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Cronaca

La radioterapia si evolve, ma servono più centri

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ROMA (ITALPRESS) – Due giornate per confrontarsi sulle nuove tecnologie in radioterapia. Si è svolta, presso il Centro Congressi Palazzo Rospigliosi, l’ottava edizione del simposio annuale di Radioterapia UPMC, “Autocontouring, real time tumor tracking, plan adaptation, surface guidance – Impact of new technologies on radiotherapy clinical activities. Experiences in comparison” che torna in presenza dopo la pausa imposta dalla pandemia. Un’occasione di incontro per gli addetti ai lavori del settore (radioterapisti, oncologi, fisici sanitari, tecnici di radioterapia e infermieri di radioterapia) provenienti da tutta Italia ma anche da centri europei ed americani che nasce con l’intenzione di analizzare l’impatto delle nuove tecnologie a supporto della radioterapia stereotassica con un focus particolare sulla nuova radioterapia adattativa online.
“Il filo conduttore alla base di questo simposio era mettere insieme tutti i professionisti che in questo momento utilizzano queste nuove tecnologie, con l’obiettivo di definire quale sia dal punto di vista della pratica clinica la differenza tra la possibilità di migliorarsi e utilizzare tecnologie ancora standard. Quello che ne è venuto fuori è che se hai la possibilità di migliorare i tuoi risultati credo sia difficile tornare indietro e utilizzare tecnologie meno avanzate”, spiega il professor PierCarlo Gentile, direttore medico dell’UPMC Hillman Cancer Center San Pietro FBF (Roma) e professore associato dell’Università di Pittsburgh.
“Essendo quella oncologica una popolazione in continua crescita c’è la necessità di assecondare la richiesta – ha aggiunto -. Questo è il vero problema: abbiamo una richiesta di servizi e prestazioni per la terapia oncologica molto più importante rispetto a quella che noi riusciamo a offrire oggi. Le nuove tecnologie in radioterapia comportano una maggiore complessità del workflow cioè il modo con cui ci si approccia al trattamento. Questa complessità si traduce in un maggiore carico di lavoro e nel conseguente allungamento del workflow che precede l’inizio del trattamento, e si determina così un numero minore potenziale di pazienti trattati. Quindi o aumentiamo il numero dei centri con il volume tecnologico o dobbiamo selezionare i casi che andremo a trattare. Auspico che aumentino i centri. Forse dobbiamo sfruttare proprio il momento e il PNRR per riuscire a rivoluzionare il sistema. Recentemente c’è stato un importante investimento delle amministrazioni per la radioterapia anche perchè i dati clinici hanno evidenziato questa disciplina in grado di offrire risultati importanti con scarsa tossicità che significa controllo della malattia senza effetti collaterali mantenendo la qualità di vita del paziente”, sottolinea Gentile.
“Una parte importante di questo simposio è dedicata all’impatto dell’intelligenza artificiale e in generale della pratica sulla radioterapia oncologica e delle nuove tecnologie. L’intelligenza artificiale è già parte del nostro mondo. E’ abbastanza chiaro che in tutto il sistema sanitario il potere dell’intelligenza artificiale ci mette in grado di utilizzare dati raccolti al fine di sviluppare modelli. Una volta ottenuto un modello positivo, basato ad esempio sulle nuove tecniche di machine learning, saremo in grado di offrire una medicina personalizzata che è molto diverso da quello che facciamo oggi con i pazienti che vengono curati con terapie generali. In questo modo potremo avere per pazienti specifici terapie e prescrizioni specifiche”, commenta Saiful Huq, direttore dei fisici sanitari di UPMC Hillman Cancer Centers.
“Grazie all’intelligenza artificiale saremo in grado di imparare da quello che è stato fatto e quando un nuovo paziente arriverà nei nostri centri, utilizzando i modelli di intelligenza artificiale, potremo predire gli outcome del paziente e utilizzare un modello appropriato per il paziente stesso. Questo è quello che chiamiamo medicina di precisione. Il Covid ci ha insegnato quale impatto possono avere le tecnologie sui sistemi sanitari nazionali e internazionali e l’impatto delle tecnologie a livello globale in un setting in cui non siamo più in grado di stare tutti insieme nello stesso posto”, aggiunge.
Il simposio, che esprime al meglio l’esperienza in oncologia di UPMC, si interroga sull’affidabilità dei nuovi sistemi, su come questi incidano sul trattamento al paziente e quali implicazioni abbiano nella distribuzione dei carichi di lavoro.
(ITALPRESS).

Cronaca

Libano, Crosetto “L’Onu allontani i conflitti dalle basi Unifil”

