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Inter-Verona 2-0, decidono le reti di Barella e Dzeko

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MILANO (ITALPRESS) – L’Inter batte il Verona 2-0 e lancia un segnale a Milan e Napoli in chiave scudetto. Le reti di Barella e Dzeko portano i nerazzurri a 66 punti in classifica, a -1 dal Milan, impegnato contro il Torino. Il primo squillo dell’Inter è dell’ex Lazio Correa ma la sua azione, nata dalla prima di tante sbavature gialloblù in fase di impostazione, termina con un fallo al limite dell’area. Il vero protagonista del primo tempo dell’Inter al contrario è Ivan Perisic. E’ dell’esterno croato il primo tiro in porta (18′) ma Montipò risponde presente con un grande intervento. E sono di Perisic i due assist per i due gol che decidono le sorti dell’incontro. Prima sfrutta un errore di Bessa per realizzare l’assist per l’1-0 di Barella al 22′: cross perfetto dalla sinistra e tiro sotto la traversa che vale il terzo gol stagionale in campionato del centrocampista. Poi, sugli sviluppi di un corner, spizza di testa per il tocco sotto porta vincente di Dzeko al 30′. Nel primo tempo anche Handanovic mette la sua firma sul risultato: Simeone duetta con Bessa e penetra in area ma il portiere nega il gol all’argentino con un grande intervento. Ritmi più bassi nella ripresa, che non vede in campo De Vrij, costretto al forfait per un affaticamento muscolare. Al 62′ ci prova Lasagna con un sinistro dalla distanza, ma la palla va sopra la traversa. Al 66′ doppio cambio anche per l’Inter: Barella fuori, dentro Vidal. E c’è anche la staffetta tra Dimarco e Bastoni. Al 73′ l’Inter fallisce il colpo del ko: rapido contropiede con Vidal che serve Dzeko ma il sinistro del bosniaco è deviato da Montipò sul palo e poi in calcio d’angolo. Nel finale la squadra di Inzaghi fa accademia e difende un doppio vantaggio prezioso nel rush finale.
(ITALPRESS).

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Baldini “La generazione di oggi non sa cosa vuol dire indossare la maglia azzurra”

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ROMA (ITALPRESS) – “Se l’Italia ha perso 3-0 contro la Norvegia non è il problema se c’è Spalletti, c’è Conte, c’è Lippi, c’è Capello. Il problema è che creano una generazione di persone che non sanno più nemmeno che cos’è la bandiera italiana, che cosa vuol dire indossare la maglia azzurra”. Così il tecnico del Pescara Silvio Baldini, ai microfroni di Rai Sport, al termine della finale dei playoff di serie C conclusa con la vittoria ai rigori degli abruzzesi. “La nazionale, quella vera, per me era quella dell’ottantadue. Quella che ha vinto con Scirea, con Tardelli, con Conti, con Graziani, con Rossi, quelli lì sono stati eroi. Zoff, Collovati, tutti questi giocatori. Quello era il calcio, quelle erano persone che per il loro allenatore hanno vestito la maglia azzurra. E quindi se i nostri dirigenti non capiscono queste cose andranno sempre avanti lestofanti”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Record mondiale nei 400 Stile Libero della canadese Summer McIntosh

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ROMA (ITALPRESS) – Record mondiale di Summer McIntosh nei 400 metri stile libero. A un mese dai Mondiali di Singapore la nuotatrice canadese, in occasione dei trials canadesi di Victoria, ha fermato il cronometro a 3’54″18, migliorando di 1″20 il precedente primato (3’55″38) che era stato ottenuto dall’australiana Ariarne Titmus nel 2023.

– Foto: Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Gravina “La Norvegia è più forte di noi, ma perdere in questo modo non lo accetto”

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ROMA (ITALPRESS) – “Dobbiamo riconoscere che la Norvegia ha avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni. Credo che sia una delle Nazionali più forti in assoluto, ma non solo sotto il profilo tecnico, fisico e atletico, ma rappresenta anche qualità con campioni straordinari. In questo momento sono più forti di noi. Si può anche perdere, il problema è capire come si perde. Credo che un approccio diverso, che solleticava quel fuoco dentro al quale fa riferimento Buffon, poteva e doveva dare un epilogo diverso. Perdere in questo modo non lo accetto. Spero che l’importanza della partita fosse percepita, se così non fosse ci sarebbe da fare un’analisi ancora più profonda”. Così il presidente della Figc, Gabriele Gravina, nel corso del Festival della Serie A a Parma, commenta la sconfitta dell‘Italia contro la Norvegia nella prima partita delle qualificazioni mondiali.

“È un obiettivo che dobbiamo comunque centrare. Oggi si cercano alibi, momenti di comfort zone per cercare di proiettarsi nel proprio miglior equilibrio di prospettiva futura come singolo, non come appartenenza a una straordinaria forza sociale rappresentata da un colore che indossi e che hai il dovere di onorare”, ha aggiunto.

Italia fuori dal Mondiale per la terza volta consecutiva? Non ci voglio pensare, accantono questa idea, mi fa stare male. Credo in questa squadra, in questo progetto che va avanti da sei anni. Abbiamo investito tantissime energie, sento tante critiche. Ma provate a vedere i risultati giovanili, sono risultati storici. È assurdo non valorizzare degli aspetti fondamentali di una rivoluzione progettuale partita sei anni fa – aggiunge -. L’Italia non poteva vivere di rendita dopo l’addio di grandissimi campioni. La storia si costruisce, non si tramanda in termini di eredità di branding. La Nazionale di riferimento dei giovani talenti è l’Under 17, la vedremo tra qualche anno. Avrei dovuto accelerare questo processo, abbiamo sbagliato i tempi? Accelereremo sulla valorizzazione dei giovani, sulla fusione di tre macroaree (settore giovanile, settore tecnico e Club Italia) che oggi non dialogano tra loro”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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