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Cronaca

Volvo Trucks, Dattoli “Il mercato dei veicoli industriali è in salute”

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ROMA (ITALPRESS) – La transizione energetica anche per i veicoli industriali “oggi è possibile, ma è chiaro che occorrono incentivi, infrastrutture, impianti di ricarica e sistemi per produrre energia verde: è inutile mettere sul mercato prodotti che possono garantire la transizione e poi avere energia che non sia green”. Lo ha detto Giovanni Dattoli, Managing Director Volvo Trucks Italia, in un’intervista realizzata da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy. “Occorre una visione di insieme da parte dei governi e dei costruttori, bisogna sedersi intorno a un tavolo e cercare di fare un piano per il futuro. Alcuni Paesi lo stanno facendo in maniera molto importante”, in Italia siamo “ancora un pò indietro per quel che riguarda la transizione sull’elettrico: se guardiamo gli incentivi che ci sono rispetto a quelli che ci sono nei Paesi vicino a noi, come Germania, Spagna e Francia, siamo un pò indietro”, sottolinea.
“Dobbiamo capire che non ci sarà una soluzione unica per il futuro, ma ci saranno diverse soluzioni, perchè l’elettrico non soddisfa tutto. Possiamo continuare ad avere motori termici, che vanno alimentati – invece che a gasolio – a biocarburanti come l’hvo o il biogas per abbattere le emissioni di CO2 e intanto gestire la transizione verso l’idrogeno”.
Al momento, “sul territorio italiano, non possiamo fare a meno dei veicoli industriali: è così e sarà così ancora per diversi anni”, spiega Dattoli. “Stiamo gestendo una transizione che parte dal miglioramento dei consumi dei veicoli diesel all’introduzione di veicoli elettrici, all’utilizzo di biocarburanti, fino ad arrivare ai veicoli a idrogeno, che possono avere due diversi tipi di tecnologia: un veicolo elettrico a celle combustibili a idrogeno (quindi di fatto viene usato l’idrogeno carburante per alimentare una reazione che va a ricaricare le batterie), oppure veicoli a motore termico che utilizzano l’idrogeno con carburante”, spiega.
“Abbiamo testato il primo veicolo a celle combustibili a idrogeno, stiamo lavorando su entrambe le tecnologie proprio per cercare di rispettare quelli che sono i nostri obiettivi di azzeramento dell’emissione di CO2”.
Per l’elettrico, invece, “siamo stati il primo marchio a lanciare una gamma completa di veicoli elettrici”, che “vanno delle applicazioni che servono per la gestione all’interno degli spazi urbani e interurbani (dalla raccolta dei rifiuti alla distribuzione nei supermercati) fino a veicoli che possono fare lungo raggio”, ricorda.
“E’ chiaro che abbiamo tenuto in considerazione l’autonomia: oggi un veicolo elettrico percorre al massimo 300 km con una carica completa, se organizziamo una giornata facendo una pausa in cui possiamo andare a fare una ricarica, possiamo arrivare fino a 500 km”. Per un mezzo complesso “possiamo avere due tipi di ricarica: una in corrente continua alternata che dura 11-12 ore, invece l’altra è più veloce e in un’ora e tre quarti si riesce a ricaricare completamente. E’ chiaro che servono dei supercharger”, sottolinea.
La distribuzione dei punti di ricarica “sta migliorando: oggi è più dedicata alle auto, dobbiamo lavorare anche sui veicoli industriali. Paradossalmente, forse la transizione per i veicoli industriali è più facile, perchè si acquista un veicolo per un determinato lavoro”, ad esempio la raccolta rifiuti.
Un dato “estremamente interessante, che può far capire quanto la transizione potrebbe essere veloce se ci fosse il supporto da parte dei governi, è che il 45% dei trasporti europei viene fatto in un arco giornaliero di 300 km: volendo essere provocatori, il 45% dei trasporti già oggi sarebbe elettrificabile. E’ chiaro che il rapporto di prezzo tra un veicolo elettrico e un veicolo a motore termico oggi è ancora decisamente sbilanciato, quindi occorre un investimento, ma in Paesi dove ci sono delle politiche incentivazione e di supporto alla transizione ecologica questo può avvenire in maniera molto più veloce”.
Quale sarà la strada dominante per i veicoli del futuro? “La risposta non è univoca, ma è un pò più articolata per tutte le applicazioni che riguarda la gestione urbana e interurbana: il veicolo elettrico è la soluzione, perchè non ne esiste nessuna che sia più efficiente da un punto di vista energetico e di riduzione di CO2”, sottolinea.
“Comunque anche i biocarburanti hanno degli impatti: non possiamo trasformare la Pianura Padana in campi di soia per produrre il biocarburante, dobbiamo cercare di lavorare in funzione delle applicazioni, trovando la tecnologia giusta”. Quindi per l’urbano e l’interurbano bisognerà puntare sui veicoli elettrici, “man mano che si allungano le percorrenze, per un periodo continueremo a lavorare con i biocarburanti (come l’hvo che tra questi è il più efficiente), per poi arrivare all’idrogeno che di fatto, andrà a sostituire i biocarburanti. Alla fine avremo elettrico e idrogeno come soluzioni, probabilmente nel 2030”.
La Svezia e Volvo “sono famose per la cultura della sostenibilità: già negli anni Settanta, Volvo aveva definito come uno dei tre principi chiave quello della cura dell’ambiente, oltre alla sicurezza e alla qualità, che sono che sono gli altri due valori”, per far crescere e sviluppare “una cultura di rispetto dell’ambiente verso la transizione ecologica, in cui in questo momento siamo pienamente immersi”, sottolinea.
Il mercato “sta andando molto bene, perchè gode di una domanda che non è stata soddisfatta negli anni scorsi, anche se in questo momento, a causa dei tassi di interesse elevati e dell’inflazione, cominciamo a vedere un rallentamento”. Nonostante questo, “il mercato italiano supererà le 20.000 macchine e probabilmente sarà il mercato più alto dal 2008. La nostra casa madre ha lavorato molto bene sull’approvvigionamento delle componenti, riuscendo a garantire – nonostante tutte le difficoltà – una costanza nelle consegne e riuscendo a soddisfare i clienti, ma lavorare in questo nuovo ‘normalè è assolutamente complesso”, sottolinea. “Volvo Trucks Italia conta quasi 300 persone, 50 delle quali che si occupano della fase di importazione. Siamo sempre in cerca di tecnici, sono una risorsa assolutamente difficile da trovare così come gli autisti: ne mancano tantissimi, il mercato probabilmente potrebbe essere anche superiore. E’ un lavoro faticoso e difficile, però la qualità dei veicoli di oggi è elevatissima, soprattutto se si pensa ai veicoli elettrici” che “sono silenziosi e non hanno vibrazioni. Il salario è buono sia per i tecnici, sia per gli autisti: è un lavoro faticoso, con orari impegnativi, che porta un pò lontano da casa, però” i salari “sono molto interessanti”, conclude.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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Buona la prima per Juric, la Roma batte l’Udinese 3-0

