Cronaca
Feduf, per i docenti competenza economica fondamentale per gli studenti
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3 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Che in Italia il percorso verso un’adeguata diffusione dell’educazione finanziaria sia ancora lungo, è una verità confermata da numerosi studi promossi sia da soggetti istituzionali sia da soggetti privati. Tuttavia, le competenze di economia non sono purtroppo ancora percepite come una priorità formativa: solo il 21% dei nostri connazionali le ritiene essenziali per agire in modo responsabile e fare scelte consapevoli, contro il 43% che ritiene fondamentale la formazione nell’ambito della Salute per la prevenzione delle malattie, il 41% che si focalizza sulla sostenibilità per limitare l’impatto delle attività umane sull’ambiente, il 27% che si indirizza verso i temi dell’alimentazione legati alla salute e al consumo di risorse (L’approccio all’economia e il vissuto degli italiani, Ipsos per FEduF, giugno 2022).
Di parere diverso, invece, è circa l’80% dei docenti delle scuole italiane che ritiene la cittadinanza economica una delle competenze indispensabili per i propri studenti: il dato emerge dalla ricerca “Le opinioni degli insegnanti sull’educazione finanziaria a scuola”, elaborata da un’equipe multidisciplinare del dipartimento Di.SEA.DE dell’Università degli studi di Milano-Bicocca guidata dalla professoressa Emanuela Rinaldi, sulle risposte date da 815 docenti che hanno preso parte alle iniziative didattiche di FEduF a partire dal 2019. Lo studio sarà presentato il prossimo 26 settembre nel corso dell’evento online per il corpo docente “Educazione finanziaria con @economiascuola: cosa ne pensano gli insegnanti”, che apre la serie di iniziative di educazione finanziaria della Fondazione per l’anno scolastico 2022/2023.
Gli insegnanti ritengono inoltre che sia compito della scuola fare acquisire agli studenti competenze di cittadinanza economica (60,5% totalmente d’accordo, 28,7% molto d’accordo), tanto che si registra un sensibile aumento di insegnanti (+4,9% dal 2019) che propongono autonomamente il programma a scuola, anche grazie a una maggiore sensibilità su questo tema sviluppata alla luce della conoscenza dei programmi. Non è un caso, e i dati lo confermano, che gli insegnanti dopo aver partecipato alle iniziative didattiche di FEduF, attribuiscano una grande importanza allo sviluppo delle competenze economiche dei propri studenti.
“Ad oggi l’educazione finanziaria è entrata a scuola da una porta secondaria aperta soprattutto da insegnanti lungimiranti e aperti all’innovazione – commenta Giovanna Boggio Robutti, direttore generale di FEduF – Molto si è fatto in questi anni grazie ai molti soggetti attivi che operano in sinergia con il Comitato Nazionale per l’educazione finanziaria, tra cui la nostra Fondazione con il progetto Economiascuola (www.economiascuola.it). L’assenza di sistematicità, metodologie o obiettivi comuni costituisce un ostacolo ad un’azione realmente incisiva, tuttavia, l’ex alternanza scuola lavoro, oggi denominata PCTO, ha offerto un aggancio importante per proporre, almeno alle secondarie di II grado tematiche collegate all’economia, all’imprenditorialità, alle assicurazioni e alla previdenza”.
La società digitale del prossimo futuro sarà caratterizzata da una crescente attenzione su tre concetti: impatto, sostenibilità e consapevolezza e sono anche i leitmotiv di una nuova economia, possibile solo se alla transizione tecnologica si accompagnerà un profondo cambiamento culturale, che non può prescindere dalle nozioni base di economia e da un corretto approccio all’educazione finanziaria.
Per questa ragione FEduF rafforza in tutte le sue iniziative didattiche il binomio educazione digitale e educazione finanziaria, estendendo il programma sui pagamenti elettronici alle scuole secondarie di I grado e promuovendo un nuovo programma sugli strumenti digitali e sicurezza online.
FEduF, grazie al suo approccio valoriale ai temi dell’economia, si pone come divulgatrice e mediatrice culturale e, come tale, si relaziona con le persone su un terreno comune di scambio che abbini il giusto linguaggio e il giusto canale di comunicazione: solo in questo modo si può generare un rapporto di fiducia attraverso la relazione ed è questo il primo passo per una piena efficacia del processo di comunicazione e di diffusione dell’educazione finanziaria.
“Gli studi di sociologia e psicologia sulla costruzione del pensiero economico dei bambini indicano che sin dall’infanzia le persone si costruiscono un mondo economico, ed è possibile intervenire con progetti di educazione finanziaria per sostenere l’acquisizione di competenze, conoscenze utili alla gestione del denaro, e stimolare l’interesse verso l’economia – commenta Emanuela Rinaldi, professore associato di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicativi presso l’Università degli Studi di Milano-Bicocca – La ricerca indica che i docenti intervistati danno molta importanza alla cittadinanza economica e civica e il numero di insegnanti che partecipa a questi corsi è in aumento in Italia, un indicatore del rilievo assunto da questi temi anche a fronte dello scenario economico incerto dove termini come “inflazione”, “azioni”, “debito pubblico” compaiono più di frequente anche nel discorso comune”.
