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Cronaca

Cresce ancora il valore dell’export lombardo nel 2° trimestre

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MILANO (ITALPRESS) – Si mantengono alti i livelli di export delle imprese lombarde anche nel secondo trimestre, nonostante i problemi legati all’aumento dei prezzi dell’energia e delle materie e le difficoltà per alcune forniture. Il contributo della regione all’export nazionale rimane prevalente, la performance della Lombardia spiega ben 5,5 punti percentuali della crescita registrata a livello nazionale (+22,2% tendenziale). La domanda estera mostra alcuni segnali di rallentamento, ma l’export lombardo cresce comunque del +10,2% rispetto allo scorso trimestre grazie anche alla spinta dei prezzi in continuo aumento e raggiunge il valore di 42,3 miliardi di euro. Il confronto con il secondo trimestre del 2021 (valori pre-crisi) è ampiamente positivo (+20,7%). L’analisi dell’andamento dei volumi di merci scambiate sembra confermare l’importante contributo degli incrementi di prezzo alla crescita del valore esportato. Le quantità infatti si riducono del 4%, al netto dei mezzi di trasporto che registrano un incremento anomalo in questo trimestre (il “peso” pari al 22% del totale esportato con un +185,1% congiunturale è legato a prodotti dal peso unitario considerevole come mezzi ferroviari, aeromobili, navi).
“Anche se l’incremento dei prezzi spinge il dato a valore del nostro export, la capacità delle imprese lombarde di competere sui mercati internazionali nonostante il peggioramento delle condizioni economiche è sempre molto forte – ha commentato il presidente di Unioncamere Lombardia Gian Domenico Auricchio – Lo sbocco sui paesi esteri rimane determinante in vista anche delle difficoltà che stiamo già affrontando sul mercato interno e che potrebbero peggiorare nell’immediato futuro portando a contrazioni della domanda”.
“Dopo il record storico raggiunto l’anno scorso – ha detto l’assessore allo Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Guido Guidesi – i numeri lombardi sull’export rimangono importanti anche se sono evidenti segnali di rallentamento causati dal costo dell’energia e delle materie prime. Sono fondamentali e non più rimandabili misure urgenti da parte dell’Unione Europea; si rischia di compromettere seriamente il futuro delle aziende e del lavoro di uno dei motori economici d’Europa perchè sulla competizione globale le nostre aziende partono svantaggiate visto che il costo dell’energia in Italia è almeno quattro volte quello degli altri paesi; in queste condizioni rischiamo di perdere quote di mercato in un contesto non regolare ed iniquo a nostro svantaggio”.
Il comparto legato ai metalli di base e prodotti in metallo rimane il principale motore della crescita dell’export lombardo (+30,7% tendenziale) con effetti positivi sulla performance della maggior parte delle provincie. Si registrano incrementi tendenziali a due cifre anche per il valore dell’export delle restanti categorie di prodotto, ad eccezione dei macchinari e apparecchi che si fermano al +6,4%, contribuendo comunque significativamente alla crescita complessiva. In negativo solo i mezzi di trasporto (-2,6% tendenziale).
Considerando le aree geografiche di destinazione delle merci lombarde, si registrano incrementi generalizzati. Apportano i maggiori contributi positivi i flussi di merci verso i paesi dell’Unione Europea a 27, quindi escluso in Regno Unito, (+23,8% tendenziale), l’America settentrionale (+34,4%) e i Paesi europei non UE (+13,9%), compreso il Regno Unito. Meno intenso ma significativo il contributo dell’America centro-meridionale (+24,3%) e del Medio Oriente (+15,5%).
I paesi UE spiegano più della metà dell’incremento tendenziale lombardo (12,8 punti percentuali). I flussi di merci lombarde risultano in crescita in particolare verso le principali destinazioni europee: +30,5% la Spagna, +25,1% la Germania e +20,7% la Francia. Tra le destinazioni non EU-27 si registrano i maggiori incrementi verso il Messico (+41,6%), gli Stati Uniti (+36,0%), la Corea del sud (+32,7%), la Svizzera (+27,8%), l’India (26,7%), gli Emirati Arabi Uniti (+23,6%), la Turchia (+21,8%) e il Canada (+21,3%). Considerando i principali paesi per le varie aree geografiche si riscontrano alcuni dati negativi: cala infatti l’export verso Cina (-4,6%), Hong Kong (-11,6%), Egitto (-9,0%) e Algeria (-3,5%). Infine, l’effetto dell’incremento delle sanzioni applicate alla Federazione Russia fa registrare una contrazione dell’export lombardo verso la Russia del 27,1%.
L’incremento tendenziale a due cifre interessa tutte le provincie lombarde. L’export di metalli di base e prodotti in metallo è determinante per le provincie di Brescia (+31%), Cremona (+34%), Lecco (+28%), Monza e Brianza (+25%), Mantova (+30%), Sondrio (+50%). I prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori danno il maggior contributo positivo alle esportazioni di Como (+42%), Milano (+25%) e Varese (+44%). Le sostanze e prodotti chimici rivestono particolare importanza per il risultato di Pavia (+66%). Per Bergamo i maggiori contributi di livello equivalente vengono da sostanze e prodotti chimici (+24%) e da metalli di base e prodotti in metallo (+27%). Lodi rimane specializzata nell’export di computer e apparecchiature elettroniche, che registrano un incremento dell’export del 67%.
Le importazioni della Lombardia registrano ancora un incremento tendenziale (+27,0%) e anche rispetto al trimestre precedente la crescita è significativa (+3,7%). Il maggiore aumento delle esportazioni rispetto alle importazioni determina un miglioramento del deficit commerciale del trimestre, ora a -5,6 miliardi di euro, contro i -7,9 miliardi di euro dello scorso trimestre.

