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Cronaca

Energia, Arera “Autunno e inverno delicati, centrale il tema sicurezza”

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ROMA (ITALPRESS) – “La situazione dell’energia, dell’economia e della nostra società tutta in Europa è radicalmente e drammaticamente cambiata dal 24 febbraio di quest’anno con la brutale immotivata e condannata aggressione della Russia ad uno stato sovrano, l’Ucraina. L’autunno e il prossimo inverno saranno i momenti più delicati da dover affrontare”. Lo ha detto il presidente di Arera, Stefano Besseghini, presentando a Montecitorio la Relazione annuale dell’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.
Il numero uno dell’Authority ha sottolineato come ad oggi “non sappiamo quale potrà essere l’evoluzione geopolitica, sappiamo però che i consumi domestici e industriali di gas sono in ripresa e sarà necessario avere le quantità necessarie a sostenere il Paese, attraverso i nostri stoccaggi e nuove rotte di approvvigionamento. Per avere più certezze di sostenibilità, allo stesso tempo, abbiamo un altro strumento da applicare da subito: il risparmio energetico”.
“Consumi controllati di energia elettrica e gas – ha proseguito – significano meno necessità di produzione e meno necessità di importare gas e materie prime. L’Autorità ritiene importante che da subito ci si dedichi alla elaborazione di piani dettagliati con cui affrontare eventuali situazioni di crisi nella fornitura di gas affinchè anche la gestione della emergenza veda chiari ruoli, tempi e metodi. Il 24 febbraio 2022 è una data già entrata nella storia. Se la condanna della guerra tra Russia e Ucraina è unanime e generalizzata, meno ovvio è lo scenario con cui dovremo confrontarci nel prossimo futuro. Per ora vediamo solo quello che è stato distrutto e quello che resta minacciato. Per capire cosa sarà costruito serve immaginazione e capacità progettuale. E’ certo che il tema della sicurezza della fornitura ha ripreso centralità, sollecitando i due fronti che, unitamente alla già ricordata riduzione della domanda, possono fornire una possibile soluzione: la diversificazione delle rotte di approvvigionamento ed un deciso impulso allo sviluppo delle rinnovabili”.
Besseghini ha poi evidenziato che ad oggi appare “non evitabile” un alto livello di prezzi, almeno nel breve-medio termine e di costi per tutto il sistema energetico. “Sin dal giugno del 2021 si sono susseguiti con cadenza trimestrale, in coincidenza agli aggiornamenti dei prezzi da parte dell’Autorità, interventi via via più ampi da parte del Governo per ridurre prima e poi azzerare per tutti i clienti, famiglie e imprese, una parte importante della bolletta, ossia gli oneri generali di sistema. L’intensità delle risorse che è stato necessario porre a schermo dei consumatori e delle imprese in questa fase – ha precisato Besseghini – deve ormai fare i conti con uno scenario di consolidamento dei costi e mostra quindi in tutta evidenza la sua insostenibilità nel lungo periodo. Un intervento che aveva piena giustificazione in presenza di un fenomeno che ci si attendeva transitorio e sosteneva anche il razionale di un intervento ad ampio spettro deve ora necessariamente cedere il passo a meccanismi più selettivi”.
Dai dati della Relazione emerge come i prezzi medi dell’energia elettrica per i consumatori domestici italiani mantengono per il 2021 una posizione simile al 2020, allineati e leggermente inferiori alla media dei paesi dell’Area euro in termini di prezzi lordi, con un peggioramento in termini di prezzi netti, compensato dalla riduzione del peso di oneri e imposte. Mentre il processo di progressiva riduzione del divario tra i prezzi medi lordi dell’energia elettrica per il settore industriale del nostro Paese e quelli più convenienti pagati nell’Area euro, che, iniziato nel 2017, era ripreso nel 2020 dopo l’interruzione del 2019, torna a mostrare segnali di inversione nel 2021, con un peggioramento della situazione per tutte le classi, eccetto che per la prima.
Sulla questione gas, tema delicatissimo in questo momento storico, Arera sottolinea come il 2021 abbia conosciuto uno straordinario rialzo dei prezzi europei e asiatici. In Europa, i record storici delle quotazioni spot e a breve termine sono stati ripetutamente infranti negli ultimi mesi del 2021. In seguito, verranno ulteriormente superati, dopo il 24 febbraio 2022, dopo l’invasione russa dell’Ucraina. In particolare, nel 2021, in Europa i prezzi spot all’ingrosso agli hub del gas sono in media annua più che quadruplicati rispetto al 2020. In Italia nel 2021 il consumo netto di gas naturale è aumentato di 5,6 miliardi di metri cubi, attestandosi a 74,1 miliardi di metri cubi (+8,1% rispetto al calo record del 2020). Il peso della Russia tra i paesi che esportano in Italia è diminuito al 40% (era al 42,9% nel 2020), mentre la quota dell’Algeria è risalita dal 22,8% al 30,8%. Al terzo posto per importanza si è posizionato l’Azerbaigian con una quota del 9,9%. Anche nel 2021 i prezzi del gas naturale per i consumatori domestici italiani, comprensivi di oneri e imposte, sono stati più alti della media dei prezzi dell’Area euro per tutte le classi di consumo. Per quanto riguarda il settore idrico la spesa media annua sostenuta da un’utenza domestica residente tipo (famiglia di 3 persone, con consumo annuo pari a 150 m3), ammonta a 322 euro/anno a livello nazionale, inoltre, dalla ricognizione dello stato delle infrastrutture sulla base degli ultimi dati tecnici disponibili (riferiti al 2021), è emerso, a livello nazionale: un valore delle perdite idriche lineari mediamente pari a 17,2 mc/km/gg, nonchè un valore medio delle perdite idriche percentuali pari al 40,7% (era il 41,2% nel 2019).
Si rilevano valori di perdite più contenuti al Nord e valori medi più elevati al Centro e nel Sud e Isole, dove poco meno della metà della risorsa idrica immessa nei sistemi di acquedotto viene dispersa. Si conferma ancora l’esistenza, nel Paese, di un water service divide, con valori dei parametri tecnici che tendono generalmente a rappresentare situazioni di maggiore criticità in corrispondenza dell’area Sud e Isole.
Nel settore rifiuti, secondo Arera, risultano iscritti all’Anagrafica Operatori dell’Autorità 7.843 soggetti (erano 7.470 nel 2020), con un incremento di circa il 370 unità rispetto all’anno precedente, di cui 7.608 iscritti come gestori, nell’86,5% dei casi Enti Pubblici e nel 13,5% gestori con diversa natura giuridica. Lieve incremento del 7% dei soggetti iscritti come Enti territorialmente competenti (ETC). A conferma della complessità e della frammentarietà della governance di settore, si rileva, inoltre, un numero ridotto di Enti di governo dell’ambito (poco meno di 60), a fronte di un numero molto elevato di Enti territorialmente competenti (3.762, rispetto ai 3.523 del 2020), coincidenti nel 98% dei casi con i Comuni.

