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Cronaca

Fondazione Rava, da 23 anni al fianco dei bambini in tutto il mondo

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ROMA (ITALPRESS) – Fondazioni, associazioni di volontariato e senza scopri lucro. Sono moltissime in Italia le realtà impegnate a migliorare la vita, l’esistenza, l’istruzione, l’accesso alle cure delle fasce deboli della popolazione nel nostro paese o all’estero. Dall’adozione a distanza all’aiuto nella spesa, dall’assistenza ai malati terminali alla difesa dei diritti umani: un’insieme di realtà diversissime tra loro per operato, dimensione, struttura, ma che insieme rappresentano una grande risorsa, in grado di arrivare là dove le istituzioni nazionali e internazionali non riescono ad arrivare. Se ne è parlato con Maria Vittoria Rava, presidente della Fondazione Francesca Rava, nata nel 2000 per aiutare l’infanzia e l’adolescenza nelle condizioni di disagio, le mamme e le donne fragili a cominciare dall’Italia e poi ad Haiti e nel mondo, intervistata da Marco Klinger, per Medicina Top, format tv dell’agenzia di stampa Italpress.
“La nostra mission è aiutare e salvare bambini e ragazzi fragili nei paesi più poveri del mondo, da Haiti e dunque l’America latina passando anche per la nostra Italia dove ci sono sacche di povertà economica, sanitaria ed educativa – ha esordito Rava – Lo facciamo con il cuore, ci caratterizziamo per la trasparenza, la concretezza e ci mettiamo molto amore, il che vuol dire anche responsabilità. Siamo impegnati nelle emergenze che colpiscono bambini e ragazzi in tutto il mondo, purtroppo recentemente ne abbiamo avute tante”.
Una fondazione che nasce in memoria della sorella Francesca, che ha perso la vita in un’incidente d’auto, dramma familiare che ha poi spinto Maria Vittoria Rava a fare del bene nei confronti dei più bisognosi: “Quella della fondazione è una storia di vita – ha spiegato – Porta il nome di mia sorella, io sono un avvocato e ho perso mia sorella in un incidente d’auto, che può capitare a tutti ma finchè non ti capita non capisci. Ho fatto delle riflessioni, ho cominciato a uscire fuori dal buio fornendo delle consulenze gratuite a chi ne aveva bisogno”.
“Siamo divisi al momento tra l’Emilia-Romagna, dove spaliamo il fango e sforniamo cibo per le persone sfollate, e poi siamo anche impegnati con la partenza dei nostri campus estivi, c’è chi va in spiaggia e chi invece in estate parte con noi anche in direzione dei paesi del terzo mondo, con tanti giovani e tante famiglie impegnate – ha aggiunto Rava – Sono una persona molto umile, però è una grandissima soddisfazione quando si ha la sensazione concreta di aver aiutato le persone. C’è poi la condivisione con tante persone che portano la loro eccellenza per aiutare le altre persone. Fare del bene fa bene a tutti. E sono tante le iniziative messe in atto negli ultimi anni dalla Fondazione Rava: “La fondazione Francesca Rava è concreta e trasparente, mia sorella lavorava in una società di revisione e il giorno in cui questo non sarà così sarò io la prima a non entrare nella Fondazione – ha ammesso – Ad Haiti, dove salviamo 80.000 bambini all’anno, abbiamo la chirurgia pediatrica e la neonatologia. Il numero più bello sono i 300 dipendenti tutti locali, noi facciamo l’empowerment, dei medici eccellenti vengono con noi a insegnare e questa è l’eredità più bella che possiamo lasciare a questo paese”.
Tra le altre attività, la raccolta di farmaci per bambini nelle farmacie italiane: “Nella giornata dei diritti dell’infanzia, migliaia di farmacisti italiani scendono in campo coi volontari – ha raccontato Rava – I farmacisti sono la sentinella del bisogno sul territorio. Raccogliamo così farmaci da banco a uso pediatrico e li doniamo a case famiglia e centri di accoglienza, invito pertanto tutti a partecipare”. Il focus della Fondazione, dunque, resta quello sui bambini che vivono in condizione di disagio e povertà: “In autunno ci saranno tantissime iniziative con le adozioni a distanza, tantissimi bambini nel mondo vengono abbandonati e vogliamo proseguire con questa campagna di sensibilizzazione. Il mio invito è di unirvi alla nostra squadra, non ve ne pentirete. Ho imparato ad Haiti che un bambino che non piange più è un bambino che non sta bene, perchè non ha più le forze – ha concluso – Avere quei bambini negli occhi mi ha dato tutti i giorni la forza di fare il massimo”.

– foto Italpress –
(ITALPRESS).

