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Cronaca

Milano Smart City Alliance e Comune, nuovo modello di lavoro agile

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MILANO (ITALPRESS) – Parte oggi Smart Working Community, il progetto nato grazie all’accordo di collaborazione tra Assolombarda e il Comune di Milano per identificare e rendere disponibili spazi lavorativi di imprese da destinare al lavoro agile dei dipendenti dell’amministrazione comunale, coinvolgendo in un secondo momento anche i lavoratori delle aziende private.
Smart Working Community rientra tra le iniziative della ‘Milano Smart City Alliancè, un’alleanza tra imprese, promossa da Assolombarda, in partnership con istituzioni e stakeholders del territorio – in particolare il Comune di Milano -, per promuovere un modello di sviluppo urbano basato su innovazione, sostenibilità e collaborazione. Obiettivo decongestionare il trasporto pubblico limitando i trasferimenti periferia-centro, migliorare la conciliazione vita-lavoro risparmiando tempo ed emissioni inquinanti e favorire la vitalità dei quartieri contribuendo così a sviluppare una reale città policentrica e inclusiva.
Le prime ad avviare la fase sperimentale del progetto sono Enel e TIM che, a partire da oggi, mettono a disposizione dei dipendenti comunali alcune postazioni di lavoro prenotabili presso le rispettive sedi.
“Smart Working Community è nata per promuovere un approccio al lavoro agile innovativo che abbia impatti positivi sulla sostenibilità ambientale e sulla qualità della vita dei lavoratori – ha dichiarato Gioia Ghezzi, Vicepresidente di Assolombarda e Presidente della Milano Smart City Alliance -. Milano sta adottando un modello di crescita nel quale pubblico, privato e cittadini collaborano nella identificazione delle priorità: ‘Milano Smart City Alliancè crea sinergie tra progetti esistenti e lancia nuove iniziative in ambito smart; nuovi modi di collaborare e lavorare tra imprese, istituzioni e cittadini. Da qui nascono progetti concreti, come Smart Working Community, che contribuiscono a sviluppare un ecosistema innovativo in grado di ridisegnare la città”.
“Con lo scoppio della pandemia – ha dichiarato l’assessora allo Sviluppo economico e Politiche del Lavoro, Alessia Cappello – abbiamo dovuto riorganizzare rapidamente la modalità di lavoro di migliaia di nostri dipendenti tutelando la salute di ciascuno senza fermare il funzionamento della macchina comunale, a partire dai servizi essenziali. Il lavoro agile insieme al potenziamento degli sportelli on line ci ha dato ottimi risultati. Con il nearworking, partito a fine settembre e la smart working community che parte in questi giorni daremo ulteriore impulso a un nuovo modo di lavorare, vicino a casa, in nostri uffici o in spazi messi a disposizioni da privati. Grazie a TIM ed Enel con cui inizieremo questa nuova sperimentazione per cui abbiamo ricevuto le prime candidature tra i nostri dipendenti”.
“Siamo orgogliosi di essere fra i primi ad aver aderito a questo innovativo progetto mettendo a disposizione la sede Enel di via Beruto – ha commentato Nicola Lanzetta, Direttore Enel Italia. Questa iniziativa è in linea con il nostro impegno per la sostenibilità e la nostra idea di un lavoro agile e smart, che si concili al meglio con le esigenze del lavoratore, la vita familiare e l’ambiente”.
“Il progetto Smart Working Community si inserisce nel più ampio quadro di attività che TIM ha in campo con l’amministrazione comunale per fare di Milano una città a prova di futuro, cioè smart, riconfigurabile, resiliente e adattativa – ha dichiarato Luciano Albanese, Responsabile Energy, Utilities & Transportation di TIM -. Vogliamo che Milano sia sempre più una città che garantisce diritti e richiama a doveri, inclusiva, rispettosa delle persone e dell’ambiente, fruibile per tutti i suoi ospiti. Una città sicura e partecipativa, con una governance multilaterale pubblico-privata e nella quale il digitale sia pervasivo, per abilitare crescita e sviluppo a favore di cittadini, imprese ed istituzioni.”
Fanno parte della Milano Smart City Alliance A2A Smart City, Accenture, ATM, Cisco, Coima, Dassault Systèmes, Enel X, Fastweb, IBM, Siemens, TIM.
(ITALPRESS).

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Thiago Motta “Milan forte, tutti dovranno dare qualcosa in più”

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TORINO (ITALPRESS) – “I giocatori rimasti qui hanno lavorato molto bene, anche i rientrati dalle nazionali stanno molto bene, con la voglia giusta di mettersi subito sulla partita di domani. Sono tutti determinati e concentrati per fare una buona partita
domani”. Lo ha detto Thiago Motta in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Milan a San Siro. Contro i rossoneri “è una partita in cui bisogna dare tutti qualcosa in più. Abbiamo perso un altro ragazzo, Cabal, e mi spiace moltissimo. Come per Bremer, tutti dovremo dare qualcosa in più per non far notare questa assenza”. “Tutti i miei giocatori hanno
caratteristiche diverse e questo mi dà alternative e soluzioni
diverse. Vedremo domani. Vlahovic non farà sicuramente parte del
gruppo come Bremer, Milik, Nico e Cabal”, ha aggiunto Motta in
merito alle assenze, e su Vlahovic ha precisato: “Ancora non so
quando torna, domani sicuro non ci sarà”. “Gli infortuni fanno
parte del gioco, adesso è toccato a Dusan. Giocheremo difendendo
insieme e attaccando insieme. Il Milan è collettivamente molto
forte, con un allenatore preparato. Dovremo portarla dalla nostra
parte, dove conviene a noi e non a loro”, ha detto ancora Motta. In merito poi, alle voci della scorsa estate, l’allenatore bianconero ha precisato: “Non sono mai stato vicino al Milan”, mentre a chi gli ha chiesto chi fosse il Sinner della Juve, ha risposto: “Non mi piace fare paragoni, non fa bene all’uno e all’altro. Abbiamo tantissimi giocatori forti. Sinner è Sinner, un fenomeno dello sport. Noi dobbiamo continuare a crescere e auguro anche a Sinner di continuare nella sua grande carriera”.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cobat RAEE e Eco-PV: ambiente a rischio con emendamenti fotovoltaico

