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Cronaca

Pancalli “Il 2022 conferma lo straordinario livello dell’Italia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il bilancio 2022 ci soddisfa particolarmente e ci rende orgogliosi. Perchè sul terreno tecnico-agonistico,
partendo dai Giochi paralimpici di Pechino, passando attraverso i
Deaflympics, che hanno visto il coinvolgimento degli atleti sordi, gli Youth Games e tutti i campionati continentali e iridati, abbiamo confermato lo straordinario livello del mondo paralimpico italiano in tutte le discipline, con molte conferme di campioni ma anche con tanti atleti emergenti che potranno scrivere pagine ancora più belle”. Lo ha detto il presidente del Cip Luca Pancalli, tracciando un bilancio dell’anno che si sta concludendo. “A questo – ha proseguito il numero uno del Cip all’Italpress – si aggiungano anche tutte le cose che siamo riusciti a realizzare come la partenza dei campus per l’avviamento dei bimbi e dei giovani sia per gli sport invernali che per quelli estivi, il Festival della Cultura Paralimpica, lo straordinario risultato di veder arruolati nelle Fiamme Oro, nelle Fiamme Azzurre, nel gruppo paralimpico della Difesa e nelle Fiamme Gialle i nostri atleti top level. Risultati che sono il frutto di un’azione seria, determinata, perseverante che ci inorgoglisce” ha detto ancora Pancalli.
Ora si guarda al 2023, un anno “dal punto di vista squisitamente sportivo determinante. Ci avviamo nella stagione delle qualificazioni per i Giochi Paralimpici del 2024 e guardiamo sempre più da vicino alle Paralimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 che sembrano lontane ma sono praticamente domani – ha spiegato Pancalli – Siamo dunque impegnati su due fronti in egual misura e con la stessa determinazione. Naturalmente non siamo soli, si tratta di un lavoro fatto dalle Federazioni e con gli staff tecnici con le loro competenze. Un periodo nel quale dovremmo un pò raccogliere i frutti che ci dividono dalle Paralimpiadi di Tokyo. Siamo ottimisti guardando ai risultati delle competizioni iridate, basti pensare al nuoto. Continueremo a consolidare, poi, quell’azione di promozione ‘sportivà che coincide con un’azione sociale afferente a tutti i campus, avviamento, attività di riabilitazione perchè non dobbiamo mai dimenticare che la mission del Cip è primeggiare sui palcoscenici paralimpici internazionali e questo già lo facciamo molto bene, ma è anche avvicinare sempre più ragazzi disabili in questo Paese, affinchè ci sia la consapevolezza che c’è un diritto allo sport per tutti”.
L’augurio che il numero uno del Cip fa allo sport italiano per il 2023 è quello di “continuare a mietere i successi che lo rendono grande, con una straordinaria generazione di atleti che stanno scrivendo pagine importanti” e che “possa ritrovare un pò di serenità. Lo sport italiano, come tutto il Paese, ha bisogno di equilibrio, e ci vuole impegno da tutte le parti”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Cronaca