– foto ufficio stampa Feduf –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Fastweb+Vodafone lancia al Politecnico di Milano la nuova frontiera del 5G
Pubblicato
50 minuti fa-
30 Ottobre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Si chiama “5G Cresca” il progetto di Mobile Private Network che Fastweb+Vodafone sta realizzando con il Politecnico di Milano e che vedrà coinvolti anche il Policlinico del capoluogo lombardo, il Museo del Violino di Cremona e Made. Il programma punta a sviluppare infrastrutture tecnologiche 5G in contesti avanzati come i campus dell’ateneo, contribuendo anche a migliorare i metodi di formazione e apprendimento. L’iniziativa è parte di un progetto europeo che prevede lo sviluppo del 5G per la formazione avanzata e promuove la collaborazione tra industria e mondo accademico, per creare occupazione. Una volta sviluppata nell’ateneo milanese, l’esperienza potrà essere replicata anche in altri contesti come le Smart city o l’industria digitale. Attraverso l’integrazione tra connettività avanzata, edge computing e applicazioni all’avanguardia, si vogliono creare le basi per nuovi modelli di apprendimento, collaborazione e gestione dei servizi, che migliorano la vita delle persone e offrono nuove opportunità per le imprese.
“Fastweb + Vodafone può contare su investimenti importanti di 1,4 miliardi l’anno, diretti in primo luogo a potenziare le nostre infrastrutture di rete, ma soprattutto la rete 5G, che rappresenta una grande innovazione, soprattutto in ambito industriale – ha commentato Alessandro Magnino, Chief Strategy & Transformation di Fastweb+Vodafone, a margine della presentazione del programma al Politecnico di Milano -. Abbiamo realizzato oltre 15 progetti in Italia di Mobile Private Network, quindi di rete mobili virtuali che utilizzano il 5G per portare alle aziende tutti i benefici di questa nuova tecnologia. In modo specifico, la sicurezza, le performance incrementate e soprattutto la possibilità di dare affidabilità alle aziende che chiedono una qualità di servizi di un certo tipo. Questo è realtà, grazie ai grandi progetti che abbiamo fatto a scala sul territorio italiano, ma oggi al Politecnico di Milano presentiamo un’ulteriore frontiera nell’evoluzione di questa tecnologia grazie alla MPN 5G Stand Alone”.
“Il progetto ‘5G Crescà riguarda l’implementazione di una rete privata ibrida in modalità Stand Alone in una serie di settori, da quello della medicina all’education. Questo è un progetto trasformativo perchè andrà ad abilitare una serie di casi d’uso per l’industria e poi, con il tempo, anche per i consumatori”, ha spiegato Max Gasparroni, CTO & Security di Fastweb+Vodafone.
“E’ importante iniziare questo progetto dai campus universitari perchè in questo modo possiamo svilupparlo in ambienti controllati, che garantiscano la qualità della connessione necessaria per abilitare tutti questi use cases. Per quanto riguarda le tempistiche siamo in fase implementativa e ci aspettiamo di avere tutti i campus coperti e operativi con la 5G entro metà 2026”, ha aggiunto.
“Con 5G-CRESCA, il Politecnico di Milano – afferma Antonio Capone, Professore del Politecnico di Milano e Principal Investigator del progetto 5G-CRESCA – rafforza il proprio ruolo di laboratorio di innovazione aperta, dove ricerca, formazione e industria collaborano per esplorare le potenzialità del 5G nelle sue applicazioni più avanzate. La rete di campus che stiamo realizzando è una piattaforma sperimentale unica, che consente di testare scenari concreti – dall’apprendimento immersivo alla chirurgia olografica – e di formare studenti e ricercatori sulle tecnologie che stanno trasformando il nostro modo di comunicare, lavorare e apprendere. E’ un passo importante verso un ecosistema in cui la connettività diventa motore di conoscenza e di progresso”.
– Foto Italpress –
(ITALPRESS).
Cronaca
De Molli “Sicilia prima per tasso di crescita Pil e occupati dal 2019”
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50 minuti fa-
30 Ottobre 2025di
Redazione
PALERMO (ITALPRESS) – “Sono molto soddisfatto di questa terza edizione, che produce pensiero, contenuti, fatti e dati di studio e riflessione per indirizzare le scelte industriali della Regione”. Così il Ceo di Teha Group e The European House – Ambrosetti Valerio De Molli a margine di Act Tank 2025, tenutosi a Palazzo Branciforte a Palermo.