– foto ufficio stampa Arera –

(ITALPRESS).

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Medio Oriente, Conte “Cittadini stanchi di un governo immobile”

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ROMA (ITALPRESS) – “I cittadini sono stanchi di un governo che di fronte a un genocidio preferisce in Parlamento stare immobile seduto e non fare neppure silenzio per le 60mila vittime di Gaza. L’opinione pubblica, al di là della sensibilità politica, di fronte alla disumanità interviene e dice adesso basta. Non intendiamo assecondare questo vostro balbettio, ipertatticismo a un governo criminale”. Così il presidente M5S, Giuseppe Conte, alla manifestazione per Gaza. “Questa è la piazza dell’umanità contro uno sterminio sistematico che va avanti da 20 mesi con tanti governi, a partire da quello italiano, che stanno facendo finta di non vedere e ancora oggi balbettano. Ci sono misure concrete nella nostra mozione unitaria da cui parte questa iniziativa. La presenza di tantissimi cittadini oggi è il segno che l’opinione pubblica e gli italiani non ci stanno più”, ha aggiunto. “Il nostro governo dovrebbe dichiarare un embargo totale di tutte le fornitore militari. Non dovremmo più accettare forniture da Israele. Questo massacro non può proseguire con i nostri soldi”, ha concluso Conte.
(ITALPRESS).
-Foto: xl5/Italpress

