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Cronaca

Bosch lancia il manager-assistente e spinge sull’idrogeno nelle case

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MILANO (ITALPRESS) – Il percorso verso la sostenibilità ambientale non può essere dettato unicamente dai processi di elettrificazione. Anzi, deve esserlo dall’utilizzo di gas verdi, come l’idrogeno. Per raggiungere la neutralità climatica, come previsto dal Green Deal Europeo, è necessario non solo ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera ma anche incrementare l’utilizzo delle fonti rinnovabili. In Italia, gli edifici residenziali rappresentano una quota importante del consumo energetico totale: impiegano più del 25% dell’energia primaria e sono responsabili di circa il 20% delle emissioni di CO2 in atmosfera, oltre ad essere il principale utilizzatore di gas con circa 30 miliardi di metri cubi (il 40% del totale del gas utilizzato dal nostro Paese). Eppure il 65.5% dei consumatori (su un campione di circa 1000 unità) si dice più che aperto all’uso dell’idrogeno verde per riscaldare le proprie case, perchè è “green” e meno costoso del gas fossile. In questo contesto, tra crisi energetica e spinta al cambiamento culturale, tra crescente sensibilità ecologica e necessità economica di rivedere i propri stili di consumo, Bosch Termotecnica – leader mondiale nella produzione di impianti termici, con circa 14.200 collaboratori e un fatturato 2021 di circa 4 miliardi – lancia in Italia i Bosch Clima Service e pianifica, da qui al 2025, l’investimento di ulteriori 300 milioni di euro per la produzione di pompe di calore. L’azienda tedesca vuole farsi trovare pronta anche in Italia ad affrontare le sfide energetiche per la climatizzazione degli edifici. Bosch Termotecnica ha raccontato come esserlo durante un evento organizzato nella sede di Milano. Si parte da un dato: sono meno di 100mila all’anno le nuove costruzioni per cui non c’è da porsi problemi di classi o efficienza energetica. Ma sono 31 milioni le abitazioni costruite prima del 2000, quindi circa il 90%, che invece sono inefficienti. “Per centrare l’obiettivo della decarbonizzazione – spiega Sergio Tavella, Marketing Intelligence Bosch Thermotechnology in Italy – non possiamo prescindere dagli edifici residenziali. In Italia circa l’87% degli impianti di riscaldamento sono alimentati a gas naturale” eppure “la rete di distribuzione del gas è pronta per distribuire altri tipi di fonti”, gas non fossili ma verdi come l’idrogeno o il biometano. “Con questo contributo la decarbonizzazione si raggiungerebbe prima del 2050. L’elettrificazione è la strada maestra” per le nuove costruzioni ma ‘per le vecchie abitazionì, da adeguare e rendere sostenibili, “bisogna adottare un approccio multitecnologico”. “Il tema della sostenibilità – chiarisce Claudio Crudo, Product Marketing & Pre-Sales Bosch Thermotechnology in Italy – è centrale, ma va visto insieme al comfort della famiglia, alla riduzione delle emissioni, al controllo degli investimenti. Serve quindi atteggiamento molto bilanciato”. La caldaia a idrogeno per gli edifici residenziali potrebbe allora rappresentare “un’alternativa sostenibile per gli impianti esistenti” e in definitiva “un passo avanti verso la transizione energetica”. L’utilizzo di questa fonte energetica è stato finora piuttosto ridotto: sviluppando una caldaia alimentata a idrogeno, Bosch dimostra che le caldaie possono essere convertite rapidamente e facilmente dal gas naturale. Evidentemente, riflette Paolo Beolchi, Marketing Manager Bosch Thermotechnology in Italy, c’è un tema di nuove abitudini ma gli italiani, secondo un’indagine commissionata dalla divisione termotecnica di Bosch Italia a Hokuto, sembrerebbero disposti. Spiega Beolchi: “Tra coloro che hanno in programma un intervento sul proprio impianto di riscaldamento nei prossimi 6 mesi, si registra ampia disponibilità a considerare fonti energetiche alternative, anche se poco conosciute e oggi non ancora disponibili, come, per esempio, l’utilizzo di idrogeno verde (65,5%)’. Chi si dice pronto lo fa soprattutto per sensibilità ambientale. Per circa il 40%, invece, ‘l’integrazione di energia solare (quindi pulita e gratuita) a supporto di altre fonti, resterebbe