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Cronaca

Tumore del polmone, si ammalano sempre più donne e giovani

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MILANO (ITALPRESS) – Il tumore del polmone è una delle prime cause di morte nei paesi industrializzati, con oltre 2,2 milioni di casi all’anno nel mondo. La mortalità è la più elevata tra tutti i tumori, con quasi 1,8 milioni di decessi pari al 18% di tutte le morti per cancro. Tradotti, questi numeri dicono che le persone che nel mondo muoiono per cancro al polmone sono quasi lo stesso numero di quelle che muoiono per tumore al seno, alla prostata e al colon-retto sommate insieme. In Italia, secondo il ministero della Salute, questa neoplasia è la prima causa di morte per tumore negli uomini e la seconda nelle donne con quasi 34 mila decessi nel 2020 e un tasso di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi del 16% negli uomini e 23% nelle donne. Se però negli uomini l’incidenza è in diminuzione, nelle donne è in aumento: +3,4% in media l’anno. Grazie alla ricerca, però, oggi è possibile avere una diagnosi accurata e personalizzata, con importanti innovazioni come l’immunoterapia e le terapie mirate, in grado di aumentare sia la sopravvivenza sia la qualità di vita dei pazienti. Il tumore del polmone è uno dei temi affrontati da Marco Alloisio, responsabile chirurgia toracica e generale dell’Istituto clinico Humanitas di Rozzano, intervistato da Marco Klinger, per Medicina Top, il nuovo format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
“Nel mondo occidentale – ha spiegato Alloisio – è sicuramente il tumore a più alta mortalità, sia nel sesso maschile che in quello femminile. Riconosce una causa fondamentale che è il fumo di sigaretta”, ha detto, aggiungendo che ci sono anche “agenti chimici e inquinanti”. “Sono concause – ha affermato – che messe assieme creano questa patologia neoplastica ad altissima incidenza e mortalità”.
“I numeri sono in crescita – ha spiegato – e lo sono di più nella popolazione femminile ma soprattutto nei giovani”. Quale può essere il motivo? “I giovani – ha sottolineato – cominciano a fumare a tredici anni. Anche se andiamo nelle scuole e diamo informazioni a tappeto, queste informazioni comunque non penetrano. Sappiamo qual è la prima causa di insorgenza di tumore del polmone: è il fumo di sigaretta”.
Quali sono i sintomi? “Purtroppo sono sintomi molto sfumati. La carenza di sintomi – ha affermato – fa sì che, quando si scopre, il tumore è già avanzato”.
Come si cura? “Mentre trent’anni fa il tumore del polmone si curava con la chirurgia – ha detto -, negli ultimi anni la terapia è diventata di grandissimo interesse. Oltre a tecniche chirurgiche molto raffinate, mini invasive e robotiche, soprattutto nei primi stadi, abbiamo una conoscenza della biologia del tumore”.
Nella situazione in cui un paziente non può più essere definito chirurgico, “abbiamo altre terapie: la chemioterapia, la terapia biologica e la radioterapia”. Per Alloisio, però, “la migliore arma è non fumare oppure affidarsi agli screening”.
“Assieme agli screening salvavita – ha spiegato -, aggiungiamo nei fumatori e negli ex fumatori la Tac spirale senza mezzo di contrasto. Con questo sistema abbiamo avuto una riduzione della mortalità per tumore del polmone del 20%”. Per Alloisio “prendendo un tumore del polmone al primo stadio la percentuale di sopravvivenza è superiore all’80%. Il problema è trovarlo al primo stadio”.
Il Covid ha avuto una sua influenza? “Il coronavirus – ha spiegato – crea un’interstiziopatia polmonare. Non dovrebbe creare tumore del polmone. In verità – ha continuato – facendo Tac per Covid abbiamo scoperto tumori all’interno del torace. Il Covid purtroppo negli ultimi due anni non ci ha permesso di fare gli screening, per cui ci sono stati molti esami in meno e un aumento dell’incidenza e della mortalità di certi tumori”.
Il consiglio, quindi, è non fumare. “Se fumi, smetti. Se non riesci a smettere – ha aggiunto -, non fumare in ambienti pubblici o in presenza di altri”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Cronaca

Ordine dei Biologi della Lombardia, membri del CTS e i referenti provinciali scrivono una lettera in supporto al presidente Rossetto

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MILANO (ITALPRESS) – Diversi membri dei Comitati Tecnici Scientifici, i Referenti Provinciali e i Tutor dell’Ordine dei Biologi della Lombardia hanno indirizzato una lettera aperta agli iscritti per ribadire il proprio supporto nei confronti del Presidente dell’Ordine dei Biologi Lombardia, Rudy Alexander Rossetto. “Fin dal nostro primo coinvolgimento, il Presidente ha sempre dimostrato trasparenza, disponibilità e coerenza. Ha risposto puntualmente a ogni nostro dubbio, proposta o richiesta di chiarimento, mantenendo con noi un rapporto costante e costruttivo. Non ci ha mai fatto promesse irrealizzabili o affermazioni prive di fondamento. L’unica promessa che probabilmente non riuscirà a portare a termine — quella relativa alla riduzione della quota annuale per gli iscritti — non è dipesa dalla sua volontà, ma da “ostacoli” incontrati lungo il cammino che ne hanno impedito la realizzazione. Di questo, è stato il primo a darne comunicazione, con la massima tempestività, trasparenza e responsabilità” si legge nella lettera.

