresce il costo dell’energia per le imprese lombarde”
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4 anni fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Nuovo shock nei prezzi delle materie prime e dell’energia con il gas (+106%) e il petrolio (+22%) aumentati vertiginosamente nelle ultime due settimane, dal momento dello scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina.
E’ quanto emerge dall’ultima analisi del Centro Studi di Assolombarda, che rileva come lo scoppio del conflitto aggiunga ulteriori tensioni sui mercati delle materie prime, già fortemente sollecitati dai rincari che hanno caratterizzato la ripresa post pandemia. Considerata l’importanza della Russia come fornitore globale di risorse naturali, si assiste a un nuovo shock nei prezzi medi sia delle materie prime energetiche sia delle non-energetiche, in particolare del frumento (+48%), del mais (+16%), del legno (+21%) e di alcuni metalli (tra questi, nichel +40%, acciaio +17%, alluminio +15%).
“Il conflitto tra Russia e Ucraina sta avendo un impatto molto forte sull’economia e sulle imprese del territorio, andando ad aggravare una situazione già molto critica per quanto riguarda energia e materie prime – ha dichiarato Alessandro Spada, Presidente di Assolombarda -. Basti pensare che, se si dovessero mantenere i prezzi attuali, l’industria manifatturiera lombarda quest’anno pagherà una bolletta energetica pari a 11,5 miliardi di euro a confronto con gli 8,3 miliardi stimati a inizio febbraio, prima della guerra e, soprattutto, con un livello nel 2019 inferiore ai 2 miliardi. Un rialzo enorme che avrà sicuramente impatti sul lavoro di molte delle nostre imprese. Servono provvedimenti immediati per impedire che le aziende chiudano e nel medio-lungo occorre puntare a una diversificazione del mix energetico per ridurre la dipendenza da Paesi politicamente instabili. Ora la priorità è garantire la continuità operativa delle imprese”.
Andando nel dettaglio dell’analisi del Centro Studi di Assolombarda, il gas naturale è la materia prima con il più rilevante rincaro, pari al +105,9% nel periodo 24 febbraio – 9 marzo 2022 (rispetto alle prime tre settimane di febbraio), avendo per qualche giorno addirittura superato i 200 euro per MWh, un livello maggiore anche al picco di dicembre 2021. Infatti, la reazione dei mercati all’avvio del conflitto si inserisce in un contesto già di forte rialzo: nelle prime tre settimane di febbraio il prezzo del gas naturale europeo era sopra il pre Covid (gennaio 2020) del +579,6%. La quotazione di ieri 10 marzo 2022 (126 per MWh) è oltre 11 volte quella media di gennaio 2020 (11 per MWh).
Sul fronte energia, infine, il prezzo del petrolio è aumentato del +22,2% (variazione calcolata in euro) dallo scoppio del conflitto sfondando la quota dei 100 dollari al barile (128$/barile l’8 marzo 2022), dopo avere già accumulato a inizio febbraio un +43,1% rispetto al pre Covid.
Per quanto riguarda i cereali, Russia e Ucraina occupano, rispettivamente, la terza e la seconda posizione tra i fornitori mondiali. Lo scoppio della guerra ha avuto dunque un impatto consistente sui prezzi di alcuni prodotti agricoli come il frumento (+47,5% nel periodo 24 febbraio-9 marzo) e il mais (+16,2%), già aumentati rispetto al periodo pre Covid del +36,2% e +63,0%.
L’andamento del prezzo del legno, invece, ha seguito una traiettoria caratterizzata da ampia volatilità: da fine 2021, dopo aver riassorbito il picco raggiunto nel maggio 2021, le quotazioni sono tornate a salire velocemente fino a raggiungere livelli quasi tre volte superiori al periodo pre Covid (+179,4% nelle prime tre settimane di febbraio rispetto a gennaio 2020). Con lo scoppio della guerra, l’ulteriore incremento è stato pari al +20,6%.
