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Cronaca

Governo, Conte “Premesse per disastro sociale, non lo permetteremo”

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ROMA (ITALPRESS) – “In questi tre mesi sono riusciti a contraddirsi su tutto. Salvini e Meloni erano quelli che si sgolavano per lo stop alle trivelle durante il referendum, non ci aiutano a sbloccare i crediti delle migliaia di imprenditori che aspettano e quando Meloni diceva ‘con noi la pacchia in Europa finirà’ non si è resa conto che è finita per lei e per la sua propaganda. Il Consiglio europeo ci dà la conferma che non abbiamo ottenuto nulla”. Così il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, intervenendo all’evento di chiusura della campagna elettorale di Donatella Bianchi per le regionali del Lazio. “Meloni ci prende in giro. Questo Governo si sta caratterizzando per la cifra dell’incoerenza, per una autonomia differenziata che se portata avanti così come è concepita spaccherà completamente il Paese. Continua solo nel segno della coerenza sulla guerra – ha aggiunto – essendo in piena continuità con Draghi e sulla guerra ai poveri tradendo già gli impegni collegati a quello che avevano preannunciato per lo stop al reddito di cittadinanza. Queste sono le premesse di un disastro sociale e noi non lo possiamo permettere”, ha concluso.
(ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

Cronaca

BREAKING NEWS LOMBARDIA – 25/7/2025

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In questa edizione: 16enne disperso nel Po al Ponte della Becca, continuano ricerche – Un milione di risarcimento per uomo morto al Santa Margherita – Scende dal treno a Mortara e viene aggredita per una catenina – Ucciso e bruciato nel milanese, inferte oltre 20 coltellate – Schiacciato da muletto, muore 69enne nel Bresciano – “Poteri a Regione su Urbanistica a Milano, approvato Odg – Pronto Meteo Lombardia per il 26 Luglio.

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Cronaca

Fine vita, Consulta “Inammissibile farmaco somministrato da altri”

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ROMA (ITALPRESS) – Con la sentenza n. 132, depositata oggi, la Corte costituzionale ha dichiarato inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dell’articolo 579 del codice penale sollevate dal Tribunale di Firenze in riferimento agli articoli 2, 3, 13 e 32 della Costituzione. Il giudizio è stato instaurato da una persona affetta da sclerosi multipla, la quale, trovandosi nelle condizioni indicate dalla sentenza numero 242 del 2019 per l’accesso al suicidio medicalmente assistito, come verificate dall’azienda sanitaria territorialmente competente, versa tuttavia nell’impossibilità di procedere all’autosomministrazione del farmaco letale, in quanto priva dell’uso degli arti, a causa della progressione della malattia, e non essendo reperibile sul mercato la strumentazione necessaria all’attuazione autonoma del suicidio assistito, cioè una pompa infusionale attivabile con comando vocale ovvero tramite la bocca o gli occhi, uniche modalità consentite dallo stato attuale di progressione della malattia.
Chiamato a pronunciarsi sul ricorso per provvedimento d’urgenza tramite il quale la persona aveva chiesto di accertare che il proprio diritto di autodeterminazione in materia di fine vita includa la possibilità di scegliere la somministrazione del farmaco da parte di terzi, il Tribunale di Firenze ha censurato l’articolo 579 del codice penale, che punisce il reato di omicidio del consenziente, nella parte in cui non esclude la punibilità di chi, sussistenti le condizioni di accesso al suicidio medicalmente assistito, attui materialmente la volontà del malato il quale, per impossibilità fisica e per assenza di strumentazione idonea, non possa procedervi in autonomia.
Secondo il rimettente, la punibilità della condotta del terzo impedirebbe al malato di attuare la propria scelta di fine vita per il dato meramente accidentale dell’incidenza della patologia sull’uso degli arti, venendosi in tal modo a determinare un’irragionevole disparità di trattamento rispetto ai pazienti che tale uso abbiano conservato e producendosi altresì una lesione del diritto del malato all’autodeterminazione.
Le questioni sono state dichiarate inammissibili perchè “il giudice a quo non ha motivato in maniera nè adeguata, nè conclusiva, in merito alla reperibilità di un dispositivo di autosomministrazione farmacologica azionabile dal paziente che abbia perso l’uso degli arti”. La Corte ha rilevato che l’ordinanza di rimessione si è espressa sul punto con esclusivo richiamo all’interlocuzione intercorsa con l’azienda sanitaria locale, essendosi il giudice a quo arrestato a una “presa d’atto delle semplici ricerche di mercato di una struttura operativa del Servizio sanitario regionale”, mentre avrebbe dovuto coinvolgere “organismi specializzati operanti, col necessario grado di autorevolezza, a livello centrale, come, quanto meno, l’Istituto superiore di sanità, organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale”.
La sentenza precisa che ove tali dispositivi potessero essere reperiti in tempi ragionevolmente correlati allo stato di sofferenza della paziente, questa “avrebbe diritto ad avvalersene”.
La Corte afferma, infine, che la persona rispetto alla quale siano state verificate le condizioni di accesso all’opzione di fine vita “ha una situazione soggettiva tutelata, quale consequenziale proiezione della sua libertà di autodeterminazione, e segnatamente ha diritto di essere accompagnata dal Servizio sanitario nazionale nella procedura di suicidio medicalmente assistito, diritto che, secondo i principi che regolano il servizio, include il reperimento dei dispositivi idonei, laddove esistenti, e l’ausilio nel relativo impiego”. A tanto il Servizio sanitario nazionale è tenuto – sottolinea la sentenza – “nell’esplicazione di un doveroso ruolo di garanzia che è, innanzitutto, presidio delle persone più fragili”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Urbanistica, il consiglio regionale della Lombardia ‘commissaria’ Milano

