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Nuova scossa di terremoto di magnitudo 5.0 nella Turchia centrale

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Cronaca

IERI A MILANO PIOGGIA RECORD. ATTENZIONE ALLA NUOVA PERTURBAZIONE NEL PRIMO POMERIGGIO IN OLTREPO

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Ancora pioggia su gran parte della Lombardia: la perturbazione è partita da Ovest per spostarsi verso Est nella tarda mattinata di giovedì, con temporali previsti per il pomeriggio nell’alta pianura e possibili anche in alcune zone dell’Oltrepo Pavese: ci saranno rovesci a carattere di nubifragio, con possibilità di grandine. Poi i temporali risaliranno verso il resto della Lombardia e sul Nord-est, tornando ad interessare zone già toccate dai violenti temporali di ieri nel milanese e monzese, mentre da Venerdì il weekend sarà un po’ più tranquillo.
Permane l’allarme idrogeologico arancione imposto dalla protezione civile della Lombardia per rischio allagamenti e smottamenti. Milano ieri ha vissuto una giornata molto difficile: 120-130 mm localizzati di pioggia, in un solo giorno, non era mai capitato negli ultimi 170 anni, e il record era 98 accaduto nel 1990. E non solo a Milano ma anche nei bacini dei fiumi che passano per Milano, con l’esondazione di Lambro e Seveso: sono ancora in funzione i gruppi elettrogeni dei pompieri a Ponte Lambro, mentre la vasca del Seveso ha trattenuto 250.000 mc di acqua evitando che invadesse le strade e le cantine di Niguarda e dintorni. Finora sono stati effettuati complessivamente 790 interventi di soccorso tecnico urgente dei vigili del fuoco in Lombardia. Tra le zone più colpite quella di Bellinzago Lombardo e Gessate per la Martesana, esondata nella giornata di mercoledì con fango e acque sulle strade, i vigili del fuoco stanno operando con diverse squadre. A Monza esondazione del Lambro all’interno del Parco e in alcune strade vicine, evacuati asili e scuole materne in zona.
Tutte le previsioni di Arpa Lombardia sono in aggiornamento sul nostro sito prontometeo.it e sui nostri canali social di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24.

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Maxi frode fiscale da 20 milioni, arresti e sequestri in Brianza

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MONZA (ITALPRESS) – Una maxi frode fiscale da oltre 20 milioni di euro è stata scoperta dal Comando provinciale della Guardia di Finanza di Monza, che ha sequestrato beni per oltre 6 milioni di euro. Le Fiamme gialle hanno dato esecuzione, su delega della Procura brianzola, a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del proprietario di una nota catena di supermercati cinesi, gravemente indiziato di frode fiscale mediante l’utilizzo di false fatture che ha consentito un’evasione di imposte, in soli due anni, per oltre 6 milioni di euro. Il provvedimento, disposto dal gip presso il Tribunale del capoluogo, riguarda anche una manager di etnia sinica, sottoposta agli arresti domiciliari, due collaboratori compiacenti, anche loro di nazionalità cinese, interdetti dallo svolgimento dell’attività imprenditoriale e un ulteriore indagato per cui è previsto il divieto di espatrio.
Contestualmente, i Finanzieri hanno dato esecuzione nelle province di Monza e della Brianza e di Brescia, anche con l’ausilio di unità cinofile “cash dog”, ad un provvedimento di sequestro di beni per oltre 6 milioni di euro, pari ai profitti illeciti dei reati ascritti, nonchè ad un sequestro impeditivo di disponibilità finanziarie nei confronti delle venti imprese “cartiere” coinvolte.
Le indagini hanno consentito agli investigatori di ricostruire un articolato sistema “multi-layered” di frode nel settore del commercio dell’abbigliamento, strutturato attraverso una fitta rete di società (“emittenti”- “filtro” – “beneficiarie”) volte all’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, dislocate su tutto il territorio nazionale e gestite da cittadini cinesi incensurati. Più in particolare, le imprese “filtro”, pur mostrandosi apparentemente dotate di una veste operativa e legale, sono risultate di fatto prive di strutture aziendali (unità produttive e locali, magazzini, uffici), lavoratori dipendenti e beni strumentali all’esercizio delle attività imprenditoriali dichiarate e avrebbero operato sotto la regia occulta degli indagati con il solo scopo di consentire alle società titolari dei supermercati – 14 imprese che a fronte di un fatturato annuo di circa 60 milioni di euro avrebbero utilizzato fatture per operazioni inesistenti per oltre 20 milioni di euro – di evadere, tra il 2019 ed il 2020, imposte per oltre 6 milioni di euro.
– foto ufficio stampa Guardia di finanza –
(ITALPRESS).

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Vlahovic mette ko l’Atalanta, Coppa Italia alla Juventus

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ROMA (ITALPRESS) – La Juventus vince la quindicesima Coppa Italia della sua storia. All’Olimpico di Roma la squadra bianconera gioca una delle migliori partite della stagione e batte per 1-0 l’Atalanta grazie ad una rete di Vlahovic. E’ il quinto trionfo (più di tutti) nel torneo per Massimiliano Allegri (espulso nel finale), mentre per Gian Piero Gasperini è la terza finale persa di Coppa Italia, aspettando l’ultimo atto di Europa League in programma il 22 maggio a Dublino contro il Bayer Leverkusen. Quello di oggi però è un segnale d’allarme per il tecnico bergamasco che domenica scorsa aveva visto la sua Atalanta lasciare pochissimi varchi alla Roma. La Juventus, nonostante sia orfana del suo regista titolare, lo squalificato Manuel Locatelli, fa meno fatica dei giallorossi nel costruire gioco contro la Dea. Nicolussi Caviglia (alla nona apparizione stagionale) non sfigura, mentre Cambiaso si conferma un regista aggiunto in posizione laterale. E’ lui dopo quattro minuti ad ispirare la rete dell’1-0 bianconero con una verticalizzazione. Al resto pensa Vlahovic che vince il duello con Hien e batte Carnesecchi. Senza Scamacca (anche lui squalificato), Gasperini affida le chiavi dell’attacco a De Ketelaere, ma il belga è in ombra per tutto il primo tempo e all’intervallo viene sostituito da Tourè. A provarci in avvio di ripresa per la Dea sono Lookman (destro deviato di poco fuori) e Koopmeiners (colpo di testa a lato), mentre la Juve protesta per un contatto in area tra Hien e Vlahovic. L’Atalanta – costretta a sostituire l’infortunato De Roon con Toloi – subisce il 2-0 al 72′, ma il Var cancella la doppietta a Vlahovic per fuorigioco. All’80’ la Dea sfiora il pari: Lookman rientra sul destro e calcia dal limite, ma la palla scheggia il palo esterno. A pareggiare il conto dei legni è Miretti che all’83’ penetra in area e colpisce la traversa. Un tiro di Ederson parato da Perin è invece l’ultima emozione di una finale che la Juventus riesce a gestire fino al triplice fischio. Allegri (furibondo con il quarto uomo e allontanato dall’arbitro Maresca nel recupero) vince l’ennesimo trofeo della sua carriera, forse l’ultimo in bianconero, mentre Gasperini ora dovrà pensare a Dublino con un altro spirito.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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