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Cronaca

Abete nuovo Presidente Lnd “Con me unità e democrazia”

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ROMA (ITALPRESS) – Con un voto unanime, 86 preferenze su altrettanti delegati, Giancarlo Abete è stato eletto nuovo presidente della Lega Nazionale Dilettanti. Un verdetto scontato nella forma, visto che l’ex numero uno della Figc non aveva sfidanti nell’assemblea elettiva riunita all’hotel Holiday Inn di Roma, ma importante nella sostanza, perchè il voto segreto voluto proprio da Abete non garantiva la compattezza del consenso. Dopo quattro mesi di gestione da commissario straordinario, nominato a seguito delle dimissioni di Cosimo Sibilia, il dirigente romano può dunque continuare il lavoro iniziato. “L’unanimità è un segnale di unità – ha sottolineato Abete – Siamo una realtà importante, con un milione di tesserati, e per me è motivo di soddisfazione aver ottenuto questo consenso: una lega unita, proiettata al futuro, è un grande segnale”. Presidente della Federcalcio dal 2007 al 2014, Abete diventa il presidente numero dieci nella storia della componente più vasta della Figc. “Cercherò di onorare questo nuovo impegno partendo da due concetti: unità e democrazia. Gli ultimi anni sono stati complessi, con la pandemia e ora questa guerra: dobbiamo ripartire tenendo conto che abbiamo retto l’urto. Vogliamo dare le risposte richieste dai tesserati con umiltà, orgoglio ed emozione”. Nel programma di Abete sono tanti i punti importanti, dalla rivisitazione del contratto di lavoro sportivo e del vincolo alla mutualità, dagli investimenti sull’impiantistica alla riforma dei campionati. Il presidente della Lnd vuole far sentire la propria voce in consiglio federale, anche se per alcune interpretazioni non potrebbe parteciparvi per il raggiunto limite dei mandati. “Se questa è un’occasione per fare una riflessione sulle nuove norme, ben venga – ha dichiarato Abete – Al momento penso di poter rappresentare la Lnd in consiglio”. “Giancarlo Abete è la persona giusta, il dirigente perfetto per riportare dialogo e unità all’interno della Lnd – ha sottolineato il presidente della Figc Gabriele Gravina – La Lnd deve riacquisire il peso meritato all’interno del mondo del calcio. Facciamo squadra, perchè solo insieme possiamo vincere”. I voti espressi dai delegati assembleari hanno determinato anche la composizione della “squadra” di governo della Lnd, con Christian Mossino nel ruolo di vicario e i vicepresidenti Giulio Ivaldi (Nord), Gianni Cadoni (Centro) e Saverio Mirarchi (Sud).
(ITALPRESS).

Cronaca

Sanità, Schillaci “Nessun dirottamento di spese per la difesa”

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ROMA (ITALPRESS) – “Nel 2025 avremo 16 miliardi in più destinati alla sanità e altri 20 nel 2026. Il piano strutturale di bilancio 2025-29 prevede il potenziamento di strumenti di monitoraggio della spesa, lo sviluppo di strumenti per l’assistenza e la non autosufficienza, una programmazione mirata di assunzioni con particolare attenzione alle specializzazioni attualmente carenti e un rafforzamento dell’assistenza territoriale e dell’edilizia sanitaria; stiamo valutando inoltre specifici interventi per le aree meno sviluppate al fine di superare i divari territoriali”.

Lo sottolinea il ministro della Salute Orazio Schillaci nel corso del question time in Aula a Montecitorio. “In merito allo scenario internazionale sottolineo con fermezza che le politiche di miglioramento del servizio sanitario nazionale non possono essere accostate in modo approssimativo e fuorviante a temi di politica estera e difesa: queste strumentalizzazioni sono prive di fondamento e rischiano di destabilizzare i cittadini”, continua Schillaci.

