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Cronaca

Fiere, verso una cabina di regia unica per gli eventi dell’agroalimentare italiano

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PARMA (ITALPRESS) – Lo sviluppo di Fiera di Parma, in particolare di Cibus (“una fiera unica al mondo”), passa anche attraverso l’accordo con Fiera Milano. Le prospettive di internazionalizzazione e di business dell’accordo Cibus&Tuttofood sono stati illustrati in commissione Politiche economiche, presieduta da Manuela Rontini.
A esporre il progetto industriale e il nuovo assetto azionario di Fiere di Parma sono stati il presidente Gino Gandolfi e l’amministratore delegato Antonio Cellie. La Fiera Ducale coordinerà le due principali fiere agroalimentari che si svolgono in Italia rimarcando il posizionamento specifico e il livello di internazionalizzazione di entrambe.
In particolare, Cibus consoliderà e svilupperà il ruolo di “Bandiera del Made in Italy alimentare” con un focus sulle eccellenze, sui territori e sui prodotti DOP e IGP che da 10 anni stanno guidando le nostre esportazioni mentre Tuttofood verrà proiettato in uno scenario competitivo globale assimilabile alle manifestazioni delle grandi capitali europee.
Fiera Milano diventerà a sua volta azionista di Fiere di Parma con una quota di minoranza qualificata entrando nel patto fra soci privati con Credit Agricole e Unione Parmense degli Industriali.
I vertici di Fiere Parma hanno spiegato che “alla base dell’operazione c’è un chiaro disegno industriale che specializza due manifestazioni nell’interesse di Parma, e quindi del sistema Fieristico Regionale, ma anche del Paese, perchè ambisce, grazie all’azione combinata con Tuttofood, a portare in Italia ad esporre le aziende estere che attualmente prediligono altre piazze in Europa e nel mondo e quindi diventare sempre più attrattivi per i grandi buyers internazionali”.
Sul piano economico i benefici attesi sono diversi: Cibus da biennale diventerà annuale, operazione che consentirà la distribuzione di un dividendo straordinario per i soci di 2 milioni di Euro; i ricavi di Fiere di Parma potranno continuare a crescere a doppia cifra anche nei prossimi anni; l’alleanza con Milano potrà premettere altre nuove iniziative che potranno implementare il calendario di Fiere di Parma; i flussi di cassa incrementali potranno essere utilizzati per realizzare oltre 20 milioni di investimenti nel quartiere.
In sostanza dai 15 milioni di fatturato di 13 anni fa, ovvero all’inizio del nuovo ciclo della gestione condivisa tra soci pubblici e privati, il fatturato di Fiere di Parma potrebbe arrivare a quasi 60 nel 2026 dagli attuali 40, mantenendo l’attuale livello di EBITDA di oltre il 20% con il conseguente aumento del valore della società.
Tutti gli azionisti attuali e futuri – ovvero Fiera Milano – hanno condiviso un disegno organico partito ad Expo 2015: fare dell’Italia – anche a livello fieristico – il driver mondiale per un agroalimentare sempre più di qualità e sostenibile.
Il consigliere Matteo Daffadà del Partito democratico, “sapendo come il percorso sia stato lungo e abbia coinvolto anche gli attori pubblici”, ha auspicato “il miglioramento economico e di attrattività di Fiere Parma. Si percepisce – ha sottolineato – la capacità di andare all’assalto delle maggiori fiere europee. Si tratta di una sfida accattivante”.
I vertici di Fiere di Parma hanno ricordato come “grazie anche al gruppo di lavoro coordinato dalla Regione si sia completata una riforma statutaria in gradi di garantire una governance efficiente ma equilibrata della società che sarà discussa il 6 marzo in Consiglio comunale e che successivamente sarà valutata dall’Assemblea dei soci il 7 marzo”.
“Il perimetro in cui si colloca questa operazione va nella direzione di una sempre più evidente internazionalizzazione che devono avere le Fiere”. Ha esordito così Vincenzo Colla, assessore allo Sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali. “L’accordo – ha continuato – evita i rischi di una competizione tra Cibus e Tuttofood, perchè gli interlocutori più grandi non sono qui, sono a Colonia e Parigi. E’ con loro che si apre una nuova sfida. Qui nasce un grande soggetto di governance industriale e di capacità di tenere relazioni internazionali”.
L’assessore Colla ha poi sottolineato l’importanza di tre condizioni presenti nello statuto: Cibus non si sposta da Parma; non si possono deliberare operazioni straordinarie e nuovi assetti azionari se non si ha l’85% delle azioni; investimenti, grazie ai flussi di cassa previsti nel piano industriale che verrà approvato, che garantiscano che la Fiera progredisca anche da un punto di vista strutturale (parcheggi per un investimento di 9,5 milioni di euro, magazzini e uffici per 10 milioni, digitalizzazione per un milione). “Penso che questo progetto debba anche stimolare la visione di Parma nel futuro, rafforzando asset strategici come, ad esempio, l’aeroporto”, ha affermato l’assessore.
Innovativo, secondo il titolare dello Sviluppo economico, è “il patto di sindacato fra soggetti pubblici: è la prima volta. I soci pubblici (Comune, Provincia, Regione, Camera di Commercio) hanno definito che nessuno può vendere le proprie azioni, ma solo darle a un socio pubblico e tutti sono vincolati a rispettare lo statuto”.
Colla ha ricordato come ci fossero timori su questa operazione (“non dimentichiamo che il 50% di Cibus è di Federalimentare”), ma “oggi questa operazione garantisce tutti. Fiera Milano è controllata da una Fondazione, la cui maggioranza è di Regione Lombardia. Noi non abbiamo guardato al mix politico ma a cosa vogliamo per il futuro del territorio di Parma e della nostra Regione. Ci sono le condizioni per condividere, con un partner di grande qualità come Fiera Milano, attrattività di nuove fiere ed economie di scala indispensabili. Il 6 marzo – ha concluso Colla – si dovrebbe tenere il Consiglio comunale di Parma e subito dopo l’Assemblea dei soci, per consegnare poi tutte le decisioni assunte alla valutazione del CdA della Fiera di Milano”.
(ITALPRESS).

