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Cronaca

‘Jfk: Destiny Betrayed’, arriva in tv la miniserie di Oliver Stone

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MILANO (ITALPRESS) – In occasione dell’anniversario dell’uccisione a Dallas del trentacinquesimo presidente americano John Fitzerald Kennedy, Sky propone la miniserie firmata da Oliver Stone, Jfk: Destiny Betrayed.
In prima visione tv su Sky Documentaries (canali 122 e 402) da lunedì 22 novembre alle 21.15 e disponibile anche on demand e in streaming su NOW, la serie in quattro episodi esamina e approfondisce i documenti recentemente desecretati sull’assassinio a Dallas nel 1963, uno dei misteri più controversi del ‘900. Con le voci narranti di Whoopi Goldberg e Donald Sutherland (sottotitolati nella versione italiana), e con un gruppo di scienziati forensi, medici, esperti di balistica, storici e testimoni, le prove presentate da Stone dimostrano che nel caso Kennedy la teoria del complotto è ormai una realtà.
(ITALPRESS).

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Europee, Morelli “Modello Von der Leyen ha danneggiato l’Italia”

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ROMA (ITALPRESS) – “La Lega è il partito più europeista che ci sia. ‘Meno Europa più Italià vuol dire parlare di interessi nazionali, che non sono in antitesi rispetto all’Europa”. Lo ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega al coordinamento del Cipess, Alessandro Morelli, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica “Primo Piano – Elezioni Europee” dell’agenzia Italpress. “Di certo non ci sentiamo rappresentati da un’Europa che oggi è a guida von der Leyen, che è quella che ha causato i principali danni al nostro Paese”, come “la direttiva sulla casa green e il bando al 2035 del motore endotermico, che costeranno miliardi di euro e migliaia di posti di lavoro” e che “sono state delle scelte ideologiche fatte dalla Commissione Europea. Noi non ce l’abbiamo con l’Europa, ce l’abbiamo con questo modello di Commissione”. Il sovranismo? “Lo vuole anche l’Europa” che “finalmente ci sta dicendo che serve maggiore autonomia per quanto riguarda il settore energetico, per le materie prime essenziali, anche quelle legate anche agli strumenti tecnologici”, ha aggiunto.
L’auspicio “è che oggi il modello di centrodestra italiano possa essere replicato anche in Europa. Certo, a questo punto tutti i partiti del centrodestra devono riconoscersi nella grande coalizione di centrodestra” e nei suoi valori, come “la centralità della famiglia, le radici giudaico-cristiane della nostra Europa, un’integrazione che possa permettere agli immigrati di entrare nella nostra cultura e non di essere noi costretti a integrarci in altre culture”, ha spiegato, sottolineando che i partiti di centrodestra “devono annunciare di non voler fare accordi con la sinistra europea, altrimenti sarà un nuovo modello Ursula”.
Tra coloro che sosterranno von der Leyen, secondo Morelli, c’è il presidente francese Emmanuel Macron, che recentemente ha parlato di inviare soldati in Ucraina. “Assicuriamo che non manderemo i giovani italiani a combattere una guerra che non solo non è nostra, ma è fuori dall’Europa”. Poi, sulla candidatura alle europee del generale Roberto Vannacci, ha spiegato Morelli, “sono felice che si sia messo a disposizione degli italiani, ritengo che abbia onorato la bandiera tricolore e che la sua candidatura sia assolutamente legittima. E’ la cosa la cosa giusta da fare, chiaramente vedremo se gli italiani valuteranno positivamente la sua candidatura o meno”.
