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Palermo al City Football Group, Soriano “Obiettivo Serie A”

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PALERMO (ITALPRESS) – Giornata di festa a Palermo per l’arrivo in città del City Football Group, holding emiratina che fa capo allo sceicco Mansour, che ha rilevato l’80% del club da Dario Mirri, artefice in tre anni di due promozioni che hanno portato i rosanero fino alla Serie B. “Sono felice, orgoglioso e commosso”, ha detto con le lacrime agli occhi l’imprenditore palermitano che rimarrà col 20% e con la carica da presidente della società. “Ho compiuto il desiderio che ho avuto tre anni, quello di fare tutto quello che potevo e ora ho la felicità di dare il Palermo nelle migliori mani possibili – ha proseguito Mirri -. Il City Group è il massimo per me, non tanto per aspetti economici, ma perchè il City ci darà una migliore organizzazione, avremo un futuro messo in sicurezza. Sappiamo che finirà bene, abbiamo sofferto, io ho dato quello che volevo dare. Ora si apre un’era nuova. Sta alla città raccogliere questa opportunità”. Un progetto ambizioso per un ulteriore rilancio della squadra, che avverrà in maniera graduale, con investimenti importanti soprattutto in termini di infrastrutture. “Siamo contenti, onorati e orgogliosi di essere qui – ha affermato Ferran Soriano, Ceo del Manchester City e del City Football Group -. Sappiamo l’importanza del Palermo, per noi è un’opportunità fantastica. Prendiamo il lavoro fatto da Dario Mirri, un lavoro impressionante. Un percorso dalla D a oggi, arriviamo per aiutare di più, per fare la prossima stagione di questo viaggio, il nostro sogno è la Serie A, questo è l’obiettivo, un obiettivo ambizioso”. I tifosi già sognano e in circa 400 hanno invaso il piazzale antistante lo stadio per accogliere con applausi e cori i nuovi azionisti di maggioranza: “Dovremo andare passo dopo passo e lavorare tanto, con ambizione e rispetto della grande storia del Palermo – ha sottolineato Soriano -. Questo sarà il nostro lavoro, pensiamo di poterlo fare perchè in passato lo abbiamo già fatto. Abbiamo 12 club e negli ultimi 18 mesi abbiamo vinto il campionato in cinque massime divisioni, in B abbiamo vinto in due paesi. Arrivano qui con forza, ma anche con umiltà. Il livello della Serie B è molto alto, sarà una questione di passione, lavoro, intelligenza e pazienza. Questo è quello che farà la famiglia del City”. Un’operazione da circa 10,4 milioni di euro più eventuali bonus.”Noi aiuteremo economicamente e col nostro know-how – ha aggiunto Soriano -. L’umiltà è importante, il nostro obiettivo è consolidarci in Serie B, ma vogliamo andare in A, serve pazienza, bisogna fare tutto passo dopo passo. Sogniamo subito di andare in A, ma intanto pensiamo di consolidare la categoria. Sappiamo che tutto è difficile, ma il nostro obiettivo è sempre e solo la Serie A. Strategia? Noi daremo il 100% delle nostre capacità, Palermo avrà tutto quello che abbiamo anche a Manchester a livello di lavoro e tecnologia. Il futuro del Palermo è sicuro per i prossimi 25 anni. Se andiamo in A subito non lo sappiamo, ma il lavoro lo faremo dando il massimo”. Il Palermo rappresenta il dodicesimo club della holding di matrice araba, ma che al suo interno ha anche soci americani e cinesi: “L’impegno con Mirri è stato preso prima della promozione in Serie B, ma vedere lo stadio pieno nel playoff è stato impressionante – ha spiegato Soriano -. Il Palermo nel mondo del calcio è una grande squadra. Investiremo anche in un centro di allenamento dello stesso livello degli altri che abbiamo nel mondo. I nostri investimenti variano da club a club, la storia del Palermo è singolare”. L’unico interesse nel calcio, nessun altro business in città: “Il nostro interesse è solo il Palermo. Settore giovanile? E’ fondamentale, il nostro obiettivo è dare la possibilità ai ragazzi siciliani di crescere nel calcio”. Poche parole sulla parte sportiva, che verrà gestita dal direttore sportivo Renzo Castagnini e dal tecnico Silvio Baldini, naturalmente col supporto degli uomoni del CFG: “Il direttore e il mister hanno fatto un ottimo lavoro, serve stabilità per avere successo”, ha proseguito Soriano. Che ha preferito non sbilanciarsi sul nuovo organigramma: “Gardini e Centenaro? Hanno lavorato in questa trattativa, ma non abbiamo ancora definito l’organigramma del club. Lo faremo nei prossimi giorni”. Infine, simpatica battuta su Guardiola e lo stadio Renzo Barbera di Palermo: “Questo è uno stadio fantastico, qui ha giocato la nazionale. Non c’è molto da fare, ma il lavoro è quello di convincere i palermitani a venire allo stadio. Guardiola sa tutto quello che facciamo e conosce il calcio italiano, potrebbe venire qui un giorno (ride, ndr)”. Presenti in sala stampa anche Diego Gigliani (Managing Director dei club emergenti del City Footbal Group), Michele Centenaro (segretario generale dell’Eca per un decennio e oggi membro indipendente del board dell’Associazione dei club europei), l’avvocato Alberto Galassi (membro del board del City Football Group) e Luciano Zavagno (scout del City Football Group).
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).

