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De Siervo “Piano industriale e stadi per rilanciare il calcio”

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ROMA (ITALPRESS) – Complesso risolvere i problemi del calcio italiano in tre semplici mosse. Ma una strada possibile esiste e oggi ha provato a tracciarla l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo, intervenuto durante la trasmissione di Rai Gr Parlamento ‘La politica nel pallonè. “Il primo step che dobbiamo compiere è smettere di litigare al nostro interno – ha spiegato il dirigente di via Rosellini -, il secondo è avere un piano industriale all’altezza e penso che la Serie A ce l’abbia. Il terzo? Fare gli stadi. Senza questi sforzi rischiamo di perdere l’interesse delle nuove generazioni e di aumentare il gap con gli altri Paesi”. Si gioca su questi temi il futuro del nostro pallone, che dopo la brutta sconfitta della Nazionale di Mancini in Austria smetterà di rotolare fino al 4 gennaio mentre gli altri Paesi si contenderanno il Mondiale. De Siervo, collegato dal Qatar dove ha assistito alla gara inaugurale tra i padroni di casa e l’Ecuador (“i fuochi d’artificio sono stati quelli fuori, in campo ci aspettavamo uno spettacolo migliore”), ha rilasciato un’intervista ricca di spunti al programma condotto da Emilio Mancuso.
Partendo proprio dal nodo dolente delle infrastrutture: “Questo è il Mondiale più discusso e chiacchierato della storia del nostro calcio – ha ammesso – Ma abbiamo molto da imparare, soprattutto sugli stadi. Quello dove ieri si è svolta la cerimonia d’apertura si può coprire in pochi minuti e c’è l’aria condizionata sul terreno di gioco. Si parla di uno degli stadi migliori del mondo ed è stato costruito da un’azienda italiana. A noi non manca nulla, fin qui è mancata solo la volontà politica”. Da qui l’appello rivolto al neo ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi: “Speriamo che il ministro Abodi, che ha grande competenza sul tema essendo stato presidente del Credito Sportivo, sblocchi questo problema colossale tutto italiano. Il nostro Paese non riuscirà a organizzare nessun grande evento sportivo se non avrà la forza di sbloccare le lungaggini burocratiche che attanagliano i club da un lato e i comuni dall’altro”. Nonostante i soldi investiti in Qatar e la tendenza ormai generalizzata a far confluire le ricchezze in alcuni Paesi fuori dall’Europa, De Siervo ha ribadito con fermezza che “il Vecchio Continente non può abdicare al suo ruolo di riferimento del calcio mondiale. Dobbiamo rivendicare non solo una supremazia sul terreno di gioco, ma anche come organizzatori di eventi”.
Gli stadi italiani sono vecchi – in qualche caso fatiscenti – e la Serie A deve ancora fare i conti con la distanza da colmare rispetto agli altri campionati top in Europa. Dal punto di vista economico ha un peso rilevante la questione dei diritti tv, che secondo De Siervo “sono l’essenza dei bilanci societari”. Ecco perchè la pirateria va contrastata con forza, senza perdere tempo: “Più di 1 milione di pirati fanno perdere 1 miliardo al nostro calcio. La pirateria uccide il calcio e se oggi, nel momento più difficile, non poniamo un freno rischiamo di dover gestire un calcio di Serie B”. Con le nuove disposizioni ogni pirata verrà tracciato: gli organizzatori, ma anche gli utenti che fruiscono delle trasmissioni. In un contesto così complesso, le squadre italiane continuano comunque ad avere un certo appeal su scala internazionale. E’ di pochi giorni fa la notizia di un interessamento di un fondo americano per il Napoli; indiscrezione che De Siervo ha commentato con queste parole: “Il Napoli è un obiettivo privilegiato, ma non riesco a pensare il nostro calcio senza il presidente De Laurentiis. Questo interessamento però è segno dello straordinario lavoro fatto dalla società negli anni, sia dal punto di vista gestionale-economico sia dal punto di vista dei risultati”.
In chiusura una considerazione da parte dell’ad sul caso che la scorsa settimana ha scosso l’universo calcistico: l’arresto del procuratore arbitrale Rosario D’Onofrio. “E’ una questione terribile e inquietante – il pensiero di De Siervo – Questa storia richiede delle spiegazioni convincenti. Parliamo di una persona che trasportava 30, 40 kg di droga e picchiava le persone. Non sono mai stato un cospirazionista, ma vorrei capire come sia stato possibile che le responsabilità di D’Onofrio nel mondo arbitrale siano cresciute senza che nessuno mettesse a fuoco chi fosse. Abbiamo grandissimo rispetto degli arbitri. Chiedo solo che ci sia un’analisi profonda del caso e che qualcuno dia delle risposte”. Gli organismi calcistici, dalla Federcalcio alla Lega Serie A, pretendono chiarezza per non gettare ulteriori ombre sui fischietti italiani e sul sistema calcio.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

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Mondiali scherma: sciabola a squadre d’oro, fioretto donne bronzo

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TBILISI (GEORGIA) (ITALPRESS) – Si tinge ancora d’azzurro il Mondiale di scherma in corso a Tbilisi con altri due podi. La squadra maschile di sciabola conquista la medaglia d’oro: sulla pedana del Tbilisi Olympic Palace, Luca Curatoli, Michele Gallo, Matteo Neri e Pietro Torre hanno sconfitto in finale per 45-37 i campioni uscenti dell’Ungheria, costretti così ad ‘accontentarsì dell’argento.