la scelta ideale per la propria abitazione (39,6%)’. Ma ‘circa il 50% si dichiara incerto e confuso nei confronti delle tecnologie verdì. Inoltre, ‘per il 78,9% degli intervistati, il costo totale dell’intervento (apparecchio, materiali e installazione) si conferma di gran lunga il principale parametro di valutazione per l’acquisto, seguito dalla classe energetica del prodotto (52,3%). Oltre a questi due parametri, il 36,8% degli intervistati ha indicato come criterio di acquisto un tema di servizio oltre il prodotto, cioè la possibilità di avere un unico interlocutorè. ‘Questo dato – evidenzia Beolchi – sottolinea la chiara esigenza da parte dei consumatori di essere accompagnati da un esperto in ogni fase del processo di acquisto”. La strategia di Bosch Termotecnica va proprio in questa direzione, “forte anche dell’elevata riconoscibilità del marchio Bosch (85,8%) e delle sue azioni a sostegno del clima e dell’ambiente (84,2%)”. Ecco allora che la divisione Termotecnica di Bosch Italia ha deciso di lanciare Bosch Clima Service, una rete di professionisti altamente qualificati in grado di rispondere a ogni esigenza di comfort domestico. “Una rete di punti di contatto, prima che punti vendita – la definisce il Country Manager Bosch Thermotechnology in Italy Marco Boselli – per l’installazione, l’assistenza, la riparazione ma anche la consulenza, la progettazione e la gestione degli incentivi. Il nostro sogno è un punto di contatto per ogni provincia italiana a partire dall’anno prossimo”. Il primo ad aprire sarà a Firenze, una decina i centri pilota che partiranno, con imprenditori partner di Bosch chiamati a gestirli. E’ questo il genere di accompagnamento culturale verso la sostenibilità che hanno in mente a casa Bosch, la cui divisione termotecnica “è carbon neutrale dal 2020″. ‘Non è la combustione il nemico, è il combustibile che dobbiamo cambiare” afferma Boselli. “La crescita del nostro giro d’affari sulle nuove tecnologie elettrificate” quali pompe di calore e condizionatori “sono ben superiori alla crescita dei mercati. Ma l’elettrificazione non basta – ragiona il manager – usciamo dalla logica del “o questo o quello”, piuttosto bisogna fare scelte pragmatiche che ci facciano agire nell’immediato e scelte dogmatiche che nel lungo termine ci portino al raggiungimento dei nostri obiettivi di sostenibilità. Già oggi, con la vendita di caldaie a condensazione, portiamo un contributo significativo riducendo le emissioni di Co2 di 3 milioni di tonnellate all’anno”. Ma “l’Italia ha atteso troppo con la promozione delle caldaie a condensazione. Abbiamo ancora 13 milioni di caldaie convenzionali installate prima del 2015, un grande parco come potenziale ancora da sostituire. Anche solo con una caldaia a condensazione, si avrebbe riduzione immediata dei consumi”. Quindi, ribadisce, se l’elettrificazione è la via maestra, sull’idrogeno bisogna iniziare ad accelerare. In Italia siamo indietro: “La produzione di idrogeno verde costerà molto di più della produzione del metano, con questo fatto bisognerà fare i conti. Però registriamo il credito dei consumatori verso qualcosa di nuovo perchè quello evidentemente quello che conoscono non è soddisfacente. Questo è il messaggio su cui tutti noi, aziende e mondo politico, dobbiamo lavorare senza preclusioni. Bisogna cominciare oggi a pensare come mettere a disposizione del cliente questo carburante, serve quindi una sensibilizzazione per fare questo passo. Molto si sta facendo in Italia, anche se siamo arrivati un pò tardi rispetto a Inghilterra e Olanda dove hanno già iniziato da tempo la sperimentazione dell’idrogeno” in cui Bosch è coinvolta. Ciò detto, ‘anche in Italia stanno nascendo “Hydrogen Valley” per sperimentare l’utilizzo di questo combustibile”. Il punto dolente? “Molta attenzione viene riservata in questo momento a consumatori come grandi industrie e mondo della mobilità, meno al mondo delle abitazioni, nonostante il 70% della nostra rete di distribuzione potrebbe già accogliere l’idrogeno”. “La sostenibilità – conclude Boselli – non è solo un fiore all’occhiello ma una necessità, il nostro core business: noi viviamo grazie alla capacità di offrire prodotti sempre più sostenibili”.

foto: ufficio stampa Bosch

(ITALPRESS).