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Il Torino batte il Verona e vola in vetta

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VERONA (ITALPRESS) – Prosegue il grande avvio di stagione del Torino, che resta imbattuto nella gestione griffata Paolo Vanoli: 3-2 all’Hellas Verona, in dieci dal 21′, e vetta solitaria per una notte in una Serie A tinta (anche) di granata. Una vittoria che regala nuove certezze al tecnico, costretto a rinunciare dall’inizio all’acciaccato Saul Coco: il suo attacco gira alla perfezione, con tutti e tre i centravanti schierati (Zapata, Sanabria e Adams) in gol. L’inizio è molto equilibrato al Bentegodi e serve una giocata individuale per sfondare, col vantaggio del Toro: tacco di Duvan Zapata e Sanabria non sbaglia a tu per tu per Montipò. Siamo al 10′ e bastano due minuti per lo spettacolare pari di Kastanos che, su azione da corner, riceve da Lazovic e scaglia un imparabile sinistro per l’1-1. La gara prosegue a ritmi altissimi e vive la sua svolta definitiva al 21′, quando Dawidowicz sgomita su Sanabria e viene espulso. C’è anche un rigore per il Toro, ma il paraguaiano prima calcia sul palo e poi prova il tap-in, risultando ovviamente in fuorigioco e vanificando il tutto. Da qui in poi è un dominio del Toro, che tocca l’80% di possesso palla e sfiora a più riprese il vantaggio. I granata lo trovano al 34′, con l’incornata di Duvan Zapata che non lascia scampo al suo marcatore Magnani e a Montipò.
I granata vanno anche vicini al tris con Duvan e Walukiewicz, rischiando solo su un tiro dalla distanza di Kastanos. Nella ripresa il Verona si copre e mette in mostra le qualità di Belahyane. Acquistato per soli 500mila euro dal Nizza, il mediano si conferma perfetto in interdizione e mostra anche un piede educato: splendida la sua palla per Livramento, che calcia (a giro) a lato di un soffio. La ripresa è però tutta a favore del Torino, che domina e spinge andando a caccia del tris. Vanoli gestisce le energie dei suoi, togliendo Ilic, ed esulta al 78′: Magnani perde un pallone pericoloso e il subentrante Che Adams ne approfitta, con un destro che non lascia scampo a Montipò. Una rete, la seconda dello scozzese in Serie A, che non chiude i giochi. L’Hellas fa debuttare il classe 2006 Lambourde, nuovo gioiellino scovato da Sogliano, e accorcia a sorpresa al 92′: Masina sbaglia tutto, Belahyane ruba palla e serve l’assist per il 3-2 di Mosquera. Non c’è tempo per altre reti ed esulta comunque il Torino, che scavalca l’Udinese: con 11 punti, per una notte i granata svetteranno su tutti in Serie A. Si ferma a quota 6 il Verona, tradito da uno dei suoi veterani. Dopo l’espulsione di Dawidowicz, non c’è stata partita fino alla reazione d’orgoglio nel recupero.
– Foto Ipa Agency –
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Colombo ed Esposito in gol, l’Empoli passa a Cagliari