Nel loro percorso sino all’assalto per il titolo, Luca Curatoli, Michele Gallo, Matteo Neri e Pietro Torre, guidati in panchina dal ct Andrea Terenzio, avevano liquidato ieri nel preliminare la Thailandia (45-29) e battuto oggi la Germania negli ottavi (45-39), la Polonia nei quarti (45-28) ed il Giappone in semifinale (45-36). Bronzo alla Romania (45-41 sul Giappone). Per l’Italia si tratta del settimo oro iridato nella specialità (l’ultimo risaliva a Mosca 2015).

Medaglia di bronzo, invece, per la squadra femminile azzurra di fioretto. Nella finale per il terzo posto, Arianna Errigo, Martina Favaretto, Anna Cristino e Alice Volpi, guidate in panchina dal ct Simone Vanni, hanno superato il Giappone per 45-30.

Ammesse direttamente agli ottavi, le azzurre avevano travolto al debutto la Romania per 45-4 e superato nei quarti l’Ucraina per 45-34, prima di arrendersi in semifinale alla Francia per 45-34. Sono dunque sei le medaglie finora conquistate dall’Italscherma a Tbilisi 2025: due ori con le squadre di sciabola e fioretto maschile e quattro bronzi firmati dalla squadra femminile di fioretto e, nelle prove individuali, da Luca Curatoli (sciabola) e di Martina Favaretto e Anna Cristino (fioretto).

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– foto Federscherma –
(ITALPRESS).

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Chivu presenta la sua Inter “Mantenere l’identità”. Marotta non si nasconde “Vogliamo vincere”

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MILANO (ITALPRESS) – “Lo spirito di questa nuova stagione è quello di mantenere una squadra competitiva, le aspettative sono quelle di mantenere l’identità, la passione per poi arrivare al raggiungimento degli obiettivi”. Lo ha dichiarato il nuovo allenatore dell’Inter Cristian Chivu durante la presentazione della stagione 2025/2026. “Gruppo? La testimonianza è il risultato che si è ottenuto in questo periodo, una squadra vincente che arriva a lottare per vincere i titoli è la testimonianza di un gruppo solido e consapevole di ciò che può dare”.

“Non guardiamo mai indietro e non vogliamo prenderci la rivincita di nulla, guardiamo il presente. Abbiamo ereditato una situazione che, nonostante alti e bassi, ha permesso alla squadra di rimanere ai vertici. Abbiamo l’obbligo di mantenerla ai vertici”, ha aggiunto. “Faremo del nostro meglio per raggiungere gli obiettivi, questo gruppo di giocatori e questa società hanno dimostrato nel tempo di avere unità e voglia di incidere, di rimanere nei vertici del calcio italiano, europeo e mondiale. Bisogna superare le atrocità solo così si può andare avanti e lottare qualcosa d’importante. Anche nel 2010 ci sono stati alti bassi, bisogna saper accettarli e superarli”.

“Non copiamo nessuno, non abbiamo l’obbligo di lanciare slogan, vogliamo tornare ad essere al vertice come abbiamo fatto negli ultimi anni. Il confronto che abbiamo avuto negli Stati Uniti? Sono cose che fanno parte di uno spogliatoio maturo, di un gruppo vincente che ogni tanto ha bisogno di fare chiarezza”, ha concluso.

LE PAROLE DI MAROTTA

“Abbiamo concluso una stagione con 63 partite, che ci ha visto arrivare in fondo a tutte le competizioni. Abbiamo perso la finale, siamo arrivati secondi per un centimetro, che vogliamo colmare. Però arrivare lì è una cosa non facile, vogliamo ripartire con ambizioni e palmares da difendere”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Inter Giuseppe Marotta durante la presentazione della stagione 2025/2026. “È inutile nascondersi dietro frasi gratuite come vogliamo arrivare tra le prime quattro. Noi siamo abituati a essere chiari, vogliamo vincere: se poi altri saranno più bravi faremo i complimenti, ma è questo l’obiettivo”.

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“Noi vogliamo vincere anche quest’anno e ripartiamo con un allenatore nuovo. In questi mesi sono state scritte tante cose, anche che Cristian Chivu fosse una scelta di rincalzo, non è assolutamente così. Abbiamo fatto come tutte le aziende delle scelte e abbiamo avvalorato la scelta di questo giovane allenatore che conosce ambiente, giocatori e storia del club. La scelta è nata da questo”, ha spiegato.

– foto IPA Agency –

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Martinenghi d’argento nei 100 rana ai Mondiali di nuoto a Singapore

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SINGAPORE (ITALPRESS) – Nicolò Martinenghi medaglia d’argento nei 100 rana ai Mondiali di nuoto, in scena a Singapore. L’atleta lombardo, campione olimpico in carica, nuota in 58″58, miglior tempo stagionale, e si arrende solamente al cinese Qin Haiyang, oro in 58″23. Completa il podio l’atleta del Kyrgyzstan Denis Petrashov (58″88). Cala negli ultimi metri il piemontese Ludovico Blu Art Viberti, che chiude al quinto posto in 59″08.

“Ieri ho avuto un’intossicazione alimentare e ho passato una notte complicata. Ho pensato di dare forfait, ma ho voluto provarci d’orgoglio. Sono contentissimo. Ho cercato di entrare nella gara e di godermi la finale. Potevo fare qualcosa in meno, ma sono al settimo cielo”. Queste le parole, ai microfoni di Rai Sport, di Nicolò Martinenghi, dopo la medaglia d’argento vinta nei 100 rana ai Mondiali di nuoto di Singapore. Quinto posto per Ludovico Blu Art Viberti: “Il podio era alla portata e ho provato a fare una gara nello stile della semifinale di ieri, purtroppo sono calato nel finale. C’è un po’ di delusione perché l’obiettivo è sempre quello di battere tutti gli altri”.

IN AGGIORNAMENTO

– foto IPA Agency –

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