“Sono tante le osservazioni positive, ad esempio siamo la prima regione italiana per tasso di crescita del Pil dal 2019 ad oggi, la quarta per investimenti fissi lordi e tasso di crescita degli investimenti, la prima per tasso di crescita degli occupati – continua De Molli, – E’ vero che il valore assoluto del tasso è tra i peggiori in Italia, ma la dinamica è la prima tra le regioni: l’apporto di crescita del valore aggiunto dal 2019 ad oggi è di +20 miliardi, che è la sommatoria del Pil di altre tre regioni insieme, ovvero Valle D’Aosta, Molise e Basilicata”.
Foto Italpress
(ITALPRESS).
Cronaca
Medicina di genere, le professioni sanitarie per l’equità delle cure
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2 ore fa-
30 Ottobre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Si è svolto oggi, giovedì 30 ottobre 2025, il convegno accreditato “Gender medicine: a multidisciplinary path toward equality”, organizzato dall’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio con il patrocinio dell’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica e delle Professioni Sanitarie Tecniche, della Riabilitazione e della Prevenzione di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio.
L’evento ha visto inoltre il supporto del Vicepresidente dell’Ordine, Moreno Zanardo, in qualità di moderatore, e del Gruppo di Lavoro per l’Equità di Genere dell’Ordine. “Con l’evento odierno, ideale prosecuzione del congresso organizzato in occasione dello scorso 8 marzo, l’Ordine riconferma la sua attenzione al tema della medicina di genere e dell’equità delle cure” dichiara il Presidente, Diego Catania. “Abbiamo ritenuto importante concedere il nostro patrocinio e il nostro pieno sostegno all’iniziativa, consapevoli del fatto che le fondamenta di un sistema salute davvero inclusivo si costruiscono a partire dalla formazione dei Professionisti Sanitari”.
Il convegno, organizzato dai Responsabili Scientifici Silvia Bargeri e Tiziana Rumi, richiama fin dal titolo la sinergia tra professioni diverse, e ha visto il patrocinio anche dell’Ordine dei Fisioterapisti di Milano, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Monza Brianza, Sondrio e Varese e dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Milano, Lodi e Monza Brianza, oltre che dell’Associazione Italiana di Fisioterapia e del Gruppo Italiano Salute e Genere (GISeG). Nel corso della mattinata di formazione, introdotta dai saluti di Melanie Hyde, Referente del programma di Uguaglianza di Genere, Equità delle Cure e Diritti Umani dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’approccio multidisciplinare ha trovato espressione in una molteplicità di interventi e di punti di vista, in grado di illuminare il tema dell’equità delle cure da diverse prospettive.
Dalle considerazioni sullo stato dell’arte in Italia al punto di vista delle Società scientifiche, al ruolo della donna nei ruoli istituzionali e dirigenziali, fino alle sfide e alle opportunità dell’IA e alle misure di contrasto alla violenza, la prima parte del convegno ha offerto una visione trasversale delle criticità da affrontare e dei punti di forza su cui puntare. La sessione è stata moderata dal Vicepresidente Zanardo e dal Prof. Giuseppe Banfi, Professore Ordinario di Biochimica Clinica e Biologia Molecolare Clinica presso Università Vita-Salute San Raffaele e Direttore Scientifico dell’IRCCS Ospedale Galeazzi-Sant’Ambrogio. “Gli studi di genere stanno acquistando, giustamente, una rilevanza sempre maggiore nel definire le direttrici future del sistema salute” osserva il Prof. Banfi. “Le Professioni Sanitarie devono assumere un ruolo centrale nel cambiamento in atto, e l’istituzione di gruppi di lavoro dedicati, in seno all’Ordine, è lo strumento ideale per favorire tale responsabilizzazione”.
La seconda parte del convegno, moderata da Rossella Tomaiuolo e da Elena Bottinelli, si è incentrata su diversi approfondimenti di taglio clinico, mettendo in evidenza la necessità di considerare le variabili di genere nella diagnostica e negli approcci di cura, adottando sistemi e strumenti flessibili e inclusivi. A fronte delle molteplici sfide poste in rilievo dalla giornata formativa, l’Ordine lancia un’esortazione all’impegno comune per un equo diritto alla salute. “Il richiamo all’equità di genere, senza un opportuno investimento di tempo, risorse e formazione, rischia di ridursi a una formula vuota” precisa Fabio Corbino, Referente del Gruppo di Lavoro per l’Equità di Genere dell’Ordine. “Ben vengano, dunque, le iniziative che consolidano la sinergia tra istituzioni e società scientifiche, creando le reti e le risorse necessarie per favorire un cambiamento concreto nel Servizio Sanitario Nazionale”.
– Foto ufficio stampa Ordine TSRM e PSTRP di Milano, Como, Lecco, Lodi, Monza Brianza e Sondrio –
(ITALPRESS).

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