“La nostra fiducia non nasce da una richiesta, né da pressioni o da aspettative personali. Gli confermiamo la nostra stima perché lo vogliamo, perché lo abbiamo scelto liberamente e consapevolmente, ritenendo doveroso riconoscere l’impegno concreto che ha dimostrato nei confronti della categoria” si legge ancora nella missiva.

Il Presidente Rossetto non si è mai risparmiato: riceviamo comunicazioni operative anche a tarda notte, segno di una dedizione totale e costante al suo ruolo e alla causa comune. Il rapporto che abbiamo costruito con lui non si basa su ricatti, minacce o promesse di convenienza, ma su valori condivisi, obiettivi reali e un ideale professionale alto e inclusivo. Siamo convinti che solo partendo da relazioni fondate sulla lealtà, la trasparenza e l’ascolto reciproco sia possibile costruire un Ordine professionale solido, rappresentativo e all’altezza delle sfide future. Per questi motivi, rinnoviamo pubblicamente la nostra fiducia al Presidente Rossetto, certi della sua integrità, competenza e spirito di servizio verso tutti noi biologi lombardi” conclude la lettera aperta.

-Foto Ordine Biologi Lombardia-
(ITALPRESS).

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Cronaca

San Felice del Benaco il miglior comune italiano dove andare in campeggio

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MILANO (ITALPRESS) – Il migliore Comune italiano in cui andare in campeggio è in Lombardia, a San Felice del Benaco, sulla sponda Bresciana del Lago di Garda. Lo dice JetCamp.com che, ogni tre anni, conduce un’indagine su tutti i campeggi in Italia per indicare i migliori comuni, province e regioni per il campeggio.

San Felice del Benaco è conosciuto soprattutto per la sua splendida posizione sul lago e per la sua vicinanza a villaggi pittoreschi come Salò, Sirmione e Desenzano. Nel Comune gardesano sono presenti ben 8 campeggi e il punteggio totale complessivo è pari a 8,61.

“Ancora una volta il turismo lombardo si conferma protagonista – commenta con soddisfazione Barbara Mazzali, assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardiaperché capace di sorprendere per la qualità, la varietà e l’eccellenza della sua offerta. Secondo l’indagine di JetCamp.com, San Felice del Benaco conquista il primo posto tra le mete italiane per il campeggio nel 2025, seguito dalla veneta Malcesine. Un risultato che premia ancora una volta il fascino del nostro Lago di Garda, ormai saldamente riconosciuto a livello europeo e internazionale come destinazione di punta”.

Ma le buone notizie non finiscono qui. A conferma della straordinaria attrattività della Lombardia per il turismo all’aria aperta, anche Domaso – affacciata sul lago di Como – entra nella Top 10 nazionale, piazzandosi all’ottavo posto tra i Comuni più apprezzati dai campeggiatori. Qui si contano 11 campeggi, il cui ‘rating’ corrisponde a 8,45.

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“Questi risultati ci riempiono di orgoglio – prosegue l’assessore – perché rappresentano il riconoscimento del lavoro straordinario delle nostre comunità locali e degli operatori del settore, che ogni giorno, con passione e professionalità, offrono esperienze uniche e memorabili ai visitatori. A loro va il nostro grazie. Come istituzioni, continueremo a sostenere e valorizzare un comparto che in Lombardia non solo tiene alta la qualità, ma continua a crescere, innovare e brillare nel panorama del turismo italiano ed europeo”.

Con 1.956 camping, l’Italia occupa un posto importante come paese di campeggiatori in questo studio a livello europeo. Sulla base di oltre 700.000 recensioni, il sito specializzato ha tratto una serie di conclusioni. JetCamp.com aggrega i punteggi provenienti da diverse fonti autorevoli e li mostra in una panoramica per ogni campeggio.

Sulla base di tutte le recensioni, è stata stilata una top 10 dei comuni che riunisce i migliori campeggi in Italia. Nel determinare la top 10, è stato tenuto conto anche di un numero minimo di campeggi per comune (soglia), che in questo caso è maggiore di 5. Tra i migliori campeggi di San Felice del Benaco spiccano il Camping Europa Silvella (8,8) e il Weekend Glamping Resort (8,4). Dal rilevamento emerge, inoltre, che il campeggio come soggiorno turistico continua a crescere in modo significativo in Italia negli ultimi anni.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS)

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Cronaca

Da una startup cinese un velivolo elettrico a decollo verticale

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SHANGHAI (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – Una startup tecnologica cinese ha consegnato un velivolo elettrico a decollo e atterraggio verticale (EVTOL) di grandi dimensioni, segnando così un passo avanti nell’utilizzo degli eVTOL di questa tipologia.
Sviluppato dall’azienda AutoFlight con sede a Shanghai, il V2000CG CarryAll vanta un peso massimo al decollo di 2 tonnellate. Ha una capacità di carico utile fino a 400 kg, una velocità di crociera massima di 200 km orari e un’autonomia di 200 km. E’ capace di decollare e atterrare in verticale, ha un design a crociera con ala fissa che ne consente l’utilizzo in ambiti come la logistica a bassa quota, le emergenze e in altri settori.
(ITALPRESS).

Nella foto Xinhua, il V2000CG CarryAll, durante la cerimonia di consegna a Kunshan, nella provincia cinese orientale di Jiangsu.

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