Cronaca

Mattarella “La vita dell’Italia strettamente intrecciata con l’Ue” / Video

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “E’ un vero piacere per me incontrarvi insieme al vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri Tajani per ringraziarvi. Il lungo elenco che l’ambasciatore Cortese ha indicato è la raffigurazione di uno spaccato dell’Italia qui a Bruxelles. Da questo elenco, da questa articolazione così diffusa e così ampia emerge quanto sia ormai strettamente intrecciata sotto ogni profilo la vita del nostro Paese con quella dell’Unione Europea”. Lo ha detto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, incontrando a Bruxelles il personale della Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea.

“E’ il punto di collegamento, di intersezione più importante per la protezione del nostro Paese, quindi il vostro ruolo qui sia come rappresentanti delle varie articolazioni del nostro Paese, sia come cittadini europei, è estremamente prezioso – ha aggiunto il capo dello Stato -. E’ crescente questa interlocuzione, questa interconnessione su ogni aspetto. Cresce continuamente, di conseguenza cresce anche l’impegno degli italiani qui in missione, in questa straordinaria avventura di integrazione che stiamo continuando a vivere di anno in anno”.

IL VIDEO DELL’INTERVENTO DI MATTARELLA

“Sono qui per ringraziarci, perchè come ha detto l’ambasciatore, svolgete con abnegazione, con dedizione, con impegno, e aggiungo, con fatica, certamente, il vostro lavoro e il vostro compito, ai tanti livelli diversi a cui siete chiamati – ha sottolineato Mattarella -. Da quelli apicali a quelli di collaborazione, ma tutti preziosi in questo tessuto connettivo che attraverso la vostra azione lega l’Italia all’Unione Europea. Per questo è un piacere incontrarvi, ringraziarvi per quello che fate, farvi gli auguri per il vostro lavoro. In tante volte che sono venuto a Bruxelles, poche volte c’era un sole così, quindi siamo anche fortunati nell’incontrare questa giornata così bella. Questa città raccoglie dentro di sè, ospitandola, una quantità di presenze che vengono da tutti i 27 Paesi dell’Unione. E questo è in sè un ulteriore pregio, un ulteriore bagaglio e patrimonio che voi vivete ogni giorno, che apre l’orizzonte e dimostra quale sia necessariamente sempre più il futuro delle nostre interlocuzioni. Grazie per quello che fate”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Referendum, Schlein “Serve un’ondata di partecipazione”