Sul fronte dei metalli ferrosi, essendo la Russia il quinto esportatore mondiale di ferro e acciaio, non sorprende l’aumento. L’acciaio ha subìto un rincaro del +16,6% dall’inizio del conflitto, in controtendenza rispetto a quanto registrato nei mesi precedenti, quando il record di metà 2021 sembrava avviarsi verso un graduale riassorbimento. Il prezzo del minerale di ferro, in risalita da inizio 2022 (+48,8% a febbraio rispetto al pre Covid), registra un incremento del +7,3% dal 24 febbraio.
Per quanto riguarda i metalli non ferrosi, la Russia spicca come primo fornitore mondiale di nichel, che infatti segna un balzo del +40,3% nelle ultime due settimane, un aumento che si inserisce in un trend già in crescita (+72,7% a febbraio 2022 rispetto al pre Covid). Anche il prezzo dell’alluminio registra una tendenza simile, con un rialzo del +14,7% dallo scoppio del conflitto che si aggiunge a un incremento del +78,0% rispetto a gennaio 2020. Il rame, dopo una fase di stabilizzazione che negli ultimi mesi lo ha portato su livelli attorno al +60% rispetto al pre Covid, cresce del +5,5%.
(ITALPRESS).
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Cronaca
La Regione riconosce l’Ecomuseo “Piane e Luoghi Viscontei del Varesotto”, coinvolti 9 comuni
Pubblicato
33 minuti fa-
3 Novembre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Regione Lombardia riconosce per la prima volta un Ecomuseo in provincia di Varese. Si tratta del “Piane e Luoghi Viscontei del Varesotto”, che ha ottenuto la certificazione di “istituzione culturale di eccellenza”, grazie a una delibera di Giunta approvata su iniziativa dell’assessore regionale alla Cultura, Francesca Caruso. Il nuovo Ecomuseo vede come capofila il comune di Jerago con Orago (VA) e il suo scopo è la tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale, ambientale e storico del territorio.
“Con questo riconoscimento – ha spiegato l’assessore Caruso – Regione Lombardia valorizza un territorio di straordinaria ricchezza storica, paesaggistica e culturale. Gli ecomusei rappresentano un modello virtuoso di partecipazione dal basso, in cui le comunità diventano protagoniste attive nella tutela e nella promozione del proprio patrimonio. Si tratta di un passo importante per rafforzare l’identità culturale del territorio e per trasmettere alle nuove generazioni il valore dei luoghi e delle storie che li rendono unici”.
L’Ecomuseo “Piane e Luoghi Viscontei del Varesotto” comprende anche i Comuni di Azzate, Brunello, Casale Litta, Crosio della Valle, Daverio, Galliate Lombardo, Mornago e Sumirago: si tratta del 37esimo riconoscimento da parte di Regione Lombardia dopo aver già coinvolto otto province sul territorio. Per l’Ecomuseo del Varesotto si tratta di cinque macroaree agricole e boschive (Piane Viscontee), con paesaggi unici, coltivi, mulini, cascine, boschi e sentieri, con l’obiettivo di rafforzare l’identità e il senso di appartenenza locale, coinvolgendo comunità, scuole, associazioni e istituzioni nei processi culturali e di promozione del patrimonio ecomuseale. Nel Comune di Mornago sarà adibito uno specifico immobile a sede operativa stabile dell’Ecomuseo, destinandolo in via esclusiva allo svolgimento delle attività culturali, espositive, didattiche e partecipative. Inoltre, all’Ecomuseo ‘Piane e Luoghi Viscontei del Varesotto’ è riconosciuto il marchio distintivo del territorio rappresentato e un sito web dedicato in cui si trovano informazioni, itinerari e iniziative.
– foto ufficio stampa Regione Lombardia –
(ITALPRESS).