– foto Unioncamere Lombardia –
(ITALPRESS).

Cronaca

Libano, Crosetto “L’Onu allontani i conflitti dalle basi Unifil”

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi due razzi hanno nuovamente colpito la base italiana di Shama. Due razzi lanciati da Hezbollah.
Come gli otto di martedì. Oggi, come martedì, fortunatamente i nostri militari hanno riportato solo ferite superficiali.
Oggi, come martedì, condanniamo questo atto di guerra verso i rappresentanti di una missione di pace. Possiamo solo condannarlo perchè non abbiamo e non vogliamo interlocuzione con l’organizzazione terroristica di Hezbollah. Il nostro interlocutore in quel territorio è Israele, una nazione democratica ed è normale che chi come me ha a cuore la vita di ognuna delle oltre 1000 persone italiane e 10.000 di tutte le nazioni, che sono impegnate in Unifil, non possa che rivolgersi ad una nazione vicina da sempre”. Così su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“Per questo oggi ho chiesto, attraverso il Capo di Stato Maggiore della Difesa, di evitare il più possibile i combattimenti vicino alle nostre basi, all’unico interlocutore cui posso chiederlo: Israele. Perchè le IDF, dopo gli incidenti dei primi giorni, si sono impegnate per tutelare la sicurezza delle basi Unifil e lo hanno fatto. Per questo – aggiunge Crosetto – ho chiesto un ulteriore aiuto al mio collega Katz: di aiutarci a proteggere i contingenti dai razzi di Hezbollah. Lui mi ha risposto che le IDF stanno facendo ogni sforzo per proteggere le forze e le postazioni dell’UNIFIL nella regione e che tengono conto della loro sicurezza nelle operazioni. Ma ha anche aggiunto ciò che io dico da quasi due anni: la soluzione a tali incidenti è l’attuazione e l’applicazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il ritiro di Hezbollah dal sud del Libano e lo smantellamento delle sue infrastrutture e armi nella regione”.
“Motivo per cui – evidenzia il ministro – ho chiesto al rappresentante militare italiano all’ONU di sollecitare un esame approfondito della situazione sul campo e dei rischi, seguito da una presa di posizione chiara delle Nazioni unite che tenendo conto dell’evoluzione in atto, si spenda per allontanare i conflitti dalla basi Unifil. Mi sono infine rivolto al capo delle forze armate libanesi per chiedere anche a lui di spendere la sua leadership nel paese per garantire la sicurezza dei nostri militari”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Milano, al via “Atm manifesto”, mostra con oggetti dall’archivio storico