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi due razzi hanno nuovamente colpito la base italiana di Shama. Due razzi lanciati da Hezbollah.
Come gli otto di martedì. Oggi, come martedì, fortunatamente i nostri militari hanno riportato solo ferite superficiali.
Oggi, come martedì, condanniamo questo atto di guerra verso i rappresentanti di una missione di pace. Possiamo solo condannarlo perchè non abbiamo e non vogliamo interlocuzione con l’organizzazione terroristica di Hezbollah. Il nostro interlocutore in quel territorio è Israele, una nazione democratica ed è normale che chi come me ha a cuore la vita di ognuna delle oltre 1000 persone italiane e 10.000 di tutte le nazioni, che sono impegnate in Unifil, non possa che rivolgersi ad una nazione vicina da sempre”. Così su X il ministro della Difesa, Guido Crosetto.
“Per questo oggi ho chiesto, attraverso il Capo di Stato Maggiore della Difesa, di evitare il più possibile i combattimenti vicino alle nostre basi, all’unico interlocutore cui posso chiederlo: Israele. Perchè le IDF, dopo gli incidenti dei primi giorni, si sono impegnate per tutelare la sicurezza delle basi Unifil e lo hanno fatto. Per questo – aggiunge Crosetto – ho chiesto un ulteriore aiuto al mio collega Katz: di aiutarci a proteggere i contingenti dai razzi di Hezbollah. Lui mi ha risposto che le IDF stanno facendo ogni sforzo per proteggere le forze e le postazioni dell’UNIFIL nella regione e che tengono conto della loro sicurezza nelle operazioni. Ma ha anche aggiunto ciò che io dico da quasi due anni: la soluzione a tali incidenti è l’attuazione e l’applicazione della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, il ritiro di Hezbollah dal sud del Libano e lo smantellamento delle sue infrastrutture e armi nella regione”.
“Motivo per cui – evidenzia il ministro – ho chiesto al rappresentante militare italiano all’ONU di sollecitare un esame approfondito della situazione sul campo e dei rischi, seguito da una presa di posizione chiara delle Nazioni unite che tenendo conto dell’evoluzione in atto, si spenda per allontanare i conflitti dalla basi Unifil. Mi sono infine rivolto al capo delle forze armate libanesi per chiedere anche a lui di spendere la sua leadership nel paese per garantire la sicurezza dei nostri militari”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Milano, al via “Atm manifesto”, mostra con oggetti dall’archivio storico

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MILANO (ITALPRESS) – E’ stata presentata oggi “Atm manifesto – Storie, Viaggi e Design”, la mostra di Atm che espone, da domani 23 novembre fino al 12 gennaio, una selezione del proprio Archivio Storico. Un viaggio nella sua comunicazione visiva attraverso il tempo, dalle origini dell’Azienda alla contemporaneità, a testimonianza del suo ruolo fondamentale nella definizione dell’identità del territorio e della vita dei cittadini. “Atm manifesto” racconta infatti il legame, forte e reciproco, tra Atm e Milano. Ospitata nelle sale dell’ADI Design Museum di piazza Compasso d’Oro e affidata alla curatela di Matteo Pirola, “Atm manifesto” è un viaggio nel tempo lungo i binari delle campagne di comunicazione dell’Azienda che attraversano e intrepretano l’evoluzione del costume e della società, milanese e non solo. Narra il cambiamento dei linguaggi artistici e pubblicitari, oltre a presentare esclusivi documenti che raccontano simboli e momenti che hanno segnato la storia della mobilità cittadina, dall’iconico tram Carrelli all’inaugurazione della prima linea metropolitana M1 della città, la Rossa, 60 anni fa. La storia di Atm è particolarmente legata al luogo in cui si svolge la mostra, perchè si trova al centro di un vero e proprio distretto tranviario. Infatti, l’ADI Design Museum sorge in un’area che a fine Ottocento era utilizzata come deposito di tram a cavallo e successivamente fu destinata agli impianti che fornivano ai tram l’energia elettrica. La piazza di accesso al museo è intitolata al Premio Compasso d’Oro, prestigioso riconoscimento del mondo del design che si aggiudicò nel 1964 il progetto della linea M1 della metropolitana, firmato da Franco Albini, Franca Helg e Bob Noorda. La mostra regala la possibilità di ripercorrere la storia delle campagne informative, comportamentali e di sensibilizzazione, che rivelano un’Azienda in costante dialogo con la città e al centro dei grandi temi sociali e di attualità. “Atm manifesto racconta il rapporto della nostra comunità con i nostri mezzi pubblici – spiega il vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo, durante l’evento d’inaugurazione -. Nelle immagini che potremo ammirare si racconta il segreto che Atm non sa celare, cioè l’innamoramento per le persone, perchè le persone sono sempre al centro. Le persone che vengono trasportate, accompagnate. Dobbiamo guardare al passato consapevoli di quello di cui siamo stati capaci, e dobbiamo essere consapevoli che abbiamo la responsabilità di disegnare qualcosa che tra sessant’anni qualcuno vedrà e di cui potrà essere orgoglioso”. “Questa mostra – ha detto la presidente di Atm Gioia Ghezzi – raccoglie una piccola selezione tra più di 100mila articoli fra fotografie e oggetti dell’archivio storico di Atm, nominato bene storico e culturale dalla sovrintendenza. Un riconoscimento ricevuto perchè racconta la storia di Milano e di noi cittadini che nel corso di quasi un secolo abbiamo usato i mezzi Atm”. “Atm – continua Ghezzi – è una azienda innovativa, per esempio, a partire dalle campagne pubblicitarie sull’emancipazione femminile, realizzate dal secondo dopoguerra. Queste campagne spiegavano che anche le donne potevano guidare i mezzi pubblici”. “Tram, o mezzo pubblico, come un posto di relazione, di incontro, dove si mescolano tutte le classi sociali della città, dove sì vedono i cittadini cambiare modi di vestire, modi di essere” ha concluso.(ITALPRESS).

Foto: xp9

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PRONTO METEO – PREVISIONI DAL 23 NOVEMBRE

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Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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