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ROMA (ITALPRESS) – La nuova Roma di Ivan Juric travolge per 3-0 l’Udinese nel match dell’Olimpico valevole per la quinta giornata della Serie A e conquista la prima vittoria in campionato: a segno Dovbyk, Dybala e Baldanzi. I tifosi giallorossi danno vita all’annunciata contestazione in seguito all’esonero di Daniele De Rossi, disertando la prima mezzora di gara. Successivamente dagli spalti arrivano cori e striscioni per l’ex allenatore, esonerato mercoledì. Nessun riferimento invece alle dimissioni odierne dell’ex ad Lina Souloukou.
La sfida comincia con i padroni di casa che si rendono protagonisti di un buon avvio, costruendo la loro prima occasione da rete dopo 8′ con Dovbyk che, su suggerimento di Angelino, lascia partire un mancino su cui Okoye compie un bell’intervento. La Roma pressa molto alta e mette in difficoltà la formazione bianconera, che fa fatica ad uscire dalla propria metà campo. A lungo andare il forcing dei ragazzi di Ivan Juric porta i frutti sperati, poichè al 19′ arriva il gol del vantaggio firmato da Artem Dovbyk che, su assist di El Shaarawy, batte Okoye con un preciso sinistro incrociato.
La rete galvanizza i capitolini, che continuano a spingere alla ricerca del raddoppio. Si va a riposo sul parziale di 1-0. In apertura di ripresa la Roma si procura subito un calcio di rigore: sul dischetto si presenta Paulo Dybala, che spiazza Okoye e firma la rete del raddoppio. L’Udinese prova a reagire affidandosi anche alle forze fresche mandate in campo da Runjaic e al 66′ sfiora il gol con una potente conclusione di Thauvin, sulla quale Svilar si fa trovare pronto. Al 70′ i giallorossi archiviano la pratica calando il tris con il neoentrato Tommaso Baldanzi che si presenta davanti ad Okoye e firma il suo primo gol con questa maglia. Nel finale Dovbyk va ancora a segno ma la marcatura viene annullata per fuorigioco. Esordio con vittoria per Ivan Juric con i giallorossi, che stendono i friulani con un netto 3-0. In virtù di questo risultato la Roma sale a sei punti in classifica, mentre l’Udinese resta a quota dieci. Prossimo appuntamento all’Olimpico giovedì sera: c’è la prima di Europa League dei giallorossi, contro l’Athletic Bilbao.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Urbanski e magia di Castro, il Bologna vince 2-1 a Monza