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MILANO (ITALPRESS) – E’ stata presentata oggi “Atm manifesto – Storie, Viaggi e Design”, la mostra di Atm che espone, da domani 23 novembre fino al 12 gennaio, una selezione del proprio Archivio Storico. Un viaggio nella sua comunicazione visiva attraverso il tempo, dalle origini dell’Azienda alla contemporaneità, a testimonianza del suo ruolo fondamentale nella definizione dell’identità del territorio e della vita dei cittadini. “Atm manifesto” racconta infatti il legame, forte e reciproco, tra Atm e Milano. Ospitata nelle sale dell’ADI Design Museum di piazza Compasso d’Oro e affidata alla curatela di Matteo Pirola, “Atm manifesto” è un viaggio nel tempo lungo i binari delle campagne di comunicazione dell’Azienda che attraversano e intrepretano l’evoluzione del costume e della società, milanese e non solo. Narra il cambiamento dei linguaggi artistici e pubblicitari, oltre a presentare esclusivi documenti che raccontano simboli e momenti che hanno segnato la storia della mobilità cittadina, dall’iconico tram Carrelli all’inaugurazione della prima linea metropolitana M1 della città, la Rossa, 60 anni fa. La storia di Atm è particolarmente legata al luogo in cui si svolge la mostra, perchè si trova al centro di un vero e proprio distretto tranviario. Infatti, l’ADI Design Museum sorge in un’area che a fine Ottocento era utilizzata come deposito di tram a cavallo e successivamente fu destinata agli impianti che fornivano ai tram l’energia elettrica. La piazza di accesso al museo è intitolata al Premio Compasso d’Oro, prestigioso riconoscimento del mondo del design che si aggiudicò nel 1964 il progetto della linea M1 della metropolitana, firmato da Franco Albini, Franca Helg e Bob Noorda. La mostra regala la possibilità di ripercorrere la storia delle campagne informative, comportamentali e di sensibilizzazione, che rivelano un’Azienda in costante dialogo con la città e al centro dei grandi temi sociali e di attualità. “Atm manifesto racconta il rapporto della nostra comunità con i nostri mezzi pubblici – spiega il vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo, durante l’evento d’inaugurazione -. Nelle immagini che potremo ammirare si racconta il segreto che Atm non sa celare, cioè l’innamoramento per le persone, perchè le persone sono sempre al centro. Le persone che vengono trasportate, accompagnate. Dobbiamo guardare al passato consapevoli di quello di cui siamo stati capaci, e dobbiamo essere consapevoli che abbiamo la responsabilità di disegnare qualcosa che tra sessant’anni qualcuno vedrà e di cui potrà essere orgoglioso”. “Questa mostra – ha detto la presidente di Atm Gioia Ghezzi – raccoglie una piccola selezione tra più di 100mila articoli fra fotografie e oggetti dell’archivio storico di Atm, nominato bene storico e culturale dalla sovrintendenza. Un riconoscimento ricevuto perchè racconta la storia di Milano e di noi cittadini che nel corso di quasi un secolo abbiamo usato i mezzi Atm”. “Atm – continua Ghezzi – è una azienda innovativa, per esempio, a partire dalle campagne pubblicitarie sull’emancipazione femminile, realizzate dal secondo dopoguerra. Queste campagne spiegavano che anche le donne potevano guidare i mezzi pubblici”. “Tram, o mezzo pubblico, come un posto di relazione, di incontro, dove si mescolano tutte le classi sociali della città, dove sì vedono i cittadini cambiare modi di vestire, modi di essere” ha concluso.(ITALPRESS).

Foto: xp9

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PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 23 NOVEMBRE

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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