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Cronaca

Poker del Napoli in casa del Torino, finisce 0-4

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TORINO (ITALPRESS) – Il Napoli continua a dominare la Serie A. Il team azzurro ha espugnato lo stadio Olimpico Grande Torino, battendo i granata di Juric per 4-0. Sempre più in fuga in vetta alla classifica del campionato la formazione di Spalletti, una macchina perfetta con Osimhen cecchino infallibile. L’attaccante nigeriano ha sbloccato la gara al 9′, firmando poi la doppietta nella ripresa. Per lui già ventuno reti nella massima categoria di questa stagione. Nella prima frazione, puntuale, è giunto anche il gol di Kvaratskhelia, dagli undici metri; nella seconda frazione infine il poker partenopeo con la prima rete in azzurro di Ndombelè. Dopo due vittorie consecutive, battuta d’arresto per il Torino, che ridimensiona in parte gli obiettivi di Rodriguez e compagni.
Partenza a razzo del Napoli. Al 9′ Rodriguez salva i suoi in scivolata su tiro a colpo sicuro di Lozano. Sul corner seguente, battuto da Zielinski, Osimhen ha colpito per la prima volta svettando più in alto di tutti battendo imparabilmente Milinkovic-Savic con un tocco di testa-spalla. Fra il 14′ e il 23′ tre tentativi di risposta dei padroni di casa: prima Meret ha respinto un tiro di Vlasic; poi il portiere del Napoli ha ribattuto una conclusione violenta di Ricci con seguente tap-in sul palo di Sanabria; infine Vojvoda ha mancato il bersaglio da buona posizione. Al 33′ l’episodio che di fatto ha chiuso il match. Linetty ha steso in area di rigore Kvaratskhelia: lo stesso asso georgiano ha quindi siglato il 2-0 per il Napoli dagli undici metri.
Nella ripresa gli altri due squilli dei campani. Al 6′ la doppietta di Osimhen, abile a segnare di testa su assist da sinistra di Olivera. Al 23′ su servizio di Kvaratskhelia (in doppia cifra sia come gol che come assist) il poker del Napoli, firmato dal neo entrato Ndombelè. A ruota solo una girandola di sostituzioni e poche emozioni sino al triplice fischio del direttore di gara.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Cronaca

OMICIDIO ALL’ALBA A PAVIA: UCCIDE L’AMICO E TRASCINA IL CORPO IN STRADA

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Tragedia all’alba a Pavia in una palazzina all’angolo con via Torello da Strada, in viale Cremona: un uomo ha ucciso un amico al culmine di una violenta lite e poi ha trascinato il suo corpo in strada. Alcuni residenti e passanti hanno segnalato la presenza di un corpo di una persona apparentemente senza vita sul marciapiede. Erano le cinque di mattina quando è scattato l’allarme. Al loro arrivo sul posto in carabinieri hanno trovato il padrone di casa, un 70enne, all’interno dell’appartamento dove sarebbe avvenuto l’omicidio: l’uomo avrebbe subito confessato. I carabinieri del reparto scientifico hanno subito iniziato i rilievi dentro e fuori l’abitazione. Il cadavere è stato trasportato all’istituto di Medicina Legale dell’Università di Pavia dove sarà effettuata l’identificazione. La vittima aveva 36 anni, di nazionalità dominicana, ed era da qualche anno ospitato dall’uomo che lo ha ucciso, colpendolo alla testa pare con un corpo contundente.

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Cronaca

Crosetto “L’Europa non può accettare che Putin arrivi a Kiev”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’Europa non può accettare che Putin arrivi fino a Kiev”. Così il ministro della Difesa Guido Crosetto in una intervista a Il Messaggero.
Alla domanda se Macron sia più bellicista che pacifista, Crosetto risponde così: “Non amo le etichette. Secondo me, si può trovare un terreno comune anche con lui. Ma ha fatto una fuga in avanti che non so quanto giovi a lui stesso nè quanto giovi a questa fase difficilissima. E’ una fase che richiede capacità di analisi, razionalità, competenza tattica e diplomatica. E’ un momento che non ha precedenti simili nella storia recente. Se dobbiamo cercare esempi che gli assomigliano, ebbene hanno avuto esiti drammatici: le due guerre mondiali”. Se i russi “dovessero espugnare la capitale ucraina, si aprirebbe uno scontro drammatico. Ed avremmo la smentita totale di quelli che, anche da noi, ripetono: beh, anche la Russia ha le sue ragioni e in fondo voleva soltanto le due regioni dove si parla russo. Purtroppo temo che Putin voglia tutta l’Ucraina e in più nessuno ci assicura che si fermerà all’Ucraina – aggiunge -. E’ evidente che ha in mente un ordine internazionale, in cui chi è più forte, se e quando vuole, si prende le altre nazioni”.
E alla domanda se Putin vada fermato anche in modi guerreschi che indica Macron, il ministro replica così: “No, così rischiamo di arrivare al punto di non ritorno. Lo stesso che avremmo se Putin mettesse nel mirino anche i Paesi baltici o la Polonia, come non è affatto impossibile. A quel punto la Nato avrebbe l’obbligo, sancito dall’articolo 5 del patto atlantico, di schierarsi militarmente al fianco del Paese interno alla Nato che viene aggredito”. “Sono ancora propenso a pensare che Putin non sia un folle totale – prosegue -. Spero di non sbagliarmi. Mi auguro insomma che non accada che la Russia si spinga oltre le follie che ha messo in atto negli ultimi due anni. Ciò detto, ripeto che le truppe ex sovietiche che arrivano a Kiev sarebbero un elemento totalmente destabilizzante per l’Europa e per il mondo. E porterebbero inevitabilmente a uno scontro con altre nazioni che non accetterebbero i carri armati russi al confine”. “Aiutare gli ucraini a difendere il proprio territorio era il modo più giusto per ribadire il diritto internazionale e più razionale per scongiurare una guerra mondiale”, sottolinea Crosetto, che spiega: “Da un anno vado dicendo che il risultato della guerra è la somma di chi ha più uomini e più mezzi. Non vince chi ha la verità o la giustizia dalla propria parte. Anche in solitudine, ho sostenuto, nei consessi internazionali e parlando con Zelensky quando è venuto a Roma, che la controffensiva ucraina non avrebbe avuto successo a causa della superiorità militare russa e sarebbe potuta essere dannosa per l’esito del conflitto. Ma non sono stato ascoltato”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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