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MONZA (ITALPRESS) – Il Bologna porta a casa la prima vittoria in campionato superando per 2-1 il Monza al Brianteo. Sono Urbanski nel primo tempo e una perla assoluta di Castro nella ripresa a mettere il sigillo sui tre punti dei felsinei.
La prima fiammata è degli emiliani. Al 4′, Ndoye entra in area, si sposta la palla sul sinistro e va al tiro, trovando Turati pronto alla parata in due tempi. La replica dei brianzoli arriva al 10′, quando Ravaglia deve alzare sopra la traversa un’incornata di Pedro Pereira, lasciato colpevolmente libero in una situazione da corner. La partita si sblocca al 24′ e sono gli uomini di Italiano ad andare a segno. Lykogiannis crossa dalla sinistra, Carboni salta a vuoto e Urbanski ne approfitta per battere Turati e firmare il suo primo gol in stagione. Il polacco sfiora il raddoppio alla mezz’ora, quando calcia fuori di un soffio con il sinistro dopo essersi coordinato alla grande in area. Al 39′ è Ndoye a impensierire nuovamente Turati, con un destro dal limite che sibila vicino al palo alla sinistra del portiere. I rossoblù giocano meglio, ma la squadra di Palladino reagisce e sigla il pareggio al 43′. Maldini va al tiro da fuori, Ravaglia respinge corto e Djuric si avventa sulla palla firmando l’1-1 che manda le due formazioni negli spogliatoi.
In avvio di ripresa è Castro a provarci con un destro ravvicinato, ma Turati salva in corner con un ottimo intervento. Sul fronte opposto, è Bianco a concludere di forza con il destro dalla lunga di distanza al 6′, ma la palla termina fuori da poco. Il ritmo rallenta, ma al 35′ sono gli ospiti a pescare il jolly. Lucumì recupera palla e la passa Freuler, il quale avanza indisturbato e serve Castro che calcia dalla lunga distanza con un destro al fulmicotone che si insacca sotto l’incrocio dei pali lontano. Il forcing finale dei lombardi non sortisce gli effetti sperati e il risultato non cambierà più. Il Bologna centra così il primo successo stagionale, salendo a metà classifica a quota 6. Per il Monza arriva invece un ko pesante, che lascia la squadra in terzultima posizione con 3 soli punti all’attivo.
– Foto Ipa Agency –
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Crono iridata a Evenepoel, Ganna argento e Affini bronzo

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ZURIGO (SVIZZERA) (ITALPRESS) – Remco Evenepoel è ancora una volta campione del mondo a cronometro di ciclismo. Il belga, dopo aver vinto l’Olimpiade di Parigi2024, si è riconfermato nella rassegna iridata in corso a Zurigo. Secondo il piemontese Filippo Ganna, campione del mondo in questa specialità nel 2020 e nel 2021, a 6″43; terzo il lombardo Edoardo Affini, a 54″44. Altra beffa per Ganna, dunque, dopo i Mondiali dello scorso anno a Glasgow e l’argento olimpico: lo specialista della Ineos è riuscito a recuperare 13 secondi nel tratto finale al belga senza però riuscire a battere il due volte campione del mondo di specialità. Giornata comunque storica per le due ruote azzurre con due atleti sul podio.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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