-foto IPA Agency-

(ITALPRESS)

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Cronaca

Ddl Merito, Sanasi d’Arpe “Bene Governo, il premio non è un atto dovuto”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dei ministri ha approvato lo scorso 14 marzo il DDL Merito, proposto dal Ministro Paolo Zangrillo, che rivoluziona l’accesso alla dirigenza pubblica, introducendo, tra l’altro, il giudizio e la valutazione sulle performance degli obiettivi raggiunti e delle competenze effettivamente dimostrate dai dipendenti, con premi di risultato massimi solo per il 30% e riconoscimenti di eccellenza solo per il 20%; l’obiettivo è creare una PA più meritocratica, e, per l’effetto, favorire l’ingresso di profili con competenze specialistiche.
La valorizzazione del merito e il taglio ai cosiddetti “premi dovuti” è la regola che l’Amministratore Delegato Vincenzo Sanasi d’Arpe ha inteso applicare in Consap; come infatti da lui stesso precisato nel corso del Trentennale dell’attività di Consap, nel novembre 2023: “…E’ stato inaugurato e sostenuto, non senza difficoltà, un profondo cambiamento culturale nella strategia di gestione della Società attraverso la promozione di una nuova politica sul piano dei riconoscimenti economici in favore del personale legata esclusivamente al merito. Ciò ha significato e significa scardinare il vecchio preconcetto secondo cui il premio è un atto dovuto”.
“La premialità – sottolinea Consap in una nota – è stata, dunque, in Consap ancorata al merito anzichè ad una sua indistinta erogazione a “pioggia”, conseguenza di una opinabile prassi che qualificava i premi come una sorta di integrazione aggiuntiva alla retribuzione ordinaria, slegata dalle competenze e dalla valutazione concreta del lavoro svolto. Il merito e la competenza sono divenuti, dunque, criteri che Consap adotta non solo al fine di premiare le risorse realmente meritevoli, ma anche al fine di corrispondere ad un modello di società attrattiva di giovani figure professionali, spinte da prospettive di crescita e di progressione di carriera capaci di valorizzarne il merito”.
“Nell’esprimere un sentito elogio al Governo e al Ministro Zangrillo per il profondo cambiamento culturale nella gestione delle risorse intrapreso con il disegno di legge, voglio ricordare che una società che non applica questi valori è una società senza prospettiva che, mortificando i giovani meritevoli, non potrà mai essere competitiva sul mercato – ha detto l’Ad di Consap Sanasi d’Arpe -. Premiare significa riconoscere il merito allorchè concretamente valutato nel lavoro svolto dalla singola risorsa”.
Tra l’altro, il ricorso in Consap alla valutazione della premialità esclusivamente ancorata al merito e al raggiungimento degli obiettivi posti, “ha permesso di raggiungere un risparmio importante di tale voce nei costi del personale, pari a circa il 36%, così contenendo la spesa di Consap per il personale, pari, in passato, al 70% dei ricavi e oggetto di rilievi da parte dell’Azionista”, continua la nota. “Il principio della premialità effettiva ancorata al merito ha permesso, dunque, di ridurre i costi del personale salvaguardando per intero l’organico di Consap e consentendo – si legge infine – anche grazie a nuove attività, l’ingresso di giovani e qualificate figure professionali”.

– foto ufficio stampa Consap –
(ITALPRESS).

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Cronaca

SCONTRO IN CONSIGLIO COMUNALE A PAVIA SU PONTE NAVIGLIO CHIUSO

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Il Ponte sul Naviglio di viale Ludovico il Moro a Pavia è chiuso da 9 mesi e in Consiglio Comunale si è consumato uno scontro quando il capogruppo di Forza Italia, Antonio Bobbio Pallavicini ha chiesto alla vice sindaca e assessora ai Lavori pubblici Alice Moggi di indicare quando inizieranno i lavori e lei ha risposto di non essere in grado di indicare una data precisa. Pallavicini allora ha ricordato come, quando l’amministrazione leghista Fracassi era impegnata nella realizzazione del vicino ponte Ghisoni, l’allora consigliera di opposizione Alice Moggi sottolineasse a più riprese i ritardi, “mentre ora non è in grado di fornire una data”. Quel che fa rabbia ai pavesi è che i lavori sono stati assegnati all’impresa Fratelli Marotta srl con sede legale in via Capo Santa Maria a Rotondi (Avellino) lo scorso 18 marzo per un ammontare dell’appalto di 234.600 euro oltre agli oneri di sicurezza pari a 22.034 euro e all’Iva. Di fatto il ponte è stato chiuso il 22 luglio 2024 e ancora oggi non si vedono materialmente operai al lavoro.

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