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Cronaca

Francia battuta 5-4, Spagna in finale Nations League col Portogallo

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STOCCARDA (GERMANIA) (ITALPRESS) – La Spagna raggiunge il Portogallo in finale di Nations League e lo fa con pieno merito. Francia annichilita fino ad un quarto d’ora dalla fine (5-1) poi l’ingresso del fenomeno Cherki rende meno pesante il passivo dei transalpini – finisce 5-4 per le Furie Rosse – ma non cambia la sostanza. Spagna devastante in attacco, incerta in difesa. Per i Bleus serata da incubo per 78′ ma finale in crescendo.
Si comincia (6′) con un errore di Merino in impostazione, Mbappè chiuso da Unai Simon in uscita disperata. Un tiro di Nico Williams viene bloccato da Maignan poi Theo Hernandez, tra i più attivi per i transalpini in quest’inizio, timbra la traversa dopo una bella giocata di Rabiot. Il pericolo scuote la Spagna. Nico Williams, con il mancino, obbliga Maignan a deviare (18′) poi, al 22′, Yamal folleggia a destra, Oyarzabal mantiene palla e serve Nico Williams che mette dentro l’1-0. La Francia subisce subito il raddoppio. Merino opera un dai e vai con Oyarzabal e batte Maignan in uscita. I transalpini si scuotono. Unai Simon vola su tiro di Douè (31′) poi blocca un tiro di Mbappè e infine (37′) dice no a Dembelè. Nel finale di tempo (44′) Hujisen va in gol ma viene segnalato un fuorigioco di Pedri sul filtrante di Yamal. Unai Simon chiude il tempo salvando ancora su Dembelè (45′). Nella ripresa la Francia parte meglio ma, al 6′, Rabiot atterra Yamal in area. Rigore trasformato dal gioiellino spagnolo. Subito dopo Pedri conquista palla, scambia con Williams e beffa con un pallonetto Maignan nell’uno contro uno per il 4-0. La Francia riapre la partita al 13′ con un rigore procurato (fallo di Porro) e realizzato dallo stesso Mbappè. Douè illude (17′) poi Porro per Yamal (21′), difesa francese a spasso, e 5-1 per le Furie Rosse. Dopo un palo di Dembelè entra Cherki che delizia il pubblico con il gol del 5-2 e con l’assist per Malo Gusto deviato in porta da Vivian (5-3). Maignan salva su Samu, Kolo Muani divora il 5-4 poi si rifà al quarto minuto di recupero (5-4) su assist del solito Cherki. Domenica a Monaco finale Spagna-Portogallo mentre a Stoccarda Germania e Francia giocheranno per il terzo posto.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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CHIVU, LE PERPLESSITA’ DEI TIFOSI SUL NUOVO ALLENATORE DELL’INTER

