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Cronaca

Immobile “Critiche in azzurro mi fanno soffrire”

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FIRENZE (ITALPRESS) – “Sono contento di essere tornato, l’ultimo infortunio mi ha impedito di essere vicino alla squadra. Per il resto ringrazio mister Mancini per le bellissime parole. Le critiche? Quando indossi questa maglia fanno parte del gioco, vado avanti per la mia strada. Cerco di fare il massimo con la Lazio e con questa maglia”. Lo ha detto l’attaccante azzurro, Ciro Immobile, in conferenza stampa a Coverciano dove la Nazionale prepara la sfida decisiva con la Svizzera in programma venerdì a Roma e valida per le qualificazioni ai Mondiali del 2022. “Non nego che le critiche mi facciano un pò soffrire – ha aggiunto Immobile -. I numeri che ho con la Lazio non sono quelli che ho in Nazionale. Qui gioco 7-8 partite l’anno, a volte arrivi in condizioni fisiche non buone, altre dove stai bene e vorresti fare di più. Quello che mi dispiace è che non ho il trattamento che hanno gli altri, è come se non avessi fatto parte dei 26 e questa non è una critica, ma una cattiveria bella e buona”. Discorso diverso da quel che accade nella Lazio, dove è il capitano, il bomber e il leader di un gruppo da quest’anno affidato a Maurizio Sarri. “Il mister ha un gioco completamente diverso da quello che ho fatto e questo mi aiuta anche in Nazionale, anche se non sono riuscito a metterlo in pratica nelle partite di ottobre. Cercherò di mettere tutto in campo nelle prossime due gare, so che sono importanti e difficili, vogliamo raggiungere il nostro obiettivo tutti insieme”. A dare ulteriore carica all’attaccante biancoceleste il record di gol con la Lazio e il sorpasso su Piola. “Ricevere un cimelio dai ragazzi della curva è stata un’emozione bellissima e diversa – ha aggiunto Immobile -. Sono grato alla squadra e ai compagni che mi hanno permesso di raggiungere un mito come Piola”. Dopo aver vinto gli Europei, c’è un altro grande obiettivo da centrare in azzurro. Raggiungere il Mondiale “sarebbe il gran finale” della carriera, dice Immobile. “Vivere questa maglia in queste competizioni, nella quotidianità, è la cosa più bella del mondo per chi fa questo lavoro, anche se è sbagliato parlare di lavoro quando si gioca a calcio. La partecipazione al Mondiale è qualcosa a cui teniamo tantissimo, dobbiamo lavorare per ottenere il pass il prima possibile. Dopo la delusione del 2017 non può essercene un’altra”. Il riferimento è allo spareggio perso con la Svezia per i Mondiali del 2018, un ricordo che Immobile ha “cancellato dalla mente. Per me è un sogno e un obiettivo essere il centravanti titolare della Nazionale al Mondiale”.
(ITALPRESS).

Cronaca

“Io capitano” vince come miglior film e regia, 6 David a “C’è ancora domani”

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ROMA (ITALPRESS) – “Io capitano” di Matteo Garrone vince il David di Donatello per il miglior film e per la migliore regia. Sempre a “Io capitano” sono andati anche i David per il miglior montaggio a Marco Spoletino, per la fotografia a Paolo Carnera, per la produzione ad Archimede, Rai Cinema, Pathe e Tarantula, per gli effetti visivi a Laurent Creusot e Massimo Cipollina, e per il miglior suono a Maricetta Lombardo, Daniela Bassani, Mirko Perri e Gianni Pallotto. Garrone, ricevendo il premio per la migliore regia, ha voluto ringraziare tutti gli attori che hanno «fatto davvero il viaggio», e lasciare la parola a Mamadou, che lo ha ispirato, e ai due giovani attori protagonisti da cui sono partiti le dediche alle ONG che salvano, a tutti coloro che sono morti nel deserto e in mare nel tentativo di raggiungere il sogno e l’appello “Basta morti in Palestina”. “C’è ancora domani”, con le sue 19 candidature totali, non è stato l’asso pigliatutto dell’edizione numero 69 dei David di Donatello. Sono stati sei i premi portati a casa dal film che ha segnato l’esordio alla regia di Paola Cortellesi che, oltre a mettere in bacheca personalmente la statuetta per il miglior esordio e quello per la migliore attrice protagonista, ha inanellato quello per l’attrice non protagonista conquistato da Emanuela Fanelli, della sceneggiatura originale con Furio Andreotti, Giulia Calenda e ancora Paola Cortellesi, il David del pubblico grazie agli oltre 5 milioni di spettatori che hanno visto il film, e pure il David Giovani assegnato. Tre i David conquistati da “Palazzina Laf”, opera prima di Michele Riondino che si è imposto come attore protagonista.
Al film di impegno civile sono andati anche i David per il miglior attore non protagonista assegnato a Elio Germano, e per la migliore canzone originale, “La mia terra”, a Diodato. A “Rapito” sono andati i premi per la miglior sceneggiatura non originale a Marco Bellocchio e Susanna Nicchiarelli, per la migliore scenografia ad Andrea Castorina e Valeria Vecellio, per i migliori costumi a Sergio Ballo (che ha polemizzato perchè il premio non è stato consegnato al Teatro 5, ma allo Studio 14, e per quello che ha definito «l’antisemitismo dell’Europa») e Daria Calvelli, per la miglior acconciatura ad Alberta Giuliani. A caratterizzare l’edizione 2024 dei David è stato lo spettacolo affidato ai conduttori Carlo Conti, Alessia Marcuzzi con Fabrizio Biggio che ha cominciato lo spettacolo sul tappeto rosso. Sul palco sono saliti anche Mahmood che ha rotto il ghiaccio della serata con “Tuta Gold” dopo l’omaggio a Fellini, Giorgia che ha cantato “I feel love” in occasione del David alla carriera a Giorgio Moroder, Irama che con “Ovunque sarai” ha omaggiato tutti gli attori scomparsi da poco, e Malika Ayane che ha fatto lo stesso con “What a wonderful world” per i 100 anni dalla nascita di Marcello Mastroianni. Tutti i quadri sono stati accompagnati dalle coreografie firmate da Luca Tommassini.
Gli altri premi sono andati ai Subsonica per Adagio per la composizione, a Margherita Giusti per il cortometraggio con “The Meatseller”, a Justine Triet per il miglior film straniero con “Anatomia di una caduta”. Premi alla carriera assegnati, oltre a Moroder, anche Milena Vukotic. Premio speciale a Vincenzo Mollica per il racconto del cinema. David rivelazioni italiane a Cecilia Bertozzi, Domenico Cuomo, Michele Eburnea, Leonardo Maltese, Fotinì Peluso e Yile Vianello.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS)