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CAGLIARI (ITALPRESS) – Un Empoli ancora imbattuto sbanca l’Unipol Domus Arena e raggiunge momentaneamente il Napoli a quota 9 punti e al secondo posto in classifica. Nella gara che apre il programma della quinta giornata, le reti di Colombo ed Esposito piegano 2-0 il Cagliari: brutto colpo per i sardi, ancora penultimi, che lasciano il terreno di gioco tra le contenute contestazioni del pubblico di casa.
Ritmi blandi e poche occasioni in avvio. Pezzella calcia e prende l’esterno della rete, sul fronte opposto Vasquez sbaglia l’uscita ma Esposito anticipa sul più bello Deiola e salva il risultato: questo e poco altro nella prima mezzora del match in cui il Cagliari fa possesso palla, seppur sterile, e l’Empoli si difende dando comunque l’impressione di poter essere pericoloso. La minaccia toscana diventa improvvisamente concreta al minuto 33 quando gli ospiti passano con una bella azione tutta in verticale: Esposito, Henderson e poi Anjorin imbuca per Colombo, tenuto in gioco da Makoumbou, che si presenta a tu per tu con Scuffet e lo infila con un bel diagonale. Non si fa attendere la reazione dei padroni di casa. Provvidenziale uscita bassa di Vasquez su Luvumbo, poi Luperto stacca di testa, ma manda alto e il portiere dell’Empoli torna protagonista con una parata super sul tiro a botta sicura a centro area di Deiola.
Un eventuale gol sarebbe comunque stato oggetto di analisi da parte del Var perchè l’azione sembrava viziata da un fallo precedente di Piccoli su Ismajli, ravvisato anche dall’arbitro Sozza.
In avvio di ripresa Nicola si gioca subito la carta Pavoletti e prova con le tre punte, ma ad andare in rete è di nuovo la squadra viaggiante: Scuffet respinge una conclusione di Esposito però l’attaccante si avventa sulla ribattuta, anticipando Augello, e trafigge l’estremo difensore avversario dopo aver messo anche a sedere Luperto. Doccia gelata per le ambizioni di un Cagliari spaesato che non fa paura con un tentativo alto di Luvumbo e deve attendere l’ingresso di Gaetano per sfiorare il gol con la bella girata acrobatica dell’ex Napoli, finita di pochissimo alta sopra la traversa. Nelle ultime battute annullato per fuorigioco di Esposito il 3-0 di Cacace mentre lo stesso Esposito sfiora la doppietta personale e il tris dell’Empoli con un missile che termina non lontano dal palo alla sinistra di Scuffet. Il Cagliari ci prova con generosità fino alla conclusione dei minuti di recupero, ma il risultato non cambia più grazie a Vasquez che si oppone ancora a Gaetano.
– Foto Ipa Agency –
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Ferrari ok nelle libere, Fia chiede modifica ala McLaren

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MARINA BAY (SINGAPORE) (ITALPRESS) – Da un circuito cittadino all’altro, da Baku a Singapore. Cambiano i tracciati ma non le sfide che questa Formula 1, ormai da qualche tempo, ha abituato a far vedere in pista, fin dal venerdì. Infatti, anche a Marina Bay si attesta essere lotta a due tra Ferrari e McLaren, entrambe alla prova del nove in quello che, dopo la vittoria della Rossa a Monza e quella del team britannico a Baku, sarà il terzo capitolo della saga. Nelle FP1, seppur con condizioni di pista differenti rispetto a quelle in cui si correranno qualifica e gara, è stato proprio Leclerc il più veloce, con il miglior crono fatto segnare in 1:31.763. Un tempo al quale ha risposto a dovere la McLaren, con Lando Norris distante soli settantasei millesimi dal ferrarista. Nella seconda sessione di libere è stata proprio la McLaren di Norris a chiudere davanti a tutti, con il crono di 1:30.727 che gli ha permesso di mettersi dietro la Ferrari di Leclerc. Intanto la Fia, in seguito ad alcune indagini sulle flessioni irregolari dell’ala posteriore della vettura riscontrate a Baku, ha disposto al team di Woking di adattare le sue specifiche a scapito di una componente che andrebbe “contro lo spirito del regolamento”. Risposta pronta da parte della McLaren, che con una nota si è allineata alla decisione della federazione, procedendo “nell’apportare alcune piccole modifiche all’ala in seguito alle nostre conversazioni con la FIA”. Una questione di rilievo anche per i team rivali come la Ferrari, con il suo team principal Frederic Vasseur che si è sbilanciato nel giudicare la questione come “frustrante”. “Sto cercando di mettermi la cosa alle spalle – ha detto il francese – Non ho solo capito la comunicazione della Fia, se l’ala sia legale e quindi utilizzabile o illegale e così non utilizzabile. E’ un pò frustrante, perchè se pensiamo a Monza e a Baku, con tante macchine in pochi decimi, tutto in pista fa una differenza rilevante”.
– Foto Ipa Agency –
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