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Cronaca

Moratti “via alla riforma, riparte la Sanità in Lombardia”

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MILANO (ITALPRESS) – Cambio di rotta in Lombardia dove è passata la riforma della Sanità regionale. Si punta sul territorio, si investe su case e ospedali di comunità, verrà regolata la governance tra pubblico privato. E si accolgono le indicazioni dell’Europa e del Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Siamo la prima Regione a farlo”, spiega in un’intervista al Corriere della Sera, l’assessore e vice presidente di Regione Lombardia, Letizia Moratti.
I medici di base, sottolinea, “certamente avranno un ruolo fondamentale, rafforzato. Ma questo documento non è una legge che stravolge quella precedente: la sanità lombarda era ed è una sanità di eccellenza. Il Covid ha messo a nudo alcune debolezze, soprattutto sul territorio e sulla cura di prossimità. Noi vogliamo intervenire e migliorare proprio lì”. “Pensiamo – aggiunge -a una strutturata e qualificata rete di specialisti ambulatoriali, medici di famiglia e pediatri, per garantire ai cittadini un’efficiente assistenza sanitaria che porterà a una minore pressione sugli ospedali, con l’abbattimento delle liste d’attesa”.
“A regime – sottolinea – ci saranno 203 nuove case e 60 ospedali di comunità: ad oggi ne sono previste 115 e 53, con un investimento di 488 milioni sul totale di miliardo e 200 milioni di euro assegnati alla Lombardia nella fase uno del Piano”. “Entro il mese di dicembre – assicura – si concluderanno i progetti di fattibilità tecnica ed economica per gli immobili del sistema sanitario regionale. Con questa accelerazione, appena saranno assegnate le risorse dal ministero, il 40 per cento delle case e degli ospedali di comunità verrà realizzato entro il 2022. Un altro 30 per cento nel 2023…”.
“Il confronto con i sindaci – prosegue Letizia Moratti – è un passaggio fondamentale. La legge approvata valorizza il loro ruolo sia all’interno dei distretti territoriali sia verso una integrazione e un maggior dialogo con i servizi sociali”.
(ITALPRESS).

Cronaca

Cina, industria dei macchinari in forte crescita nel 14esimo Piano quinquennale

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – L’industria meccanica della Cina ha registrato progressi sostanziali in termini di scala industriale, commercio estero e innovazione nel periodo del 14esimo Piano quinquennale (2021-2025), secondo dati pubblicati lunedì dalla Federazione cinese dell’industria meccanica.

Il numero di imprese che producono macchinari, con dimensioni al di sopra di quella designata, è aumentato da 92.000 alla fine del 2020 a 137.000 alla fine di ottobre 2025.

In termini di scala industriale, il valore aggiunto del settore è cresciuto a un tasso medio annuo del 7,1% dal 2021. Da gennaio a ottobre di quest’anno, il commercio estero totale dei prodotti legati ai macchinari ha raggiunto 1.030 miliardi di dollari, in aumento del 7,6% su base annua, con il valore annuo di importazioni ed esportazioni che dovrebbe stabilire un massimo record.

Facendo leva sulla crescita dei cluster industriali, il settore conta ora 13 imprese classificate tra i primi 50 produttori mondiali di macchinari per le costruzioni.

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Guardando al prossimo piano quinquennale, Xu Niansha, presidente della federazione, ha affermato che l’industria si concentrerà sul rafforzamento della resilienza e della sicurezza delle catene industriali e di approvvigionamento, sull’accelerazione dello sviluppo di nuove forze produttive di qualità e sulla promozione di una trasformazione intelligente, verde e integrata.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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Cronaca

La Voce Pavese – Addio a Maria Forni, voce della cultura lomellina

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Mortara e la Lomellina salutano Maria Forni, storica, divulgatrice e dirigente scolastica di primo piano, scomparsa sabato all’età di 85 anni nella sua abitazione di contrada Loreto. Figura autorevole e amatissima, ha incarnato per decenni la passione per la conoscenza e la trasmissione del sapere, diventando un punto di riferimento culturale ben oltre i confini cittadini.

Ex preside del liceo scientifico Taramelli di Pavia e dell’istituto superiore Omodeo di Mortara, Maria Forni ha insegnato anche al liceo classico Cairoli di Vigevano. Alla carriera scolastica ha affiancato un’intensa attività divulgativa: le sue conferenze di carattere storico, letterario e linguistico richiamavano sempre un pubblico numeroso, conquistato dalla capacità di passare con naturalezza dai grandi autori della letteratura alle più sottili sfumature del dialetto lomellino, con rigore ma anche con grande chiarezza.

L’ultima presentazione risale a un mese fa nella biblioteca civica Pezza, spazio culturale per lei speciale e familiare, dove fino a un anno fa ha presieduto l’associazione Amicivico17. In ambito familiare proveniva da una nota famiglia lomellina, ma aveva sempre rivendicato con fermezza una posizione autonoma sul piano civile e politico.

Lascia la figlia Francesca Baletti, il genero Tommaso e i nipoti Tancredi e Dionigi. Profondo il cordoglio del mondo della scuola: l’istituto Omodeo ne ricorda la gentilezza d’animo, l’intelligenza e la lungimiranza. Parole di stima anche dal pianista Alessandro Marangoni e dalla regista Marta Comeglio. Iscritta all’Anpi di Mortara, è ricordata per l’impegno antifascista e per i valori democratici. Una perdita che lascia un segno profondo nel tessuto culturale e civile della Lomellina.

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Cronaca

Cina, a novembre tasso di disoccupazione nelle città al 5,1%

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Il mercato cinese del lavoro è rimasto complessivamente stabile, con il tasso di disoccupazione urbana rilevato che si è mantenuto stabile al 5,1% a novembre, hanno mostrato lunedì i dati ufficiali.

Nei primi 11 mesi dell’anno, tale tasso si è attestato in media al 5,2%, ha riferito l’Ufficio Nazionale di Statistica (NBS).

Le condizioni occupazionali dei gruppi chiave sono rimaste anch’esse solide. A novembre, il tasso di disoccupazione tra i lavoratori rurali migranti si è attestato al 4,4%, inferiore alla media nazionale.

L’economia cinese è rimasta nel complesso stabile a novembre, ha dichiarato il portavoce dell’NBS Fu Linghui nel corso di una conferenza stampa, aggiungendo che il Paese lavorerà per garantire uno sviluppo stabile dell’occupazione, delle imprese, dei mercati e delle aspettative.

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La Cina ha fissato un obiettivo per il tasso di disoccupazione urbana rilevato intorno al 5,5% per il 2025, e mira a creare oltre 12 milioni di nuovi posti di lavoro urbani entro l’anno.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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