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Cronaca

Verstappen in pole nella Sprint del Gp di Miami

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MIAMI (STATI UNITI) (ITALPRESS) – Max Verstappen conquista la pole position nella sprint race del Gran Premio di Miami di Formula 1, stampando un crono di 1’27″641. Alle spalle dell’olandese spicca la Ferrari di Charles Leclerc, che precede l’altra Red Bull di Sergio Perez. L’altra Rossa di Carlos Sainz deve accontentarsi di una quinta posizione dietro ad un sorprendente Daniel Ricciardo (Racing Bulls). Deludono le McLaren che, dopo l’exploit in Q1 e Q2, non vanno oltre un sesto e un nono posto rispettivamente con Oscar Piastri e Lando Norris. In mezzo ci sono le Aston Martin di Lance Stroll e Fernando Alonso, settima e ottava; chiude la Haas di Nico Hulkenberg in decima casella.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Pareggio a reti bianche tra Torino e Bologna

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TORINO (ITALPRESS) – L’anticipo del venerdì sera della 35^ giornata di campionato termina a reti bianche all’Olimpico Grande Torino, dove i granata padroni di casa impattano su un Bologna sempre più vicino alla matematica qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Juric lancia Vlasic alle spalle di Sanabria e Zapata. Due cambi per Thiago Motta rispetto all’undici che ha pareggiato con l’Udinese al Dall’Ara: Calafiori torna titolare al posto dello squalificato Beukema, Fabbian trova spazio in mediana con El Azzouzi a partire dalla panchina. Il Bologna fa più possesso palla in un primo tempo in cui è il Torino ad andare maggiormente vicino al gol. L’iniziale fase di studio termina dopo il quarto d’ora quando i granata premono e sbattono due volte sul muro eretto dalla retroguardia avversaria che trasforma l’azione da difensiva in offensiva: Zirkzee si infila nello spazio e calcia in diagonale mandando di pochissimo a lato. La risposta dei padroni di casa è immediata sul lancio di Masina per Ilic che mette al centro dove Sanabria prende il tempo a Calafiori e incorna centrando in pieno la traversa: sul tap-in di Zapata, deviato anche da Vlasic, Skorupski ci mette una pezza rifugiandosi in corner. Prima dell’intervallo si rivede il Bologna con una conclusione da fuori di Aebischer che non centra lo specchio, mentre il Toro perde Vlasic per un problema muscolare (dentro Linetty) e non capitalizza un contropiede interessante con Zapata. Gli ospiti provano a cambiare marcia in avvio di ripresa e si accende Zirkzee con un tentativo potente e impreciso. A prendere la porta quindi ci pensa Aebischer con una botta dalla distanza, ma Milinkovic Savic è attento e allunga in calcio d’angolo. A metà frazione squillo del Toro: traversone dalla sinistra che la difesa respinge male, la palla diventa buona per Ilic il cui tiro a botta sicura viene respinto da Skorupski con Zapata e Sanabria a ostacolarsi tra loro nel momento della ribattuta. Si arriva così a un finale di gara in cui entrambe le squadre provano a vincerla, ma nessuna delle due riesce a spuntarla. I granata reclamano un rigore, non concesso da Sozza, per un lieve contatto in area rossoblu tra Aebischer e Buongiorno. Sul fronte opposto un imprudente retropassaggio di Vojvoda mette in difficoltà Milinkovic che centra in pieno il neoentrato Orsolini ma senza conseguenze negative per la sua porta. Nel recupero ultimo brivido su palla inattiva per il Bologna, con il portiere granata freddo nel bloccare il pallone vagante in area.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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