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Gauff regina al Roland Garros, Sabalenka battuta in finale

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PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Per la prima volta in carriera, Coco Gauff conquista il titolo del Roland Garros femminile, secondo Slam stagionale andato in scena sulla terra battuta parigina. La tennista statunitense, numero 2 della classifica Wta e del seeding, si è imposta in finale in rimonta sul rosso del Philippe-Chatrier sulla bielorussa Aryna Sabalenka, leader del ranking mondiale e del tabellone, in tre set con il punteggio di 6-7(5) 6-2 6-4, maturato in due ore e 38 minuti di gioco. Per la 21enne giocatrice di Atlanta, reduce dalla finale persa agli Internazionali d’Italia contro Jasmine Paolini, si tratta del secondo torneo dello Slam messo in bacheca dopo l’Us Open del 2023 e del decimo titolo conquistato nel circuito, il secondo su terra battuta dopo Parma. Nell’albo d’oro Gauff subentra alla polacca Iga Swiatek, vincitrice a Parigi quattro volte, di cui tre consecutivamente (2020, 2022, 2023 e 2024). Domani, domenica, tanta Italia al Roland Garros: alle 11, le campionesse olimpiche in carica Sara Errani e Jasmine Paolini, teste di serie numero 2, sfideranno per il trofeo del doppio femminile la coppia composta dalla kazaka Anna Danilina e dalla serba Aleksandra Krunic, mentre non prima delle 15 andrà in scena il match più atteso, lo scontro diretto per il titolo nel singolare maschile tra l’azzurro Jannik Sinner e lo spagnolo Carlos Alcaraz, rispettivamente numero 1 e 2 del mondo e del tabellone, fresca rivincita della finale degli Internazionali andata al murciano.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Schlein “In piazza Italia che non tace, Gaza è dei palestinesi”

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ROMA (ITALPRESS) – “E’ un’Italia che non tace come sta facendo il governo Meloni. Un’Italia che, invece, scende in piazza e alza la voce per la pace, per i due popoli, per fermare il massacro di palestinesi e per dire basta ai crimini che il governo di estrema destra di Netanyahu. E’ una partecipazione straordinaria”.
Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, a Piazza San Giovanni per la manifestazione a sostegno di Gaza. “E’ una piazza che chiede un cessate il fuoco immediato, di liberare tutti gli ostaggi israeliani ancora nelle mani dei terroristi di Hamas, di sbloccare gli aiuti umanitari che il governo di Netanyahu ha tenuto bloccati per mesi usando la fame come arma di guerra”, ha aggiunto. Per la segretaria dem “bisogna fermare i crimini del governo Netanyahu. Il mondo non può stare a guardare. Stanno violando ogni norma del diritto internazionale umanitario e per questo chiediamo sanzioni contro il governo di estrema destra di Netanyahu e ai suoi ministri. Per questo chiediamo un embargo totale di armi da e verso Israele perchè non vogliamo essere complici. La nostra durissima critica al governo di Netanyahu e ai suoi crimini non è antisemitismo. Gaza è dei palestinesi non dei multimiliardari amici del nostro governo. Il governo italiano tace ed è sempre stato silente su quello che accade in Medio Oriente, ma da quando è arrivato Trump si è ammutolito del tutto. Siamo qui per ricordargli che deve uscire dal suo silenzio complice e fare qualcosa a partire da una ferma condanna delle azioni criminali del governo di Netanyahu”, ha concluso.
(ITALPRESS).
-Foto: xl5/Italpress-

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