Cronaca
Conte “Sono sereno, il Napoli in testa dà fastidio”
Pubblicato
2 ore fa-
3 Novembre 2025di
Redazione
NAPOLI (ITALPRESS) – “Sono sereno: ho una squadra forte a livello mentale. Il Napoli in testa alla Serie A dà fastidio e mette paura. Gilmour e Spinazzola sono da valutare. Se vinciamo domani rimettiamo in sesto la classifica di Champions”. Questi i titoli della conferenza stampa odierna di Antonio Conte, alla vigilia della quarta gara della prima fase di Champions League, in casa, contro l’Eintracht Francoforte. Il tutto senza dimenticare un passaggio importante sugli arbitri e sul sistema, che “non si basa su fondamenta solide”. “Il campionato per ora lo ‘mettiamo nel cassettò. Pensiamo alla Champions, domani abbiamo una gara troppo importante. Dobbiamo valutare le condizioni fisiche di Gilmour e Spinazzola. Sono comunque sereno: ho una squadra forte a livello mentale”, ha detto il tecnico del team azzurro. “In tre mesi ho visto solo critiche, eppure siamo primi in classifica. Sono venuti a mancare giocatori importanti come Lukaku. Si è fatto male De Bruyne. Rrahmani è tornato solo contro il Como. Buongiorno ha avuto le sue difficoltà”, ha aggiunto Conte.
“Il Napoli che lotta per i primi posti dà fastidio. Io lo capisco. I calciatori stanno dando tutto. I nuovi si stanno inserendo. Nonostante le difficoltà noi siamo lì e questo dà fastidio. Il valore di Italia e Germania a livello calcistico? Non penso che il campionato italiano sia dietro a quello della Bundesliga. Il livello è uguale. In questo momento chi è fuori portata è la Premier, per via di tantissime cose: dalla potenza economica, alle infrastrutture, alla crescita che hanno avuto. Vincendo domani sera possiamo rimettere in sesto la classifica in Champions League. E’ un’avversaria forte l’Eintracht ma noi vogliamo i tre punti”, ha proseguito il tecnico del Napoli.
Poi, tornando sui singoli, ha affermato: “Lobotka ha fatto l’ultima parte con il Como. Era al rientro e sicuramente dargli più minutaggio era un serio rischio. Parlando con lui abbiamo optato per questa soluzione. Anche Rrahmani è venuto in panchina con il Lecce. Sono andato da lui per chiedere se voleva giocare. Col Como ha giocato. Lobo dovrebbe esserci per la gara di domani. Ha superato la problematica che ha avuto. Elmas ha avuto un ottimo impatto e sono contento. Anche Gutierrez va meglio”.
Chiusura sugli arbitri: “Appena qualcuno ha parlato è successo di tutto e di più. Non parliamo degli arbitri, sennò li mandiamo in confusione. Crediamo nell’attenzione equilibrata da parte loro. A volte vedi come il sistema non si basa su fondamenta solide, perchè al primo soffio di vento e appena qualcuno si è alzato avete visto cosa è successo. Io parlo della realtà dei fatti. A volte faccio veramente fatica a capire il monitor. Quando uno viene chiamato a vedere non per forza deve cambiare idea. Facciamo attenzione, perchè la situazione è debole”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Difesa, Crosetto “Serve investire non perchè lo chiede la Nato”
Pubblicato
2 ore fa-
3 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Dobbiamo prepararci in modo serio a difendere il Paese, io vivo la mia responsabilità da ministro ogni giorno più preoccupato con l’ansia di vedere cose che non vorrei vedere.
E’ una sensazione che mi sono stufato di vivere da solo, circondato da un Paese che non capisce che i tempi sono cambiati.
La difesa ha il compito di programmare per affrontare qualsiasi scenario, non siamo ancora all’altezza di farlo e il tempo non lo decidiamo noi”. Lo ha detto il ministro della Difesa, Guido Crosetto, nel corso della presentazione del calendario della Difesa. “Noi non dobbiamo investire in difesa perchè ce lo chiede la Nato, ma per noi. Questa è la difesa oggi, la difesa dovrà lavorare nei prossimi mesi h24, 7 giorni su 7, per recuperare un gap. La situazione di sicurezza nel mondo è quella che vediamo, e in questa situazione si conta quando hai la capacità di difenderti e di attaccare, a noi interessa la capacità di difendersi”, ha aggiunto.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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