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ROMA (ITALPRESS) – “Si sta correndo il rischio di distruggere l’impianto normativo relativo alla gestione del fine vita dei pannelli fotovoltaici. Gli emendamenti presentati per il decreto-legge Ambiente, attualmente all’esame della commissione Ambiente del Senato, annientano il sistema di finanziamento dedicato a questa tipologia di rifiuti, messo a punto proprio per garantire le operazioni di recupero e riciclo, a tutela dell’ambiente e della salute pubblica e in linea con i principi europei per l’economia circolare”. Lo affermano Cobat RAEE e Consorzio Eco-PV, due tra i maggiori consorzi operativi nel trattamento dei rifiuti elettrici ed elettronici riconosciuti dal Ministero dell’Ambiente e che gestiscono importanti quote di mercato nel recupero dei moduli fotovoltaici.
La normativa attualmente in vigore è frutto di numerosi aggiornamenti nati da confronti costanti tra la filiera del riciclo e i legislatori, con l’obiettivo comune di ottenere sempre maggiori quote di energie da fonti rinnovabili, anche in virtù della crisi energetica dovuta al conflitto russo-ucraino.
“Per noi operatori, che ne abbiamo vissuto le evoluzioni negli ultimi sei anni, la normativa attuale è equilibrata e non va assolutamente modificata” – spiega Michele Zilla di Cobat RAEE- “Il legislatore ha considerato correttamente la necessità di accantonare denaro per il trattamento di moduli – il cui ciclo di vita, ricordiamo, è di circa vent’anni – evitandone così l’abbandono incontrollato sul territorio nel momento in cui non saranno più considerati utili, come già accaduto, per esempio, con l’amianto”.
I moduli incentivati presenti sul nostro territorio sono circa 84 milioni, a fronte di una spesa pubblica pari a 140 miliardi, concessi con i cinque Conti energia (dal 2005 al 2013), “e questo vuol dire” – prosegue Damiano Zilio, presidente di Eco-PV – “che a partire dal 2025 i primi pannelli saranno da smaltire, e noi vogliamo farlo con il sistema attuale, che è l’unico che può davvero funzionare. I titolari degli impianti possono versare la quota richiesta a garanzia nel trust dei consorzi, che è impignorabile e che segrega le somme utili al trattamento dei moduli esausti, oppure, per quelli incentivati, optare per la trattenuta di parte dell’incentivo da parte del GSE”.
La normativa in vigore poggia sulla responsabilità estesa del produttore che si assume l’onere della corretta gestione del fine vita di quanto immesso sul mercato. “Anche questo principio viene scardinato dalle modifiche presentate, disattendendo tra l’altro il dettato europeo: le modifiche all’esame del Senato propongono che i consorzi ritirino gratuitamente i Raee, pena pesanti sanzioni pecuniarie, spostando in sostanza su di noi un onere che invece deve essere in capo ai produttori”, conclude Zilio.
I due consorzi chiedono quindi al Parlamento di respingere gli emendamenti al Decreto Ambiente, difendendo una normativa che “pone l’Italia all’avanguardia nella tutela ambientale e al riparo da procedure di infrazione da parte dell’Europa”.
-foto Agenzia Fotogramma-
(ITALPRESS).

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Arrestato a Civitavecchia trafficante dalla Spagna con 87 kg di cocaina

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CIVITAVECCHIA (ITALPRESS) – La Polizia di Stato di Civitavecchia, ha arrestato un trafficante internazionale di droga sbarcato dal traghetto proveniente da Barcellona con 87 kg di cocaina pura del valore commerciale di circa 10 milioni di euro. In particolare i poliziotti della Polizia di Frontiera Marittima di Civitavecchia, dopo aver effettuato un’attenta disamina della lista dei passeggeri in arrivo da Barcellona sottoponevano a verifiche alcuni veicoli. Tra questi un trattore stradale con agganciato un semirimorchio condotto da un autotrasportatore di origine spagnola. Nelle fasi iniziali del controllo il conducente risultava particolarmente nervoso e poco collaborativo e tale atteggiamento si acuiva ulteriormente non appena il cane poliziotto si avvicinava al camion.
Proprio all’interno del posto guida, il cane segnalava la contaminazione da stupefacente, che però da un esame visivo non risultava individuabile. La perquisizione dell’abitacolo, permetteva di rinvenire 2 telecomandi simili a quelli utilizzati per l’apertura dei cancelli elettrici con vicino alcuni fusibili.
Nelle vicinanze, veniva notato uno “slot” vuoto dove glia genti inserivano il fusibile azionando poi il telecomando. Immediatamente i due sedili dell’abitacolo si alzavano elettronicamente, rimuovendosi automaticamente dal loro alloggiamento e svelando un ampio doppiofondo chiuso ermeticamente dall’esterno, dove erano nascosti numerosi pacchi.
Si estraevano complessivamente 79 panetti per un totale di 87 Kg., che immediatamente periziati risultavano essere cocaina.
L’autista del veicolo, veniva quindi arrestato e condotto nel carcere di Aurelia.

– Foto: Polizia di Stato –

(ITALPRESS).

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