Tra i temi ‘caldì c’è sicuramente il ponte sullo Stretto di Messina. “Il nostro obiettivo è quello di rendere la Sicilia la piattaforma naturale e logistica migliore d’Europa: non è ‘provincialè, cioè collegare due medie città italiane come Messina e Reggio Calabria o due importanti regioni italiane del Sud che hanno bisogno di una crescita economica come la Sicilia e la Calabria. Il nostro obiettivo è collegare Palermo con Milano, Berlino e Parigi, è chiaramente un obiettivo di visione per mettere l’Italia al centro dello scacchiere internazionale come crocevia della logistica internazionale”. In questo modo, “le navi che arrivano da Suez non dovranno fare il giro d’Europa per arrivare a Rotterdam o ad Amburgo ma finalmente possono scaricare le loro merci dalla Sicilia e, grazie al treno, spostarle al centro nord o in Europa”. La prima pietra? “Il sogno è che entro l’estate, quindi entro fine settembre, si possa mettere. Come sappiamo ci sono varie problematiche, stiamo parlando dell’opera del secolo, un’opera fondamentale di cui si parla da 50 anni e anche di più. Speriamo che avvenga nel più breve tempo possibile, che sia a settembre o ottobre cambia poco: l’importante è che sia entro l’anno”. Il ponte sullo Stretto è solo uno degli obiettivi da raggiungere. “Ci siamo ritrovati con un’Italia che purtroppo dal punto di vista delle statistiche europee era piuttosto indietro, però il Governo vuole investire oltre un miliardo e mezzo solo sul tema dell’intelligenza artificiale, uno dei tasselli del mosaico che permetterà all’Italia di essere veramente sul pezzo sul fronte dell’innovazione tecnologica. Purtroppo l’Europa è rimasta molto indietro” e l’obiettivo è recuperare “con questi importanti investimenti, che non devono coinvolgere solo il pubblico, ma soprattutto i privati”.
Per quanto riguarda la sanità, “l’attuale momento è frutto di una serie di scelte fatte nel corso degli anni e quindi non basta fare ‘on-off’: per esempio togliere il numero chiuso alla facoltà di medicina è una cosa giusta che questo governo ha fatto, però la soluzione non si vedrà tra due mesi, perchè i giovani che entreranno l’anno prossimo saranno laureati fra 5 anni e poi dovranno fare il praticantato, quindi sarà un percorso di medio-lungo periodo”. Anche l’assenza dei medici di medicina generale “è dovuta a scelte che sono state fatte nel corso degli anni precedenti”, mentre il problema delle lista d’attesa “non è legato alla volontà di nessuno: come tutti sappiamo, col Covid c’è stato un blocco delle visite per cui ancora oggi abbiamo i rimasugli di quello che è stato causato da quell’emergenza”. Sicuramente “il governo per iniziare un percorso di miglioramento” ha previsto “un aumento dei fondi, con 3 miliardi in più” sulla sanità. Sul Pnrr invece “ci sono luci e ombre, per oltre 200 miliardi di investimenti non esiste la bacchetta magica. E’ un incredibile strumento economico-finanziario, messo a disposizione di vari Paesi europei. L’Italia ha deciso di essere protagonista principale: siamo all’interno della macchina e sarebbe stato oggettivamente sciocco rallentarla”, quindi “perseguiamo l’ottenimento del massimo numero di obiettivi”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Open Fiber, conclusi in Molise i lavori del Piano Banda Ultra Larga