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MILANO (ITALPRESS) – Nel corso della sessione di bilancio, il consiglio regionale della Lombardia ha approvato ieri un ordine del giorno a firma del presidente del Gruppo misto Luca Ferrazzi che chiede “al fine di assicurare il rispetto della normativa urbanistico-edilizia, su eventuali istanze di parte” di intervenire “con l’adozione dei poteri sostitutivi nei confronti del Comune di Milano”.

“L’adozione dei poteri sostitutivi, attivabile in caso di inerzia o inadempienza da parte del Comune, si configura come un intervento straordinario volto a garantire il rispetto della normativa urbanistico-edilizia e la corretta applicazione degli strumenti urbanistici – evidenzia FerrazziL’inchiesta della Procura di Milano ha messo in evidenza la mala gestione del patrimonio urbano, le indagini inoltre fatto luce su come certi progetti abbiano potuto ottenere autorizzazioni non conformi alle norme o adottando pratiche illegali, con impatti diretti sulla trasparenza e legalità degli atti pubblici e, come evidenziato dalla Procura di Milano la situazione ha raggiunto “profili di incontrollata espansione edilizia” che “ha assunto dimensioni di rilievo notevolissimo”.

Ferrazzi ha poi sottolineato come “l’indagine, che vede ben 74 indagati e tra questi il Sindaco Sala, ha portato a chiedere l’arresto di sei indagati, tra questi l’assessore alla Rigenerazione urbana Tancredi, il cui ruolo è centrale nelle scelte di riqualificazione e sviluppo urbano della città”.

“Oltre al danno la beffa – ha aggiunto – la Milano del Sindaco Sala, per quanto riguarda il consumo di suolo, si è largamente e ripetutamente dichiarata green, ma anche l’ultimo il Rapporto ambientale di ISPRA ha messo in evidenza come la situazione reale sia critica e ben diversa, .ciò nonostante la Giunta milanese ha proceduto imperterrita a trasformare la città in una distesa di cemento rendendola inoltre sempre più vulnerabile al maltempo con il 95 % dei terreni resi impermeabili, con la conseguenza che ogni pioggia, poiché l’acqua non riesce a filtrare nel terreno, può causare danni ingenti e situazioni di pericolo per la cittadinanza”. L’ordine del giorno ha inevitabilmente acceso la discussione in aula.

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“È un’operazione indegna, un atto che cadrà nel vuoto perché non ha nessun appiglio legislativo concreto, ma è una bieca operazione politica contro il comune di Milano, sostenuta dalla Giunta Fontana che ha dato parere favorevole al testo, e questo è un fatto grave”, ha commentato il capogruppo del Partito Democratico Pierfrancesco Majorino.

– Foto xh7/Italpress –

(ITALPRESS)

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