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Economia

Confcommercio “Guerra e rincari frenano la crescita”

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ROMA (ITALPRESS) – Previsioni del Def “un po’ ottimistiche sia sotto il profilo della sottovalutazione dell’inflazione, sia per la conseguente sopravvalutazione della crescita”, la maggiore dinamica dei prezzi erode il potere d’acquisto della ricchezza liquida, comporta minori consumi e “frena il Pil”. Questa la fotografia scattata del presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, in occasione del Forum Confcommercio-Ambrosetti che ha visto la presenza, tra gli altri, del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili, Enrico Giovanni, e la ministra per il Sud e la Coesione territoriale, Mara Carfagna. L’Ufficio Studi prevede, infatti, una crescita del Pil del 2,1% nel 2022 e del 2,4% nel 2023 e, probabilmente, un’inflazione a +6,5% per i prezzi al consumo, di ben sette decimi sopra le valutazioni del governo. “Rispetto allo scenario ed alle sfide che comporta, servono certamente scelte impegnative e responsabilità condivise. Per rilanciare occupazione, redditi e consumi, è necessario mettere a terra le riforme e gli investimenti del Pnrr, agire sul cuneo fiscale e contributivo, detassare gli aumenti dei rinnovi contrattuali. E – ha proseguito Sangalli – per sostenere le imprese bisogna agire sulle moratorie fiscale e creditizie. Occorre, allora, che il Governo metta in campo anche un metodo di lavoro stabile, strutturato e condiviso con le parti sociali. La ripresa è tutta da costruire”.

Per il numero uno di Confcommercio a seguito dell’invasione russa in Ucraina “c’è l’esigenza di scelte adeguate alla portata delle sfide in campo: riaffermare le ragioni della libertà, della democrazia e del diritto internazionale. Servono, allora, determinazione e compattezza europea ed atlantica per sanzioni finalizzate al ritiro delle truppe russe dal territorio ucraino ed allo sviluppo di un vero negoziato. Abbiamo bisogno di una comune politica estera e di difesa e sicurezza, così come di una comune politica energetica. Sfide straordinarie che richiedono flessibilità delle politiche di bilancio e sostegno degli investimenti”. Ma non solo. “Nell’anno in corso, già ai prezzi attuali, la bolletta energetica delle imprese del terziario di mercato triplicherebbe. E l’autotrasporto delle merci potrebbe registrare un incremento dei prezzi dei carburanti del 40%. Allora, andrebbe raccolta senza indugio la sollecitazione italiana alla costituzione di stoccaggi e riserve energetiche europee comuni. Va approfondito uno schema di pronto intervento che preveda l’adozione di un tetto ‘protettivo’ al prezzo all’ingrosso del gas, accompagnato da misure che sospingano efficienza energetica e risparmio. Per quanto riguarda l’Italia – ha evidenziato – le ultime misure adottate dal Governo puntano a mitigare le ricadute dell’impennata dei prezzi delle materie prime energetiche a carico di famiglie ed imprese. E’ importante, in questo quadro, l’introduzione di crediti d’imposta fruibili anche da parte delle imprese che non rientrano nelle consuete definizioni di imprese ‘energivore’ e ‘gasivore’”.

In occasione del Forum è stato inoltre presentato l’“Outlook Italia – Clima di fiducia e aspettative delle famiglie italiane 2022” realizzato da Confcommercio in collaborazione con il Censis, dal quale emerge come dopo lo shock del 2020 e l’inizio di un ritorno alla normalità registrato nel 2021, il clima di fiducia e le attese delle famiglie sul futuro si sta ristabilendo anche se solo parzialmente: infatti il 26% delle famiglie si aspetta una riduzione del proprio reddito. il 24% prevede di ridurre i consumi e il 47,6% ridurrà i risparmi. Quest’ultimo dato, molto elevato e non compensato da una percentuale altrettanto alta di famiglie che prevede di aumentare i consumi, è un chiaro indicatore che la situazione rimane ancora problematica. Tra le cause che limitano i consumi delle famiglie, al di là dei livelli di reddito, il 54,8% delle famiglie indica alcuni fattori di contesto, in particolare: l’aumento del costo dell’energia, la paura di dover sopportare imminenti spese impreviste, l’incertezza sul futuro causata dai grandi eventi internazionali, come una possibile recrudescenza della pandemia e la guerra in corso in Ucraina.

Tra le principali preoccupazioni per il futuro il 33,4% delle famiglie indica la crisi energetica con il connesso aumento di bollette e carburanti, il 26% il surriscaldamento globale e quasi il 21% l’aumento dell’inflazione, il 27% delle famiglie teme un coinvolgimento di altre nazioni, il 26,6% ritiene che possa trasformarsi in una guerra mondiale anche con l’uso di armi nucleari, il 23,4% è preoccupato per le ripercussioni economiche sull’economia del nostro Paese, il 16,9% teme il taglio delle forniture di gas da parte della Russia con le conseguenti difficoltà nei settori produttivi, il 6,1% infine si dichiara preoccupato per l’impatto economico dell’emergenza umanitaria determinata da milioni di profughi ucraini in arrivo in Europa.