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CAMPOBASSO (ITALPRESS) – Il Molise è la prima regione d’Italia ad aver completato il Piano Banda Ultra Larga, promosso dal Mimit, che ha visto Open Fiber impegnata nella progettazione, realizzazione e gestione di una rete in fibra ottica FTTH di ultima generazione, volta a colmare il digital divide nei piccoli borghi. Il traguardo è stato celebrato a Campobasso, presso l’Ex Gil, sede dell’Assessorato al Turismo, alla presenza di Andrea Di Lucente, vicepresidente Regione Molise; dell’Assessore alla transizione digitale Salvatore Micone; dell’Amministratore Delegato di Open Fiber Giuseppe Gola e del Responsabile Piano BUL Infratel Italia Luigi Cudia. “Oggi viene celebrato il completamento del Piano Banda larga nel territorio molisano – ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un messaggio al presidente della Regione Molise Francesco Roberti -. Un primato nazionale che merita di essere evidenziato per le ricadute positive che porterà al sistema economico e sociale dell’intera regione e non solo”. “Il processo di infrastrutturazione digitale – ha aggiunto Urso – è la conditio sine qua non per accrescere la qualità di vita delle persone, la competitività del sistema all’intero completamento del Piano Banda Ultra Larga. Voglio sottolineare che lo straordinario risultato di oggi è stato il frutto di un dialogo esemplare e di una costante collaborazione tra tanti soggetti: amministrazioni centrali e regionali, la stazione appaltante, Infratel Italia e il concessionario Open Fiber hanno lavorato insieme raggiungendo questo ambizioso obiettivo, a cui spero potremo pervenire al più presto anche in tanti altri territori”.
I lavori, eseguiti da Open Fiber dopo essersi aggiudicata il bando pubblico indetto da Infratel, hanno visto la costruzione, con tecniche moderne e a basso impatto ambientale, di una infrastruttura di 1.700 chilometri interamente in fibra ottica. Con una connessione che può raggiungere una velocità di 10 Gigabit per secondo, saranno molti i benefici per cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione: telemedicina, smart working, monitoraggio ambientale, gestione dell’illuminazione pubblica e tanti altri. In più, la fibra ottica di Open Fiber garantisce risparmio energetico (consuma oltre il 60% in meno di energia rispetto a una rete in rame) e conseguente riduzione di emissioni di CO2.
La rete in FTTH (Fiber to the home, la fibra fino a casa) – l’unica in grado di garantire la velocità Gigabit, oltre a una latenza bassissima e performance elevate – ha raggiunto 130 comuni della Regione (49 in provincia di Isernia e 81 di Campobasso) con il servizio già disponibile per i cittadini. In totale sono state connesse 133 mila case e 688 sedi della Pubblica Amministrazione Centrale e Locale (uffici comunali, stazioni di forze dell’ordine, scuole, biblioteche, ospedali e ambulatori).
Per Giuseppe Gola, Amministratore delegato di Open Fiber, “la copertura in fibra ottica ultraveloce di tutti e 130 i comuni del Molise oggetto del piano BUL è un motivo di orgoglio per Open Fiber, un passo decisivo verso l’annullamento del digital divide nella regione e il primo traguardo della missione sociale nelle aree bianche. La disponibilità di connettività Gigabit consente la fruizione di tutti i servizi digitali più avanzati anche agli abitanti dei borghi e delle zone più isolate, che rappresentano una risorsa per il nostro Paese, favorendone il ripopolamento”.
“Il Molise è la prima ed unica regione italiana ad aver completato gli interventi infrastrutturali in fibra nei comuni previsti dal Piano – ha spiegato l’Assessore alla transizione digitale Salvatore Micone – Un grandissimo risultato che ci rende orgogliosi e che si concretizza in una promettente sfida che offre l’opportunità concreta di crescita sociale e di sviluppo economico dell’intero territorio regionale e delle comunità locali, soprattutto delle aree interne, rurali e montane che sono ad alto rischio marginalità ed isolamento territoriale. Un passo importante e tanto atteso che va verso la giusta valorizzazione dei territori”.
“Siamo particolarmente soddisfatti di poter annunciare il completamento del piano Bul in Molise, prima regione italiana a raggiungere questo traguardo – ha sottolineato Luigi Cudia, Responsabile Piano BUL Infratel Italia -. Si tratta di un pilastro fondamentale dell’intervento pubblico complessivo che Infratel Italia sta attuando e che prevede, oltre al piano BUL, il piano Italia a 1 G, il piano Scuola connessa e il piano Sanità connessa. Tutti questi interventi pubblici nelle aree a fallimento di mercato, che complementano gli investimenti privati nelle aree più redditizie, porteranno il Molise e l’Italia tutta alla pari dei paesi europei più digitalizzati, attuando così una completa democrazia digitale”.
Da Bruxelles è intervenuto Filip Busz, Head of Unit EU Commission DG Agricolture, secondo cui “il Molise ha realizzato qualcosa di veramente straordinario: è diventata la prima regione in Italia a completare i suoi obiettivi di banda larga nel quadro del suo programma di sviluppo rurale 2014-2022. Questo risultato non riguarda solo una maggiore velocità di internet; si tratta anche di guardare al futuro. Si tratta di promuovere la connettività per le comunità rurali, in particolare nelle cosiddette “aree bianche”. Con la sua infrastruttura in fibra, che rende possibile la connettività FTTH per oltre 133.000 famiglie nel territorio della regione, il Molise sta aprendo la strada alla crescita economica, all’innovazione e allo sviluppo sociale”. Tuttavia, ha aggiunto, sono ancora necessari ulteriori sforzi per garantire che queste stesse famiglie dispongano delle risorse e del sostegno necessari per abbonarsi alla connettività a banda larga. Ciò include l’eliminazione di potenziali ostacoli quali l’accessibilità economica, l’accessibilità e la consapevolezza, per garantire che ogni famiglia molisana possa beneficiare delle opportunità offerte da Internet ad alta velocità”.
Oltre ai piccoli borghi e ai comuni più isolati oggetto del piano BUL, Open Fiber è presente con rete FTTH proprietaria a Campobasso, Isernia e Termoli, con un investimento privato di 8,3 milioni di euro e un totale di 47 mila case connesse.