E’ morta Ornella Vanoni, leggenda della musica italiana

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ROMA (ITALPRESS) – E’ morta, all’età di 91 anni, Ornella Vanoni. “Con profondo dolore riceviamo la notizia della scomparsa di Ornella Vanoni. Grazie per tutto quello che ci hai regalato Ornella, lo terremo sempre nel nostro cuore” si legge sul profilo X di “Che tempo che fa”, programma in cui era stata spesso ospite.
Nata a Milano, considerata tra le maggiori interpreti della musica leggera italiana, è stata una delle artiste italiane dalla carriera più longeva. Inizia a lavorare nel 1956 (come attrice in “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello dopo avere studiato all’Accademia di arte drammatica” del Piccolo Teatro di Giorgio Strehler del quale è diventata allieva prediletta e compagna). Nel 1957 il debutto canoro con le “canzoni della mala”, brani che traggono spunto da antiche ballate dialettali e raccontano storie di poliziotti e malfattori. Dopo gli esordi, il suo stile interpretativo unico e sofisticato le consente di attraversare un repertorio che comprende il pop d’autore, la bossa nova (da ricordare l’album “La voglia la pazzia l’incoscienza l’allegria” realizzato con Toquinho e Vinicius de Moraes) e il jazz che la porta a collaborare con musicisti del calibro di George Benson, Michael Brecker e Randy Brecker, solo per citarne alcuni. E a vendere oltre 55 milioni di dischi con i suoi 112 lavori pubblicati, tra album, EP e raccolte, con autori che portano il nome di Dario Fo, Paolo Conte, Fabrizio De Andrè, Ivano Fossati, Lucio Dalla, Franco Califano, Mogol, Renato Zero e Riccardo Cocciante.
Nel 1960 Vanoni incontra Gino Paoli con il quale nasce un’intensa stria d’amore che va di pari passo con la collaborazione artistica: basti citare l’indimenticabile “Senza fine”. Nonostante l’amore per Paoli, la cantante sposa l’impresario teatrale Lucio Ardenzi da cui si separa ancor prima che nasca il figlio Cristiano. Non a caso, il suo primo 45 giri di grande successo commerciali è “Cercami” dedicata proprio a Paoli. Mentre prosegue anche l’impegno teatrale (tra gli altri, è Rosetta in “Rugantino” di Garinei e Giovannini), arriva la prima (di otto) partecipazione al Festival di Sanremo: nel 1965, con “Abbracciami forte”. Seguono quelle nel 1966 (“Io ti darò di più”), nel 1967 (“La musica è finita”), nel 1968 (“Casa bianca”), nel 1970 (“Eternità”), nel 1989 (“Io come farò”), nel 1999 (“Alberi”, con Enzo Gragnaniello) e nel 2018 (“Imparare ad amarsi”, con Bungaro e Pacifico). Nonostante tutti i Festival, i suoi maggiori successi discografici sono altri: “Una ragione di più” (1969), “L’appuntamento” (1970), “Domani è un altro giorno” (1971), “Più” (1976, con Gepy).
Poi c’è la televisione, che vede la Vanoni impegnata negli anni come conduttrice, prima donna o ospite fissa: da “Giardino d’inverno” a “Studio Uno”, da “Senza rete” a “Serata d’onore”, da Fatti e fattacci” a “Risatissima”. E’ anche giudice in “Star Academy” e “Amici Celebrities”. Nella carriera sessantennale non manca nemmeno il cinema dal primo “Romolo e Remo” di Sergio Corbucci del 1961 all’ultimo “7 donne e un mistero” di Alessandro Genovesi del 2021. L’abbiamo vista anche nello sceneggiato “Il mulino del Po” di Sandro Bolchi e, in un cameo, nella fiction di Rai1 “La Compagnia del Cigno” di Ivan Cotroneo. Tra i premi assegnati a Ornella Vanoni ce ne sono tre del Club Tenco (due Premi e una Targa) e due volte il Premio Lunezia.
-foto Ipa Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

L’Italia di Davis batte il Belgio 2-0 e vola in finale

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BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Italia vola in finale in Coppa Davis. La nazionale capitanata da Filippo Volandri soffre ma batte il Belgio per 2-0, senza passare dal doppio decisivo. Bastano i due singolari agli azzurri nella prima semifinale delle Finals, in scena sul cemento indoor di Bologna. Dopo la vittoria di Matteo Berrettini contro Raphael Collignon (6-3 6-4), il punto del successo l’ha firmato Flavio Cobolli (22 del mondo), battendo Zizou Bergs (numero 43 del ranking Atp) col punteggio di 6-3 6-7 (5) 7-6 (15), dopo poco più di tre ore di autentica battaglia. L’azzurro ha annullato ben sette match point all’avversario. Di contro Cobolli ha chiuso la partita al settimo match point in suo favore (dopo che Bergs gli aveva annullato sei “punti match”).
Dopo la finale del 2023, vinta contro l’Australia, e quella dello scorso anno, vinta contro l’Olanda, l’Italia per il terzo anno consecutivo (prima volta nella storia) giocherà l’ultimo atto della Coppa Davis. L’ultima Nazione a giocare tre finali di fila è stata l’Australia, fra il 1999 e il 2001.
Si estende a 12 successi la striscia positiva dell’Italia nei match di Coppa Davis. L’ultimo ko risale al 2023, contro il Canada. Non riesce ad approdare alla finale di Davis, invece, il Belgio, ancora a secco di insalatiere e giunto alle Final Eight di Bologna attraverso le qualificazioni.
Domenica gli azzurri affronteranno nel match decisivo per la difesa del titolo la vincente dell’incontro tra Germania e Spagna, che si scontreranno domani, a partire dalle 12.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina, think tank evidenzia progressi nella protezione e governance di fiumi

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NANCHINO (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – La foto mostra copie del rapporto del think tank intitolato “Sfruttare i fiumi per la prosperità nazionale e il benessere pubblico – Uno studio sulla strategia fluviale della nuova era”. Il rapporto è stato pubblicato venerdì dal National High-Level Think Tank dell’Agenzia di Stampa Xinhua e dal China Institute of Water Resources and Hydropower Research del Ministero delle Risorse Idriche, a Nanchino, nella provincia cinese orientale di Jiangsu.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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