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– foto agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

Economia

“Blue Economy”, presentato al Senato il nuovo magazine de Il Secolo XIX

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ROMA (ITALPRESS) – Una nuova sfida editoriale dedicata all’economia del mare e alle filiere che la compongono: è stato presentato oggi in Senato “Blue Economy Magazine” de “Il Secolo XIX”. Per l’ad di Blue Media, Simone Gardella, “il nostro Paese è senza dubbio tra i protagonisti europei nell’ambito della Blue Economy, ma il suo ruolo può e deve crescere ulteriormente” e “siamo consapevoli che la comunicazione possa svolgere al riguardo un ruolo essenziale: di Blue Economy infatti si parla ancora troppo poco, in maniera frammentata, senza una logica di sistema. Il nostro Paese ha pertanto bisogno di una voce autorevole che rappresenti le distanze e le problematiche dell’economia del mare a tutti i livelli, locale, nazionale, internazionale. Una voce indipendente e pluralista come quella del Secolo XIX: il nostro – ma da ora anche il vostro – giornale”.

Il direttore Michele Brambilla ha sottolineato che “i giornali generalisti parlano pochissimo di mare e di blue economy, anche nelle pagine dell’economia”. Da qui è nata l’idea dell’inserto, che sarà in edicola il lunedì. “Le pagine diventeranno 12 molto presto, faremo anche un giornale digitale, in italiano e in inglese, oltre a 18 eventi all’anno nei 18 porti italiani principali: a partire da maggio, il primo appuntamento è il 26 maggio a La Spezia, poi il 23 giugno ad Ancona, il 7 luglio a Palermo e a fine settembre a Napoli. Poi ci saranno i grandi eventi, come la Shipping Week a Genova”.

Anche il caporedattore Francesco Ferrari ha ricordato che “il mare è una parte importante dell’industria di questo Paese e dell’economia” e, per raccontarlo, “implementeremo una presenza diretta sul territorio. Siamo un giornale genovese, storicamente abbiamo dei collaboratori nelle varie località” e “avremo ancora di più la presenza di corrispondenti da tutti i porti italiani, dai principali porti europei e da Bruxelles”.

Nel suo messaggio di saluto, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha ricordato che il settore dell’economia del mare è “particolarmente strategico per il nostro Paese” e “rappresenta una leva fondamentale per lo sviluppo sostenibile e la crescita delle imprese. Per tante ragioni oggi il Mediterraneo torna a essere centrale e sarebbe assurdo che in questo quadro l’Italia avesse un ruolo subalterno”.

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– foto xi2/Italpress –

(ITALPRESS).

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Economia

Arera, a marzo prezzo del gas -9.9% nel servizio di maggior tutela

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MILANO (ITALPRESS) – Per il mese di marzo 2025, il prezzo di riferimento del gas per il nuovo cliente tipo è pari a 117,46 centesimi di euro per metro cubo (-9,9% su febbraio). Lo rende noto Arera. Il prezzo è così suddiviso: 48,41 centesimi di euro (pari al 41,22% del totale della bolletta) per l’approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse; 6,15 centesimi di euro (5,23% del totale della bolletta) per la vendita al dettaglio; 26,80 centesimi di euro (22,82% del totale della bolletta) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità; 2,94 centesimi di euro (2,5% del totale della bolletta) per gli oneri generali di sistema; 33,15 centesimi di euro (28,23% del totale della bolletta) per le imposte.

La componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento, applicata ai clienti nel servizio di tutela della vulnerabilità, viene aggiornata da Arera come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il PSV day ahead) e pubblicata entro i primi 2 giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento. Per il mese di marzo, che ha visto le quotazioni all’ingrosso in deciso calo rispetto a quelle registrate a febbraio, il prezzo della sola materia prima gas (CMEM,m), per i clienti nel servizio di tutela della vulnerabilità, è pari a 42,52 euro/MWh.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Arera approva le regole per il bonus bollette, ecco chi può usufruirne

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MILANO (ITALPRESS) – L’Autorità ha approvato il provvedimento che stabilisce il metodo di erogazione nelle bollette dell’elettricità del contributo straordinario di 200 euro per le famiglie con ISEE fino a 25 mila euro.

Si ricorda che il contributo straordinario previsto dal ‘dl Bollette’ (decretolegge n.19/2025) da ieri è già attivo per i percettori del bonus sociale elettrico con un ISEE fino 9.530 euro e fino a 20 mila per le famiglie numerose. Il provvedimento di ARERA prevede che l’INPS – a decorrere dal mese di aprile 2025 e fino a gennaio 2026 – trasmetta al Sistema Informativo Integrato (SII, gestito da Acquirente Unico) una comunicazione contenente l’elenco dei nuclei familiari con attestazione ISEE 2025 compresa tra 9.530 e 25.000 euro.

A decorrere da giugno 2025 il gestore del SII, sulla base indicazioni ricevute da INPS, individuerà gli intestatari delle forniture elettriche che avranno diritto al contributo di 200 euro e notificherà l’informazione agli operatori, i quali dovranno erogare lo sconto nell’arco di tre mesi, dandone la dovuta evidenza in bolletta.

Al fine di informare i clienti sull’importo del contributo e sui requisiti necessari per ottenerlo, la delibera di ARERA indica agli operatori di darne evidenza sulla home page del proprio sito internet e nella bolletta di tutti i clienti, ricordando la necessità di presentare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) all’INPS per richiedere l’attestazione.

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I dati personali dei clienti, strettamente necessari all’erogazione del contributo, saranno trattati secondo le indicazioni fornite dal Garante per la protezione dei dati personali, così come già avviene dal 2021 per l’ordinaria erogazione automatica dei bonus sociali ARERA.

La delibera ricorda, infine, che per tutti gli aspetti di gestione del contributo straordinario, le modalità di erogazione nei casi di discontinuità della fornitura e gli aspetti di rendicontazione di quanto erogato valgono le disposizioni già applicate per l’erogazione automatica dei bonus sociali di ARERA (delibera 63/2021/R/com).

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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