– foto ufficio stampa Open Fiber –
(ITALPRESS).

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Snaitech pubblica il Bilancio di Sostenibilità 2023

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MILANO (ITALPRESS) – E’ stato pubblicato il Bilancio di Sostenibilità 2023 di Snaitech, in occasione della sesta edizione della Snaitech Sustainability Week, una settimana che, dal 6 al 10 maggio, vedrà l’azienda impegnata in un percorso di confronto e di condivisione degli obiettivi e dei risultati raggiunti in ambito CSR, durante la quale saranno anche previsti momenti di engagement dei dipendenti, attività di volontariato e molto altro.
“Tutelare il pianeta oggi per salvaguardare il futuro delle prossime generazioni è da sempre il principio fondamentale dello sviluppo sostenibile. Se l’impegno dei governi e delle istituzioni internazionali è necessario per perseguire questo obiettivo, c’è però un’altra faccia della medaglia. Siamo noi i primi a dover fare la differenza e a dare un senso più profondo alla parola sostenibilità che nella sua radice originaria significa sostenere, difendere – ha dichiarato Fabio Schiavolin, amministratore delegato di Snaitech (nella foto) -. E’ per questo che presentare il Bilancio di Sostenibilità 2023 non rappresenta un adempimento formale o una ricorrenza da vivere in maniera sbrigativa e sommaria. Al contrario è un’occasione per riflettere sulle logiche secondo le quali un’organizzazione crea, raccoglie e distribuisce valore, tenendo conto oltre che del profitto anche della tutela dell’ambiente e del rapporto con gli stakeholder”.
Giunto alla sua ottava edizione, il Bilancio di Sostenibilità di Snaitech si pone come obiettivo quello di approfondire i quattro pilastri su cui poggia l’universo valoriale, ma anche la strategia aziendale: il mercato regolamentato, l’innovazione, la sostenibilità e le persone.
Per quanto riguarda il primo pilastro, il mercato regolamentato, in qualità di operatore leader del gioco legale, Snaitech gioca un ruolo fondamentale come presidio di legalità e garanzia per i consumatori. Si tratta di un impegno e di una responsabilità che l’azienda prende molto seriamente e che vuole trasmettere ai propri dipendenti: per questa ragione l’azienda, nel 2023, ha aumentato del 113% le ore di formazione – arrivate a 3091 – dedicate ai dipendenti sui temi di compliance, gioco responsabile, antiriciclaggio e contrasto all’evasione fiscale.
A dimostrazione di questo forte impegno, Snaitech ha ottenuto, per il nono anno consecutivo, la Certificazione internazionale G4 sul Gioco Online che valuta l’applicazione di strumenti legati al gioco responsabile.
Il secondo dei quattro driver è l’innovazione, il pilastro sul quale si fonda la leadership di Snaitech, al primo posto, anche nel 2023, nel settore delle scommesse sportive (retail e online, misurati per GGR). La capacità di innovare, anticipando o addirittura lanciando le nuove tendenze in un settore naturalmente vocato all’innovazione e ad altissimo contenuto tecnologico è ciò che ha contraddistinto l’azienda negli ultimi anni ed è anche ciò che ha portato alla partnership con l’innovativo acceleratore di startup in ambito sport e wellness, WeSportUp. Consapevole delle sinergie che possono essere generate dall’integrazione tra retail fisico e piattaforma online, Snaitech ha lavorato per consolidare la propria offerta online e garantire una customer experience contraddistinta dall’omnicanalità.
Grazie a questa strategia e al lavoro di potenziamento dell’infrastruttura digitale, nel 2023 i ricavi di Snaitech sono cresciuti del 5,2% raggiungendo cifra 947,4 milioni di euro mentre l’EBITDA è aumentato del 4,9% attestandosi a 256,3 milioni di euro.
Il terzo dei quattro pilastri dell’identità di Snaitech è la sostenibilità, concepita nel suo più ampio significato: l’azienda, infatti, promuove da anni numerose iniziative in campo educativo, sociale, culturale e ambientale, con particolare attenzione alla promozione dello sport inteso come strumento di aggregazione e di crescita, oltre che di puro divertimento. Lo fa attraverso la sua Fondazione che, proprio in questi giorni, ha cambiato nome per diventare Fondazione Snaitech: una scelta con cui l’azienda vuole sottolineare ancora di più il suo impegno in un’ottica di sviluppo sostenibile. Anche nel 2023, Fondazione Snaitech ha continuato a sostenere associazioni come Special Olympics Italia, Fondazione Costruiamo il Futuro o Fondazione Francesca Rava e molti altri, raggiungendo oltre 11.000 persone attraverso i progetti sostenuti. Dal punto di vista ambientale, Snaitech – oltre a collaborare con importanti realtà come Plastic Free e Rete Clima grazie alla quale sono stati piantati più di 3000 alberi – vanta un utilizzo di energia elettrica proveniente al 100% da fonti rinnovabili.
L’ultimo, ma fondamentale, pilastro dell’identità aziendale sono le persone: “asset strategico e imprescindibile, nonchè vero punto di forza di Snaitech”, si legge in una nota, che prosegue: “L’attenzione nei confronti delle persone si concretizza in un’azione costante e mirata alla creazione di un ambiente di lavoro positivo, inclusivo e meritocratico, all’interno del quale ognuno possa esprimersi liberamente, essere valorizzato per le proprie capacità e accrescere le proprie competenze. A dimostrarlo è la percentuale di occupazione femminile, pari al 45%, e di presenza femminile in CDA, pari al 43%. Il capitale umano di Snaitech non rappresenta solo un asset strategico ma anche una parte attiva e fondamentale nell’impegno di Corporate Social Reponsibility dell’azienda. I dipendenti sono infatti costantemente coinvolti nelle attività di volontariato e, in generale di CSR, dell’azienda”.

– Foto ufficio stampa Snaitech –

(ITALPRESS).

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