Cronaca

RICORDO DI LUIGINO ALPAGO, PER TUTTI “LUIGINO STEREODISCO”

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Se ne è andato anche Luigino Alpago. Aveva 89 anni e un grande bagaglio di esperienza e di ingegno creativo. Per tutti, a Voghera e in Oltrepo, era “Luigino Stereodisco”. Quante generazioni sono passate da lì, da quel negozio di via Matteotti, nei pressi della stazione ferroviaria di Voghera, ormai chiuso dal 2019, dopo 57 anni di attività, ma ancora lì, con quell’insegna a dirci che quel luogo diventato ormai iconico non deve mai morire, anzi, sarebbe bello che l’amministrazione comunale pensasse di farne un museo della discografia in vinile e degli strumenti radiofonici d’epoca. Il sindaco Paola Garlaschelli, sul suo profilo social, ha ricordato Luigino per la sua passione e dedizione che hanno arricchito la comunità vogherese. E come non ricordare quante persone hanno appreso da lui le prime armi del mestiere come tecnici radiofonici a Radio Voghera. Lui, con la sua straordinaria semplicità e quella sua predisposizione al dialogo e alla collaborazione, sapeva confrontarsi con tutti, dai giovani ai meno giovani. Risuona ancora nella mente quello spot diventato ormai icona registrato con la voce inconfondibile del grande Peppino Malacalza, andato in onda per anni su Radio Voghera, “Luigino Stereodisco” gridava a gran voce. E noi subito a pensare a quel negozio dove siamo transitati chissà quante volte, soffermandoci a parlare del più e del meno con Luigino. L’ultima volta lo avevo intervistato proprio lì, per uno speciale in ricordo di altre due figure memorabili per Voghera, Beppe Buzzi e proprio “Pipei” Malacalza. Ora li immagino lassù in cielo insieme a programmare il prossimo varietà al Teatro alle Grazie e in onda anche su Radio Voghera, con il suo patron Gino Orsi, che ci ha lasciato qualche anno fa chiudendo per sempre la storia radiofonica locale in piazzale Marconi. Cara vecchia Voghera, quante persone straordinarie hai visto “andare avanti”…quanta storia culturale hanno lasciato alle giovani generazioni…non disperdiamola, mi raccomando!
I funerali di Luigino Alpago si svolgeranno Martedì 26 alle 10 nella chiesa dei Padri Barnabiti, partendo dalla Casa Funeraria Rossi di Voghera in via Barenghi 49, seguirà la tumulazione nel cimitero di Lungavilla, luogo di cui era nativo. S. Rosario Lunedì 25 alle 18,45 sempre nella chiesa dei Barnabiti. Alla famiglia Alpago le nostre più sentite condoglianze.

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Il Papa ai giovani “Siate liberi, attenti a illusioni social”

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ROMA (ITALPRESS) – “Cari giovani, forse a volte può capitare anche a voi di essere messi ‘sotto accusà per il fatto di seguire Gesù. A scuola, tra amici, negli ambienti che frequentate, ci può essere chi vuole farvi sentire sbagliati perchè siete fedeli al Vangelo e ai suoi valori, perchè non vi omologate, non vi piegate a fare come tutti gli altri. Voi, però, non abbiate paura delle ‘condannè, non preoccupatevi: prima o poi le critiche e le accuse false cadono e i valori superficiali che le sostengono si rivelano per quello che sono, illusioni. State attenti a non lasciarvi ubriacare dalle illusioni. Per favore, siate concreti. La realtà è concreta. State attenti alle illusioni”. Così Papa Francesco nell’omelia della messa in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, rivolgendosi ai giovani. “Non lasciatevi ingannare da chi, allettandovi con promesse futili, in realtà vuole solo strumentalizzarvi, condizionarvi e usarvi per i propri interessi. State attenti alle strumentalizzazioni. State attenti a non essere condizionati. Siate liberi, ma liberi in armonia con la vostra dignità. Non accontentatevi di essere ‘stelle per un giornò, stelle sui social o in qualsiasi altro contesto. Non siate ‘stelle per un giornò sui social o in qualsiasi altro contesto”, ha concluso il Santo Padre.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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Il Papa ai giovani “Siate liberi, attenti a illusioni social”

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ROMA (ITALPRESS) – “Cari giovani, forse a volte può capitare anche a voi di essere messi ‘sotto accusà per il fatto di seguire Gesù. A scuola, tra amici, negli ambienti che frequentate, ci può essere chi vuole farvi sentire sbagliati perchè siete fedeli al Vangelo e ai suoi valori, perchè non vi omologate, non vi piegate a fare come tutti gli altri. Voi, però, non abbiate paura delle ‘condannè, non preoccupatevi: prima o poi le critiche e le accuse false cadono e i valori superficiali che le sostengono si rivelano per quello che sono, illusioni. State attenti a non lasciarvi ubriacare dalle illusioni. Per favore, siate concreti. La realtà è concreta. State attenti alle illusioni”. Così Papa Francesco nell’omelia della messa in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, rivolgendosi ai giovani. “Non lasciatevi ingannare da chi, allettandovi con promesse futili, in realtà vuole solo strumentalizzarvi, condizionarvi e usarvi per i propri interessi. State attenti alle strumentalizzazioni. State attenti a non essere condizionati. Siate liberi, ma liberi in armonia con la vostra dignità. Non accontentatevi di essere ‘stelle per un giornò, stelle sui social o in qualsiasi altro contesto. Non siate ‘stelle per un giornò sui social o in qualsiasi altro contesto”, ha concluso il Santo Padre.
(ITALPRESS).
-Foto: Agenzia Fotogramma-

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