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ROMA (ITALPRESS) – “Spero che l’Italia ci sorprenda, che con un’ondata di partecipazione tutte le cittadine e i cittadini vadano a votare l’8 e il 9 giugno per contrastare la precarietà, i contratti a termine, per tutelare contro i licenziamenti illegittimi ma anche per aumentare la sicurezza sul lavoro. Credo che non ci sia una persona che non si indigna davanti al fatto che muoiono tre persone al giorno in Italia: l’altro giorno una ragazza, Anna Chiti, di 17 anni, al primo giorno di lavoro su una barca, senza neanche un contratto”. Lo ha detto la segretaria del Pd, Elly Schlein, a “Cinque minuti”, in onda questa sera su Rai1. “Poi il quinto referendum, quello sulla cittadinanza: noi pensiamo che chi nasce o cresce in Italia sia italiano o italiana e nessuno gli possa togliere questo diritto”. Gli italiani “hanno una grande e straordinaria occasione di andare a votare e cambiare delle leggi per costruire un futuro migliore e sono convinta che lo faranno”.

“La linea del Partito Democratico è molto chiara, perchè è stata approvata in direzione nazionale senza voti contrari. E’ un voto che non guarda al passato, guarda al presente e al futuro di tanti giovani precari che hanno un contratto di un mese e non sanno se ce l’avranno il giorno dopo e non riescono a uscire di casa, a costruirsi una famiglia. Ma è anche un voto che consente di riparare a degli errori che la nostra parte ha fatto in passato”, ha poi detto rispondendo a una domanda sul Jobs Act che fu approvato dal Pd sotto il governo Renzi.

“Si tratta di una migliore occasione per partecipare, votare, cambiare queste leggi, contrastare la precarietà e riconoscere la cittadinanza, perchè non voglio più sentire un ministro dire che nelle classi bisogna ridurre gli stranieri: nelle classi non ci sono italiani o stranieri, ci sono bambine e bambini che hanno lo stesso diritto a un futuro e a una scuola di qualità”, ha aggiunto.

– Foto IPA Agency –

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Cronaca

Hoole vince la crono di Pisa, Del Toro resta maglia rosa

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PISA (ITALPRESS) – Daan Hoole ha vinto la decima tappa del Giro d’Italia 2025, la cronometro individuale Lucca-Pisa di 28,6 chilometri. Isaac Del Toro mantiene la maglia rosa, ma il messicano della UAE Team Emirates-XRG ha perso gran parte del vantaggio che aveva su Juan Ayuso. E’ stata una cronometro che ha dato tante indicazioni e che di fatto scombina le gerarchie della classifica generale. Decisive le condizioni meteo, con la pioggia nel finale che ha rallentato gli uomini di classifica: a vincere è stato l’olandese della Lidl-Trek, col tempo di 32’30”, secondo il favorito Joshua Tarling, il cronoman della Ineos si è piazzato a 7″. Terzo il britannico Ethan Hayter (Soudal Quick-Step) a 10″. Decisiva la prestazione di Primoz Roglic, diciassettesimo a 1’15”, ma lo sloveno della Red Bull-Bora-hansgrohe ha recuperato parecchio terreno in classifica (ora è quinto a 1’18” dalla maglia rosa). Lo spagnolo Juan Ayuso ha invece ridotto lo svantaggio da Isaac Del Toro, compagno di squadra che però resta in maglia rosa con un vantaggio di 25″. Ancora terzo Antonio Tiberi, l’azzurro è a 1’01” dal messicano. Domani l’undicesima frazione, la Viareggio-Castelnovo nè Monti di 186 km: sarà una tappa movimentata, con il San Pellegrino in Alpe da affrontare a metà percorso.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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