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Un nome che desta più di una perplessità ai tifosi interisti quello di Christian Chivu, 44enne ex difensore romeno. Ma non tanto come giocatore e vincitore del glorioso triplete nell’Inter di Mourinho, quanto come successore di Inzaghi sulla panchina nerazzurra, per la sua scarsa esperienza in serie A, appena 13 partite con il Parma (che ha portato alla salvezza), chiudendo il campionato al 16° posto con uno score di 3 vittorie, 7 pareggi e 3 sconfitte. Ma un conto è una squadra che lotta per non retrocedere, un altro una big con grandi campioni da gestire e grandi prospettive, da campionato a Champions, Coppa Italia e l’imminente Mondiale per club. D’altronde il no della proprietà del Como per Cesc Fabregas ha ristretto le scelte a Chivu e Vieira, entrambi ex giocatori nerazzurri. Alla fine Marotta e Oaktree hanno puntato su Chivu perché conosce bene Appiano Gentile e forte dei suoi successi con l’Inter Primavera. Domani firmerà un contratto biennale e diventerà ufficialmente il nuovo allenatore dell’Inter. Una firma che arriva a 9 giorni dall’inizio del Mondiale per club, primo vero banco di prova della sua nuova esperienza in nerazzurro. L’esordio dell’Inter è in calendario martedì 17 giugno alle ore 18:00 (orario locale, in Italia saranno le 03:00 del 18 giugno) contro il Monterrey. Sarà un nuovo esordio per Cristian Chivu e una grande scommessa per la dirigenza nerazzurra, di fatto colta impreparata dall’addio di Inzaghi per sognare in grande con i soldi arabi. Forse una società troppo con le fette di salame sugli occhi, poiché Inzaghi ha scelto l’Arabia da giorni, ben prima della finale di Champions. Del resto bastava guardare a Monaco, durante la conferenza stampa di vigilia, l’espressione furba dello stesso Barella alle domande sul futuro di Inzaghi. Considerato poi la figuraccia epocale dell’Inter contro il Psg, è troppo ipotizzare che la squadra sia stata deconcentrata dalle voci sul futuro lontano dall’Inter del proprio allenatore e magari di qualche senatore? La questione, dopo un 5-0 maturato in quel modo fa pensare. E fa pensare male.

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TORNA IL 12 GIUGNO CON C.R.I. VOGHERA “WALK FOR A WISH: TOMMY L’AMBULANZA DEI DESIDERI”

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Ritorna a Voghera la manifestazione che unisce solidarietà e sport. La Croce Rossa Italiana – Comitato di Voghera – ha organizzato, con il patrocinio del Comune di Voghera, la terza edizione della manifestazione podistica benefica non competitiva denominata “Walk for a wish: Tommy l’ambulanza dei desideri”, in programma Giovedì 12 Giugno.
La manifestazione prevede un percorso cittadino di circa 5 chilometri, con ritrovo alle ore 18:30 e partenza alle ore 19:00 dal centro polifunzionale di via Maggioriano 13, che rappresenta anche il luogo del ritorno. Il programma dell’evento prosegue alle ore 21, con una cena allietata dalla musica dal vivo, sempre presso il suddetto centro polifunzionale. Nel corso della serata è previsto l’intervento della Vice Presidente Nazionale di Croce Rossa Debora Diodati.
L’iniziativa ha una finalità benefica, in quanto i proventi saranno utilizzati per la copertura delle spese necessarie per esaudire i desideri espressi dai bambini gravemente ammalati del reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico San Matteo di Pavia. Grazie ad una raccolta fondi istituita in memoria di Tommaso Re Mariotti, era stata acquistata l’ambulanza dei desideri, un progetto avviato dalla Presidente della C.R.I. Comitato di Voghera Chiara Fantin e divenuto realtà nel Dicembre 2023.
La camminata podistica è stata presentata in conferenza stampa questa mattina nella Sala della Battaglia del palazzo municipale, alla presenza di Giuseppe Giovanetti, Assessore allo Sport del Comune di Voghera, Federico Taverna, Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Voghera, Chiara Fantin, Presidente della C.R.I., Comitato di Voghera. Presenti anche Marinella Biglieri, in rappresentanza dello sponsor dell’evento Dallera Biglieri Recuperi, e Alberto Merlo, quale rappresentante degli artisti che si esibiranno nella serata del 12 Giugno.
“Walk for a wish: Tommy l’ambulanza dei desideri” rappresenta un progetto che ho voluto avviare di persona, una sfida importante e significativa” ha dichiarato la Presidente della C.R.I. Comitato di Voghera Chiara Fantin, che ha ringraziato nel corso della conferenza stampa l’Amministrazione Comunale ed Asm per il supporto. “L’ambulanza, acquistata con una raccolta fondi in memoria di Tommaso, consente oggi di realizzare gli ultimi desideri dei malati dell’oncologia pediatrica pavese. L’iniziativa del 12 Giugno si estende su un percorso di circa cinque chilometri e serve a promuovere e far conoscere il nostro progetto con l’aiuto di tutti”.

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